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LA TIPOLOGIA DEGLI SPAZI NEL PROGETTO DI
GIARDINI E PARCHI
Giardini e parchi storici
Giardini storici privati
Giardini storici pubblici
Parchi urbani storici
Parchi extraurbani storici
Orti botanici storici
Giardini e parchi moderni
Giardini privati moderni
Giardini pubblici moderni
Parchi urbani moderni
Giardini e parchi privati di abitazioni singole
Giardini e parchi privati di tipo condominiale
Giardini e parchi privati di aziende
Giardini e parchi di istituzioni culturali
Giardini e parchi di edifici pubblici
Giardini pubblici urbani
Parchi pubblici urbani
Parchi regionali
Parchi agricoli
Parchi naturali
Parchi archeologici
Bonifiche di cave
Bonifiche di discariche
Recupero di ex linee ferroviarie
Parchi industriali
Recupero di coste e litorali fluviali e marini
Percorsi urbani
Spazi urbani di margine
Spazi urbani lungomare
Itinerari naturali e strade verdi
Giardini E Arte Contemporanea
Giardini realizzati da artisti contemporanei
Giardini per l'arte contemporanea
Installazioni temporanee ed effimere
Orti botanici contemporanei
Giardini didattici e terapeutici
Giardini sperimentali
Parchi di fiere
Festival dei giardini
Orti urbani
Cimiteri
Luoghi commemorativi
Giardini e Parchi Storici
GIARDINI DELL’ISOLA BELLA |
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Data di costruzione: |
1631 – 1671 |
Località: |
Isola bella, Lago Maggiore, Comune di Stresa, Verbania, Italia |
Progettista: |
Carlo III Borromeo e Giovanni Angelo Crivelli, architetto |
Collaboratori: |
Carlo Simonetta, scultore; Andrea Biffi, Carlo Fontana, |
Tipologia: |
giardino storico privato |
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Il complesso monumentale dell’Isola Bella è situato in una piccola isola collocata nella parte centrale del Lago Maggiore, poco al largo da Stresa. Piano della Canfora: Lasciando alla proprie spalle l’Atrio di Diana, si sfocia nell’arioso Piano della Canfora, così denominato a causa della presenza di un monumentale esemplare di Cinnamonum Camphora collocato all’ingresso del ripiano. In quest’area, suddivisa in sei aiuole simmetriche, è possibile ammirare numerose specie di orchidee, rare varietà di camelie e svariate piante esotiche, quali quelle del tamarindo, del tè, del caffè, ecc. Teatro Massimo: La ricca decorazione barocca del Teatro Massimo, costituisce l’immagine forse più conosciuta dell’Isola Bella. La struttura piramidale dell’anfiteatro, è ritmata da tre grandi esedre sovrapposte e scandite da pilastri, balaustre e nicchie. All’interno di queste ultime sono state collocate numerose rappresentazioni allegoriche realizzate in pietra tufacea, quali ad esempio le personificazioni: del Verbano ( o genio del Lago Maggiore ), del Ticino, del Toce, oltre che di ninfe e degli Elementi della Natura. La sommità del Teatro Massimo è dominata da un imponente Liocorno cavalcato dall’Onore. Ai lati dell’anfiteatro, due scalinate a tre rampe, conducono alla grande terrazza terminale, che sorge a 37 metri sul livello del lago e dalla quale lo sguardo può spaziare illimitato sull’incantevole paesaggio lacustre. Le tre pareti laterali della piramide tronca ( verso: est, sud e ovest ), sono scandite da quattro gradonate, sui cui stretti ripiani sono coltivati alberi a spalliera e piante in vaso. Giardino Quadro: Si tratta di un’ampia superficie rettangolare, collocata nel versante più meridionale dell’isola, completamente rivolta verso la zona sud del Lago Maggiore. Il ripiano, oggi più conosciuto come Giardino dell’Amore, è sistemato secondo i classici criteri dei giardini all’italiana: una vasca circolare centrale con piante di ninfea, è circondata da quattro simmetriche aiuole disegnate con bossi. Nei quattro punti estremi del rettangolo, sono collocati imponenti esemplari di tassi potati a forma conica. Giardino triangolo: Questo lembo di terra di forma triangolare, collocato nel lato sud-est dell’isola e oggi non raggiungibile dai visitatori, si trova ad un livello inferiore rispetto ai precedenti ripiani. Lungo il lato adiacente al lago, di quest’area triangolare, un rettilineo viale di alberi perfettamente sagomati a sfera, delimita una zona più interna piantumata a conifere e azalee. Gli alti spalti che contengono questa zona del giardino, sono forati da profonde arcate che conducono ad alcuni locali sotterranei. Il ripiano ad est: E’ costituito da un’ampia area rettangolare, in cui la vegetazione è stata disposta secondo un disegno più irregolare ed informale. Imponenti esemplari di cedri e di tassi, anticipano l’amplissima apertura della terrazza verso est. Il palazzo ed i giardini dell’Isola Bella, da alcuni anni aperti al pubblico, rappresentano la meta quotidiana di debordanti “ciurme” di turisti, in gran parte stranieri, che accorrono in pellegrinaggio per constatare con i propri occhi l’esistenza reale di questo incredibile “vascello fiorito”. Alcuni attenti e illustri visitatori, hanno criticato l’eccessiva artificiosità e ricchezza decorativa, che in parte appesantisce l’affascinante concezione di questo giardino. Gli studiosi e paesaggisti americani: Moore, Mitchell e Turnbull, l’anno definita, con ironia: “(…) una peana dell’accumulazione (che) stratifica immagine su immagine sopra alcune rocce affioranti sopra il Lago Maggiore, per farne un giardino completamente improbabile, sovraccarico di frenetica congerie scultorea; un vascello di pietra di visioni troppo assurdamente sovrabbondanti per essere governato se non dalla ciurma di Peter Pan, eppure tenuto troppo in alto sulle ali del portento per essere riportato giù dai nostri simili”.
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GIARDINI DELL'ALHAMBRA |
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Data di costruzione: |
primo impianto: XIII secolo d.C. Patio dei mirti e Patio dei Leoni XIV secolo d.C. |
Località: |
Alhambra, Granada, Spagna |
Progettista: |
sconosciuto. Alle dipendenze del Califfo Mohammad ben Al-Ahmar |
Collaboratori: |
sconosciuti |
Tipologia: |
giardino storico privato |
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Il complesso monumentale dell'Alhambra (dall'arabo Al-Hamra, che significa: "la Fortezza Rossa"), situato nella provincia di Granada in Spagna, è considerato uno dei monumenti più straordinari ed una delle testimonianze meglio conservate dell'arte dei giardini islamici. La complessa struttura di questa reggia fortificata, la cui prima fondazione risale al XIII secolo d.C., è impostata sull'armoniosa alternanza di spazi edificati e di vani vuoti, questi ultimi rappresentati dalle ben note corti interne, disegnate nel rispetto dei rigidi canoni che informano l'arte del giardino islamica. All'interno dei quattro principali patii-giardino, costituiti da: il Patio dei Mirti, il Patio dei Leoni, il Patio de la Daxara ed il Patio de la Reja, l'acqua costituisce l'elemento imperativo e dominante, determinandone la struttura ed il disegno e sostanziandone la complessa simbologia carica di significati. Le nette e semplici geometrie delle superfici, sono bilanciate da un ricco apparato decorativo. L'elegante fisionomia delle diverse porzioni della fortezza islamica, si rispecchia, a volte, nei placidi bacini rettangolari ricolmi di acqua immobile, altrove si rifrange nei vivaci getti e spruzzi delle numerose fontane.
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VILLA GIULIA O VILLA DEL POPOLO, DETTA “LA FLORA” |
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Data di costruzione: |
1777 – 1779 |
Località: |
Palermo, regione Sicilia, Italia |
Progettista: |
Nicolò Palma |
Collaboratori: |
Giuseppe Gioeni d’Angiò e Ignazio Marabitti (scultore) tra il 1777 e il 1779; Giuseppe Damiani Almeyda nel 1800 |
Tipologia: |
Giardino storico pubblico |
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Per volontà del pretore D. Antonino M. La Grua Talamanca e Branciforte, marchese di Regalmici dei principi Carini e su disegno del sacerdote Nicolò Palma, architetto del senato palermitano, avevano avuto inizio, nella primavera del 1777, i lavori per la costruzione di una villa pubblica. |
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PARCO DELLE BUTTES-CHAUMONT |
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Data di costruzione: |
1864 - 1867 |
Località: |
Parigi, Francia |
Progettista: |
Jean-Charles Adolphe Alphand e Pierre Barillet-Deschamps, sotto la supervisione di Georges-Eugène Haussmann |
Collaboratori: |
Dipendenti del Service des Promenades et Plantations della città di Parigi |
Tipologia: |
parco urbano storico |
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Nella seconda metà del XIX secolo, l'imperatore Luigi Napoleone, diede inizio al profondo rinnovamento dell'assetto complessivo della città di Parigi, nel tentativo di adattarla al nuovo ruolo emblematico di capitale di una grande nazione moderna. All'indomani della Seconda Repubblica, tra le avvisaglie della nascente civiltà industriale, Napoleone III conduce Parigi ad affrontare la più grande trasformazione urbanistica fino ad allora intrapresa.
