Johannesburg

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Johannesburg

JOHANNESBURG,  METROPOLI GUIDA DEL SUDAFRICA

LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA

Johannesburg è la città più popolosa del Sudafrica e la seconda più popolosa nell’intera Africa sub-sahariana.
La città è situata a 1750 m. s.l.m. sull’altipiano nord-orientale al centro del Witwatersrand o Cresta delle acque bianche ( un sistema di 12 colline sedimentarie che attraversa da est a ovest la provincia del Guateng, in Sudafrica). L’estensione complessiva è di circa 280 Km., da Klerksdorp a ovest a Bethal a est.
L’intera area metropolitana va da Randfontein e Carletonville a ovest fino a Spring a est.

 

Il "Rand" è  la moneta sudafricana e prende il nome dalle colline sulle quali si trova la città.

 

Lingua ufficiale

Tsotsitaal

Forma Di Governo
Distretto

Repubblica Federale Presidenziale
Municipalità Metropolitana Di Johannesburg

Superficie

1.644 km²

Popolazione

3.888.180  (2007)

Densità

1.962 ab./km²

Valuta

Rand (R)

Stato
Continente

Sudafrica
Africa

CLIMA
Caratterizzata da un clima secco e temperato quindi salubre e favorevole all’insediamento umano

CRONOLOGIA STORICA

Neolitico (10. 000 anni fa)  Comparsa dei Boscimani, popolo indigeno dell’Africa meridionale (si ipotizza una possibile loro presenza già 25 o 40 mila anni fa).
2500 anni fa  I Boscimani abbandonano le loro attività di cacciatori e si dedicano alla pastorizia, da qui viene introdotto nella società il concetto di ricchezza e proprietà privata.
2000 anni fa  Arrivo degli Ottentotti, pastori  nomadi che nel corso dei secoli si mescolarono con i Boscimani, dando luogo al gruppo dei KHOISAN.
III sec. d.C.  Arrivo della tribù dei Bantu, popolazione dedita all’allevamento, all’agricoltura, e alla lavoravano del rame e ferro.
1200 / 1400 Tribù nomadi ( comunità Sotho-Tswana) provenienti dall’ Africa centrale, antica terra di Steppe e Savane,  si insediano nell’area in cui oggi sorge la città, creando così l’area più densamente popolata di tutto il continente.
Queste comunità, crescendo nel tempo, hanno contribuito alla creazione dello Stato del Lesotho e del Botswana rispettivamente a sud e a ovest del Sud Africa.
Numerose  guerre  tribali caratterizzano il periodo.
1497 Bartolomeo Diaz, alla ricerca di nuove vie commerciali dirette in India, giunge al Capo di Buona Speranza.
Vasco De Gama doppia il Capo di Buona Speranza.
1500 (inizio)  I portoghesi dimostrano uno scarso interesse per il territorio sudafricano; aumento del
  traffico mercantile intorno al Capo di Buona Speranza.
1600  I mercanti olandesi si stanziano stabilmente sulla Table Bay, luogo dove oggi sorge Città Del Capo.
1652  Inizia la colonizzazione ad opera degli olandesi che costruiscono nella zona del Capo un insediamento per il rifornimento e la sosta delle navi della Compagnia Olandese e delle Indie Orientali.
XVII sec. (fine)  Scontri cruenti e frequenti tra i coloni e le popolazioni locali. I coloni iniziano a costruire fattorie e a bonificare i terreni rendendoli fertili.
1803 I Boeri, nome dei coloni di origine olandese, occupano il Sud-Africa, distruggendo  numerosi villaggi e il Capo ritorna sotto il loro controllo.
1814  Gli inglesi ottengono il controllo della colonia. La popolazione è ripartita tra coloni bianchi, schiavi liberati, khoisan e schiavi effettivi.
1818  Il giovane guerriero SHAKA Zulu avvia la “DIFAQANE”, migrazione forzata, ovvero una campagna di conquista basata sul terrore. Questa ondata di violenza che coinvolse tutta l’Africa meridionale determinò per alcune tribù l’annientamento totale e per altre l’asservimento in schiavitù.
1828 L’uccisione di Shaka segna la fine del valoroso regno Zulu.
In questo quadro di caos generale, i boeri, scontenti del dominio britannico, diedero inizio ad un grande esodo noto con il nome di “GREAT TREK”. Gran parte delle zone attraversate dai trekker erano deserte oppure occupate da gruppi di profughi allo sbando e i boeri non ebbero difficoltà a creare in queste regioni ampi pascoli per il proprio bestiame. Gli zulu non si dimostrarono tuttavia remissivi ed opposero una resistenza feroce prima di cedere: il grande regno in declino fu assediato dai Boeri, che diedero battaglia (la battaglia di Blood River) e vinsero grazie ai nuovi fucili contro i quali ben poco poterono le lance zulu. 
1830/32  L’abolizione della schiavitù e dei lavori forzati da parte degli Inglesi determinarono una progressiva ostilità dei Boeri.
1838/43  I Boeri fondarono la Repubblica del Natal, lo Stato libero dell’Orange e la Repubblica Boera del Transvaal: queste repubbliche furono poi annesse una dopo l'altra dagli inglesi verso la metà del XIX secolo con una serie di trattati, azioni diplomatiche e colpi di mano. Proprio quando sembrava che la bandiera inglese fosse prossima a sventolare sul continente africano dal Cairo a Città del Capo.
Nella zona di Kimberley venivano scoperti i primi diamanti e la resistenza olandese si fece improvvisamente più risoluta.
1867  Scoperta dei grandi giacimenti di diamanti nel Northern Cape
1886 Scoperta dei filoni d’oro di Witwatersrand
Queste due scoperte cambieranno per sempre la storia del Sudafrica.
La scoperta dell’oro porta ad un colossale popolamento di pionieri boeri e ad una folla di speculatori in una regione male accessibile e priva d’acqua, ma al centro del più importante distretto aurifero della Terra. Il 40% dell'oro estratto nel mondo proviene da quest'area.
Le miniere di questa zona si distinguono da quelle canadesi, australiane e statunitensi, per
l’elevata quantità di produzione/annua, per l’alto tenore medio (14 g./tonnellata roccia).

