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Indice:
Allora partiamo il DOS sta per Disk Operation Sistem l'MS davanti sta solo per MicroSoft... il Dos appare come per magilla con il classico prompt
In fatti specie quello del dos ha forma:
ossia elenca tutto il percorso che hai fatto dalla Root
cosa si può fare a questo punto? be' non proprio tutto ma molto, l'unica limitazione del dos e che ne ha decretato la fine è che si può fare solo una cosa alla volta, ossia eseguire un solo programma detto task nel medesimo lasso di tempo, oltre a questo ci sono molti limiti sull'uso della memoria e della grafica ma queste sono altre storie...
Cmq. partiamo dalle operazioni basilari!
Sai che molto prima che usassero il termine cartelle si usava Directory? e i files si chiamavano files e non documenti... ed era tutto in bianco e nero e non c'erano icone e poi il computer chi l'aveva lo doveva (quasi) per forza saper usare (ed era per pochi eletti... bei tempi!) invece adesso per colpa di Winwdos computer lo usano cani e porci... (sigh.) [oltre a cani e porche anche gatti, perché il mio gatto di notte l'ho ritrovato a giocare a tetris...]
Ma torniamo a noi!
Per elencare il contenuto della Directory corrente (le cartelle di windows) si usa il comando DIR:
C:\>DIR
Questo elenca tutti i files e le sotto directory di una directory.
Alcuni parametri del dir...
Allora i parametri sono quelle opzioni che si mettono accanto hai comandi per fare qualcosina di più! in genere sotto dos si mettono dopo la barra "/" anche detta slash (ma forse non si scrive così.. be pace) perché si usano queste opzioni? be per molti motivi, ad esempio facendo dir se la lista dei files eccede la dimensione dello schermo (che sotto dos, non è grafico ma testuale ed è così fatto: 80 colonne per 24 righe) c'è uno scorrimento e si vedono a video solo gli ultimi files allora si usa il parametro "/p" che permette alla lista di fermarsi a fine schermata ed aspettare la pressione di un tasto... oppure per vedere i files nascosti..
Dir e parametri:
Comando |
Azione |
C:\>dir /p |
Lista i files e le sotto cartelle e aspetta che tu prema un tasto se eccede le dimensioni dello schermo |
C:\>dir /s |
Lista tutti i files nella cartella corrente e in tutte le sotto cartelle |
C:\>dir /ah |
Lista solo i files nascosti |
C:\>dir /ad |
Lista solo le sotto cartelle |
C:\>dir /as |
Lista solo i files di sistema |
C:\>dir /w |
Mette i files in quattro colonne |
C:\>dir /on |
Lista i files ordinati per nome |
C:\>dir /os |
Lista i files ordinati per grandezza |
C:\>dir /? |
elenca tutte le opzioni... |
Nota bene...! si può usare il carattere yolli asterisco "*" come una specie di accomulatore di nomi, mi spiego meglio se te vuoi elencare tutti i files con estenzione "txt" basta che tu digiti dir *.txt cmq. valgono le regole del cerca files di windows , percui se sai usare quello... non ci sono problemi, sennò vatti a iscrivere a matamtica
Bene adesso che so elencare i files e le sottocartelle che ci faccio? bene molte cose, innanzi tutto puoi imparare come muoverti tra le varie directroy e sotto directroy...
Esite un comando che si chiama CD che permette di fare questo, è l'acronimo di Change Direcrory e si usa in questo modo, si digita cd seguito dal nome della cartella in cui si vuole andare se è una sottocartella, supponiamoci ad esempio di trovarci nella cartella C:\WINDOWS\ e di volere entrare nella sotto cartella System, basta digitare:
C:\WINDOWS\>cd system
E il gioco è fatto! e per tornare indietro? be semplice cd.. mentre dove sei sei, se vuoi tornare nella root basta digitare cd\ e si torna in C:\> un discorso a parte meritano i percorsi assoluti se usi il percorso assoluto, compreso la lettera del drive (ossia il C:\ significa primo disco fisso, A:\ floppy eccetera..) da dove sei sei ci puoi accedere. Mi spiego con un esempio supponiti di trovarti nella cartella C:\GIOCHI\ e di voler accedere alla cartella C:\WINDOWS\SYSTEM\ non è che non va bene fare i seguenti passi:
C:\GIOCHI\> cd\
C:\>cd windows
C:\WINDOWS\>cd system
non che sia sbagliato ma puoi direttamete scrivere il percorso assoluto:
C:\GIOCHI\> cd\windows\system
oppure
C:\GIOCHI\>cd c:\windows\system
Be veniamo adesso alle cose interessanti... ossia come copiare, rinominare, muovere e cancellare un files. Be esistono fondamentalmente due modi di copiare un files usare il comando COPY oppure XCOPY cambia solo il semplice motivo che XCOPY può copiare anche le sotto cartelle mentre col COPY non si può fare, l'unico vantaggio del COPY è che un comando compreso nell'interprete dei comandi...
