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Il raddoppiamento fonosintattico
Il raddoppiamento fonosintattico è il fenomeno per cui una consonante iniziale di parola, quando è preceduta da determinate parole che terminano in vocale, può subire una intensificazione di pronuncia. Questo fenomeno si verifica soprattutto nell’Italia centro-meridionale.
Il raddoppiamento fonosintattico si ha:
– dopo un monosillabo tonico, anche se non porta l’accento grafico: sto bene > sto bbene, è vero > è vvero, ho visto > ho vvisto;
– dopo alcuni monosillabi atoni, come a, e, o, da, ma, se, che, chi, tra, fra: a Roma > a rroma, chi sei? > chi ssei?, fra di noi > fra ddi noi;
– dopo una parola tronca: sarò breve > sarò bbreve; un caffè forte > un caffè fforte; – dopo le parole piane come, dove, qualche, sopra: dove vai? > dove vvai?
Il raddoppiamento fonosintattico è un fenomeno che riguarda essenzialmente la pronuncia, ma talvolta è registrato anche dalla grafia. Ciò succede:
– con le forme prefissali contra-, sopra- e sovra-: contraddire, soprattutto;
– con le congiunzioni e, o, né: ebbene, ossia, nemmeno, neppure;
– con le preposizioni a, da, fra, su: atterrare, davvero, frattanto, supporre;
– con gli avverbi là, qua, più, sì(e così): lassù, quaggiù, piuttosto, siffatto, cosiddetto.
Elena Pîrvu; Ramona Vasile; Aurelian Velea, La lingua italiana. Fonetica. Fonologia. Morfologia, Craiova, Editura AIUS, 2001, pp. 8-19.
Maurizio Dardano; Pietro Trifone, Grammatica italiana. Con nozioni di linguistica, Terza Edizione, Bologna, Zanichelli Editore, 1995, pp. 668-701.
Luca Serianni (con la collaborazione di Alberto Castelvecchi), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria, Bologna, UTET Libreria, 1989, pp. 3-63.
Fonte: http://cis01.central.ucv.ro/litere/idd/cursuri/an_1/limba_straina/italiana/lb_it_an1.doc
Sito web da visitare: http://cis01.central.ucv.ro
Autore del testo: E. PÎRVU
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