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1 LA VITTORIA SULLA DISTANZA
la nascita di una fitta rete mondiale di trasporti, capace di superare l’impasse della distanza e di rendere più accessibili luoghi anche molto remoti, è un’acquisizione recente dal momento che la scienza ha messo a disposizione le conoscenze teoriche che costituiscono la base per la realizzazione dei moderni mezzi di trasporto.
Ciò induce a ritenere che i progressi più significativi si siano realizzati, dal punto di vista organizzativo e strutturale, non tanto con l’invenzione di nuovi mezzi di trasporto, ma con la loro diffusione di massa. Nel corso della storia recente del mondo si possono individuare alcune date indicative che corrispondono ad altrettante soglie nel processo di crescita continua della mobilità delle persone, delle merci, delle informazioni.
Fine ottocento:
anni trenta del XX secolo
anni sessanta del XX secolo
anni ottanta del XX secolo
L’obiettivo della rivoluzione tecnologica che ha interessato il settore dei trasporti era quello di vincere l’ostacolo rappresentato dalla distanza. Ma, lo sviluppo, le modalità e i tipi di reti nel settore dei trasporti dipendono da due variabili:
Lo sviluppo delle reti di trasporto procede di pari passo con il grado di prosperità delle regioni in cui esse si trovano a operare. La presenza di un’efficiente rete di trasporti costituisce un elemento molto favorevole per la crescita economica.
La correlazione livello di sviluppo-intensità delle reti ha un riscontro concreto a un duplice livello:
Le reti di trasporto collegano tra loro i nodi, cioè città di grandezza e importanza differenti, dando vita ad un intreccio più o meno fitto, visualizzabile graficamente come una serie di punti connesi tra loro di loro.
La vitalità dei punti (le città) richiede la realizzazione di più segmenti (linee di trasporto) che smaltiscano il crescente carico di persone e merci in movimento; a loro volta le reti stimolano il processo di crescita e il dinamismo delle aree urbane, innescando un circolo vizioso, in cui le dimensioni e la ricchezza dei nodi sono in stretta correlazione con l’efficienza e la densità delle vie di comunicazione.
Ciò si verifica a una scala duplice:
4 LE RETI FERROVIARIE
Storicamente i trasporti su rotaia sono stati il motore dello sviluppo della prima Rivoluzione industriale.
Sul piano della copertura geografica della rete ferroviaria, si possono distinguere tre macroregioni.
Un’applicazione particolare del trasporto su rotaie è quella che riguarda le principali aree urbane mondiali. Le reti tranviarie e le metropolitane costituiscono un mezzo fondamentale per gli spostamenti nel traffico cittadino
I trasporti stradali si configurano come la più importante forma di mobilità, sia per le persone che per le merci.
La densità delle infrastrutture stradali non è uniforme nel mondo; la sua articolazione dipende infatti dal grado di prosperità economica di ogni regione.
La rete più lunga è quella che collega tra loro i vasti spazi del continente americano.
In Europa la rete stradale è più regolare ed omogenea e copre in maniera più densa la parte occidentale e centrale del continente, tendendo a rarefarsi nella sezione orientale.
Anche in Giappone e negli altri paesi sviluppati dell’Asia le infrastrutture stradali sono dense e articolate e, grazie alla ricchezza e al dinamismo economico e alla densità di popolamento di quegli spazi, smaltiscono flussi di traffico molto intensi.
Nei Paesi ex socialisti e nei PVS, invece, la diffusione delle autostrade è un fenomeno limitato a fasce ristrette della popolazione. In conseguenza di ciò, lo sviluppo delle reti stradali è ancora piuttosto lento e le strade che ricoprono il territorio sono molto poche.
Per misurare l’impatto economico di una rete di trasporto un indicatore significativo è rappresentato dalla densità della rete, che è dato dal rapporto tra la lunghezza della strada e la superficie di uno Stato. Alla base di uno sviluppo denso delle infrastrutture di comunicazione vi è il processo di crescita e industrializzazione registrato nei Paesi più avanzati.