PICCOLA DIGRESSIONE: L’interprete dei comandi e il path |
Allora come funziona il DOS? (quello vero) be all'inizio accendi il Pc, e lui cosa fa? be' fa il test di tutte le periferiche, ossia di tutta la roba collegata, tipo tastiera, schermo e dischi... Esiste una cosuccia che si chiama sequenza di BOOT che specifica le unità predisposte a caricare il sistema, ad esempio l'unita C in fattispecie il disco rigido, be su questo disco nella ROOT esistono fondamentalmente due files nascosti che sono parte del sistema ossia MSDOS.SYS e IO.SYS questi sono proprio i files che il computer necessita per caricare il dos, perché come avrai visto su uno stesso modello di PC possono girare sistemi operativi diversi tutto sta è che sulla traccia 0 ossia la prima del disco ci siano scritte in modo giusto le cose giuste, comunque per tornare a noi, una volta caricati questi due files di sistema c'è n'è un ultimo necessario ossia command.com questo file è detto interprete dei comandi ossia l'interprete uomo macchina, questo interprete oltre a fornire un interfaccia basilare “C:\>” offre alcune piccole funzioni come muoversi fra le cartelle ad esempio o come copiare i files. |
Copiare e spostare file
Digressione finita! torniamo a copiare i files, per copiare un files la sintassi è xcopy file_di_origine file_di_destinazione dove file di origine è il nome del file da copiare, eventualmente specificandone anche il percorso se non è quello corrente e file di destinazione è il nuovo nome oppure semplicemente il nuovo percorso, in fatti specie anche qui si possono usare i caratteri jolly asterisco, "*", incluso, quindi per esempio per copiare tutti i files da un floppy alla cartella C:\TEMP basta digitare:
C:\>xcopy a:*.* c:\temp
la destinazione può essere implicita se vuoi copiare i files nella directory corrente ad esempio se sei già dentro temp , basta digitare xcopy a:*.*. Se l'origine contiene sotto cartelle si usa a fine riga l'opzione "/S" per esempio se sei nella cartella C:\GIOCHI\ e vuoi copiarci tutto il contenuto della cartella D:\SMARIO\ (che a sua volta contiene le sotto cartelle SOUND e GRAPHICS (è solo un esempio, ma è molto plausibile) digiti:
C:\GIOCHI>xcopy D:\SMARIO /s
NOTA: Il DOS non è case sensitive ossia minuscole e minuscole equivalgono per cui CD è uguale a cd uguale a Cd oppure cD...!
Per creare invece una sotto cartella si usa il comando MD acronimo di Make Directory seguito dal nome della nuova cartella, mentre per eliminare una cartella sotto DOS questa deve essere vuota, bisogna prima cancellare tuti i files in essa contenuta usando il comando DEL e infine il comando Remove Directory. Esempio, si fa sotto la root una cartella TEMP vi si copia il contenuto di un floppy (e questo lo sappiamo fare è scritto sopra) a questo punto se vogliamo eliminarla bisogna accedervi col comando cd temp ed eliminare i files al suo interno col comando DEL. Questo comando è piuttosto semplice si digita del seguito dal nome del file che si vuole cancellare oppure si usa il carattere jolly asterisco, "*", per specificarne una categoria, ad esempio del *.txt cancellerà tutti i files con estensione "TXT" per cancellare tutti i files è sufficiente scrivere del *.*. A questo punto la carella è vuota e può essere rimossa, per far questo bisogna portarci in una cartella superiore col comando cd.. e poi digitare rd nome_directory_vuota nel nostro esempio "rd temp". Per muovere un files esiste il comando move e si usa la stessa sintassi che per il comando XCOPY; l’unica differenza sostanziale del comando move è che la destinazione non può mai essere implicita se si vuole muovere qualcosa nella directory corrente e non si vuole scrivere il percorso è necessario usare il carattere jolly punto “.”
