Belgrado

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Belgrado

SERBIA


Nome ufficiale                        Republika Srbija
Ordinamento dello Stato      Repubblica
Superficie (kmq)                    77.474 kmq
Popolazione                           7.243.007
Capitale                                   BELGRADO
Moneta                                    dinaro serbo
Lingua                                      Serba (ufficiale) 88.1%, Ungherese 3.4%, Bosniaco 1.9%, Rumeno 1.4%, altri 3.4%, non dichiarati o sconosciuti 1.8%
Religione                                Ortodossi serbi 84.6%, Cattolici 5%, Mussulmani 3.1%, Protestanti 1%, atei 1.1%, altri 0.8%, non dichiarati o sconosciuti 4.5%
Gruppi etnici                           Serbi 83.3%, Ungheresi 3.5%, Rumeni 2.1%, Bosniaci 2%, altri 5.7%, non dichiarati o sconosciuti 3.4%

 


INDICATORI SOCIO ECONOMICI
Indice di sviluppo umano                                                            0,769
Classifica indice sviluppo umano (su 186 paesi)                    64
% popolazione che vive con meno di 1 euro al giorno          0
% popolazione che vive al di sotto della Soglia di povertà    9,2%
PIL (in miliardi di $)                                                                      43,68
PIL ($ procapite)                                                                           11.100
Crescita annua del PIL (%)                                                        2
Debito estero (in miliardi di $)                                                    35,11 (2013)
Tasso di inflazione (%)                                                                8,2
Tasso di disoccupazione (%)                                                     27,7%
Importazioni (miliardi di $)                                                          19,461
Esportazioni (miliardi di $)                                                          13,14
Tasso alfabetizzazione                                                                96,4
Spesa per la sanità (% del PIL)                                                 10,4
Spesa militare (% del PIL)                                                          2,21
Aeroporti con pista pavimentata                                                10
Ferrovie (km)                                                                                3.809
Rete stradale (km totale)                                                            44.248

INDICATORI SOCIO CULTURALI
Popolazione Urbana (%)                                                             56
Crescita annua popolazione (%)                                               0
Mortalità infantile (su 1000 nati)                                                6,28
Speranza vita alla nascita (anni)                                               74,79
Internet (utenti)                                                                             4.107 milioni
Linee telefoniche fisse                                                                 82.500
Cellulari                                                                                         9.138 milioni
Rifugiati (per paese di origine)                                                   49,931 (Croazia); 16,418 (Bosnia Herzegovina)
IDPs Internally displaced persons                                             228,215 (la maggior parte sono Kosovari Serbi ma ci sono anche Rom e Ashkali

 


GEOGRAFIA
La repubblica serbo-montenegrina si trova in Europa sud orientale, e confina con otto stati: Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Ungheria, Macedonia, Romania e Montenegro. La capitale è Belgrado. Controlla una delle vie di terra più importanti che collegano l’Europa occidentale alla Turchia e al vicino Oriente. Presenta un territorio estremamente vario: al nord, ricche pianure fertili; a est, giacimenti di pietra calcarea; a sud est, le propaggini occidentali dei Balcani; a sudovest, le Alpi Albanesi (la cui cima maggiore è il Monte Dravica, 2.656 m). Il territorio è attraversato dal Danubio, in cui confluiscono i fiumi Tibisco, Morava e Sava.

STORIA
La Serbia era unita al Montenegro nell'Unione Statale di Serbia e Montenegro, ma in seguito al referendum del 21 maggio 2006, il Montenegro ha votato per l'indipendenza. A seguito del referendum, la Confederazione è stata sciolta e la Serbia (così come il Montenegro) è divenuta uno Stato sovrano. Nel 1999 la provincia autonoma del Kosovo-Metohija venne posta sotto il protettorato internazionale UNMIK e NATO con la Risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite numero 1244 del 1999, che prevedeva l'elezione di un Parlamento locale; falliti i negoziati che avrebbero dovuto definire lo status della regione, il Parlamento del protettorato ha approvato la dichiarazione d'indipendenza del Kosovo il 17 febbraio 2008. Il giorno seguente il Parlamento della Serbia ha dichiarato di considerare nulla e priva di ogni effetto la predetta proclamazione. Attualmente il Kosovo è riconosciuto come Stato da 89 dei Paesi membri dell'ONU.
Le ultime elezioni parlamentari e presidenziali si sono volte il 6 maggio 2012. Tomislav Nikolić del Partito Progressista Serbo (SNS) è stato eletto Presidente della Repubblica. Dalle elezioni parlamentari è uscita vincente una coalizione del Partito Socialista di Serbia (SPS), con le Regioni Unite di Serbia (URS) e altri. Il Primo Ministro è Ivica Dačić.