1880  La PRIMA GUERRA ANGLO-BOERA per la conquista del suolo delle loro colonie che produceva immense ricchezze per l’estrazione di diamanti e altre pietre preziose.
Vittoria Boera e creazione della Zuid-Afrikaanische Republiek.
1889  La SECONDA GUERRA ANGLO BOERA per la scoperta di un enorme giacimento aurifero nei dintorni della città.
1890 La città  conosce una rapida crescita. Viene requisita la manodopera indigena e in pochi anni si costruiscono dighe per immagazzinare l’acqua, si porta la ferrovia da Città del Capo e se ne costruisce un’altra per la Baia di Maputo.
La città conta 100.000 abitanti, diventa la terza città più grande in Sud Africa e poco dopo,
 la più grande a sud del Cairo.
1900  Johannesburg produce un terzo dell’oro mondiale;
1902  Conclusione della seconda guerra anglo-boera con la sconfitta dei boeri e l’inizio del presidio inglese.
1904 L’epidemia di peste porta i neri e gli indiani ad essere trasferiti nei confini municipali della città  (situazione considerata come ‘’ anticipazione’’ all’apartheid ).
1908  Unificazione di quattro importanti colonie: Cape, Natal, Orange Free State e Transvaal.
1910  Dall’unificazione delle quattro colonie nasce l’UNIONE DEL SUDAFRICA, sotto la dominazione della corona inglese. Nessun potere fu riconosciuto alle popolazioni indigene che, dal canto loro, mentre il paese cresceva sotto la spinta delle miniere di diamanti e dei giacimenti d'oro, avevano abbandonato la loro vita nomade per trasferirsi nelle grandi città.
1912 (8 Gennaio) Tagliati fuori dalla vita politica e amministrativa dello stato, i neri fondarono, l’African National Congress (ANC), per difendere i diritti e le libertà dei neri.

1920 Viene concesso ai lavoratori BANTU( indica una famiglia linguistica, esattamente  100 lingue diverse, parlate nell’Africa centrale e meridionale) di immigrare con le famiglie, si sviluppano numerosi nuclei suburbani; i più vicini al centro sono stati poi gradualmente ristrutturati per la popolazione bianca, mentre veniva allontanata la popolazione di colore
( neri ed asiatici).