Ad esempio:
C:\TEMP\>move a:*.exe .
Sposta tutti i files exe dal floppy alla cartella corrente TEMP.
Files e attributi.
Come già detto sopra a proposito del comando dir, i files possono avere vari attributi che ne specificano alcune caratteristiche, come ad esempio se un file è nascosto oppure se è un file di sistema e via dicendo.
Per capire meglio riunisco il tutto in una tabella
Attrib. |
Significato |
A |
Archivio, ossia normalmente un file ha questo attributo |
H |
nascosto, i file con questo attributo non vengono listati con un comando dir standard |
R |
Lettura, i file con questo attributo possono essere solo letti |
S |
Sistema, ossia i file di sistema come MSDOS.SYS e IO.SYS |
Le lettere che contrassegnano gli attributi sono le iniziali delle rispettive voci in lingua inglese, ossia, Archive, Hidden, Read Only, System.
Per modificare gli attributi di un file esiste il comando attirb, che ha la seguente sintassi:
ATTRIB nomedelfile.estenzione +Attributo (per attivarlo) oppure –Attributo (per disattivarlo)
Dove attributo è specificato dalla lettera corrispondente nella tabella sopra.
Ad esempio per rendere un file di sola lettura è sufficiente scrivere: (supponiamo che vogliamo rendere di sola lettura il file leggimi.txt che si trova in C:\DOC)
C:\DOC\>attrib leggimi.txt +R
Gli attributi possono essere messi in cascata quindi ad esempio:
C:\DOC\>attrib leggimi.txt +R +H –A
È un comando legittimo.
Be le altre cose che puoi fare col dos le riassumo in una tabella:
AZIONE |
COMANDO |
Formattare un disco |
FORMAT A: |
Formattare un disco e renderlo un disco di sistema |
FORMAT A:/S |
Rendere un disco già formattato di sistema (ci devono essere però almeno 400 kb vuoti) |
SYS A: |
Vedere lo spazio disponibile su una unità |
CHKDSK unità |
Visualizzare a schermo il contenuto di un files |
TYPE nome_files |
Visualizzare lo stato della memoria |
MEM |
Cambiare nome ad un disco |
LABEL unità |
Visualizzare informazioni sul nume di un unità e numero di serie |
VOL unità |
Pulire lo schermo |
CLS |
Be se ne possono fare anche altre ma per ora mi fermo qui!
Un'altra cosa importante sotto dos è la reinderizzazione dell'output ossia possiamo dirottare l'uscita a video di alcuni comandi verso una periferica diversa dal video.
L'operatore utilizzato per questa operazione è il maggiore ">" seguito dal nome di una periferica oppure dal nome di un file.
Ad esempio l'istruzione:
C:\DOS\>DIR *.txt >lista.txt
Dirotta l'uscita del comando dir nel file lista.txt ovvero dopo aver eseguito questo comando avremmo un file chiamato lista.txt che contiene la nostra lista file.
Mentre per dirottare l'uscita verso la stampante è necessario scrivere:
C:\DOS\>dir *.txt >PRN
Se invece vogliamo far eseguire una operazione senza mostrarne il contenuto a video basta dirottare l'output verso il nulla...ù
C:\DOS\>dir *.txt >nul
Oltre ai file exe e com, il dos, come detto sopra, esegue il file con estenzione "bat". Ma cosa sono questi files? bene bat sta per batch che è un tipo di script, ossia piccoli programmini che si possono realizzare con un normale editor di testi, tipo l'edit del dos, e che fanno una serie di piccole operazioni. Infatti un files batch è semplicemente una seguenza di operazioni della riga di comando con qualche comanduccio in più.
Oltre ai comandi studiati sopra i nuovi comandi che sono utili per realizzare script batch sono:
echo e pause entrambi contenuti nell'interprete dei comandi, e il comando choice, che è un file a se stante.
Allora echo ha vari utilizzi, può scrivere qualcosa a video e quindi grazie al dirottamento dell’output anche in un file oppure mascherare le operazioni seguenti, infatti echo vuol dire eco ossia un qualcosa che ritorna.
Mi spiego meglio.
Forse la via più facile è parlare per esempi.
Facciamo un piccolo script batch che listi tutti i file txt e scriva “Hello Word!”.
Basta aprire l’edit del dos oppure il blocco note e scrivere:
@echo off
dir *.txt
echo Hello Word!
