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MORFOLOGIA – Esercitazione
Definizione e caratterizzazione dei composti
Un “composto” è definibile come una parola formata da due o più parole già esistenti; come fenomeno del dominio della formazione di parola, la composizione dovrebbe essere il prodotto di regole morfologiche. Spesso, tuttavia, può essere difficile distinguere tra composti e altre costruzioni complesse, come le polirematiche o i gruppi di parole (detti anche sintagmi).
ted. Handschuh #Hand+Schuh#
mano + scarpa “guanto”
cin. chēkù→ #chē + kù# “garage”
‘veicolo’ ‘magazzino’
ingl. raincoat #rain+coat#
pioggia + cappotto “impermeabile”
Essendo il composto una parola, esso dovrebbe possederne le caratteristiche formali: in particolare, la non interrompibilità e l’invisibilità alla sintassi. Applichiamo il primo criterio a tre forme costituite da più parole:
capostazione→ *capo grande stazione
sala da pranzo→ *sala grande da pranzo → vs. grande sala da pranzo
produzione scarpe → produzione invernale scarpe
Le parole polirematiche sono espressioni composte da più parole che veicolano, insieme, un significato unitario, non desumibile da quello delle singole parole che lo compongono.
Esempi:
italiano: presa di posizione
francese: salle à manger “sala da pranzo”
Quando entro una parola polirematica compare un verbo, esso può apparire in forma non flessa formalmente, cristallizzata.
Esempio:
italiano: va e vieni
Per le polirematiche a base verbale il verbo può però subire normale flessione (può essere coniugato normalmente).
Esempio:
italiano: andare allo sbando: i ragazzi vanno facilmente allo sbando.
Un criterio proposto per distinguere le parole composte dalle polirematiche è che queste possono avere come costituenti anche sintagmi o frasi, e non solo parole; tuttavia, vedremo che esiste una classe di composti a base frasale.
Il criterio dell’invisibilità alla sintassi misura la stessa proprietà di coesione del composto, in quanto parola nel senso che i costituenti di un composto dovrebbero essere “invisibili” alle operazioni della sintassi:
*questo cavatappi li rovina sempre
La testa nei composti
it. cassaforte → [[cassa]n + [forte]agg]n
ingl. swordfish → [[sword]n + [fish]n]n
spada pesce “pesce spada”
In questi due composti abbiamo un costituente che “domina” l’altro, e che viene chiamato la testa della parola complessa. Questo tipo di composti, in cui abbiamo una testa identificabile, viene detto endocentrico.
Composti del tipo:
pellerossa
apriscatole
non hanno una testa “esplicita” all’interno della parola ma, per così dire, hanno una testa “esterna”. Un parlante italiano “sa” che la parola pellerossa identifica un nativo nordamericano, e apriscatole identifica un attrezzo (modello, quest’ultimo, molto produttivo; cfr. lavastoviglie, apribottiglie, etc.). Questi composti sono detti esocentrici.
In relazione alla testa, esiste un altro tipo di composti, i cosiddetti dvandva (dalla parola sanscrita dvandva “coppia”, lett., “due + due”), detti anche composti coordinativi: la caratteristica di questo tipo di composti, poco diffuso in italiano, è quella di avere “due teste”, ovvero di essere formati da due elementi che fungono sia da testa categoriale che semantica:
cassapanca → [[cassa]n + [panca]n]n
dolceamaro → [[dolce]a + [amaro]a]a
Altri tipi di parole composte
I composti incorporanti sono verbi composti in cui il primo costituente rappresenta l’oggetto del verbo testa:
ingl. to babysit, to horseride
Si danno, in alcune lingue, anche esempi di composti incorporanti in cui il primo elemento sia, ad esempio, lo strumento dell’azione, come in nahuatl (lingua uto-azteca del Messico):
nah. ya’ ki-kocillo-tete’ki panci
3 p.s. esso coltello tagliare pane “lui taglia il pane con il coltello” (lett.: lui coltello taglia il pane)
ciuk. tə-meyηə-levtə-pəγt-ərkən
‘ho un tremendo mal di testa’
tə- =1° persona singolare soggetto
-meyηə- = grande
-levtə- = testa
-pəγt- = dolore
-ərkən = IMPERFETTIVO
composti sintagmatici (ingl. phrasal compounds):
ingl. I-told-you-so attitude
Io detto te così atteggiamento “un atteggiamento da ‘te l’avevo detto’”
ned. God is dood theologie
Dio è morto teologia “una teologia da ‘Dio è morto’”
Composti troncati (ingl. compounds of clipped forms):
it. confcommercio
ingl. cablegram → cable telegram
rus. gorsovjet → gorodskoj sovjet “consiglio cittadino”
Composti dell’italiano
Nome + Nome → porta finestra, pescecane
Aggettivo + Aggettivo → dolceamaro, verdeazzurro
Verbo + Verbo → saliscendi, giravolta
Avverbio + Avverbio → sottosopra
Verbo + Nome → apriscatole, fermacarte
Verbo + Avverbio → buttafuori, posapiano
Nome + Aggettivo → camposanto, cassaforte
Nome + Verbo → manomettere, crocefiggere
Aggettivo + Nome → giallo oro, verde bottiglia
Preposizione + Nome → sottopassaggio, oltrecortina
Preposizione + Verbo → contraddire, sottomettere
Testa a destra versus testa a sinistra
Ingl. blackboard
rattlesnake
swordfish
Ital. capoclasse
pesce gatto
terremoto
scuolabus
Testa e flessione
capistazione
camposanti
cassepanche
tritacarne
portalettere
*ferrivia → l’unico tipo di marcatura mai ammesso è quello sul membro di sinistra se la testa è a destra.
