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La serie di norme ISO 9000
L’obiettivo primario dell’ISO è di diffondere sempre più l’uso di norme internazionali rispetto a quelle nazionali che di fatto in passato hanno costituito barriere tecniche protettive dei mercati: concetto che non ha più senso in un mercato che tende quotidianamente ad estendersi. La “cultura della qualità” si è evoluta passando prima per un fase in cui la qualità era garantita attraverso controlli statistici (collaudi) sui prodotti finali (o su semilavorati in corso di processo), per cui quelli non soddisfacenti i requisiti richiesti venivano scartati (controllo “successivo”, controllo qualità). La fase successiva, sviluppatasi in un contesto di forti sviluppi tecnologici, accresciuta competizione sui mercati e di stretti rapporti coi fornitori, passa attraverso il riconoscimento della qualità quale elemento strategico di successo. Per cui, oltre che attraverso un controllo successivo, questa (= il rispetto dei requisiti) passa attraverso un analisi preventiva dell’azienda che non è più considerata come un monolite di cui le singole parti svolgono attività a sé stanti, ma bensì con un sistema di processi interconnessi, per cui solo attraverso l’individuazione, la gestione, l’analisi e il miglioramento di questi si giunge a soddisfare i requisiti di qualità (gestione della qualità). Di conseguenza l’assicurazione qualità è molto più estesa del controllo qualità: essa comprende la pianificazione e l’implementazione di sistemi stabiliti per assicurare che i requisiti della qualità siano rispettati. Assicurazione qualità ha un’accezione prettamente preventiva, mentre controllo qualità verifica la conformità del prodotto durante e/o al termine del processo produttivo.
Tuttavia inizialmente tale gestione puntava ad assicurare comunque la conformità a predeterminati requisiti relativi inizialmente al prodotto, poi al processo produttivo. In particolare il progresso tecnologico ha generato l’esigenza di un vero e proprio corpo normativo di riferimento che tuttavia rimaneva differenziato da settore a settore. In effetti le prime norme di assicurazione della qualità furono sviluppate nel 1959 per scopi militari dal Dipartimento della difesa USA. Lo scopo di questo standard era di unificare i requisiti relativi ai sistemi qualità da applicare a tutti i fornitori del dipartimento in modo che non si avessero forniture di armamenti che presentassero specifiche differenti. Lo sviluppo di norme volte a standardizzare i rapporti tra produttore e fornitori condusse inizialmente alla definizione di norme contrattuali tra singolo produttore e singolo fornitore, per estendersi poi via via ad interi settori ed economie e paesi. Nel 1987 l’ISO pubblica la prima edizione delle norme ISO 9000, che si basano ancora sugli standard del settore militare (e di altri settori), che rappresentano il primo sforzo unificatore in materia di qualità: infatti con queste si cerca di raggruppare, sotto un’unica disposizione, regole applicabili a vari settori per il raggiungimento dell’obiettivo della qualità. Restava però il carattere di norme volte ad assicurare la qualità come conformità a dei requisiti. A questa segue, in accordo con la procedura dell’ISO per cui le norme devono essere riesaminate e ripubblicate ogni cinque anni, una revisione nel 1994 con un conseguente arricchimento dei contenuti ed infine nel dicembre 2000 un’ulteriore revisione, Vision 2000. I fattori che hanno spinto verso questo processo innovativo così forte sono: 1) necessità di adottare una gestione orientata ai processi, più aderente all’evoluzione nell’organizzazione dei sistemi di produzione; 2) necessità di correggere i problemi emersi con l’applicazione del modello delle norme ISO 9000 del 94, che hanno spinto le imprese ad un applicazione troppo rigida e burocratizzata; 3) esigenza di coinvolgere anche le piccole imprese che hanno trovato difficoltà ad implementare il modello del 94; 4) spingere le imprese ad una applicazione delle norme non finalizzata alla semplice certificazione ma al miglioramento; 5)assicurare compatibilità con altri modelli di gestione (es. norme ISO 14000 relative al sistema di gestione ambientale). Lo standard iniziale era composto da cinque norme (9000, 9001, 9002, 9003, 9004) e l’attuale 9001 era invece scomposta in 3 norme in ragione della fase del processo produttivo che si svolgeva: progettazione, produzione, distribuzione; con l’approccio per processi si sono tralasciate queste scomposizioni per cui si è fatta della 9001 l’unica norma di riferimento indipendentemente dalla fase svolta. Con quest’ultimo standard si assiste al passaggio dal sistema di assicurazione della qualità al sistema di gestione per la qualità per il quale si gestisce l’obiettivo qualità attraverso la soddisfazione del cliente e il miglioramento continuo; si acquisisce dunque una visione d’insieme del comportamento dell’organizzazione. La norma non definisce più solamente le modalità per assicurare la rispondenza ai requisiti ma anche, e soprattutto, delle metodiche per implementare un sistema di gestione per la qualità che sia “indipendente” dalla realizzazione dello specifico prodotto o processo concreto. L’intera organizzazione è tesa verso la qualità come un tutt’uno sistemico, e non più come semplice sommatoria di attività svolte dai singoli comparti, sganciati gli uni dagli altri. Elemento portante di questo sistema diviene dunque un approccio per processi alla gestione. L’obiettivo è quindi legare l'applicazione della norma non più solo all'emissione di un certificato ma all'introduzione di una nuova cultura. La nuova famiglia è composta da tre norme:
Le tre norme ricomprendono tutte le norme della precedente versione del 1994. La famiglia delle norme ISO 9000 rappresenta uno standard che ha consentito di uniformare e riconoscere a livello mondiale un modello per la implementazione del Sistema di gestione della qualità nelle organizzazioni.