E salvare il tutto come hello.bat.
Adesso se da dos scrivete hello apparirà sullo schermo la lista dei file e txt e la scritta Hello Word!.
Bene commentiamo lo script, la prima riga echo off fa si che non vengano visualizzate l’esecuzione del comando ma non la scrittura dello stesso, infatti se si togli echo off prima della lista file si legge sullo schermo dir, mentre la chiocciolina “@” fa si che il comando seguente non venga visualizzato, togliendola la prima cosa che vedrete sarebbe echo off e poi la lista dei file txt e in seguito Hello Word. Per scrivere una riga vuota si deve usare “echo.” .
Possibili scelte dell’utente.
Bene veniamo adesso alle cose un po’ più interessanti, ossia come far scegliere qualcosa all’utente, per questo si deve utilizzare il comando choice che è in pratica un file denominato “choice.com” presente nel dos dalla versione 5.0 in poi.
Il comando choice ha i seguenti parametri: C, N e T.
Il primo imposta le lettere che l’utente ha a disposizione per fare una scelta, N dice al comando se visualizzare o meno quelle lettere e T aspetta un numero n di secondi e poi esegue una lettera preimpostata.
La sintassi completa è:
choice /C:[elenco lettere]/N/Tn,C prompt
Ossia permettere di scegliere tra una lista di caratteri, non li visualizza e dopo n secondi prende che l’utente abbia scelto il carattere C e stampa la stringa prompt. Chiaramente i parametri N e T possono essere omessi; veramente si può omettere anche C in questo caso i caratteri da cui si può scegliere di base sono il Si o il No ossia S e N però variano a seconda della lingua del sistema operativo ad esempio la versione italiana permette di scegliere tra S e N, quella inglese tra Y e N e la francese tra O e N. Quindi occhio!
Come si fa però a far eseguire comandi appropriati per ogni scelta?
Be per far questo si ricorre alle etichette e al costrutto if errorlevel goto.
Le etichette hanno un nome e si riconoscono perché iniziano con i due punti “:”.
Mentre bisogna sapere che, molti comandi dos ed eseguibili hanno un parametro di ritorno, questo parametro può essere intercettato e si può saltare all’etichetta voluta!, in pratica una etichetta è un ponto che io posso raggiungere tramite il costrutto if errorlevel goto, e non solo, a dire il vero… l’unica precisazione da fare è che le etichette vengono eseguite in cascata ossia se ce ne sono due di seguito e il nostro if salta alla prima eseguirà poi anche la seconda, per evitare che questo accada è necessario mettere a fine file una etichetta “fine” e saltarci dopo il codice di ogni nostra etichetta col comando goto (in inglese go to, vuol dire vai a).
Per esempio il comando choice restituisce come parametro di ritorno il valore numerico corrispondente alla posizione della lettera premuta ossia se attivate uno choice con la lista abc, il parametro di ritorno varrà 1 se premete la “a”, 2 la “b” e 3 la “c”.
Un ultima nota, prima di passare ad un esempio pratico, è che il costrutto errorlevel per funzionare correttamente deve essere strutturato in ordine decrescente ossia da 3 verso 1 nel nostro caso.
Un'altra cosa, negli script batch è possibile inserire dei commenti, basta che la stringa inizi con il comando rem, mentre se si vuol attendere la pressione di un tasto si può utilizzare il comando pause, che però stampa premi un tasto se non si vuol far scirvere nulla basta digitare pause >nul.
Supponiamo di voler realizzare un piccolo menù che esegua il comando dir, Edit oppure nulla:
--- Menu.Bat
@echo off
echo Menù.. scegli!
Choice /C:den Dir,Edit,Nulla
If errorlevel 3 goto dirr
If errorlevel 2 goto editt
If errorlevel 1 goto nulla
:dirr
dir
goto nulla
:editt
edit
goto nulla
:nulla
--- Fine!
Abbastanza chiaro! È come far saltare i comandi alla label scelta…!
Un ulteriore uso del costrutto if è if exist goto che funziona in modo analogo, solo che invece di controllare un risultato di un’eseguibile, salta all’etichetta se il file specificato esiste oppure se si usa il if not exist salta se non esiste.. facciamo un esempio:
--- Esiste.Bat
@echo off
REM contralla che esiste autoexec.bat
if exist c:\autoexec.bat goto si
if not exist c:\autoexec.bat goto no
:si
echo Autoexec.bat esiste
goto fine
:no
echo Autoexec.bat non esiste
:fine
--- Fine!