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SACRO BOSCO DI BOMARZO O PARCO DEI MOSTRI |
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Data di costruzione: |
1552 - 1580 |
Località: |
Bomarzo, provincia di Viterbo, regione Lazio, Italia |
Progettista: |
Pierfrancesco Orsini, detto "Vicino" Orsini |
Collaboratori: |
Pirro Ligorio |
Tipologia: |
parco storico privato |
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Tra le città di Orte e Viterbo, a circa 80 chilometri a nord di Roma, si trova uno dei più enigmatici ed originali giardini del mondo: un inimitato esempio di elaborazione umana della natura. "Cedan Memphi e quant'altra meraviglia Dopo la morte di Vicino Orsini nel 1582, iniziò per la sua "meravigliosa follia" un periodo di progressivo disfacimento, un lungo oblio durato quattro secoli. Solo verso la metà del XX secolo, il possedimento fu acquistato da nuovi ed attenti proprietari, che con propri mezzi avviarono un parziale recupero del parco. "Voi che pel mondo gite errando vaghi La lavorazione della pietra è stata a volte mantenuta, dagli ignoti artefici, ad un livello di sbozzatura grossolana; questo insolito genere di tecnica scultorea, conferisce alle forme una particolare rozzezza che enfatizza il loro aspetto inquietante e che genera nell'osservatore un susseguirsi di stati d'animo contrastanti ed oscillanti tra la meraviglia, il dubbio, la serenità o lo sgomento.
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CHATSWORTH GARDEN |
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Data di costruzione: |
prima fase: 1687 – 1706 |
Località: |
Sheffield, Derbyshire, Inghilterra |
Progettista: |
prima fase: George London, Henry Wise, Grillet |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
parco storico extraurbano |
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Lo spettacolare parco della residenza dei duca di Chatsworth, circondato dagli splendidi scenari pastorali del Derbyshire nei pressi di Sheffield, costituisce un esempio monumentale dei mutamenti stilistici attraversati nella storia, dall'architettura del paesaggio. L'originario impianto obbediente ai canoni del giardino rinascimentale e oggi completamente scomparso, attraversando una fase intermedia influenzata dallo stile barocco francese, giunge nell'Ottocento al definitivo assetto formale, divenendo un'espressione esemplare del parco paesistico all'inglese. La grande abbondanza di acqua permise ai diversi e successivi progettisti di cimentarsi in arditi progetti di ingegneria idraulica, elaborando la virtuosistica forma del lungo percorso della Grande Cascata ed il potentissimo getto della Fontana dell'Imperatore.
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GIARDINO DELLA MINERVA |
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Data di costruzione: |
primo impianto: fine del XIII secolo e inizio del XIV secolo |
Località: |
Salerno, regione Campania, Italia |
Progettista: |
primo impianto trecentesco: Matteo Silvatico (medico e botanico) |
Collaboratori: |
sconosciuti |
Tipologia: |
Orto botanico |
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Serrata dalle strette maglie della città antica, a ridosso del torrente Fusandola e delle antiche mura medioevali, sono state recentemente riscoperte le vestigia di un antico orto-giardino botanico.
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Giardini e Parchi Moderni
SHUTE GARDEN |
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Data di costruzione: |
Lavori principali: 1975-80, Revisione del Progetto: 1993 |
Località: |
Shute House, Shaftesbury, Wiltshire, Inghilterra |
Progettista: |
Geoffrey A. Jellicoe |
Collaboratori: |
i due proprietari del giardino Michael e Anne Tree |
Tipologia: |
giardino privato di abitazione singola |
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Il disegno per il giardino di Shute, fu commissionato a G. Jellicoe dal pittore Michael Tree e da sua moglie Anne, nel 1970. Casa Shute occupa un antico sito inglese, che si estende su di un crinale nel Wiltshire e gode, verso sud, della superba vista di un ondulato fondo valle. Il terreno attorno a Shute House, beneficia della presenza di numerose sorgenti naturali, una delle quali ha origine nel punto più alto del giardino e alimentava, un tempo, un vecchio canale. Nei seguenti 20 anni della sua realizzazione, Shute Garden si rivelò per Jellicoe un prezioso laboratorio per l’evoluzione e la sperimentazione delle sue idee : il progetto fu per il paesaggista uno dei più gratificanti, non solo per la possibilità di sfruttare l’incredibile abbondanza di acqua presente nel sito; elemento che gioca da sempre un ruolo chiave nel linguaggio formale di Jellicoe, ma anche per il rapporto di armoniosa collaborazione che si venne ad instaurare con la coppia di proprietari. The Canal. E’ costituito da un largo corso d’acqua poco profonda. Le sue due rive hanno diversa conformazione: da un lato un alta e folta siepe serra il canale incupendolo; l’altra riva, grazie alla presenza di basse piante acquatiche risulta più leggera ed ariosa. Jellicoe, inoltre sfruttò il lungo percorso curvilineo del canale, per realizzare nella zona della curvatura, un cambiamento di atmosfera, che da “classica” si trasforma in “romantica”. The Temple garden. Jellicoe racchiude completamente questa zona del giardino utilizzando un’alta e fitta siepe (Prunus Laurocerasus), al fine di creare nella persona che penetra in esso, unsenso di sorpresa e di inatteso. Un oscuro tunnel vegetale rappresenta l’unico accesso al temple garden. All’interno di quest’area si trovano: volumi reticolari di metallo per le piante rampicanti, un piccolo tempio-gazebo ed una grande roccia di quarzo iridescente. The Box garden: Si tratta di sei aree a forma di quadrato regolare, bordate da spesse siepi di bosso. Quattro di questi giardini-contenitore, prevedono la coltivazione di piante da fiore, i due rimanenti la coltivazione di frutta e verdura. The Bog garden: In questa zona del giardino si trova una vasca d’acqua ferma, invasa da rigogliose piante acquatiche. La disposizione disordinata della vegetazione conferisce a quest’area un aspetto selvatico di acquitrino spontaneo. The Spring: E’ qui localizzata la sorgente che alimenta l’intero sistema di acque del giardino. Lo Spring Garden con la sua ampia vasca di acqua placida, rappresenta il luogo dell’inizio e della fine di ogni ragione d’essere del giardino. The Rill: Il Rill garden è considerato la struttura centrale del progetto di Shute. Jellicoe disegnò accuratamente i diversi tratti del corso d’acqua. L’acqua fluisce dal pendio in uno stretto ruscello e raggiunge, all’inizio del Rill, la prima delle otto cascate, in questo caso realizzata con elementi di rame a forma di V, affondati per metà nella malta. Il primo tratto del torrente attraversa un’area con folta vegetazione ed è scandito da tre nuove cascate in pietra, sormontate da passaggi percorribili. Jellicoe studiò attentamente le sonorità di queste prime quattro cascate, tanto da conferire ad ognuna di esse un particolare timbro musicale: baritono, acuto, basso e tenore. Nel secondo tratto, l’acqua fluisce più quietamente, solcando un semplice prato e formando tre piccole vasche con getto d’acqua centrale. Jellicoe stesso raccontò che durante la concezione di questo tratto del Rill, si ispirò al disegno dei giardini Moghul del Cashmir. Un altra fonte di ispirazione, fu per Jellicoe, il disegno della lunga catena d’acqua di Villa Lante a Bagnaia , da lui, in passato, attentamente studiata. Lo studioso Martin Brackembury ha evidenziato come questa lunga linea d’acqua funzioni a più livelli. Alla sua estremità superiore, il corso d’acqua produce un lungo corridoio prospettico che si focalizza nella presenza , al suo termine, di una statua. La piccola dimensione di quest’ultima, accentua l’effetto di profondità del canale prospettico. Da questo punto di vista il ruscello appare placido e tranquillo, ma all’estremità inferiore, la vista è completamente differente: la visione dello sbalzo delle otto cascate, crea un senso di costante movimento, accentuato dalla riflessione della luce da parte dell’acqua. Inoltre la folta vegetazione ai due lati superiori, enfatizza la pendenza ed accresce la riverberazione del suono.
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JARDINES DE PEDREGAL |
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Data di costruzione: |
1945 – 1952 |
Località: |
Colonia San Angel, Messico |
Progettista: |
Luis Barragàn |
Collaboratori: |
Mathias Goeritz (scultore) , Max Cetto (architetto) |
Tipologia: |
giardini pubblici moderni |
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Nella zona a sud-ovest di Città del Messico, si estendeva l’incontaminato territorio oggetto dell’utopistico piano di urbanizzazione concepito dall’architetto-ingegnere messicano Luis Barragàn. La superficie vergine di circa quattro milioni di metri quadrati, era totalmente ricoperta dalla lava del vulcano Xitie, a causa di un’eruzione avvenuta nel II secolo d. C. Questo autentico “oceano paralizzato ed imponente” di lava oscura, rimase immobile e integro per molte centinaia di anni, ignorato dalle azioni umane.
