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IL DANUBIO, UNA VIA TRANSEUROPEA
Un nastro blu attraversa l’Europa centrale
Dalla sua sorgente, nella Selva Nera in Germania, fino alla fine del suo viaggio, nel Mar Nero, il fiume attraversa dieci Paesi.
Il suo corso è particolarmente maestoso ai piedi dell’edificio del Parlamento di Budapest, in Ungheria.
È il secondo fiume europeo sia per lunghezza che per vastità di bacino dove scorrono circa 300 affluenti.
La carta mostra che il fiume nasce a Donaueschingen nella Foresta Nera (Baden-Württemberg) il suo corso attraversa una discreta parte dell’Europa centro orientale da ovest verso est per circa 2.860 chilometri, sfociando nel Mar Nero.
A causa della diversità dei territori che percorre, presenta una portata variabile da 580 metri cubi al secondo prima di Passavia (Passau in Germania), ai 1900 di Vienna ( Austria), arrivando infine ai 6500 prima di dividersi nei rami secondari dell’ampio delta.
E’ considerato un importantissima via di comunicazione internazionale, essendo navigabile da navi di portata oceanica a partire da Braila ( Romania) e da navi fluviali a partire da Ulma ( Germania); sono navigabili circa 60 dei suoi affluenti, grazie ai canali come quello che lo collega al Mar Nero.
Attraversa tre città capitali: Vienna, Budapest e Belgrado; dieci stati europei (Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina).
A volte il Danubio supera il confine tra due stati diversi, a volte segna il confine tra due stati, come avviene ad esempio quando una sua sponda è romena e l’altra è bulgara. Per evitare le difficoltà dell’attraversamento delle frontiere che renderebbe più lenta la navigazione sul fiume, gli stati hanno trovato un accordo che stabilisce la libertà di navigazione sul Danubio.
Con la costruzione nel 1992, del canale Danubio/Reno/Meno/ in Germania, il fiume è divenuto parte di una importantissima via fluviale transeuropea che collega Rotterdam (Paesi Bassi) sul Mare del Nord a Sulina ( Romania) sul Mar Nero.
Nel 1994 è stato dichiarato uno dei dieci corridoi di trasporto pan-europei; rotte in Europa centrale e orientale che hanno richiesto grandi investimenti negli ultimi dieci-quindici anni.
I beni trasportati sono di circa 100 milioni di t. nel 1987.
Nel 1999 la navigazione sul fiume fu resa problematica dal bombardamento da parte delle forze della NATO di tre ponti in territorio serbo e la rimozione delle macerie fu terminata solo nel 2002.
Alle porte di ferro, il Danubio scorre dentro una gola che forma parte del confine tra la Romania a nord e la Serbia a sud; contiene due dighe per la produzione idroelettrica.
Abbiamo superato la Chiusa di Prahovo (Serbia e Romania), al km 864 della nostra navigazione contro corrente lungo il corso del Danubio è possibile vedere i tralicci della centrale idroelettrica.
IL BASSO CORSO ED IL GRANDE DELTA
In Austria riceve le acque del fiume Inn che ne aumentano notevolmente la portata e, dopo aver attraversato Linz e Vienna, entra in Slovacchia per un breve tratto durante il quale attraversa Bratislava per poi segnare il confine tra Slovacchia e Ungheria per 150 km.
In Ungheria il grande fiume piega decisamente verso sud, formando una grande ansa e dopo aver attraversato Budapest e la grande pianura ungherese, segue il confine tra Serbia e Croazia, entra in Serbia e attraversa la Capitale, Belgrado.
Il Danubio segna poi per due terzi il confine tra la Romania a nord, e la Bulgaria a sud, fino a quando il suo corso devia decisamente verso l’interno della Romania, iniziando a ramificarsi in vista della foce.
Il grande delta é in parte diviso con l’Ucraina che sul ramo principale ha i due più importanti porti fluviali del basso corso danubiano.
Il delta del Danubio con i suoi 5.000 kmq., rappresenta la più estesa zona umida d’Europa, con tre bracci principali ed innumerevoli bracci laterali, canneti, isole galleggianti, bracci laterali morti e laghi, ma anche boschi ripariali e biotopi aridi situati sulle dune. E’ stato dichiarato dall’ Unesco patrimonio dell’umanità dal 1991 e riserva della biosfera, circa 2033 kmq. sono aree strettamente protette.