1941/45 Durante la Seconda Guerra Mondiale  i neri ritornano in città in risposta allo sviluppo delle industrie e alle nuove leggi rurali ( meno terra alle famiglie africane ), questo afflusso incontrollato genera la nascita delle baraccopoli (township).

1948 La  popolazione raggiunge gli 880.000 abitanti.
Gli ospedale per i soldati; dopo la guerra sono accessibili anche ai neri. La città ha l’ospedale più grande del mondo.
Lo stesso anno viene istituita la legge dell’apartheid (insieme al governo ‘’ National Party’’) e la
crescita delle township aumenta rapidamente a causa dell’allontanamento forzato dei neri dalle aree residenziali.

1950 Più di 60.000 africani sono  espulsi dalle aree centrali e trasferiti a circa 15 km. a
sud-ovest della città, nell’enorme ghetto di Pimville, privo anche dei servizi più elementari.

La città comincia ad acquisire  il suo aspetto attuale, risente dell’influenza americana: iniziano, a “Crescere” i primi grattacieli. La città moderna è costituita da un nucleo centrale direzionale e da diversi quartieri residenziali, abitati in grande prevalenza da una popolazione bianca.

1956 La città si allarga con la costruzione di nuove township destinate ai tre quinti della popolazione cittadina di colore.

1960 La creazione di SOWETO che ospita  una popolazione di circa 800.000 abitanti e rappresenta la più vasta area urbana per neri di tutto il Sudafrica è il simbolo della SEGREGAZIONE/APARTHEID.
Soweto si presenta come un’infinita distesa di case unifamiliari in mattoni, tutte uguali; non mancano i servizi primari, ma manca qualsiasi attività economica autonoma da Johannesburg, per la quale tutte le aree residenziali per neri e asiatici rappresentano solo un enorme bacino di forza-lavoro, facilmente controllabile e ridimensionabile, in funzione delle esigenze produttive.
Il suo nome deriva dall’unione delle prime due lettere delle parole South Western Township, è la più grande township sudafricana si trova nella provincia del Transvaal, alla periferia sudoccidentale della città, del cui agglomerato urbano fa parte.
Abitata esclusivamente da BANTU ( gruppo dominante dell’africa centrale, originari per alcuni dalle savane sudanesi, per altri dal bacino del fiume Bahr el Ghazal, vicino all’Alto Nilo, e per altri ancora dalla Nigeria e dal Camerun), occupa una superficie di oltre 100 kmq. e viene edificata a partire dalla Seconda Guerra Mondiale nell’ambito della politica dell’apartheid.
1963 Divenne ufficiale il nome Soweto, riferito all’agglomerato delle township nella parte sudoccidentale della periferia di Johannesburg.
1976 (16 Giugno) L’ insurrezione del popolo di Soweto: il governo voleva sostituire l’africano con l’inglese nelle scuole. Violenti gli scontri. ( Massacro di Soweto ).
1983  Soweto divenne municipalità indipendente, con consiglio locale formato da neri, ma la situazione rimane drammatica ( scarse abitazioni e infrastrutture ).

Nuove leggi segregazioniste  escludono i neri dal Parlamento  i cittadini boicottano le successive elezioni municipali.
In tutti questi anni la  lotta contro il regime dell’apartheid è forte: boicottaggi scolastici, economici e istituzionali ( nuovi comitati e organizzazioni di quartiere ) Congresso Nazionale Africano  (anti-apartheid )

1977 La popolazione raggiunge 1.500.000 abitanti ( la terza più estesa agglomerazione dell’Africa, dopo Il Cairo ed Alessandria d’Egitto).
La città inizia a svilupparsi su modello di quelle europee e americane.
Dell’antico insediamento non resta quasi più traccia, perché sostituito da una città moderna.
La città si sviluppa su una regolarissima pianta a scacchiera con grandiosi edifici e ampie piazze.
In ognuno dei punti più importanti si incontrano grandi palazzi e grattacieli che conferiscono al paesaggio un carattere di vertiginosa modernità.
In tutti questi anni la  lotta contro il regime dell’apartheid è forte: boicottaggi scolastici, economici e istituzionali ( nuovi comitati e organizzazioni di quartiere ) Congresso Nazionale Africano  (anti-apartheid )
1990 La città diventa presidio britannico
1995 Primo governo comunale post-apartheid
2002  Soweto con East Rand, West Rand ed altri centri formano una conurbazione di 8.000.000 di abitanti.