Nel discorso pronunciato in occasione della consegna del premio Priztker per l’architettura, nel 1980, Barragan descrisse il primo impulso che lo indusse ad affrontare la progettazione del Pedregal: |
LAS ARBOLEDAS |
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Data di costruzione: |
1958 – 1961 |
Località: |
Altizapàn de Zaragoza, Stato del Messico |
Progettista: |
Luis Barragàn |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
giardini pubblici moderni |
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A circa sei anni di distanza dal fallimento del progetto dei “Jardines de Pedregal”, Luis Barragàn affrontò nuovamente il tema dell’urbanizzazione residenziale. La delusione legata alla precedente esperienza lo aveva profondamente segnato e lo spinse ad assumere un atteggiamento meno ingenuo ed utopistico nei confronti del nuovo piano, che riguardava una vasta area situata a circa venti chilometri da Città del Messico. Piazza e Fontana del Campanile: Collocati al termine del viale marcato dal Muro Rosso, Barragàn prevede questo spazio non come oggetto isolato, ma come elemento organicamente integrato nella successione degli spazi previsti dal piano. Particolarmente evidente è il rapporto di tensione con la vicina Fontana dell’Abbeveratoio, collocata all’estremo limite del medesimo asse di collegamento, quasi ne rappresentasse l’opposta polarità. Un basso muro di colore ocra forma un’ampia vasca nella quale si riversa rumorosamente il getto d’acqua della fontana, la quale è posta in modo tangenziale al percorso. La piazza contenuta da uno sfondo di tronchi d’albero eretti a palizzata, è popolata dalla presenza di antichi esemplari monumentali di eucalipti. Piazza e Fontana dell’Abbeveratoio: Quest’area particolarmente suggestiva, è caratterizzata dalla presenza di un lungo monolitico parallelepipedo di pietra nera, disteso lungo l’asse di collegamento con l’opposta piazza. L’acqua in continua tracimazione, riveste l’abbeveratoio di una liquida pellicola in movimento. Un imponente muro bianco contiene uno dei lati della piazza e diviene simile ad uno schermo sopra quale si proiettano le ombre del fogliame dei giganteschi eucalipti. In quest’opera matura di Luis Barragàn, è possibile riconoscere alcuni elementi caratteristici della sua grammatica compositiva: alle forme minimaliste delle pure geometrie dei setti murari elevati al rango di sculture, è contrapposta la potenza espressionista del colore e degli elementi naturali. Questa dialettica combinazione dà vita ad uno spazio in cui: acqua, cielo e vegetazione ne rappresentano i materiali costitutivi. Anche il suono ed il non-suono - cioè il silenzio - costituisce uno dei “materiali da costruzione” prediletti da Barragàn; attorno ad esso le forme solide dell’architettura si conformano e si plasmano per poterlo sorreggere e proteggere. A questo proposito, Barragàn sostenne: |
WATER GARDENS |
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Data di costruzione: |
1957-59 |
Località: |
Hemel Hempstead , Hertfordshire, Inghilterra |
Progettista: |
Geoffrey A. Jellicoe - Architetto del paesaggio |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
Parco urbano moderno |
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Nel 1947 Geoffrey Jellicoe ricevette l’incarico per la redazione del piano dell’intera New Town di Hemel Hempstead, nella contea dello Hertfordshire, a nord di Londra. |
PARK GÜELL |
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Data di costruzione: |
1900 - 1914 |
Località: |
Barcellona, Spagna |
Progettista: |
Antoni Gaudì |
Collaboratori: |
Eusebio Güell, per l'ideazione del progetto |
Tipologia: |
parco urbano moderno |
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L'industriale e mecenate Eusebio Güell, affidò nel 1900, all'amico architetto Antoni Gaudì, il compito di progettare un complesso residenziale costituito da abitazioni, giardini, luoghi religiosi, spazi pubblici ed un sistema viario interno, collocato sulle pendici del monte Pelat, che limita il versante settentrionale della Città di Barcellona. Il sito accidentato fu esemplarmente manipolato da Gaudì, che realizzò alcuni ingegnosi viadotti di sostegno, una vasta piazza sostenuta dalla "Sala delle Cento Colonne" e contornata dalla famosa balaustra curviforme e vivacemente decorata con frantumi di ceramiche policrome, nonché il muro perimetrale ed alcuni edifici di sevizio e per abitazioni. L'insuccesso economico del progetto per l'innovativa "città-giardino", fece sospendere i lavori di completamento del parco. L'area venne acquistata nel 1914 dal Municipio di Barcellona ed in seguito trasformata in parco urbano per la città. |
Giardini e Parchi Contemporanei
Privati
DAYTON GARDEN |
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Data di costruzione: |
1994 - 1997 |
Località: |
Minneapolis, Minnesota, U.S.A. |
Progettista: |
George Hargreaves |
Collaboratori: |
I proprietari di casa: Kenneth e Judy Dayton |
Tipologia: |
giardino privato contemporaneo di abitazione singola |
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La realizzazione del giardino privato della Famiglia Dayton, costituisce uno tra i due isolati progetti di giardini privati, realizzati dal paesaggista americano George Hargreaves, conosciuto in tutto il mondo per gli esemplari macro-interventi di recupero e riconversione in parchi pubblici di vasti terreni mortificati e snaturati dalla presenza di impianti di depurazione, discariche cittadine e industriali. La tematica del waterfront regeneration, cioè del recupero paesaggistico ed ecologico di litorali marini, aree portuali, estuari di fiumi e sponde fluviali, deteriorati da precedenti usi distruttivi, rappresenta l'area d'intervento abitualmente affrontata dallo studio Hargreaves & Associates di San Francisco. Lavorare ad una scale molto più ridotta, conoscere ed avere sotto controllo tutti i fattori generatori del progetto, costituì per George Hargreaves, una piacevole novità da affrontare. |
IN PRAISE OF AMBIGUITY |
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Data di costruzione: |
1995 |
Località: |
Bayern, Baviera, Germania |
Progettista: |
Dieter Kienast |
Collaboratori: |
G. Vogt, P. Hüsler, per l'architettura del paesaggio |
Tipologia: |
giardino privato contemporaneo di abitazione singola |
NUOVO VIALE URBANO E SVILUPPO DI CITTÀ-GIARDINO IN SAINT JACQUES-DE-LA-LANDE |
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Data di costruzione: |
1995 - 1997 |
Località: |
Saint Jacques-de-la-Lande, Rennes, Francia |
Progettista: |
Anne-Sylvie Bruel e Christophe Delmar, paesaggisti |
Collaboratori: |
Jean-Pierre Pranlas-Descourt, per la pianificazione urbana |
Tipologia: |
giardini privati di tipi condominiale |
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La difficile questione della pianificazione congiunta e della collaborazione tra amministrazioni locali, urbanisti e - eccezionalmente - paesaggisti, è stata affrontata con coraggio, negli anni '90 del XX secolo, dall'amministrazione locale del comune di Saint Jacques-de-la-Lande, una piccola cittadina nei pressi di Rennes, dalla fisionomia indefinita e caotica, tipica dei sobborghi e delle periferie delle grandi città. |
KÜPPERSBUSCH-SIEDLUMG |
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Data di costruzione: |
1995 - 1997 |
Località: |
Küppersbusch, Gelsenkirchen, Nord-Westfalia, Germania |
Progettista: |
Brandenfels Office |
Collaboratori: |
Szyszkowitz & Kovalsky, per il progetto di architettura |
Tipologia: |
giardini privati di tipo condominiale |
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Tra i più di cento progetti realizzati dall'IBA Emscher Park durante la gigantesca operazione di ricupero e trasformazione dell'ex bacino industriale della Ruhr, la costruzione del nuovo villaggio di Küppersbusch, nei pressi di Gelsenkirchen, costituisce uno degli interventi di architettura e architettura del paesaggio, più riusciti e di maggiore qualità architettonica, ecologica e paesaggistica. |
WEYERHAEUSER INTERNATIONAL HEADQUARTERS |
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Data di costruzione: |
1967 - 1971 |
Località: |
Tacoma, Washington, U.S.A. |
Progettista: |
Peter Walker, della Sasaki, Walker and Associates |
Collaboratori: |
Richard A. Vignolo, (Roof Garden) |
Tipologia: |
Giardino privato di azienda |
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Il centro direzionale dell'impresa Weyerhaeuser, venne trasferito, alla fine degli anni '60, dal centro della città di Tacoma, nello stato del Washington, verso una zona periferica, nelle vicinanze delle due principali autostrade che raggiungono la metropoli americana. Il terreno prescelto per la nuova sede presentava un'assetto idrogeologico alterato ed impoverito da disboscamenti e dall'attività di alcuni piccoli stabilimenti industriali. L'intervento di architettura del paesaggio avviò il processo di recupero paesaggistico ed ecologico del sito: migliaia di nuovi alberi, soprattutto ontani e betulle, furono piantati in massa, formando un denso e luminoso primo piano giustapposto allo scuro fondale della preesistente foresta di abeti. Le acque di un ruscello - canalizzate e raccolte nell'avvallamento situato di fronte alla lunga facciata dell'edificio del quartiere generale - formarono nel tempo un ampio lago. Le sue sponde, coltivate con erbacee perenni mantenute allo stato spontaneo, creano uno scenario di natura rigogliosa che risuona con le lunghe bande di cascate di edera che rivestono i terrazzi dei diversi piani dell'edificio. Lo schema generale d'impianto del parco di Weyerhaeuser, è arricchito dalla presenza di alcuni giardini tematici: il giardino della Collezione di Rododendri, il "Shethar Memorial Garden", racchiuso dal bosco sulla riva del lago ed il giardino della Collezione di Bonsai. Il parco e le collezioni botaniche sono visitabili, su richiesta, anche dal pubblico esterno. |
INTERPOLIS GARDEN |
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Data di costruzione: |
1997 - 1998 |
Località: |
Tilburg, Olanda |
Progettista: |
Adriaan Geuze |
Collaboratori: |
Studio West 8 |
Tipologia: |
giardino privato di azienda |