In sostanza la norma promuove l’adozione, lo sviluppo e il miglioramento dell’efficacia del sistema di gestione per la qualità al fine di accrescere la soddisfazione del cliente. Elemento essenziale (mezzo) per realizzare un sistema di gestione per la qualità è seguire un approccio per processi: applicazione di un sistema di processi all’interno dell’organizzazione e la loro identificazione, gestione e interazione. Il modello proposto dalla norma si focalizza (obiettivo) sulla soddisfazione del cliente, sul soddisfacimento dei requisiti cogenti e sul miglioramento continuo basato sulla misurazione delle prestazioni a tutti i livelli dell’organizzazione (soddisfazione del cliente, sistema di gestione per la qualità, processi, prodotti).
La ISO 9000:2000 introduce gli “otto principi di gestione per la qualità” che l’alta direzione dovrebbe seguire per guidare l’organizzazione verso il miglioramento delle prestazioni:
Questi otto principi di gestione per la qualità costituiscono la base per le norme sui sistemi
di gestione per la qualità nell'ambito della famiglia ISO 9000.
Definisce inoltre quello che è il processo che sottende a tale approccio, che si compone di diverse fasi e che segue una logica che guida l’utente all’implementazione:
a) determinare le esigenze e le aspettative dei clienti e delle altre parti interessate;
b) stabilire la politica e gli obiettivi per la qualità dell'organizzazione;
c) determinare i processi e le responsabilità necessari per conseguire gli obiettivi per la
qualità;
d) determinare e fornire le risorse necessarie per conseguire gli obiettivi per la qualità;
e) stabilire metodi per misurare l'efficacia e l'efficienza di ciascun processo;
f) mettere in atto queste misure per determinare l'efficacia e l'efficienza di ciascun processo;
g) determinare i mezzi per prevenire le non conformità ed eliminarne le cause;
h) stabilire ed applicare un processo per il miglioramento continuo del sistema di gestione
per la qualità
Lo schema (in fig. 1) riassume la logica e l’insieme dei principi che la norma porta avanti. Questo, infatti, evidenzia le relazioni sia interne che esterne che l’organizzazione mantiene col cliente visto prima in una fase a monte (esigenze) e in una successiva (verifica e misurazione della soddisfazione), il quale dunque entra in contatto con l’organizzazione in vari modi:
La norma sottolinea come la 9001 possa essere utilizzata in coppia con la 9004 per costituire una coppia definita “coerente” essendo le norme complementari nei contenuti (pur mantenendo la stessa struttura), anche se possono essere utilizzate in modo indipendente. Infatti entrambe fanno riferimento agli stessi principi di gestione della qualità ma la finalità delle due norme è diversa:
La norma consente una maggiore compatibilità con altri sistemi di gestione assicurando la possibilità di allineare o integrare il proprio SGQ con altri sistemi correlati(ambientale, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, economico-finanziaria, ecc..). In effetti mentre in passato il concetto di qualità è stato storicamente associato al soddisfacimento di bisogni di carattere essenzialmente economico (qualità economica), oggi si è diffusa, accanto alla domanda di qualità economica, la domanda di nuove e più ampie forme di qualità per la soddisfazione di una più vasta gamma di bisogni espressi da un insieme più ampio di stakeholders (qualità ambientale, del lavoro, delle informazioni, etica, alimentare).
Lo scopo e il campo di applicazione sostengono il carattere “volontario” e “generalista” della norma. Infatti la norma specifica i requisiti di un SGQ quando un’organizzazione ha l’esigenza di dimostrare la sua capacità di fornire con regolarità prodotti conformi ai requisiti dei clienti, o alle norme cogenti applicabili e quando si desidera crescere la soddisfazione dei clienti (scopo). Inoltre la norma si applica a tutte le organizzazioni indipendentemente dalle dimensioni, settore tipo o prodotti forniti.
In particolare il SGQ viene costruito ponendo l’attenzione su quattro aree, che rappresentano i requisiti fondamentali del sistema:
Tuttavia non tutti i requisiti devono essere applicati così come previsti dalla norma (ISO 9001). Non è necessario che essi siano tutti applicati separatamente (senza altri ulteriori previsti dall’impresa); ciò dipende naturalmente dalle esigenze dei clienti dell’organizzazione e dai suoi processi. Indipendentemente che essi siano applicati separatamente o in aggregazione con altri, ciò che conta è che vengano soddisfatti pienamente. Pertanto la norma esprime il “cosa” e l’organizzazione dovrà esprimere il “come” per la sua realtà. Inoltre la norma prevede anche di poter modellare il SGQ considerando l’opportunità di valutare le possibili “esclusioni ammesse”. Se l’organizzazione può ridurre lo scopo del proprio SGQ deve esplicitarlo nel manuale della qualità. In ogni caso:
Fonte: http://lab.artmediastudio.it/www-storage/appunti/177503/29127/La%20serie%20di%20norme%20ISO%209000.docx
Sito web da visitare: http://lab.artmediastudio.it
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