       (26 Agosto/4 Settembre) La città ha ospitato inoltre il Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile, o anche WSSD dal suo nome ufficiale in inglese World Summit on Sustainable Development. È stato organizzato dalle Nazioni Unite 10 anni dopo il Summit sulla terra di Rio de Janeiro per discutere lo stato di attuazione delle decisioni prese a Rio e per prendere atto di una serie di nuove esperienze e conoscenze sviluppatesi nel frattempo. Anche per questo la Conferenza di Johannesburg viene anche indicata con il nome di "Rio+10".
È stato particolarmente importante in quanto hanno partecipato capi di Stato e rappresentanti di organizzazioni del mondo del business e dell'associazionismo.

2008  Soweto ha raggiunto 1.098.094 abitanti.

FUNZIONE

AMMINISTRATIVA

E’ la sede dell’Alta Corte Costituzionale, del Governo e di numerosi uffici consolari e altre istituzioni.

 

FINANZIARIA
La Borsa Valori di Johannesburg  

La città è uno dei ”leading financial centres” del mondo e il centro economico e finanziario del Sud Africa (questa attività conta  il 16% del PIL ).
La Borsa Valori e le sedi di molte compagnie sono state trasferite a Standton,  nuova città satellite e nodo stradale e ferroviario.
La Johannesburg Securities Exchange ( JSE ), la Borsa più grande dell’Africa e una delle dieci più grandi del mondo.

 

CULTURALE

La città è sede della University of Johannesburg, della University of Witwatersrand ( fondata nel 1922) e della Midrand University.
Ospita inoltre un campus della Monash University.
La città è gemellata con Bimingham, New York e Lehrte (gemellaggio parrocchiale)

ECONOMICA

E’ il principale polo economico, grazie alle industrie diamantifere, manifatturiere e alle diverse compagnie estrattive, soprattutto di oro e di uranio; sono localizzate inoltre, industrie meccaniche, chimico-farmaceutiche, del legno, grafico-editoriale e materiali da costruzione.

Johannesburg, la città fondata più recentemente. Il soprannome abbreviato di Jo'burg, Jozi ed eGoli dai suoi abitanti "eGoli" significa luogo d'oro in zulu e riflette la storia di paese minerario e della sua ricchezza attuale.

POPOLAZIONE/DEMOGRAFIA

Essendo una città in continua crescita, il complesso urbano del  Witwatersrand è il maggior consumatore di acqua in una regione dove l’oro bianco scarseggia; per far fronte a questa grande richiesta l’acqua viene presa da altre regioni del sud Africa e dall’ Altopiano del Lesotho
(Lesotho Highlands Water Projec); malgrado ciò ulteriori risorse saranno necessarie nei prossimi anni.
Johannesburg è una delle maggiori città recentemente fondate del mondo.
È popolata da oltre 3 milioni di sudafricani, includendo anche le periferie, si arriva a 8 milioni.

TRASPORTI/VIE DI COMUNICAZIONE

AEREI
La città è un nodo delle comunicazioni aeree dirette a Cape Town, a Durban.
L’OR Tambo International Airport ( Johannesburg International Airport Jan Smuts) è utilizzato sia per i voli interni che internazionali.
Altri aeroporti sono : Rand Airport, Grand Central Airport (aereovelivoli privati ) e Lanseria Airport
( per voli commerciali) verso Città del Capo, Durban, Port Elizabeth, Botswana e Sun City .