Le sue paludi ospitano grandi stormi di uccelli migratori, incluso il cormorano pigmeo in pericolo di estinzione, schemi di canalizzazioni e drenaggi minacciano il delta: per esempio il canale di Bastroe ( 80% in Romania, 20% in Ucraina).
Questo e’ il luogo dove migliaia di specie nidificano.
Il fiume, infatti ospita 300 specie di uccelli e 45 specie di pesci di acqua dolce nei suoi laghi e oltre 1200 varietà di piante.
La vegetazione del delta è rappresentata in massima parte da specie vegetali varie che occupano il 78% come cannuccia, biodo, carice, salice nano; per il 6% troviamo salice, frassino, pioppo. il 2% della superficie è occupata da una vegetazione acquatica galleggiante. su alcune pianure ci sono anche boschi di querce, pioppi e piante rampicanti.
Dal punto di vista geologico, il corso del Danubio e’ molto più antico del Reno il cui bacino imbrifero è confinante nel sud della Germania. .
Le acque delle Alpi che oggi confluiscono nel Reno, vennero trasportate fino alla glaciazione di Riss* in direzione est dal Danubio.
Le gole presenti nel Giura Svevo (Germania), ora prive di fiumi, sono i resti di un antico letto del fiume molto più grande dell’attuale, quando successivamente in una parte della pianura del Reno superiore, andarono formandosi delle gole in seguito ad erosione, molte delle acque provenienti dalle Alpi hanno cambiato la loro direzione, raggiungendo il Reno.
Nel Pleistocene (primo periodo) dell’Era quaternaria, una parte del Danubio si perde e si infiltra nei calcari porosi del Giura Svevo e raggiunge il Reno situato più a valle.
Poiché queste grandi quantità di acqua continuano l’azione di erosione del calcare, si presume che la parte superiore del fiume andrà un giorno a scomparire a favore del Reno.
Vicino a Immendigen ( Germania), il Danubio è quasi completamente asciutto perché l’acqua filtra nella terra ed attraverso fiumi e grotte sotterranee finisce per alimentare il Lago di Costanza e quindi indirettamente il Reno.
Questo fenomeno prende il nome di “scomparsa del Danubio”.
Quando l’acqua è molto bassa, il Danubio si infiltra totalmente nel terreno ed è alimentato solo da torrenti.
IL LAGO DI COSTANZA (in tedesco: Bodensee)
Il Lago di Costanza si trova a confine tra Germania, Svizzera e Austria.
La riva nord è della Germania (per 170 km), la sud è della Svizzera (per 70 km) e la est è una piccola parte del lago fa parte dell'Austria (per 30 km).
Con una superficie di 540 kmq. è uno dei laghi più grandi dell'Europa (per fare un confronto: il Lago di Garda ha una superficie di 370 kmq). Il lago ha una lunghezza est-ovest di circa 70 km e una larghezza massima di 15 km; la profondità massima è di 252 m.
La maggior parte della riva tedesca (150 km) fa parte della regione Baden-Württemberg, 20 km sono invece della Baviera (intorno a Lindau).
Il Lago di Costanza vicino a Bregenz con 27.000 abitanti, capoluogo della regione austriaca di Vorarlberg. Il famoso teatro sul lago ospita ogni anno festival e spettacoli.
Lindau con 25.000 abitanti, pittoresca città portuale su un'isola raggiungibile attraverso un ponte
Altre località dalla parte tedesca sono:
Wasserburg - 3.300 abitanti, bellissima cittadina situata su una penisola
Friedrichshafen - 59.000 abitanti, nota per il "Zeppelin-Museum" (Museo del dirigibile).
Meersburg - 5.500 abitanti, con un bel centro storico e con il castello.
Überlingen - 21.000 abitanti, celebre per la Cattedrale gotica "St. Nikolaus" e il municipio rinascimentale.
Konstanz (Costanza) - con 81.000 abitanti la più grande città sul Lago. Città universitaria con numerosi monumenti, edifici storici e musei
Mainau - l'isola dei fiori, grazie alle sue condizioni climatiche crescono qui anche palme e arance.
Fra le località dalla parte Svizzera troviamo:
Kreuzlingen - 18.000 abitanti, la città svizzera più grande sul lago. Situata di fronte a Konstanz, con cui è collegata con un ponte. E’ nota per la "Seeburg", un castello e il "Seemuseum" (museo del lago).
