I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Le congiunzioni subordinative
In base al loro senso e, quindi, al tipo di collegamento che stabiliscono fra la proposizione subordinata e la reggente, le congiunzioni subordinative si suddividono in:
- dichiarative: introducono un’affermazione: che, come: Mi consola la certezza che un giorno tornerai.
- finali: introducono una proposizione che indica lo scopo per cui avviene l’azione espressa dalla reggente: perché, affinché, acciocché ecc.: Controlla che non combini guai.
- causali: introducono una proposizione che indica la causa di ciò che è espresso nella reggente: perché, poiché, giacché, siccome, che, visto che, per il fatto che ecc.: Giacché non vuoi giustificarti, ti proibisco di uscire.
- condizionali: introducono una proposizione che indica la condizione necessaria perché avvenga l’azione espressa nella reggente: se, purché, qualora, quando, a condizione che, a patto che, nel caso che, supposto che ecc.: Ti ascolterò, se mi dirai la verità.
- concessive: introducono una proposizione che indica la circostanza nonostante la quale si compie l’azione espressa nella reggente: sebbene, nonostante, benché, quantunque, anche se, seppure, nonostante che ecc.: La gita fu rimandata, sebbene il tempo fosse bello.
- consecutive: introducono una proposizione che indica la conseguenza di quanto si afferma nella reggente (in cui, il più delle volte, si trova un termine correlativo): (tanto)... che, (a tal punto)... che, (tale)... che ecc.: Va così veloce che sembra una freccia.
- temporali: introducono una proposizione che indica le circostanze temporali dell’azione espressa nella reggente: quando, mentre, finché, come, appena che, ogni volta che, prima che, dopo che, fino a che ecc.: Resto a casa fino a quando non smette di piovere.
- comparative: introducono una proposizione che costituisce un secondo termine di paragone: (così)... come, (piuttosto)... che, (più)... che, (meglio)... che, (meno)... che, (altrimenti)... che ecc.: Mi piace di più dipingere che disegnare.
- modali: introducono una proposizione che indica il modo in cui si compie l’azione espressa nella reggente: come, come se, quasi, nel modo che ecc.: Decidi come meglio credi.
- avversative: introducono una proposizione che esprime un’azione contrapposta a quanto si afferma o avviene nella reggente: mentre, quando,laddove, anziché ecc.: Lo credevo onesto, mentre si è dimostrato un bugiardo.
- limitative: introducono una proposizione che esprime una limitazione a quanto espresso nella reggente: che, per quanto, in quanto a ecc.: Cheio sappia, sono già partiti.
- eccettuative: introducono una proposizione che esprime un’eccezione rispetto a quanto si afferma nella reggente: fuorché, salvo che, tranne che, eccetto che, a meno che ecc.: Non lo farò, a meno che non vi sia obbligato.
- esclusive: introducono una proposizione nella quale si esclude qualcosa da ciò che è affermato nella reggente: senza che: Prese una decisione, senza che ne sapessimo nulla.
-interrogative indirette: introducono una proposizione che esprime una domanda o un dubbio: se, come, quando, quanto ecc.: Desidero sapere se interverrai alla cerimonia.
Elena Pîrvu; Ramona Vasile; Aurelian Velea, La lingua italiana. Fonetica. Fonologia. Morfologia, Craiova, Editura AIUS, 2001, pp. 171-175.
Maurizio Dardano; Pietro Trifone, Grammatica italiana. Con nozioni di linguistica, Terza Edizione, Bologna, Zanichelli Editore, 1995, pp. 425-431.
Luca Serianni (con la collaborazione di Alberto Castelvecchi), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria, Bologna, UTET Libreria, 1989, pp. 359-365.
Fonte: http://cis01.central.ucv.ro/litere/idd/cursuri/an_1/limba_straina/italiana/lb_it_an1.doc
Sito web da visitare: http://cis01.central.ucv.ro
Autore del testo: E. PÎRVU
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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