ECONOMIA
Il paese ha subito gli effetti negativi della crisi economica internazionale che ha contribuito all'aumento del deficit pubblico e all'incremento della disoccupazione, già alimentata dalla chiusura di molte imprese statali. I parametri macroeconomici negli anni di transizione sono in generale caratterizzati da una crescita costante del Pil, dall'andamento altalenante dell'inflazione, da una forte crescita dell'interscambio commerciale con l’estero, ma anche da un forte deficit della bilancia commerciale, dall’aumento del debito estero (addirittura triplicato negli ultimi cinque anni nella componente privata) e da una crescita delle retribuzioni superiore a quella della produttività. Il settore dei servizi rappresenta circa il 70 per cento del totale del Pil, seguito da quello industriale (15 per cento) e da quello dell'agricoltura (10 per cento, che però occupa fino al 20 per cento della manodopera complessiva) con una forte tendenza di crescita del settore dei servizi negli ultimi anni. La Serbia e' profondamente legata al mercato della UE e dei Paesi della ex Jugoslavia, soprattutto per quanto riguarda l'export (settore agroalimentare e industriale). La struttura delle esportazioni del Paese non e' cambiata molto negli ultimi anni ed e' costituita essenzialmente da metalli ferrosi e acciaio, metalli non-ferrosi, seguiti da attrezzature elettriche, cereali e prodotti ortofrutticoli.

SOCIETÀ
I dati sulla povertà resi noti dal ministero del lavoro serbo sono allarmanti: su 7,3 milioni di abitanti, sono oltre 1,3 milioni gli indigenti. Di questi, 700mila vivono sotto la soglia di povertà, ovvero con meno di 80 euro al mese, 180mila necessitano di sussidi per sopravvivere e 370mila pensionati, soprattutto ex contadini, campano con meno di 100 euro al mese. Sono 70mila le famiglie che ricevono assistenza dallo Stato e 50mila i serbi – tra cui 6mila bimbi – costretti a rivolgersi quotidianamente alle «narodne kuhinje», mense pubbliche che sfamano i bisognosi. Anche i dati sulla disoccupazione non confortano: sono 720mila i senza lavoro. Di questi, 100mila sono «over-55», persone ormai fuori dal mercato e che, se non hanno già conosciuto questo destino, precipiteranno presto nei bassifondi della piramide sociale. Anche se, a Belgrado, più che di piramide si può ormai parlare di clessidra: pochi ricchi, tanti poveri e una classe media che non esiste più.
Secondo molti media nel Paese il numero di disoccupati sarebbe ancora maggiore e si attesterebbe sul milione di persone. Dai dati dell'Istituto nazionale di statistica emerge che il potere d’acquisto dei cittadini serbi è in diminuzione: i prezzi per il cibo sono saliti così come quello dell’abbigliamento aumentato e il prezzo della benzina. E le buste paga sono rimaste “magre”, mediamente arai a 350 euro mensili. Secondo le ultime stime i cittadini serbi spendono più della metà del proprio per il cibo e la casa: circa il 56% dello stipendio se ne va per i bisogni essenziali, solo per il cibo spendono il 41, solo lo 0,7% del reddito va per l’educazione e il 4,5% per la salute.

 

Fonte: http://www.chiesadimilano.it/polopoly_fs/1.89635.1395314342!/menu/standard/file/2014-dossier-serbia.doc

Sito web da visitare: http://www.chiesadimilano.it

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