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Il giardino privato della compagnia d'assicurazione Interpolis di Tilburg, si estende ai piedi dell'imponente edificio per uffici progettato dall'architetto Bonnema. Il giardino - dell'estensione di circa tre ettari - è allineato sull'importante asse cittadino che collega la stazione ferroviaria al centro storico. La sua superficie triangolare è stata geometricamente spezzettata: in esso gli elementi della composizione esplodono, producendo un disordine privo di gerarchia e di percorsi privilegiati. I canoni della tradizione dell'arte dei giardini vengono annullati e sostituiti da un amalgama di schegge definite da texture e colori contrastanti. Vasche d'acqua popolate da rane e puntinate da ninfee, sono bordate da sedili lignei, i percorsi zigzaganti realizzati in legno rossastro, si contrappongono alle verdi superfici a prato. Sul versante nord - nella parte più adiacente all'edificio - alcuni alberi di magnolia spuntano dalle fessure di un mare di lastre di ardesia, producendo un'ambigua sensazione di forza e delicatezza. Il giardino privato del gruppo Interpolis, è aperto al pubblico che ne può usufruire liberamente . Alcune aree attrezzate con sedili, prese elettriche e collegamenti a internet, permettono ai dipendenti di vivere il giardino anche come luogo di lavoro. |
GIARDINO DELLA FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA |
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Data di costruzione: |
1961 - 1963 |
Località: |
Castello 5252, Santa Maria Formosa, Venezia, Italia |
Progettista: |
Carlo Scarpa |
Collaboratori: |
C. Maschietto e M. De Luigi per i mosaici |
Tipologia: |
giardino privato per edificio di uso pubblico |
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La sistemazione a giardino del piccolissimo cortile racchiuso fra le mura del Palazzo Cinquecentesco dell'attuale Fondazione Querini Stampalia di Venezia, fa parte del più ampio progetto di ripristino dell'antico stabile, per adattarlo alla nuova funzione di biblioteca e di luogo per lo studio, la ricerca e le attività espositive. Le piccole dimensioni del cortile ed il suo perfetto isolamento, condussero Carlo Scarpa ad elaborare un progetto dettagliatissimo, che trasformò questo angolo ombroso in un microcosmo sofisticato e prezioso. L'acqua, l'elemento fondamentale del giardino, lega a sé e collega reciprocamente l'assembramento di poche specie attentamente prescelte per fioritura e dimensioni e di alcuni preziosi reperti lapidei di epoche passate; strette canaline, fontane spiraliche, vasche mosaicate e getti sottili e sonori, rappresentano le diverse conformazioni alle quali l'acqua si adatta nel disegnare il complesso percorso che si dipana all'interno del giardino. |
JARDIN DE LA BIBLIOTHÈQUE NATIONALE DE FRANCE FRANÇOIS MITTERAND |
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Data di costruzione: |
1995 |
Località: |
Parigi, Francia |
Progettista: |
Dominique Perrault, Gaëlle Lauriot-Provost |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
Giardino privato di istituzione culturale |
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Sul sedime del Palais Royal, nel cuore di Parigi, è stata completata nel 1995, la costruzione della nuova Biblioteca Nazionale di Francia. Gli altissimi edifici della biblioteca, aderiscono - con la loro forma ad elle - ai quattro angoli del vasto lotto rettangolare, rafforzandone la rigida geometria e serrando al proprio interno lo spazio, anch'esso rettangolare, del giardino. Le maniche che collegano le quattro torri racchiudono completamente il giardino e lo celano dallo sguardo e dal contatto con l'esterno. L'infossamento del terreno al di sotto del livello stradale, aumenta l'isolamento e l'estraneità di questa "porzione di foresta", dalla città che la contiene. Il tentativo di ri-creare un tassello di natura "inviolata" nel centro di Parigi, ha dato vita alla rappresentazione di un luogo improbabile, una sorta di ricostruzione in vitro di un'idea di natura, slegata dal suo presupposto biologico e della quale non rimane che l'immagine esteriore. Numerosi esemplari adulti di pino silvestre, prelevati dalla foresta di Bord in Normandia, sono stati trasportati e trapiantati in questo recinto e disposti secondo un'assetto "casuale e spontaneo" enfatizzato dalla presenza di rocce e tronchi distesi sul terreno, collocati in modo da riprodurre fedelmente lo scenario delle tipiche foreste dell'Île de France. Il giardino, inaccessibile agli utenti della biblioteca ed ai visitatori, può essere solo guardato dall'esterno e mai penetrato; la sua crescita e trasformazione nel tempo, non è contemplata dal progetto, che della foresta ha prelevato solo l'apparenza, riproducendone l'immagine cristallizzata estranea ai ritmi ed ai cicli di trasformazione che l'hanno prodotta. |
Giardini e Parchi Contemporanei
Pubblici
WAVE FIELD |
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Data di costruzione: |
1995 |
Località: |
University of Michigan, Ann Arbor, U.S.A. |
Progettista: |
Maya Lin |
Collaboratori: |
Maya Lin Studio |
Tipologia: |
Giardino di edificio pubblico |
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Una porzione del parco che circonda l'edificio di Ingegneria Spaziale, presso l'Università del Michigan, è stata trasformata dall'artista e architetto Maya Lin, in una superficie erbosa "increspata" da una successione di onde di terra. La manipolazione del terreno riproduce fedelmente il modello tridimensionale realizzato in creta, che è a sua volta conformato in obbedienza alle leggi di forma e proporzione dettate dalla teoria dell'aereo e fluido dinamica. Il supporto del manto d'erba consiste in una miscela di terra sabbiosa in grado di mantenere la forma ad essa conferita e capace di drenare rapidamente l'acqua dalla superficie. La rigida griglia dell'increspatura d'erba si deforma ad una delle sue estremità, producendo un effetto di maggior movimento e illusione di spostamento. Le onde si trasformano, occasionalmente, in "sedili sperimentali" per i visitatori di passaggio. |
TANNER FOUNTAIN |
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Data di costruzione: |
1985 |
Località: |
Harvard University, Cambridge, Massachusetts, U.S.A. |
Progettista: |
Peter Walker e il SWA Group (Duncan Alford, Ian King, Lisa Roth) |
Collaboratori: |
Joan Brigham |
Tipologia: |
Giardino di edificio pubblico |
JARDIN ATLANTIQUE |
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Data di costruzione: |
1992 – 1994 |
Località: |
Gare de Montparnasse, Boulevard de Vaugirard, Parigi, Francia |
Progettista: |
François Brun e Michel Péna |
Collaboratori: |
Christine Schnitzler |
Tipologia: |
giardino urbano contemporaneo |
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Il Jardin Atlantique - progettato dai due architetti paesaggisti francesi: François Brun e Michel Péna, selezionati al concorso indetto dalla città di Parigi nel 1991 – è un esempio contemporaneo di giardino pensile, sospeso a diciotto metri di altezza dal suolo, collocato sulla copertura piana che sormonta la stazione ferroviaria di Montparnasse e Pasteur. |
JARDINES DE ANGEL GUIMERÀ |
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Data di costruzione: |
1998-1999 |
Località: |
El Prat del Llobregat, Barcellona, Spagna |
Progettista: |
Imma Jansana |
Collaboratori: |
F. Benedicto, J.M. Arenales, J. Selga, P. Esteban, |
Tipologia: |
giardino urbano contemporaneo |
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Questo piccolo spazio a verde, dell’estensione di circa tremila metri quadrati, è collocato nel cuore del centro storico di Barcellona, nell’antico quartiere di El Prat de Llobregat, inserito e nascosto in una fitta maglia di edifici. |
JARDIN DE L'IMAGINAIRE O FRAMMENTI DI STORIA DEL GIARDINO |
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Data di costruzione: |
1992 - 1995 |
Località: |
Terrasson-La-Villedieu, Dordogne, Francia |
Progettista: |
Atelier Paysage-Land: Kathryn Gustafson, Anton James, Philippe Marchand, Sylvie Farges |
Collaboratori: |
Ian Ritchie, per l'architettura |
Tipologia: |
giardino pubblico urbano contemporaneo |
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Al concorso indetto dal Comune di Terrasson-La-Villedieu nel 1992, denominato: "Frammenti di storia del giardino", venne selezionato il progetto redatto dall'équipe: "Paysage-Land", diretta dalla famosa paesaggista Kathryn Gustafson. Le indicazioni poste dal bando, chiedevano di realizzare una sorta di excursus tra gli "stili" di giardini di ogni epoca e di ogni nazione, per giungere ad un nuovo disegno formale in grado di sintetizzarli e contenerli. Questa "pericolosa" impostazione proposta dal bando, è stata intelligentemente interpretata dalla Gustafson, che ha condotto - attraverso il suo progetto - una ri-lettura di alcuni schemi tipologici di giardini di epoche passate, attualizzandoli in modo coerente all'epoca contemporanea. Il sito, dell'estensione otto ettari, si dilata su di un declivio molto scosceso che si affaccia sul paesaggio dell'antica cittadina. Il patrimonio vegetale già presente, costituito da boschi di querce, radure fiorite e alcune sorgenti d'acqua, è stato in gran parte mantenuto e coinvolto dal nuovo progetto. Il "Jardin de l'imaginaire" è sorretto da una struttura logica e planimetrica frammentaria e discontinua: una composizione di pezzi di storia la cui lettura non è immediata e scontata e quindi non invasiva. Il percorso attraversa: - la "Via del Vento", scandita da banderuole segnavento e campanelli tintinnanti - un'area boscata fra le cui cime viaggia sinuosa una fascia di metallo dorato sospesa attraverso dei cavi alle cime degli alberi - una lunga pergola metallica ricoperta di rose rampicanti - un giardino d'inverno che accoglie il book-shop, il bar ed uno spazio espositivo - un anfiteatro erboso, aperto sul paesaggio, striato da panche ricurve in acciaio, un'area con acqua variamente foggiata, che assume a volte la forma di placidi e stretti canali, altrove di cascate d'acqua su scivoli di pietra ed infine di giocosi getti d'acqua che sprizzano da casuali fori sulla pavimentazione. |
PARC ANDRÉ CITROËN |
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Data di costruzione: |
1986 – 1992 |
Località: |
Parigi, Francia |
Progettista: |
Alain Provost e Jean Paul Viguier (1a équipe) e Gilles Clément e Patrick Berger (2a équipe) |
Collaboratori: |
Jean François Jodry |
Tipologia: |
parco urbano contemporaneo |
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Nel cuore di un nuovo quartiere della città di Parigi, sui terreni precedentemente occupati dagli stabilimenti della società Citroën, è stato realizzato negli anni tra il 1986 e il 1992, uno dei più estesi parchi pubblici cittadini contemporanei. Con i suoi tredici ettari, infatti, il Parco André Citroën rappresenta lo spazio verde pubblico più grande di Parigi, realizzato dopo il Secondo Impero.