STRADALI

Non essendo vicino a nessuna linea navigabile, la città ha sviluppato e intensificato molto il trasporto su gomma per il trasporto di merci e persone.
La Johannesburg Ring Road è il più famoso raccordo anulare  dell’Africa, è formata da 3 Autostrade senza pedaggio che convergono a cerchio attorno alla città: N3 Eastern Bypass che collega Johannesburg a Durban, N1 Western Bypass la collega a Pretoria e Città del Capo, la N12 Southern Bypass la collega a Witbank e Kimberley
dell’Africa: consiste in 3 autostrade che convergono tutte in città (80 km.)
In città girano ben due tipi di taxi: metered taxis (il classico taxi a tachimetro)e minibus taxis. Diversamente da altre città i metered taxi non possono girovagare in città alla ricerca di clienti devono operare solo su chiamata.
I  minibus "taxis" sono la tipica forma di movimento per tutta la popolazione.
La città è dotata di una  metropolitana che connette il centro con molte città-satelliti dell’agglomerato.
Ogni giorno si possono vedere operai all’opera nelle stazioni dei metro.
La linea del metro, costruita tanti anni fa,  copre solo la vecchia parte della città, ovvero quella a sud; le aree a nord incluso il business district; non godono di questo essenziale servizio.
 
FERROVIE

Il sistema ferroviario è stato ideato per alleggerire il traffico sulla N1 ( Johannesburg e Pretoria) percorsa da ben 300.000 auto al giorno e serve da collegamento con i suburbs.
Conta ben 550 single and double-decker buses, che girano per 84 vie diverse della città.
Rea Vaya - Bus Rapid Transit
Rea Vaya offre queto sevizio dal 31st of August 2009.
Costi:
Strada principale - R5.00
Inner City Route - R3.00
Tickets sono validi per 2ore; in questo lasso di tempo il viaggiatore può effettuare tutte le corse che vuole.
Il progetto Bus Rapid Transit (BRT) mira a promuovere sicuri ed efficienti trasporti pubblici.
È operativo tutti i giorni dalle 5 del mattino a mezzanotte con una frequenza di 5-10 minuti

L’ immagine dell’aeroporto di Johannesburg (OR Tambo International Airport ). E’ scalo di voli nazionali che internazionali.

 

L’immagine mostra  un taxi collettivo.

Il taxi deve essere chiamato  per telefono e ordinato verso una certa destinazione.
Il taxi collettivo, o minibus-taxi, è il trasporto standard di massa.

 

L’immagine mostra i treni utilizzati per il trasporto.

E’ in corso di costruzione una linea ferroviaria  (Gautrain Rapid Rail ) che connetta la città   con l’aeroporto di: Pretoria e Sandton.  
Oltre alle fermate esterne (normali) conterà anche un certo numero di fermate sotterranee.

 

L’immagine mostra gli autobus circolanti.
La città conta 550 autobus a uno o due piani, in servizio lungo le 84 linee che percorrono la città.
La stazione degli autobus è situata nella Gandhi Square.

 

La città ha ospitato i Mondiali di Calcio nel 2010.
Le partite hanno avuto luogo nei due stadi di maggior importanza: Soccer City Stadium ( gara iniziale e gara finale) e l’Ellis Park Stadium ( scelto anche dalla FIFA per ospitare partite della FIFA Confederation Cup 2009 ).

 

 LE PRINCIPALI CURIOSITA’ DA VISITARE

L’Apartheid Museum, la Constitution Hill, il Melville Village-Museo di Storia Militare,
I Giardini Botanici, Lesedi Cultural Village, Newton, il Parco a tema Gold Reef City.

