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RIEPILOGO
Per verificare se un verbo è transitivo sostituisco con il verbo avere riferito alla propria persona:
esempio: Nuvole nere nascondevano (avevano nascosto) il sole
esempio: La folla applaude Sandro/Sandro è applaudito dalla folla __
AUSILIARI ESSERE/AVERE (formano i tempi composti)
SERVILI (potere/dovere/volere + infinito)
FRASEOLOGICI (aggiungono particolari sfumature di significato a un altro verbo)
APPROFONDIMENTO
1) Sono predicativi i verbi che hanno un significato autonomo, formando quello che in sintassi viene definito "predicato verbale". La maggioranza appartiene a questa categoria.
2) Sono copulativi quei verbi che non hanno un significato autonomo e che lo acquistano solo in presenza di un aggettivo e/o di un sostantivo. Il verbo copulativo per eccellenza è essere, che, quando viene unito al nome o all'aggettivo (parte nominale), viene definito copula.
Es: "Cristoforo Colombo fu un navigatore". "Fu un navigatore" viene definito predicato nominale, "fu" è la copula e "un navigatore" è la parte nominale.
N.B: Anche altri verbi possono essere copulativi (sembrare, apparire, crescere, risultare, diventare ) quando hanno bisogno di un nome o di un aggettivo per completare il loro significato.
Se dicessi "Paolo è diventato", ciò non avrebbe senso; la parola "grande" completa il significato, per cui si dice che essa è il complemento predicativo del soggetto.
È da notare che secondo alcuni grammatici solo essere è da considerarsi come un copulativo.
Sono verbi copulativi anche: parere, divenire, nascere, vivere, morire, andare ….
Possono inoltre reggere un complemento predicativo del soggetto, ma solo se coniugati nella forma passiva, i verbi:
(es.: la città di New York è soprannominata la "Grande Mela")
(es.: Mio zio è stato eletto sindaco)
(es.: L'imputato fu giudicato innocente)
(es.: Quell'autore è stato reso celebre dal suo primo romanzo)
C'è un caso particolare, nel quale il verbo essere prende il significato di esistere. Per esempio, nella frase:
"Dio è"
Il verbo essere indica che il soggetto (dio) esiste in quanto persona reale e non ha quindi bisogno di alcun aggettivo e/o sostantivo.
Riassumendo i verbi copulativi:
1)Verbi impersonali
I verbi impersonali sono i verbi che esprimono un'azione che non può essere attribuita a un soggetto preciso e che per questo si usano alla terza persona singolare.
Sono propriamente impersonali:
ES:"Si mangia bene da queste parti", "Solitamente non si studia volentieri".
Altri verbi sono impropriamente impersonali perché il loro soggetto è un'intera proposizione subordinata (soggettiva). Essi sono:
I verbi come dire, pensare, suggerire, ritenere, vociferare, pensare alla terza persona singolare preceduti dal si e seguiti da una subordinata soggettiva:
ES:
Si pensa che gli spinaci siano ricchi di ferro
Si vociferava che i Rossi fossero in procinto di traslocare
2) Verbi Servili
Sono servili o modali i verbi che, se premessi all'infinito di un altro verbo, gli danno una sfumatura in più, e non alterano quindi in alcun modo la frase, lasciando invariato il significato. Letteralmente essi "servono" ad altri verbi per entrare nello specifico. Alcuni verbi, pur avendo un significato autonomo, si uniscono ad altri per completarne il significato, per accentuare una sfumatura, precisandone la persona, il tempo, il modo così da formare un unico predicato. Per questo motivo sono chiamati veri servili e sono tre:
1. dovere
2. potere
3. volere
Seguiti poi da verbi marginali come:
* osare
* preferire
* desiderare
esempi:
3) Verbi Fraseologici
Alcuni verbi, pur avendo un loro significato autonomo, si uniscono ad altri, formando un unico predicato, in forma di perifrasi. Questi verbi si uniscono all'infinito del verbo che reggono tramite una preposizione, costituendo una specie di frase, detti appunto fraseologici. Esempi:
Sono verbi fraseologici:
1. cominciare a
2. stare per
3. provare a
4. sforzarsi di
5. tentare di
Es: comiciare a, stare per, iniziare a, mettersi a, persistere nel, continuare a, smettere di, finire di, eccetera. Un fraseologico particolare è quello formato dal verbo stare seguito dal gerundio. Essi uniti ad un'altro verbo esprimono l'aspetto dell'azione. Si uniscono ad un infinito oppure ad un gerundio con cui formeranno un'unico predicato verbale.
I verbi difettivi sono quei verbi che mancano totalmente di alcune voci verbali o di interi tempi. Per esempio:
I verbi sovrabbondanti sono quelli che, mantenendo lo stesso significato, hanno due desinenze diverse per l'infinito presente e quindi appartengono a due coniugazioni diverse. Il classico esempio è quello del verbo starnutare/starnutire. Attenzione, però: alcuni verbi sono apparentemente sovrabbondanti, perché le due forme hanno significati diversi. Per esempio, arrossare vuol dire "rendere rosso", mentre arrossire significa "diventare rosso".
Fonte: http://stagioni.weebly.com/uploads/8/9/4/0/8940537/altri_tipi_di_verbo.doc
Sito web da visitare: http://stagioni.weebly.com
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