La struttura piuttosto compatta della planimetria del parco, si sfrangia verso sud est, in direzione opposta alla Senna, dove, due forme quadrangolari separate ed opposte, s’infiltrano nel tessuto urbano. Si tratta del “Jardin Noir”, una sorta di labirinto chiuso e infossato, molto ombroso e fittamente plantumato con alberi ed arbusti dal fogliame di colore verde scuro e del “Jardin Blanc”, aperto sul vicino quartiere, nel cui centro si trova una grande aiuola composta da svariati cespugli dalla fioritura bianca. Il disegno del primo fu affidato all’équipe Viguier – Provost, che si occupò inoltre della progettazione dettagliata del parterre centrale e relativa cornice d’acqua, dei ninfei della vasca principale e del Giardino della Metamorfosi. Il disegno del “Jardin Blanc” fu invece affidato all’équipe Clément – Berger, che ha inoltre ideato il progetto delle due grandi serre, dei giardini seriali e del “Jardin en Mouvement” oltre che dell’arredo e dell’illuminazione. “Se chiediamo agli abitanti chi abbia piantato quei fiori, non lo sanno. Sono lì da sempre. Da sempre? Ma cosa centrano con la Nuova Zelanda le capuccine originarie del Messico? (…) Gli uomini hanno viaggiato e con loro le piante. Da questa immensa mescolanza, che fa incontrare i fiori di continenti ormai divisi da tempo, nascono nuovi paesaggi”. (G. Clément, 1999) In opposizione alla corrente architettonica-plastica che caratterizza l’operato di numerosi paesaggisti contemporanei, strenui difensori della manipolazione scultorea del territorio, Gilles Clément propone la figura del paesaggista-giardiniere, che sorveglia e accompagna l’operato della natura, ma che è altresì in grado di tracciare un’invisibile trama nella composizione del giardino ed è capace di innescare nel visitatore un’esperienza emotiva ed estetica, coinvolgendolo nella percezione di un processo sia ciclico che evolutivo, tutto da scoprire. A questo proposito Isotta Cortesi, nel suo libro Il parco pubblico, sostiene: “Il reale successo del Parc Citroën risiede nella costruzione di un percorso solo parzialmente fisico, ma che appare principalmente come la rappresentazione di un processo narrativo. Questa concezione del parco promuove l’intenzione del fruitore, rispondendo al suo desiderio di apprendimento”. |
PARC DE ISSOUDUN |
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Data di costruzione: |
1992 - 1994 |
Località: |
Issoudun, Indre, Francia |
Progettista: |
Michel Desvigne, Christine Dalnoky |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
parco pubblico urbano contemporaneo |
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Il comune di Issoudun, una piccola città di origine medioevale collocata nella regione delle Indre, nella fascia meridionale del Massiccio Centrale, ha incaricato i paesaggisti parigini Michel Desvigne e Christine Dalnoky, della trasformazione in parco pubblico di un terreno situato ai margini della cittadina e precedentemente occupato da piccoli appezzamenti di orti urbani e giardini unifamiliari. L'area, dell'estensione di tre ettari, è attraversata dal fiume Théols, le cui sponde naturali sono bordate da salici e pioppi. Alla fisionomia informale e rivierasca dell'area, è stata sovrapposta una griglia geometrica "leggera", che stabilisce, attraverso l'orientamento dei suoi assi, il rapporto con gli edifici rappresentativi della città. Se la suddivisione quadripartita della griglia, è un esplicito riferimento formale all'architettura "colta" dei giardini francesi del '700, gli appezzamenti interni a tale suddivisione - rigati da lunghe file parallele di piantagioni di iris e arbusti bassi - rievocano, piuttosto, le tecniche agricole di epoca medioevale. I percorsi semplici ed eleganti che attraversano il parco sono realizzati con assi di legno grezzo; in due occasioni i camminamenti si trasformano in ponti che arcuandosi attraversano il fiume, più spesso si affacciano su di esso, protendendosi come passerelle sospese. |
Giardini e Parchi Contemporanei: Tematiche Specifiche
Grandi Parchi Extraurbani
EMSCHER PARK |
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Data di costruzione: |
fase di avvio: 1991 - 1999 |
Località: |
Distretto della Ruhr, Regione dell'Emscher, Nord Westfalia, Germania |
Progettista: |
numerosi professionisti coordinati dall'IBA Emscher Park S.r.l. |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
parco regionale |
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La realizzazione del Parco Regionale dell'Emscher, impostata nei suoi lineamenti principali tra il 1991 ed il 1999, costituisce il più importante intervento, a livello mondiale, di riqualificazione complessiva di una vasta regione industrializzata, il cui equilibrio si presentava profondamente alterato ed avviato verso un'accellerata decadenza. L'immensa problematica del bacino industriale della Ruhr - di natura: urbanistica, territoriale, ecologico-naturalistica e socio-politico-culturale - è stata affrontata in blocco dal governo regionale del Land-Renania-Westfalia, che ha istituito per l'occasione un organo di intervento eccezionale: l'IBA Emscher Park S.r.l. (Internationale Bauausstellung E.P.- International Building Exhibition E.P.). La società, discioltasi nel 1999, ha giocato il ruolo fondamentale di coordinamento delle numerosissime parti sociali interessate dal progetto di recupero. La rinascita del fiume Emscher, ha rappresentato l'elemento di unione, fisico e simbolico, che ha legato a sé ogni tassello del vasto progetto. |
PARC AGRICOLA DEL BAIX LLOBREGAT |
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Data di costruzione: |
2000 - 2002 |
Località: |
Baix Llobregat, Barcellona, Spagna |
Progettista: |
Joaquim Sabaté (coordinamento generale), |
Collaboratori: |
M. Ruiz, E. Aragay, A. Calvo, O. Carracedo, J. Garrido, |
Tipologia: |
parco agricolo |
Data di costruzione: |
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Località: |
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Progettista: |
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Collaboratori: |
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Tipologia: |
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PARCO DELL'APPIA ANTICA |
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Data di costruzione: |
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Località: |
Roma, Italia |
Progettista: |
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Collaboratori: |
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Tipologia: |
Parco archeologico |
Giardini e Parchi Contemporanei: Tematiche Specifiche
Recuperi e Bonifiche Di Aree Degradate
ANTICHE CAVE DI DIONYSSOS |
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Data di costruzione: |
1994 - 1997 |
Località: |
Cave di Dionyssos, Monte Penteli, Attica, Grecia |
Progettista: |
Aspassia Kouzoupi, architetto e Nella Golanda, scultrice |
Collaboratori: |
alcuni ex lavoratori della cava |
Tipologia: |
recupero di cava |
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Lo spettacolo che si presentò agli occhi dell'architetto Aspassia Kouzoupi e della scultrice Nella Golanda, durante il primo sopralluogo alle antiche cave di Dionyssos - scavate sul versante orientale del Monte Penteli, in Grecia - impresse nella loro mente un'immagine di grande forza e bellezza, scaturita dall'unione del crudo paesaggio dell'Attica e degli imponenti resti, molto bene conservati, dell'antica cava di fine marmo bianco, la cui attività di estrazione venne sospesa verso il 1975. |
PARCO PUBBLICO CAVA NORD |
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Data di costruzione: |
1984 - termine previsto: 2005 |
Località: |
Paderno Lugano, Milano, Lombardia, Italia |
Progettista: |
Maurizio Münir Cerasi |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
bonifica di cava |
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Il Parco Pubblico Cava Nord, è situato nel territorio del comune di Paderno Lugano, nei pressi di Milano e di alcuni grandi parchi periferici, quali il Parco di Lambro, della Martesana e di quelli dei comuni di Garbagnate e Muggià. Il progetto di recupero e trasformazione della grande cava in parco pubblico, è stato adattato alla funzione ambivalente del sito, che ne determina sia i tempi di attuazione che la disposizione spaziale. Una parte dei terreni - infatti - sono ancora utilizzati come cava per l'estrazione di ghiaia e sabbia; il completamento del progetto - previsto per il 2005 - coinciderà con la sospensione definitiva delle attività estrattive. La superficie complessiva di Cava Nord raggiunge i 35 ettari: un terzo dell'area è stata destinata a bosco "naturale", un'altra porzione di terreno della medesima estensione è stata invece trasformata in parco pubblico. La restante superficie verrà gradualmente occupata da un sistema di laghi: uno di essi - il più piccolo e più profondo - sarà utilizzato per la pesca, il secondo per attività ricreative, tra cui il nuoto ed i giochi per l'infanzia. La vasta estensione del sito, le caratteristiche del suolo ed i segni unificanti lasciati dalla precedente attività estrattiva, hanno condotto l'architetto Cerasi ad ideare un progetto scarsamente definito nella forma e nella geometria, ma "lavorato", piuttosto, come un'ampia vallata scandita dalle emergenze dei crinali e delle strutture realizzate dal nuovo progetto. |