Romanshorn - 9.200 abitanti con un grande porto. Da qui partono i traghetti che vanno a Friedrichshafen.
CENNI STORICI
2500 anni fa, già Erodoto descriveva le bellezze dei sette rami deltizi del fiume.
Età moderna, il delta del Danubio e’ stato sotto il controllo dell’impero ottomano.
Nel momento della dissoluzione di esso l’impero austro-ungarico e le altre potenze europee misero in campo tutte le loro forze per evitare che il delta finisse nelle mani dell’impero russo.
1856 Il trattato di Parigi ponendo termine alla guerra di Crimea, decretò che fosse una commissione internazionale ad occuparsi della regione e da quel momento iniziarono i lavori continui per mantenere navigabile il fiume..
1877/1917 Ha segnato il confine tra Romania e Impero russo.
1919/44 Il fiume fu tutto parte della Romania.
1944/91 Segnò il confine tra Romania e Ucraina (URSS).
1991 E’ al confine tra Romania e Ucraina.
Una piccola parte del bacino imbrifero del Danubio appartiene all’Italia, precisamente nelle regioni del nord est (Lombardia, Trentino, Friuli). infatti il territorio del comune di Livigno e’ oltre il crinale alpino e alimenta il torrente Spol che confluisce nell’Inn, e questo nel Danubio; per effetto di tale fatto l’Italia ha diritto di navigazione sul Danubio.
Un altro comune che ricade nel bacino imbrifero del Danubio è il comune di San Candido nel quale si trovano le sorgenti della Drava, che insieme a Sava e Morava, è una dei più importanti affluenti di destra del Danubio.
Infine il territorio di Tarvisio ad oriente della sella di Camporosso in Val Canale appartiene al bacino del Danubio.
1954/ 1988/ 2002 In queste date si ricordano le più grandi alluvioni, in seguito al la rapida fusione della neve e alle forti precipitazioni sulle regioni alpine.
ECONOMIA
Intorno al delta vivono circa 15.000 persone molte delle quali vivono di pesca. L’importanza della pesca, che era enorme nel medioevo, e’ diminuita drammaticamente a causa dell’orribile fenomemo del cianuro avvenuto nel gennaio del 2000 (VEDI CASO), poichè in certe parti del fiume sono localizzate ancora importanti industrie.
Oltre alla pesca l’economia si accentra sul turismo. Tra le localita’ turistiche-culturali lungo il fiume. da vedere la valle di Vachau, il parco nazionale donau-auen in Austria e il parco naturale in Germania.
Lungo le sponde del Danubio c’e’ la pista ciclabile piu’ famosa dell’Austria e forse dell’Europa: parte da Passavia per arrivare a Vienna, prosegue fino a Budapest in Ungheria.
GLOSSARIO
*La Glaciazione Riss
La linea gialla segna la massima estensione a nord della catena alpina della glaciazione Riss.
La glaciazione Riss è la terza glaciazione in Europa avvenuta nel Pleistocene, il primo periodo dell'era Quaternaria in cui si verificò un abbassamento generale della temperatura ed una ulteriore
espansione dei ghiacciai nell'attuale zona temperata.
Iniziò 200.000 anni fa e durò fino a 130.000 anni fa, seguita poi da un periodo interglaciale che durò circa 70.000 anni.
Il nome deriva da un affluente del Danubio.
I cicli glaciali
I cicli glaciali sono quattro e prendono il nome, dal più antico al più recente, da quattro affluenti minori del Danubio in Germania (più precisamente in Baviera), Günz, Mindel, Riss e Würm. Questa scelta di nomi fu fatta perché è proprio nelle vallate tedesche che si rinvennero tracce dell'attività dei ghiacciai. Non a caso è sulle Alpi che nacque la moderna glaciologia, infatti le quattro glaciazioni ricoprirono le Alpi con una calotta di ghiaccio spessa fino a 2.000 metri.
Così le glaciazioni Günz, Mindel, Riss e Würm sono riscontrabili man mano che ci si avvicina al Neozoico e quindi sono identificabili le seguenti quattro ere glaciali, intervallate da tre fasi interglaciali (che si chiamano Günz-Mindel, Mindell-Riss e Riss-Würm):
Fonte: http://www.lucianabenincaso.it/Il%20Danubio%20Mariani%20Niccol%C3%B2%203BIGEA.doc
Sito web da visitare: http://www.lucianabenincaso.it
Autore del testo: Niccolò Mariani 3BIGEA
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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