Al successo del trasporto su strada nei Paesi industrializzati concorrono vari fattori:
la gestione del sistema di trasporto su strada comporta anche problemi e costi cospicui sia per gli individui singoli sia per la collettività. Così l’inquinamento, gli incidenti, i costi di esercizio delle infrastrutture, il rallentamento della circolazione dovuto al traffico gravano sulle economie regionali.
Il ricorso a tecnologie avanzate come le telecomunicazioni via satellite o l’informatica, rende possibile gestire i trasporti in modo più proficuo.
La rete fluviale più importante è quella americana del San Lorenzo - Grandi Laghi. Grazie all’utilizzo di navi rompighiaccio il collegamento tra l’Atlantico e i Grandi Laghi è assicurato tutto l’anno. Questo sistema è integrato con il bacino del Mississipi, che consente un collegamento diretto con il Golfo del Messico e il centro industriale di New Orleans.
In Europa il principale bacino idrografico sfruttato per la navigazione commerciale è il Reno, navigabile dalla foce presso Rotterdam fino a Basilea in Svizzera. Attraversa sei Paesi industriali: Svizzera, Liechtenstein, Austria, Francia, Germania, Paesi Bassi. È l’asse economico principale dell’intera Europa occidentale: nel suo bacino idrografico abitano 50 milioni di persone e lungo il suo corso si è sviluppata una delle più grandi aree industriali del mondo.
Il terzo sistema fluviale mondiale per importanza economica è quello russo dei 5 mari, organizzato intorno all’asse portante costituito dal Volga. Grazie ai suoi affluenti e ad altri fiumi che scorrono lungo le immense pianure russe, esso collega il Mar Caspio, il Mar Nero, il Mar Baltico, il Mar d0Azov. È l’asse portante di una vasta area industriale che si estende su alcuni Stati ex sovietici e soprattutto in Russia. È un’arteria navigabile anche se è bloccata dai ghiacci per 4 mesi l’anno. Il traffico fluviale è alimentato dai giacimenti di petrolio dell’interno, che forniscono metà del fabbisogno energetico della Russia.
Il sistema fluviale del Danubio, che attraversa Germania, Austria, Ungheria, Ex Iugoslavia, Bulgaria e Romania, collegando il Mare del Nord attraverso il canale Reno – Meno – Danubio e il Mar Nero, rappresenta allo stato attuale un asse di sviluppo poco valorizzato. Il suo impiego ai fini commerciali è infatti ostacolato da un lato dall’esiguità della base economica degli Stati balcanici, dall’altro dai postumi della grave crisi che ha colpito la ex Iugoslavia.
In molti altri Paesi ad economia emergente esistono assi di penetrazione commerciale che collegano l’entroterra con le coste. Per la mole dei flussi che interscambiano rivestono un ruolo notevole il Rio delle Amazzoni, il Congo, il Niger, il Nilo.
La diffusione dei condotti come mezzo di trasporto è legata allo sviluppo della società contemporanea, che ha richiesto quantitativi crescenti di gas naturale, petrolio e carbone. Il loro trasferimento dalle località di produzione a quelle di consumo avviene ricorrendo alle reti di condutture, che ricoprono vaste sezioni dello spazio mondiale.
Il successo dei condotti si deve ai numerosi vantaggi che essi presentano:
L’impiego dei condotti mostra anche dei limiti:
La rete principale degli oleodotti e gasdotti si trova negli Stati Uniti.
La seconda rete di condotti, in ordine di importanza, si trova in Russia che esporta molto petrolio e gas metano in Europa.
Vi sono poi altre reti di condotti, anche se meno importanti economicamente e meno ramificate. L’Italia, in particolare, oltre al gas siberiano riceve anche il metano algerino attraverso il gasdotto che attraversa la Tunisia e il Mar Mediterraneo arrivando fino alla Pianura Padana.