PARQUE DO TEJO E TRANCÃO |
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Data di costruzione: |
1997 – 2000 |
Località: |
Lisbona, Portogallo |
Progettista: |
George Hargreaves e João Nunes |
Collaboratori: |
Mary Margaret Jones e Glenn Allen (Hargreaves Associates) |
Tipologia: |
Bonifica di discarica |
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Il parco fluviale di Tejo e Trancão, realizzato in occasione dell’Esposizione Universale del 1998 nella città di Lisbona, si estende ai limiti della città, su di un territorio di circa ottanta ettari, in prossimità dalla confluenza nell’estuario del Tejo, del fiume Trancão. |
PROMENADE PLANTÉE |
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Data di costruzione: |
1988 - 1998 |
Località: |
12° Arrondissement, Parigi, Francia |
Progettista: |
progetto complessivo: Philippe Mathieux, architetto e |
Collaboratori: |
giardino di Reuilly: Pierre Colboc, architetto e Gruppo Paysage |
Tipologia: |
recupero di ex linea ferroviaria |
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L'antico tracciato della ferrovia, inaugurata nel 1859 ed utilizzata dai parigini per raggiungere la vicina La Varenne-Saint-Maur, nonché per recarsi nei giorni festivi al periferico Bois de Vincennes, rimase per diversi anni - dopo la sua disattivazione nel 1969 - in uno stato di semi abbandono. Una rigogliosa vegetazione spontanea s'impossessò della striscia di terreno solcata dalle traversine ferroviarie, tramutando questa porzione di città in un'area dall'aspetto selvatico e campagnolo. La città di Parigi, a cui la SNCF aveva ceduto i terreni interessati dal percorso, decise di trasformarli in una lunga passeggiata-giardino: un autentico "canale verde" di forma stretta e allungata, il quale nell'attraversare completamente il 12° arrondissement, avrebbe permesso ai pedoni ed ai ciclisti di spostarsi rapidamente attraverso la città, evitando così di invischiarsi nei grovigli del traffico e di respirare l'aria inquinata dei gas di scarico. |
NATUR-PARK SÜDGELÄNDE |
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Data di costruzione: |
1996 - 2000 |
Località: |
Berlin – Schönenberg, Germania |
Progettista: |
Okoncon and Planland: Ingo Kowarik, Andreas Langer, |
Collaboratori: |
Odious |
Tipologia: |
recupero di ex linea ferroviaria |
LANDSCHAFTSPARK DUISBURG NORD |
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Data di costruzione: |
1991 – 1999 |
Località: |
Antica fornace di Tyssen, Duisburg, Distretto della Ruhr, Regione dell’Emscher, Nord-Westfalia, Germania |
Progettista: |
Peter Latz |
Collaboratori: |
Latz & Partner, Anneliese Latz della Latz-Riehl, G. Lipkowky per l’architettura, J. Dettmar per lo studio della vegetazione |
Tipologia: |
parco industriale |
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Nell’area industrializzata del bacino della Ruhr, la Società per lo sviluppo del Nordrhein, in collaborazione con l’IBA Emscher Park (Internationale Bauausstellung Emscher Park – International Building Exhibition E.P.), diedero inizio, dieci anni or sono, ad un’estesa strategia di recupero sociale, economico e ambientale dell’intera regione. Il Parco Ferroviario (Bahnpark): La preesistente fitta rete ferroviaria, è stata mantenuta ed è ora parte integrante del suolo e della vegetazione del nuovo parco. Qui si dispiegano numerose passeggiate e percorsi che in certi tratti mutano di livello e si collegano a ponti e passerelle pedonali sopraelevati, che offrono ai visitatori dei punti privilegiati per l’osservazione panoramica del parco. Tra gli obiettivi futuri, vi è quello di ripristinare parte della rete ferroviaria, per poterla riutilizzare per lo spostamento di locali mobili di ristoro e di ritrovo. I Giardini Simbolici: L’area degli antichi depositi realizzati per lo stoccaggio del minerale grezzo, è costituita da un susseguirsi di vani separati da spessi muraglioni in calcestruzzo. I massicci muri sono stati forati e le “stanze” messe in comunicazione. In questi luoghi recintati si riproduce l’antico rituale del “giardino segreto”. E’ la popolazione stessa che – coinvolta nelle attività del parco – si occupa sia della coltivazione delle piante, sia della sperimentazione formale e artistica di questi hortus conclusus post-industriali. Nella profondità del suolo fra i bunker, sono stati seppelliti gli strati di terra più inquinati e ricoperti da una spessa coltre di argilla e infine da un substrato di cumuli di macerie macinate. Le piante qui coltivate sono state importate dalla Norvegia, Sud-Africa, Brasile e Australia e possiedono la speciale caratteristica di essere in grado di sopravvivere in questo tipo di terreno. L’Area Ricreativa: Nella zona dell’antico stabilimento della fornace, le imponenti strutture industriali, sono state re-inventate per nuovi usi e funzioni. Le ampie ciminiere sono ora utilizzate da gruppi di appassionati di arrampicata e free-climbing. Le passerelle e le piattaforme sospese sono utilizzate come giocosi percorsi panoramici. Le ampie spianate – trasformate e arredate riutilizzando materiali e strutture smantellati - accolgono oggi le manifestazioni ed i festival più importanti della zona. Tra esse distinguiamo:
“Questa piazza realizzata con massicce lastre di ferro, risulta particolarmente interessante a causa di due processi fisici diversi. Uno è la formazione di questo metallo temprato un tempo ricoperto da uno strato di scorie e difficilmente utilizzabile. L’altro è il processo di erosione (…) Quale simbolo della natura io trovo tutto questo infinitamente più interessante di poche misere betulle”. Questi molteplici ambiti, caratterizzati da “personalità” così diverse tra loro, sono ricongiunti e allacciati da luoghi interstiziali più indefiniti, quali: gli spazi ricchi di vegetazione compresi fra i binari ed il canale, i percorsi che collegano il parco alla città e l’area incolta lasciata in spontanea trasformazione, o utilizzata per orti urbani e attività sportive, accanto alla limitrofa area residenziale. L’efficiente e rapida realizzazione del parco, ma soprattutto l’entusiastico riscontro presso la popolazione, ha reso rapidamente famoso questo progetto, definito da alcuni come “ Il Parco del XXI secolo”. |
GAS WORKS PARK |
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Data di costruzione: |
1975 |
Località: |
Seattle, Washington, U.S.A. |
Progettista: |
Richard Haag |
Collaboratori: |
Charles Greening, Kim Lazare (artisti) |
Tipologia: |
parco industriale |
ORDENACIÒ DEL FRONT LITORAL DE L'ALBUFERA |
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Data di costruzione: |
1997 - non terminata |
Località: |
La Albufera, La Dehesa del Saler, Valenza, Spagna |
Progettista: |
Alfred Fernàndez de la Reguera, Ignacio Salvans, Jordi Solé |
Collaboratori: |
I. Gil, A. Muñoz, F. Solves, A. Vizcaino, J. Yuste |
Tipologia: |
recupero di litorale marino |
Giardini e Parchi Contemporanei: Tematiche Specifiche
Percorsi e Margini
COPERTURA DELL'AUTOSTRADA A-1 IN SAINT-DENIS |
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Data di costruzione: |
1997 - 1998 |
Località: |
Saint-Denis, Parigi, Francia |
Progettista: |
Michel Corajoud |
Collaboratori: |
C. Delouche, T. Martusciello, G. Marione, Y. Salliot, B. Scribe, (Gruppo Lea) |
Tipologia: |
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DALLE CENTRALE |
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Data di costruzione: |
1978 |
Località: |
La Defense, Parigi, Francia |
Progettista: |
Dan Kiley |
Collaboratori: |
P. Walker, J. Tyndall |
Tipologia: |
percorso urbano |
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO DI PALLEJÀ |
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Data di costruzione: |
1997 |
Località: |
Pallejà, Barcellona, Spagna |
Progettista: |
Josep A. Llinàs |
Collaboratori: |
J. Bayo |
Tipologia: |
spazio urbano di margine |
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE NELLA CITTADINA DI VESPELLA |
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Data di costruzione: |
1996 |
Località: |
Vespella, Tarragona, Spagna |
Progettista: |
Jordi Sardà, Jordi Begardà |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
spazio urbano di margine |
RIAPERTURA DEL FIUME NEL CENTRO DI AARHUS |