Un'altra cosa che si può fare con gli script batch è passargli dei parametri da riga di comando, questo si fa in maniera molto semplice, ossia la prima variabile passata ha indice uno e negli script batch le variabili sono indicate con il percento davanti quindi %1 è il primo valore passato da riga di comando mentre %2 sarà il secondo e così via… questi valori sono di tipo stringa ossia caratteri presi dall’alfabeto ascii, ossia lettere, numeri e simboli vari tutti fattibili con la tastiera.
Questo serviva a introdurre l’ultimo utilizzo del costrutto if ossia l’uguaglianza o la disuguaglianza di due stringhe.
Un altro uso del costrutto if è la condizione di uguaglianza tra stringhe che si costruisce in questo modo if stringa1 == stringa2 goto comando; chiaramente mettendo un NOT davanti al confronto si ottiene una disuguaglianza es. if not stringa1 == stringa2.
Ad esempio:
--- Uguale.bat
@echo off
if %1 == %2 goto uguale
if not %1 == %2 goto diverso
:uguale
echo %1 è uguale a %2
goto fine
:diverso
echo %1 è diverso da %2
:fine
--- Fine!
Questo script controlla due stringhe passate da riga di comando per vederlo funzionare devi scrivere qualcosa del genere:
uguale abc abc
oppure:
uguale abc cde
Un ultimo comando che può risultare utile è il comando CALL che consente di eseguire un altro script all’interno del chiamante ossia l’esecuzione dello script chiamante viene eseguita dopo aver eseguito lo script chiamato, chiaramente partendo dal punto dove si trova il comando CALL.
Mentre l’ultimo costrutto utile negli script che prenderò in esame in questa guida è il costrutto FOR %variabile IN (tipo di file) DO comando
Cioè la variabile assume il nome di ogni file del tipo specificato tra parentesi ed esegue un comando. Possiamo ad esempio fare uno script lista che funziona come il comando dir:
--- Lista.Bat
@echo off
echo Ricerchero tutti i file con estenzione %1
for %%i in (%1) do echo %%i
--- Fine
Ossia la variabile i (nei cicli if tutte le variabili devono essere precedute da due simboli di percentuale “%”) assume di volta in volto il nome del file specificato dal tipo %1, e ne stampa a video il valore.
Ad esempio per avere la lista di tutti i file con estensione “TXT” basterà digitare:
C:\DOS\>lista *.txt
It is all…
APPENDICE A: LE DIMENSIONI
Ti sei mai chiesta come funzionano le dimensioni di files e dischi? se non te lo sei mai chiesta continua a leggere...
Allora il DOS si basa su un alfabeto di 256 caratteri numerati da 0 a 255 questo alfabeto si chiama ASCII in cui ogni carettare è rappresentato dal codice binario relativo e poichè in binario per avere 256 combinazioni occorre lavorare su 8 bit, detto byte, questa è l'unità base! ossia 1 byte, un carattre.. ad esempio Paranco 7 caratteri cioè 7 byte! poi ci si muove sulle potenze del 2 di orgine 10 quindi 2^10=1024 byte ossia 1KiloByte e poi 1024 KiloByte (2^20) = 1 MegaByte, 1024 MegaByte (10^30) = 1 GigaByte e così via...
La dimensione di un files indica quanti caratteri contiene.
Ci si muove sulle potenze di due perchè tutto funziona in sistema binario, ora è bene sapersi muovere su questo, allora, l'invenzione del sustema di numerazione due fu ideato nell'antica preistoria per comunicare il numero di mammut in una valle da una collina ad un altra, ora è vero che a quei tempi avevano una vista buona ma non così buona da riuscire da collina a collina a vedere il numero delle dita alzate, massimo riuscivano a scorgere se un braccia ero alzato oppure no. Quindi non potendo comunicare su un sistema decimale (le dita sono infatti 10) ma potendo usare solo due cifre cioè braccio giù=0 e braccio su=1 inventarono seduta stante il sistema in base due.