CASO
APARTHEID, LEGGI DI SEGREGAZIONE RAZZIALE

La politica di segregazione razziale fu istituita dal governo di etnia bianca del Sudafrica nel dopoguerra e rimase in vigore fino al 1990.
L’apartheid fu creato nel 1917 dal Primo Ministro sudafricano Jan Smuts, ma entrò in vigore solo dopo la vittoria del National Party ( governo sudafricano ) nel 1948.
Questa politica si realizzava attraverso:
la separazione dei bianchi e dei neri nelle zone abitate da entrambi;
l’istituzione dei bantustan ( territori semi-indipendenti in cui molti neri furono costretti a trasferirsi, veri e propri ghetti);
emanazione di leggi che limitavano i diritti umani ( il divieto di matrimoni interrazziali, il divieto di rapporti sessuali tra etnie diverse, l’obbligo ai cittadini di essere registrati in base alle loro caratteristiche razziale -Population Registration Act-, il permesso di bandire ogni opposizione etichettata come ‘’comunista’’ dal governo, il divieto per persone di razze diverse di entrare in determinate aree urbane, il divieto a persone di colore diverso di utilizzare le stesse strutture pubbliche - marciapiedi, sale d’attesa-, l’accesso a scuole, la discriminazione sul lavoro,  la privazione della cittadinanza sudafricana e i diritti politici e civili ad essa connessi).
Nel 1956 l’apartheid fu estesa a tutti i cittadini di colore (anche agli asiatici).
Potevano frequentare solo l'istituzione di scuole agricole e commerciali speciali. I negozi dovevano servire tutti i clienti bianchi prima dei neri. Dovevano avere speciali passaporti interni per muoversi nelle zone bianche, pena l'arresto.
Con la liberazione di Nelson Mandela e la sua successiva elezione a capo di governo, si concluse il regime dell’apartheid.
Nel 1995 fu istituita una Commissione per la Verità e la Riconciliazione, che raccoglieva testimonianze sulle violazioni dei diritti umani e concedeva un’amnistia a chi confessasse spontaneamente i crimini commessi agli ordini dell’ ex-governo.
Il Sudafrica post-apartheid, aggiungendo nove lingue africane, ha portato il totale degli idiomi ufficiali a undici. Un altro gesto del nuovo governo è stato l'abbattimento dell'arsenale sudafricano.
L'anniversario delle elezioni del 27 aprile, viene celebrato come un giorno festivo per il Sud Africa, noto come Festa della Libertà.

CASO

NELSON MANDELA, PRIMO PRESIDENTE NERO

È il primo presidente nero del Sudafrica, dopo la fine dell’apartheid e Premio Nobel per la Pace del 1993.
Organizzò azioni di sabotaggio e guerriglia che lo portarono in carcere per 27 anni.
Nel 1942 si unì all’African National Congress e due anni dopo fondò l’associazione giovanile Youth League.
Nel 1948 ci fu la vittoria elettorale del Partito Nazionale e Mandela si distinse nella campagna di resistenza del 1952 organizzata dall’ ANC. Ebbe un ruolo importante nell’assemblea popolare del 1955, durante la quale venne decisa l’adozione della Carta delle Libertà come programma fondamentale della causa anti-apartheid.
Fu coinvolto in una rivolta di massa e fu arrestato insieme ad altre 150 persone il 5 dicembre 1956 con l’accusa di tradimento.
Mandela rimase in carcere fino all’ 11 febbraio del 1990, rilasciato solo in seguito alle crescenti proteste dell’ANC e alle pressioni della comunità internazionale.
Nel 1993 ricevette il Premio Nobel per la Pace. In precedenza, Mandela era già stato premiato con il Premio Lenin per la Pace nel 1962 e il Premio Sakharov per la Libertà di Pensiero nel 1988.
Divenuto Presidente dell’ANC (luglio 1991-dicembre 1999), Mandela concorse alla carica di Presidente del Sudafrica contro De Klerk e vinse, diventando il primo capo di stato di colore, mentre De Klerk fu nominato vice presidente.
Durante il suo mandato, Mandela si impegnò nel passaggio dal regime di apartheid alla democrazia, guadagnandosi il rispetto mondiale per il suo sostegno alla riconciliazione nazionale e internazionale.
Con la fine del mandato da Presidente nel 1999, Mandela ha proseguito la sua azione di sostegno alle organizzazioni per diritti sociali, civili e umani, ricevendo inoltre numerose onorificenze.
Nel 2001 ha ricevuto l’Order of Canada ed è stato il primo straniero a ricevere la cittadinanza onoraria canadese.
Nel giugno del 2004 annunciò il suo ritiro dalla vita politica, facendo comunque un’eccezione: nel luglio del 2004 confermò il suo duraturo impegno nella lotta contro l’AIDS, recandosi a Bangkok per parlare nella XV Conferenza internazionale sull’AIDS. Il 23 luglio 2004 la città di Soweto ha conferito il Freedom to the City ( le chiavi della città).
L’immagine è la  casa in cui Mandela viveva a Soweto è oggi sede del Mandela Family Museum, dedicato alla sua vita.

Nelson Mandela

 

Fonte: http://www.lucianabenincaso.it/johannesburg-consonni.doc

Sito web da visitare: http://www.lucianabenincaso.it

Autore del testo: Vanessa Consonni VAL
Michela Scicchitano VBL

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