Costituenti “neoclassici”
Classe di elementi morfologici che possiedono solo in parte proprietà delle parole, di origine greca o latina, sulla base dei quali vengono formate parole complesse nelle lingue d’Europa (detti composti neoclassici):
Inglese: psychology, neurology → ‘-logy’ = “branca del sapere”
→ ‘-logy’ (cfr. it. –logia), anche se dotato di un significato autonomo (“branca del sapere”), non può essere usato autonomamente, e non è quindi una parola: *biology and other logies.
I costituenti neoclassici (detti anche semiparole) possono combinarsi sia con altri costituenti neoclassici che con parole (semplici o complesse) e con morfi derivazionali:
biologia
biochimico
fonico
antropomorfo
biomeccanico
antropico
MORFOLOGIA – Esercitazione
Analizzare le parole significa riconoscere i confini tra gli elementi che le compongono. Ciò comporta un’operazione di scomposizione delle parole in unità più piccole. Il morfema è appunto l’unità linguistica minima dotata di significato:
govern+a+bil+e in+util+e
-(a)bil+e e in- sono due morfemi. Essi hanno un significato abbastanza ben definibile, per quanto astratto (in- significa negazione; -(a)bil+e indica possibilità/potenzialità).
Tecnicamente, nell’analisi morfologica, utilizzeremo i seguenti simboli:
# **** # : i cancelletti < # > servono ad indicare i confini della parola oggetto di analisi
+ : il simbolo matematico < + > serve ad indicare i confini degli elementi che formano una parola oggetto di analisi
La parola barista, quindi, andrà così scomposta:
# bar + ist + a #
Analizziamone, ora, singolarmente gli elementi che la formano:
bar : morfema lessicale
-ist-: suffisso derivazionale veicolante la categoria nozionale di “persona che si occupa ‘professionalmente’ di un qualche cosa” (cfr. pian-ist-a, dent-ist-a, cicl-ist-a, automobil-ist-a, arriv-ist-a, ecc.)
-a: morfema grammaticale flessivo che veicola i valori di “SINGOLARE” (vs. barist-i / barist-e) e di “MASCHILE e FEMMINILE” (numero e genere).
Date le forme altezza e bruttezza, intuitivamente un qualsiasi parlante che sia inserito entro la comunità linguistica italiana, è in grado di riconoscerne gli ‘elementi’ costitutivi:
altezza → #alt + ezz + a#
alt-: radice dell’aggettivo “alto”
-ezz-: la proprietà di essere X (dove X è un Aggettivo)
-a: marca di singolare femminile (vs. altezze)
bruttezza → #brutt + ezz + a#
brutt-: radice dell’aggettivo “brutto”
-ezz-: la proprietà di essere X (dove X è un Aggettivo)
-a: marca di singolare femminile (vs. bruttezze)
Per una parola complessa, è possibile non solo individuarne gli ‘elementi’ costitutivi ma, generalmente, anche il processo sotteso alla loro formazione:
Italiano: istituzionalizzare → #istituzion + al + izzare#
istituzione (Nome)
istituzionale (Aggettivo)
istituzionalizzare (Verbo)
-ale = relativo a X, proprio di X (dove X è un Nome)
-izzare = rendere X (dove X è un Aggettivo)
riformulazioni → #ri + formula + zion + i#
formulare (Verbo)
riformulare
riformulazione (Nome)
riformulazioni
ri- = ripetere X (dove X è un Verbo)
-zione = atto del X (dove X è un Verbo)
-i = morfema flessivo di plurale
Morfo, morfema, allomorfo
I morfemi sono entità appartenenti al livello astratto, rappresentate fonologicamente, a livello concreto, dai morfi.
it. canto → il morfo -o rappresenta diversi morfemi che veicolano informazioni di tipo grammaticale:{Singolare}, {1° Persona}, {Presente}, {Indicativo}, {Attivo}
L’insieme dei morfemi rappresentati da un unico morfo viene definito “pacchetto morfemico” o “amalgama morfematico”.
