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è la parte del discorso, variabile nel genere e nel numero che si «aggiunge» a un nome per precisarne una qualità o per determinarne una caratteristica.
«libro illustrato», «questo libro», «il tuo libro».
Per sua natura, l'aggettivo non ha esistenza autonoma, ma deve sempre essere usato insieme al nome a cui si riferisce e da cui dipende grammaticalmente (concorda nel genere e nel numero).
L'aggettivo ha due funzioni fondamentali a seconda che faccia parte del gruppo del nome o del gruppo del verbo:
L'automobile è veloce (aggettivo predicativo perché costituisce la parte nominale di un predicato)
CLASIFICAZIONE
Un tipo particolare di aggettivi qualificativi sono gli aggettivi di relazione o relazionali che derivano da nomi (annuale da anno, finanziario da finanza, artistico da artista...) Caratteristiche:
-indicano le qualità o le caratteristiche di una persona, di una animale, di una cosa, di un luogo, di una situazione o di un'azione. Essi espandono il significato del nome, lo arricchiscono di elementi distintivi.
Gli aggettivi qualificativi sono numerosissimi e molto vari. Possono essere così raggruppati a seconda delle qualità che indicano:
Genere e numero dell'aggettivo qualificativo
|
singolare |
plurale |
maschili |
-o (nuovo) -a (nuova) |
-i (nuovi) -e (nuove) |
II. classe m. e f. |
-e (grande) |
-i (grandi) |
Numerosi sono i casi particolari:
un uomo (una donna) egoista - degli uomini egoisti, delle donne egoiste
Aggettivi invariabili:
Alcuni aggettivi hanno forme particolari di plurale:
Fanno eccezione:
analogo – analoghi; analoga – analoghe.
Fanno eccezione: gli aggettivi in –logo e in –fago che al maschile plurale hanno le forme –logi e –fagi (il fem. è regolare):
popoli antropofagi, preti teologi
Bello, grande, santo, buono – l'elisione e troncamento
Concordanza dell'aggettivo qualificativo
m + m = m.pl. Paolo e Gianni sono stanchi.
f + f = f. pl. La carta e la penna sono pronte.
m + f = m.pl. Laura e i suoi amici sono stanchi
In funzione di attributo, l'aggettivo si può mettere al plurale maschile:
Ho comprato un cappotto e una giacca neri.
Oppure si può concordare con il nome più vicino:
Ho comparato scarpe e guanti neri. Ho comprato guanti e scarpe nere.
Posizione dell'aggettivo qualificativo
In linea di massima:
L'aggettivo posto dopo il nome ha un valore distintivo e restrittivo
Prendi la strada vecchia, è più breve della nuova
L'aggettivo posto davanti al nome ha un valore solo descrittivo
La vecchia strada s'arrampicava per la montagna.
un caffè amaro – un amaro caffè
un'automobile nuova – una nuova automobile
nome + aggettivo – aggettivo conserva il suo valore proprio
aggettivo + nome – aggettivo ha assunto un significato spesso metaforico, una specie di locuzione stereotipata:
un uomo gentile / un gentil uomo; un tipo curioso – un curioso tipo
La nominalizzazione (sostantivazione) dell'aggettivo qualificativo
L'aggettivo può funzionare da nome, in unione con l'articolo o un altro determinatore: i ricchi e i poveri, il vecchio e il nuovo, i Romani, quattro giovani, molti stranieri.
Talvolta i parlanti non si accorgono dell'originario valore di aggettivo:
il giornale, i mobili, la metropolitana, la litoranea, il sonnifero, la fiorentina (bistecca), la Fiorentina (squadra).
CHE – quando si paragonano tra loro due verbi, due aggettivi o due avverbi, davanti a un nome o pronome retto da preposizione
è il più bel romanzo che io abbia letto; è l'attore meno adatto per questo ruolo.(Paolo è il più alto dei (tra, fra) suoi compagni)
-issimo, -a-i,-e
sporco – sporchi –sporchissimo
ampio - amplissimo
prefissi: arci, ultra, stra, extra, sopra, sovra, super, iper ecc. «L'autobus era sovraffollato», «Sono arcistufo delle tue lamentele»
Ripetendo due volte l'aggettivo positivo «Nella cesta c'è un gatto piccolo, piccolo»
*alcuni aggettivi formano il superlativo assoluto in analogia con le corrispondenti forme latine in –èrrimo –éntissimo:
acre – acerrimo (usato nel senso figurato, un nemico acerrimo)
integro – integerrimo (-«- una persona integerrima)
aspro – asperrimo (asprissimo)
salubre – saluberrimo (salubrissimo)
celebre – celeberrimo
misero – miserrimo (miserissimo)
maledico – maledicentissimo
benefico – beneficentissimo
munifico – munificentissimo
benevolo – benevolentissimo
malevolo - malevolentissimo
-uso degli aggettivi in –errimo e –entissimo è ormai piuttosto raro, e riservato a un linguaggio di tono elevato. Nella lingua parlata si preferisce ricorrere a superlativi analitici: molto celebre, assai benevolo.
POSITIVO |
COMPARATIVO DI MAGGIORANZA |
SUPERLATIVO |
buono |
migliore |
il migliore ottimo |
I primi quattro aggettivi hanno anche le forme non organiche di comparativo, di superlativo relativo e superlativo assoluto:
Nella maggior parte dei casi i due tipi si equivalgono, anche se si può notare nelle forme organiche una prevalenza del senso figurato: è il migliore di tutti, riesce a ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Comparativi e superlativi organici che mancano del grado positivo e che derivano da preposizioni latine:
Preposizione |
COMPARATIVO |
SUPERLATIVO |
ante (prima, davanti) |
anteriore |
- |
Le coppie esteriore –estremo, inferiore –infimo, interiore-intimo, superiore-supremo (o sommo) sono talvolta adoperate come comparativo o superlativo, rispettivamente a: esterno, basso, interno, alto.
Un albergo di infima (bassissima) categoria. Uno studioso di sommo (altissimo) ingegno. Le tue capacità sono superiori (più alte) alle mie.
Il guadagno è stato inferiore (più basso) al previsto.
Citeriore (situato al di qua) e ulteriore (situato al di là) sono usati solo in alcune denominazioni di regioni storiche: Galia citeriore, Gallia ulteriore
Ulteriore – qualcosa che si aggiunge a quanto già detto o fatto
Prossimo – può essere usato sia come superlativo relativo sia come sinonimo dell'aggettivo vicino:
Ci fermeremo al prossimo casello (al più vicino casello).
La città è prossima al mare (=vicina al mare).
I superlativi primo e ultimo hanno anche le forme primissimo e ultimissimo.
Il superlativo postremo non è più in uso. Il superlativo postumo si è ridotto ad aggettivo di grado positivo con il significato di «figlio nato dopo la morte del padre» o di «opera pubblicata dopo la morte dell'autore».
Molti di questi comparativi e superlativi hanno perduto l'originario valore comparativo e superlativo e sono ormai sentiti come aggettivi di grado positivo: la vita interiore, le zampe anteriori, le ruote posteriori...
Aggettivi primitivi e derivati
Primitivi: bianco, avara, nobili
Derivati: mortale, poetico, solare – nascono dalla radice un nome o un verbo + suffisso: sol + ar + e
Aggettivi alterati
Diminutivi: -ino, -etto, -ello, -erello Peggiorativi: -accio, astro, -azzo
Attenuativi: -astro, -iccio, -occio, -ognolo
Fonte: https://www.ffst.unist.hr/_download/repository/Aggettivo_qualificativo.docx
Sito web da visitare: https://www.ffst.unist.hr/
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