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Le preposizioni sono parole funzionali che si collocano davanti a un nome, a un sintagma o a una frase con verbo nel modo infinito per definirne le relazioni sintattiche con altri elementi della frase. Le preposizioni sono invariabili. Le preposizioni in molti casi possono esprimere più di una relazione: è il caso, ad esempio, della preposizione di che esprime relazioni di specificazione, quantità, paragone, partitivo, materia, argomento, qualità, moto da luogo, predicativo e altro (figlio di Maria, ritardo di cinque minuti, è più giovane di me, ciascuno di noi, fiori di carta, una tesi di storia, locale di ampie dimensioni, di dove viene? Chi è di scena?).
Nella classificazione grammaticale in genere si tiene conto della relazione prevalente. Il significato e la funzione assunti dalle preposizioni possono essere ricostruiti dal contesto (la città di Napoli, il cane di Anna; pagare di tasca propria, al suono della sveglia si sono subito alzati) e per questo non sono facilmente deducibili da uno straniero.
Le preposizioni proprie, che svolgono esclusivamente funzione di preposizione, costituiscono una classe chiusa e sono obbligatoriamente seguite da un sintagma nominale.
Sono preposizioni proprie di, a, da, in , con, su, per, tra, fra.
Queste preposizioni si presentano nella forma articolata, variata per genere e numero (sul tipo del, dello, della/ dei, degli, delle, ma diversamente il tipo con il marito, tra le foglie, fra i tanti, per la causa ) quando si aggregano con l’articolo determinativo del sintagma nominale che precedono.
Le preposizioni improprie costituiscono una classe aperta e possono trovarsi anche da sole, non seguite da un sintagma nominale (Alessandro è seduto dietro a Lorenzo, Alessandro è seduto dietro).
Questo gruppo di preposizioni è costituito da parole che nel loro valore primario:
-sono avverbi, ad esempio di luogo ( sopra, sotto, dentro, fuori, davanti, dietro, vicino, lontano),
- hanno origine da aggettivi (lungo: cammina lungo la spiaggia) o da participi (mediante, rasente: pagare mediante assegno, cammina rasente i muri).
Tra le altre preposizioni improprie di uso più frequente ricordiamo secondo, senza, tranne e le locuzioni preposizionali invece di, insieme con, verso di, al di là da.
Fonte: http://elearning.moodle2.unito.it/lingue/pluginfile.php/10354/mod_resource/content/1/grammatica%20e%20lessico%202005.doc
Sito web da visitare: http://elearning.moodle2.unito.it
Autore del testo: P.Bianchi C.Marello
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