La distinzione tra morfi e morfemi dà inoltre ragione del fatto che tra due parole aventi una qualche relazione dal punto di vista morfologico possa non esserci somiglianza fonologica, com’è nel caso, ad es., della relazione che intercorre tra it. buono e migliore.
Ad un unico morfema possono corrispondere morfi diversi definiti con il termine tecnico di “allomorfi”:
inutile
illogico
irrilevante
impossibile
→ esprimono lo stesso significato
→ la loro variazione formale è motivata fonologicamente (assimilazione)
Plurale inglese:
book+s /-s/ (dopo consonante sorda)
girl+s/-z/ (dopo consonante sonora o vocale
hors+es/Iz/ (dopo [s], [S], [tS], [dZ])
Plurale nominale turco (armonia vocalica)
ev “casa” à # ev + ler # {casa}+{Plurale}
adam “uomo” à # adam + lar # {uomo}+{Plurale}
Suppletivismo
Caso “estremo” di allomorfia → in un paradigma flessivo o in parole derivate si trovano basi che non intrattengono evidenti rapporti formali:
vado, vai, va, vanno vs. andiamo, andate
buono vs. migliore vs. ottimo (ma anche buonissimo)
go vs. went (* goed)
acqua vs. idrico
cavallo vs. equino
maiale vs. suino
Suppletivismo forte vs. suppletivismo debole:
Chieti – teatino vs. Arezzo - aretino
ESERCIZI
1) Nelle frasi seguenti riconoscere (tra quelle sottolineate) le parole semplici, complesse (derivate e/o composte) e le polirematiche:
a. La produttività degli operai era valutata regolarmente dal caporeparto.
b. Il capotreno consumò il pranzo nella carrozza ristorante.
c. Non è ancora stata ripristinata la normalità dopo due anni dal colpo di stato.
Soluzione:
a. La produttività degli operai era valutata regolarmente dal caporeparto.
#produ+ttiv+ità#: parola derivata
#regol+ar+mente#: parola derivata
#capo+reparto#: parola composta
b. Il capotreno consumò il pranzo nella carrozza ristorante.
#capo+treno#: parola composta
#pranzo#: parola semplice
#carrozza ristorante#: parola composta
c. Non è ancora stata ripristinata la normalità dopo due anni dal colpo di stato.
#ancora#: parola semplice
#norm+al+ità#: parola derivata
#dopo#: parola semplice
#colpo di stato#: polirematica
2) Dov’è la testa dei seguenti composti?
capotreno, pesce martello, verde bottiglia, sottopassaggio, gentiluomo
Soluzione:
capotreno, pesce martello, verde bottiglia, terremoto, gentiluomo
3) Indicare tre composti esocentrici (da una lingua qualunque):
Soluzione:
tritarifiuti, purosangue, sp. sacacorchos, fr. ouvre-boîtes, ecc.
4) Quali tra le seguenti parole possono essere considerate composte? Dove si trova la loro “testa”?
porta-finestra
trasporto latte
puntaspilli
Soluzione:
porta-finestra → si tratta di un composto dvandva / coordinativo
trasporto latte → non è un composto (trasporto latte alimentare)
puntaspilli → si tratta di un composto esocentrico
5) Indicare a che tipi appartengono i seguenti composti:
confesercenti
lach of ik schiet humor “un humor da ridi o sparo” (olandese, lett. “ridi o io sparo humor”)
ni-naca-qua “mangio carne” (nahuatl, lett. “io carne-mangio”)
Soluzione;
Confesercenti → composto troncato (confederazione esercenti)
lach of ik schiet humor → composto sintagmatico
ni-naca-qua → composto incorporante
6) Qual’è la testa del composto pelapatate?
Soluzione:
Si tratta di un composto esocentrico
7) Prete operaio è un composto o un sintagma?
Soluzione:
Si tratta di un composto
8) Che tipo di composto è
Gòumǎi
Comprare + comprare “comprare, acquistare” (cin. mandarino)
Soluzione:
Si tratta di un composto dvandva / coordinativo
9) Scomporre nelle sue parti il lemma vivere:
Soluzione:
TEMA_______________
Radice vocale tematica desinenza flessiva
VIV E RE
10) Indicare, utilizzando la notazione con parentesi quadre, il processo di costruzione della parola complessa modernizzazione:
Soluzione:
11) Come si può indicare con una parafrasi la semantica del morfema derivazionale –izzare?