Un tipo particolare di condotti sono gli elettrodotti, che trasportano energia elettrica.
8 LE RETI MARITTIME
I trasporti via mare costituiscono una delle risorse più importanti per l’economia attuale.
Per il trasporto di passeggeri i mezzi marini sono ormai decisamente marginali. Lenti e costosi, hanno subito la concorrenza degli aerei. L’unica eccezione è costituita dalle navi da crociera.
Per il trasporto delle merci le navi costituiscono un vettore indispensabile i cui costi sono davvero contenuti.
La geografia delle rotte marine più frequentate è in stretta correlazione con la natura delle merci che prediligono la modalità di trasporto via mare. Infatti, i flussi più intensi sono quello della rotta atlantica, che collega l’Europa con gli USA. Tali flussi sono costituiti dal traffico di prodotti finiti, beni strumentali e in minor misura derrate agricole e materie prime.
Un’altra direttrice di spostamento molto frequente è quella che parte dai Paesi esportatori di petrolio e si dirige verso gli Stati industriali grandi consumatori di idrocarburi.
Il Mediterraneo mantiene un ruolo importante nei flussi mondiali di trasporto marittimo. Il traffico di container, sempre più legato alla intermodalità, può dare grande impulso al trasporto marittimo mediterraneo.
La geografia dei porti più importanti è speculare a quella dei flussi di merci e dello sviluppo, in quanto la vitalità di uno scalo dipende dal grado di dinamicità dell’entroterra che su di esso gravita. Sul piano strutturale il successo di un porto è determinato da due fattori essenziali:
9 IL TRASPORTO AEREO
Il trasporto aereo è una delle forme di spostamento di origine più recente e nelle società odierna è fondamentale, anche se occorre distinguere tra il trasporto delle merci e quello dei passeggeri.
Gli aerei adibiti al carico delle merci sono detti “cargo” e trasportano per lo più beni di alto valore come preziosi, abbigliamento di lusso, pezzi di ricambio. Il potenziale di carico, teoricamente molto elevato, è largamente sottoutilizzato a causa dei costi notevoli del trasporto aereo.
Il trasporto aereo rivela invece la sua utilità basilare nella gestione del flusso di passeggeri. Il numero delle persone imbarcate nel corso di un anno si aggira intorno al miliardo di unità. Nonostante i progressi realizzati e la concorrenza tra le compagnie aeree, il costo dei veicoli continua a rimanere abbastanza elevato. Ciò determina un processo di selezione dell’utenza dei velivoli che fanno sevizio di linea: si tratta per lo più di uomini d’affari, politici, professionisti, che possono permettersi di pagare il prezzo del biglietto.
Sul piano della distribuzione geografica delle rotte aeree, prevalgono ampiamente le regioni sviluppate: circa l’80% del movimento mondiale via aria è gestito da Europa e USA. Al secondo posto per importanza del traffico passeggeri si pone la linea Europa-Sud-est asiatico, che gravita sui due importanti poli di Giappone e Australia.
Le regioni sviluppate hanno un traffico intenso anche al loro interno.
La geografia della distribuzione degli scali segue in linea di massima quella delle principali rotte; essa dipende strettamente dal grado di prosperità e dal dinamismo di un determinato contesto. Così gli aeroporti più frequentati del mondo sono quelli che si sviluppano nei pressi dei maggiori centri urbani americani. Anche gli scali europei e quelli del Sud-est asiatico rivestono una notevole importanza; in posizione subordinata si trovano gli aeroporti dei PVS dell’America Latina, dell’Asia e dell’Africa, che contano un numero inferiore di voli e di passeggeri.
Fonte: http://lumolin.altervista.org/files/capitolo_16_-_le_reti_di_trasporto.doc
Sito web da visitare: http://lumolin.altervista.org
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