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Data di costruzione: |
1995 - 1998 |
Località: |
Aarhus, Danimarca |
Progettista: |
Birk Nielsens Tegnestue Landscape Architecs |
Collaboratori: |
Stadsarkitektens Kontor, Rambol Als & Vejkontoret |
Tipologia: |
spazio urbano fluviale |
PASSEIG MARITIM D'EMPÙRIES |
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Data di costruzione: |
1990 |
Località: |
Empùries, Sant Martì, Costa Brava, Spagna |
Progettista: |
Alfredo Fernàndez de la Reguera, Josep Muntañola e |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
spazio lungomare |
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Le lunghe spiaggie di sabbia bianca di Empùries - miracolosamente preservate dalla speculazione edilizia innescata dal massiccio flusso turistico della Costa Brava - furono la sede, intorno al VI secolo a. C., di una delle più grandi colonie greche della Penisola Iberica, denominata Emporion. L'intervento di riqualificazione del sito, condotto dagli architetti spagnoli: Reguera, Muntañola e Saura, selezionati al concorso indetto nel 1988 dalla soprintendenza ai beni storici locali, si basò su una duplice intenzione progettuale, sviluppata in due fasi temporali successive. La prima parte dell'intervento consistette nel rimuovere le infrastrutture realizzate per accogliere il flusso di visitatori. La strada costiera per il traffico motorizzato, sovente trasformata dai turisti in una lunga e caotica area parcheggio, venne completamente smantellata e sostituita con un nuovo percorso meno ampio e riservato unicamente ai pedoni. La "leggerezza" del nuovo tragitto ha permesso alla fascia delle dune ed alla zona della pineta retrostante, di riavvicinarsi e riconnettersi, recuperando, in parte, l'originaria continuità paesaggistica ed ecologica di questo tratto di costa. La seconda fase del progetto riguardò la collocazione di un secondo percorso, posto a ridosso della fascia costiera. Una lunga e sottile passerella lignea si snoda, a partire dalla zona del sito archeologico, fino all'ampia spiaggia nei pressi del villaggio medioevale di Sant Martì. Esso attraversa la pineta, sorvola le dune, accosta i resti dell'antico porto greco e si cala, in alcuni punti, fin sulla spiaggia, allargandosi in ampie piattaforme di legno sfalsate in diversi livelli e aperte sull'ampio panorama della Costa Brava. I nuovi interventi minimali sono stati formalmente concepiti per integrarsi il più possibile con il paesaggio circostante. La forma, la texture e il cromatismo prescelti per gli elementi introdotti dal nuovo progetto, rivelano la scelta di rinunciare a qualsiasi competizione visiva con il paesaggio ed affermano piuttosto la ricerca della massima e reciproca compenetrazione tra le nuove strutture artificiali ed il rinnovato ambiente naturale in cui si inseriscono. |
STRADA SANTPEDOR(Primo tratto) |
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Data di costruzione: |
1997 - 1999 |
Località: |
Manresa, Catalonia, Spagna |
Progettista: |
David Close |
Collaboratori: |
Pere Foranda, ingegnere e Maria Villaseca, grafica |
Tipologia: |
itinerario naturale e strada verde |
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Il progetto di Strada Santpedor, ha dato inizio ai lavori di ampliamento e rinnovo del vecchio percorso che collega la cittadina spagnola di Santpedor ad uno dei più famosi parchi di Spagna: il "Parc de l'Agulla". La vecchia strada, larga solamente tre metri e riservata al traffico motorizzato, è stata affiancata nei suoi primi 200 metri, da un nuovo tragitto che accoglie la via pedonale ed una pista ciclabile. Il lavoro dell'architetto David Close, ha conferito all'intervento un carattere ed una forma distintiva; l'uso di diversi tipi di materiali: asfalto, ghiaia, porzioni di prato e fasce d'acciaio corten, si alternano e formano superfici caratterizzate da texture variabili, abbinate a destinazioni e funzioni diverse. La nuova strada Santpedor è affiancata da un piccolo canale in cemento che raccoglie le acque meteoriche e convogliandole le ridistribuisce ai terreni circostanti ed alle aree con le nuove piantagioni, evitando - al contempo - di intasare la rete fognaria locale. Alcuni slarghi accolgono le aree per il riposo ed il picnic. Poche essenze legnose selezionate, circondate singolarmente da un letto circolare di ghiaia, ombreggiano i sedili d'acciaio sagomati come sculture astratte. |
PAESAGGI D’ACQUA |
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Data di costruzione: |
1997 - 1998 |
Località: |
Penna San Giovanni, Gualdo, Sant’Angelo in Pontano, Italia |
Progettista: |
Maria Cristina Tullio, Sandro Polci, Daniele Dallari |
Collaboratori: |
G. Dupeyron, F. Cefalo, M.T. Rinaldi |
Tipologia: |
itinerario naturale e strada verde |
AREA DI SERVIZIO DI CAISSARGUES |
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Data di costruzione: |
1992 |
Località: |
Autostrada Nîmes - Caissargues, Nîmes, Francia |
Progettista: |
Bernard Lassus |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
area adiacente ad infrastruttura lineare di trasporto |
PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DI AREE RESIDUALI NEI PRESSIDEI PONTI VLAKE |
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Data di costruzione: |
1994 |
Località: |
Vlakebruggen, Olanda |
Progettista: |
Henk Volkers |
Collaboratori: |
dipendenti del Ministero per l’Agricoltura |
Tipologia: |
fasce ed aree adiacenti ad infrastrutture lineari di trasporto |
Giardini e Parchi Contemporanei: Tematiche Specifiche
Giardini e Arte Contemporanea
IL GIARDINO DEI TAROCCHI |
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Data di costruzione: |
1979 – 1986 |
Località: |
Garavicchio, comune di Capalbio, provincia di Grosseto, Italia |
Progettista: |
Niki de Saint Phalle |
Collaboratori: |
Jean Tinguely e vari altri artisti |
Tipologia: |
giardino realizzato da artista contemporaneo |
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A 25 chilometri a sud di Orbetello, nell’area più periferica e selvatica dell’antica Toscana etrusca, appare - oltre il verde degli ulivi della macchia mediterranea – la coloratissima e rilucente sagoma del fantasmagorico Giardino dei Tarocchi, scaturito dall’immaginazione dell’artista franco-americana Niki de Saint Phalle. |
LITTLE SPARTA |
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Data di costruzione: |
1966 - realizzazione non conclusa |
Località: |
Dunsyre, Ross-Shire, regione del Pentland Hills, Scozia, Gran Bretagna |
Progettista: |
Ian Hamilton Finlay |
Collaboratori: |
Sue Finlay e numerosi scultori e artisti |
Tipologia: |
giardino contemporaneo realizzato da artista |
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Il giardino "poetico-filosofico" di Little Sparta, realizzato dal poeta scozzese Ian Hamilton Finlay, a partire dalla fine degli anni sessanta, nelle terre selvagge del Dunsyre a sud di Edimburgo, rappresenta la prima applicazione della sua opera di poeta all'arte del giardino. Il lavoro di Finlay si colloca all'interno della cosiddetta "poesia concreta", nella quale il significante di una parola e l'aspetto grafico-iconico dei caratteri, si uniscono al significato del testo, dando vita a svariate elaborazioni nelle quali poesia e supporto si fondono in un unico manufatto. Una numerosa serie di oggetti-poemi, quali: frammenti di pietra incisa, sedili, epigrafi, piccole sculture, fontane e meridiane, sono stati realizzati negli anni successivi e collocati nel giardino che ha ampliato nel tempo la sua estensione. La fisionomia neoclassica e pittoresca di questi reperti e delle sistemazioni scenografiche in cui essi sono inseriti, è animata da un'intenzione artistica critica e ironica, rivolta all'analisi attenta e impietosa degli aspetti contraddittori della realtà contemporanea. |
IL GIARDINO DELLA CASA DA TÈ |
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Data di costruzione: |
1999 - 2001 |
Località: |
Certaldo, Firenze, Toscana, Italia |
Progettista: |
Hidetoshi Nagasawa |
Collaboratori: |
Associazione Dopopaesaggio, Servizio tecnico del comune di Certaldo |
Tipologia: |
Giardino realizzato da artista contemporaneo |
COLLEZIONE GORI DI VILLA CELLE |
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Data di costruzione: |
1982 - collezione in continua espansione |
Località: |
Fattoria di Celle, Santomato di Pistoia, Pistoia, Toscana, Italia |
Progettista: |
Giuliano Gori |
Collaboratori: |
numerosi artisti contemporanei |
Tipologia: |
giardino per l'arte contemporanea |
ERD-ENERGIE-SPUREN |
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Data di costruzione: |
1997 - 1998 |
Località: |
Mechtemberg, tra le città di Bochum, Essen e Gelsenkirchen, Nord-Westfalia, Germania |
Progettista: |
Peter Strauss |
Collaboratori: |
Hartmut Solmsdorf, paesaggista e Bernhard Stricker, agricoltore |