Soluzione:
“Rendere l’oggetto del verbo X” (Se X è un aggettivo)
12) Individuare e descrivere i morfemi dell’aggettivo
disarmonico
Soluzione:
#dis+armonic+o#
Dis-: prefisso con significato “non X”
armon-: radice (o base) del nome armonia
-ic-: suffisso che forma aggettivi da nomi
-o: morfema della flessione aggettivale maschile singolare
13) Individuare e descrivere i morfemi contenuti nell’avverbio
inevitabilmente
Soluzione:
in-: prefisso con significato di “non X”;
evit-: radice del verbo evitare;
-a-: vocale tematica;
-bil-: suffisso che forma aggettivi da verbi con significato di “che può essere X-ato” (dove X è un verbo transitivo);
-mente: suffisso che forma avverbi da aggettivi.
14) Come possiamo ricostruire il processo di formazione della parola dell’esercizio precedente?
Soluzione:
[evita]v
[[evita]v + bile]a
[in + [[evita]v + bile]a]a
[[in + [[evita]v + bile]a]a + mente]avv
[inevitabilmente]avv
15) Discutere la posizione della testa nel composto gentil sesso. Si tratta di un tipo produttivo in italiano? Motivare la risposta.
Soluzione:
La testa è a destra; si tratta di un tipo non produttivo in italiano, infatti presenta un ordine dei costituenti marcato (A+N).
16) Quali allomorfi ha il morfema flessivo femminile plurale dell’aggettivo italiano?
Soluzione:
-e per aggettivi che al maschile singolare terminano in –o (alto, bello);
-i per aggettivi che al singolare terminano per –e (veloce, interessante).
17) Qual è la relazione che intercorre tra queste due forme della flessione verbale inglese di terza persona singolare:
s/he come[z] s/he cross[iz]
18) Dare un esempio di composto con testa a destra in italiano.
19) Individuare gli elementi costitutivi delle seguenti parole e ricostruirne il processo di formazione:
controrivoluzionario
destalinizzazione
incoscientemente
Soluzione:
controrivoluzionario → #contro+rivoluzion+ari+o#
rivoluzione (nome)
controrivoluzione (nome)
controrivoluzionario (aggettivo / nome)
destalinizzazione → #de+stalin+izz+a+zion+e#
Stalin (nome)
stalinizzare (verbo)
destalinizzare (verbo)
destalinizzazione (nome)
incoscientemente → #in+coscient+e+mente#
coscienza (nome)
incoscienza (nome)
20) Individuare e descrivere i morfemi contenuti nelle seguenti parole:
Cassapanca
Extralinguistico
Approssimativamente
Soluzione:
Cassapanca
cass-: morfema lessicale legato, radice del nome “cassa”;
-a: morfema grammaticale legato della flessione nominale femminile singolare;
panc-: morfema lessicale legato, radice del nome “panca”;
-a: morfema grammaticale legato della flessione nominale femminile singolare.
Extralinguistico
extra-: morfema grammaticale derivazionale legato con significato di ‘fuori da X’;
lingu-: morfema lessicale legato, radice del nome “lingua”;
-istic-: morfema grammaticale derivazionale legato che forma aggettivi da nomi;
-o: morfema grammaticale legato della flessione aggettivale maschile singolare.
Approssimativamente
Approssim-: morfema lessicale legato, radice del verbo ‘approssimare’;
-a-: morfema grammaticale legato, vocale tematica del verbo ‘approssimare’;
-tiv-: morfema grammaticale derivazionale legato che forma aggettivi da verbi;
-a- : morfema grammaticale legato della flessione aggettivale
femminile singolare
-mente-: morfema grammaticale derivazionale legato che forma
avverbi da aggettivi.
21) Commentare la seguente serie di sostantivi femminili singolari dell’italiano:
Cuoca; mano; ape; crisi; virtù; città
Soluzione:
In italiano, la flessione del femminile singolare nei sostantivi ha tre allomorfi: -a, -o ed –e; crisi, virtù, e città sono sostantivi anch’essi sostantivi femminili, non scomponibili (la crisi vs. le crisi).
22) Dare un esempio di suppletivismo forte:
Soluzione:
essere – sono;
andare – vado:
pecora – ovino;
Giappone – Yamatologia;
Sri Lanka – Cingalese.
Fonte: http://www.emanuelebanfi.it/materiale_corsi/36@1/esercitazioni_morfologia.doc
Sito web da visitare: http://www.emanuelebanfi.it
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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