Passare dal sistema binario a decimale è molto semplice basta prendere il numero binario come sequenza di zeri e uni e fare questa piccola considerazione quando la cifra è zero alla somma si aggiunge zero (quindi nulla) mentre quando la cifrea è uno si aggiunge alla somma la potenza di due che ha peso uguale alla posizione dentro la stringa, ad esempio:
il numero 100010 vale 0+2^1+0+0+0+2^5 ossia 2+32=34 spiengandomi un po' meglio:
Si parte da destra verso sinistra (per amore di cronaca: il bit ossia la cifra più a destra è quella che ha peso minore e si chima LSB che sta per last significative bit, che significa bit meno significativo, e il primo bit, ossia la cifra più a destra è invece detta MSB ossia most significative bit, che significa bit più significativo , infatti è quello che ha peso maggiore. inoltre il LSB è anche detto bit di parità infatti quando questo è 0 il numero sarà pari mentre quando questo è 1 il numero è dispari.) dicevo partendo da destra si fa una scanzione delle cifre, se si trova un 1 si somma la potenza di due che ha come esponente la posizione della cifra nel numero se zero si somma zero.
Per passare invece da decimale a binario si fa la divisione intera per 2, fermandoci quando il quoziente è 1 e si concatenano i resti dall'ultimo verso il primo ossia:
17 / 2 quoziente 8 resto 1 il quoziente è 1 no allora si continua
8 / 2 quoziente 4 resto 0 il quoziente è 1 no allora si continua
4 /2 quoziente 2 resto 0 il quoziente è 1 no allora si continua
2 /2 quoziente 1 resto 0 il quoziente è 1 si allora ci si ferma e si concatena all'ultimo quoziente
tutti i resti dall'ultimo al primo ossia: 1 conc 0 conc 0 conc 0 conc 0 conc 1 = 10001.
APPENDICE B: LE VARIABILI AMBIENTE
Sotto dos un file viene eseguito nella directory dove si trova e generalmente esegue file nella sua cartella, a volte però un programma ha bisogno di sapere dove si trovano particolari files sul disco fisso. Questo è il caso di molti compilatori di vari linguaggi di programmazione oppure editor di testo arcani necessitano che esista un file di configurazione in una loro cartella poi specificata in una variabile ambiente.
Allora comunque il discorso è più semplice le variabili ambiente sono di solito usati come contenitori per settare un certo tipo di percorso ad esempio la varibile path viene usata dal dos per ovviare al problema di poter eseguire file solo sotto la cartella corrente, infatti anche molti comandi dos, come xcopy visto sopra, sono in realtà file eseguibili, quindi tutti i percorsi dentro la variabile path sono riconosciuti come possibili percorsi per lanciare gli eseguibili ad esempio se hai un path del tipo:
PATH=C:\DOS;C:\JAVA1.3\BIN;
e ti trovi nella cartella C:\HOME e digiti:
javac
In reltà il comando javac è un file denominato javac.exe che si trova nella cartella C:\JAVA1.3\BIN infatti sotto DOS non è necessario specificare l'estenzione di un file eseguibile, si può anche scrivere direttamente javac.exe ma non è molto comodo, allora dicevo, una volta digitato il comando e premuto invio il dos controlla che quello che hai digitato non sia un comando dell'interprete dei comandi se non è ricerca il file eseguibile nella cartella corrente se non lo trova li lo cerca nelle cartelle specificate nella variabile di ambiente PATH, se non lo trova nemmeno lì da un messaggio di errore del tipo:
comando o nome di file non valido.
Ora dove e come si specificano queste variabili?
Bene per quanto riguarda il dove è semplice poichè nella root ossia directory principale del disco si trova il file di configurazione autoexec.bat che è il primo file eseguito all'avvio del computer dopo aver caricato l'interprete dei comandi; il come è ancora più semplice basta infatti aprire l'autoexec.bat con un editor di testi ASCII ossia che non salvi formattazzione caratteri e menate varie ma che salvi solo testo puro e semplice (come il notepad di winzoz oppure l'edit del dos) ed il comando che permette di specificare variabili di ambiente è il comando set che si usa nella forma SET nome_variabile=percorso.
Ad esempio:
SET HOME=C:\HOME
SET CLASSPATH=C:\HOME\CLASSPATH
Scrivendo semplicemente SET si ottiene una lista di tutte le variabili ambiente col rispettivo valore. Semplice no?
per versioni più aggiornate di questa guida: http://web.tiscalinet.it/paranco/
Fonte: http://pcprimipassi.altervista.org/joomla/guide-sistemi-operativi/11-guida-al-dos/download
Sito web da visitare: http://pcprimipassi.altervista.org/
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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