Tipologia: |
installazione temporanea |
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All'interno di un ampio triangolo di terreno di circa 290 ettari, tra le città di Bochum, Essen e Gelsenkirchen, è situato un raro reperto delle terre della Nord-Westfalia: la collina di Mechtemberg, l'unico promontorio naturale della parte più settentrionale della Ruhr. L'ex bacino industriale è infatti disseminato di montagnole artificiali, che costituiscono i residui della lavorazione del carbone. Il governo regionale, in concomitanza con l'IBA Emscher Park ed il progetto di recupero della regione da essa sostenuto, decisero di valorizzare questa preziosa conformazione naturale, conferendole il ruolo di "sede" e "supporto" di interventi temporanei di Landscape Art. Dopo un primo esperimento inaugurato dall'IBA nel 1994, al successivo concorso del 1997, fu selezionato l'artista tedesco Peter Strauss, il quale, in collaborazione con l'architetto del paesaggio Hartmut Solmsdorf ed un agricoltore locale, realizzò un imponente lavoro di manipolazione "pittorica" del paesaggio. Attraverso la semina e la coltivazione di erbe da campo e piante leguminose con fioriture di diversi colori, Peter Strauss ha eseguito un vastissimo dipinto vivente, definito da linee nette e da campiture piatte e monocrome. Dopo aver effettuato una ricerca storica sull'antica collina - ricca di reperti archeologici, sede di saghe mitiche e attraversata da lunghe gallerie minerarie - P. Strauss ha condotto un ulteriore indagine utilizzando la rabdomanzia e giungendo a definire una griglia geometrica di linee e punti. Le fioriture di diversi colori, le direzioni dei tracciati lineari, i loro incroci evidenziati, l'ampiezza delle campiture vegetali, manifestano e svelano le tracce di correnti sotterranee e rendono evidenti - attraverso l'arte - un'ipotetica struttura nascosta del paesaggio, un' espressione formalizzata e "portata in superficie" di invisibili flussi di energia. |
"ICHNUSA È UN VULCANO" |
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Data di costruzione: |
giugno - luglio 2001 |
Località: |
Cava di pietra pomice di Ittireddu, Sassari, Sardegna, Italia |
Progettista: |
Enzo Orti, artista |
Collaboratori: |
Mario Meloni del Conservatorio di Musica di Sassari, |
Tipologia: |
Installazione temporanea |
WASTELANDS MAP AMSTERDAM: |
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Data di costruzione: |
1999 |
Località: |
Amsterdam, Olanda |
Progettista: |
Lara Almarcegui, artista |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
Installazione temporanea |
Giardini e Parchi Contemporanei: Tematiche Specifiche
Giardini e Parchi Tematici
JARDÌ BOTANIC DE BARCELONA |
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Data di costruzione: |
1998 - 1999 |
Località: |
Montagna di Montjuïc, Barcellona, Spagna |
Progettista: |
Bet Figueras, Carlos Ferrater, Josep Llìs Canosa |
Collaboratori: |
J. Pedrola, Andrew Savage |
Tipologia: |
orto botanico contemporaneo |
THERAPEUTIC GARDEN FOR CHILDREN |
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Data di costruzione: |
1993 - 1996 |
Località: |
Wellesley, Boston, Massachusetts, U.S.A. |
Progettista: |
Douglas Reed e Dott. Sebastiano Santostefano |
Collaboratori: |
Douglas Reed Landscape Architecture Inc. |
Tipologia: |
Giardino terapeutico |
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Il "Therapeutic Garden for Children", situato nella cittadina di Wellesley, nei pressi di Boston, è la realizzazione del desiderio da anni perseguito dal Dott. Sebastiano Santostefano: trasformare i terreni adiacenti alla sede dell"'Institute for Child and Adolescent Developpment" - da lui diretto - in un grande giardino, il cui disegno rispondesse a particolari esigenze didattiche e terapeutiche, finalizzate a coadiuvare le attività di cura e assistenza praticate dal centro medico. L'Istituto di Wellesley già da alcuni anni si occupava della cura di bambini afflitti da disturbi psicosomatici provocati da traumi vissuti e segnati da violenze o da gravi malattie. Durante la lunga esperienza accumulata come psicologo e terapeuta, il Dott. Santostefano aveva posto particolare attenzione al tipo di sinergia che si veniva a creare tra i suoi giovani pazienti e l'ambiente naturale in cui essi giocavano o riposavano. La reazione al contatto con gli elementi della natura, la percezione delle diverse conformazioni del paesaggio, furono i soggetti da lui indagati, nel tentativo di definire alcuni parametri utili alla realizzazione di spazi aperti in grado di coniugare: natura e terapia. |
EDEN PROJECT |
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Data di costruzione: |
1998 - 2001 |
Località: |
St. Austell, Cornovaglia, Inghilterra |
Progettista: |
Tim Smit, ideatore del progetto |
Collaboratori: |
Antony Hunt Associates, per l'ingegneria strutturale |
Tipologia: |
giardino sperimentale |
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Nella regione della Cornovaglia, nel sud dell'Inghilterra, è stata realizzata, negli ultimi anni del XX secolo, la più grande serra mai costruita al mondo. |
CARTUJA 93 |
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Data di costruzione: |
1993 (prosecuzione delle iniziative dell'EXPO' 92) |
Località: |
Siviglia, Spagna |
Progettista: |
José Antonio Fernàndez Ordòñez e Emilio Ambasz |
Collaboratori: |
dello studio associato di ingegneria F. Ordòñez e |
Tipologia: |
parco di fiera |
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Il fervore innescato dall'esposizione universale di Siviglia del 1992 ed i numerosi miglioramenti da essa apportati alla struttura economica e territoriale della città, sono stati raccolti ed amplificati dal progetto successivamente adottato dal comune di Siviglia, denominato: Cartuja 93. L'Isola di "La Cartuja" - la sede prescelta per l'EXPO' 92 - è una delle conformazioni naturali che più caratterizzano il territorio della città. Dei 450 ettari a disposizione, 250 vennero occupati dalle strutture della grande fiera del '92. Il progetto di Cartuja 93 ebbe come principale obbiettivo la messa a frutto degli ingenti investimenti messi in moto dalla precedente iniziativa, per realizzare grazie ad essi nuove infrastrutture e spazi pubblici per la città di Siviglia, dirigendoli verso due principali campi tematici: da un lato quello di natura scientifica e tecnologica, dall'altro quello di natura culturale. Un parco scientifico e tecnologico, la sede di un campus universitario, due parchi urbani e infrastrutture per lo sport, rappresentano i principali contributi apportati dal progetto di Cartuja 93. |
FESTIVAL INTERNATIONAL DES JARDINS |
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Data di costruzione: |
inaugurato nel 1992; si ripete ogni anno |
Località: |
Chaumont-sur-Loire, Francia |
Progettista: |
Jean-Paul Pigeat, ideatore della manifestazione |
Collaboratori: |
Jacques Wirtz, progettista del parco che ospita il Festival |
Tipologia: |
festival dei giardini |
VOLKSTUINEN IN ROTTERDAM |
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Data di costruzione: |
dalla seconda metà del XX secolo (data non precisabile) |
Località: |
Rotterdam, Olanda |
Progettista: |
i singoli "proprietari" dei più di 5000 orti urbani di Rotterdam |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
orto urbano |
Giardini e Parchi Contemporanei: Tematiche Specifiche
Giardini e Parchi Commemorativi
TOMBA BRION |
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Data di costruzione: |
1969 - 1978 |
Località: |
San Vito d'Altivole, provincia di Treviso, regione Veneto, Italia |
Progettista: |
Carlo Scarpa |
Collaboratori: |
G. Pietropoli, C. Maschietto |
Tipologia: |
cimitero |
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Nell'alta provincia trevigiana, a pochi chilometri da Asolo, si delinea - circondata da campi coltivati a mais - la sagoma della tomba monumentale della famiglia Brion e del contiguo cimitero di San Vito d'Altivole, che, con il suo muraglione continuo ed inclinato, la circonda completamente, donandole l'aspetto di una moderna cittadella murata. |
CIMITERO DI SKOVLUNDE |
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Data di costruzione: |
1993 - 1994 |
Località: |
Skovlunde, Danimarca |
Progettista: |
Malene Hauxner |
Collaboratori: |
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Tipologia: |
cimitero |
VIETNAM VETERANS MEMORIAL |
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Data di costruzione: |
1982 |
Località: |
Washington, D.C., U.S.A. |
Progettista: |
Maya Ying Lin |
Collaboratori: |
W. Kent Cooper (per l'architettura) |
Tipologia: |
parco commemorativo |
Fonte: http://www.ocs.polito.it/biblioteca/giardini/doc/schede/schede.doc
Sito web da visitare: http://www.ocs.polito.it
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