I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Il rame viene depositato per diversi motivi ma in particolare:
Due sono le tipologie di soluzioni di ramatura più utilizzate: quelle basiche al cianuro e quelle acide al solfato. Limitate applicazioni hanno ottenuto i bagni al pirofosfato e quelli al fluoborato.
La ramatura al cianuro, malgrado la sua pericolosità, è comunque molto importante in operazioni galvaniche sia per depositi di aggancio che per depositi a spessore quando sia necessario limitare le tensioni interne. I bagni sono caratterizzati da un elevato potere penetrante e possono essere applicati direttamente ad acciai e leghe di zinco a differenza dei bagni acidi. Infatti, immergendo un pezzo di ferro o una lega di zinco in un bagno acido di rame, si avrebbe la deposizione di rame per cementazione.
Il sale di partenza per la formazione del bagno è il cianuro di rame (CuCN) che deve essere complessato con KCN o NaCN per ottenere un complesso solubile in acqua. La forma complessa più importante è rappresentata da K2Cu(CN)3 o Na2Cu(CN)3. La somma del cianuro richiesto per complessare in questo modo il rame più quello richiesto per il buon funzionamento del bagno (cianuro libero) rappresenta il cianuro totale.
La presenza di cianuro libero stabilizza i vari complessi cianurati del rame, però il numero di ioni rame disponibili alla scarica catodica diminuisce con l’aumento della concentrazione del cianuro libero. La polarizzazione catodica invece aumenta ed aumenta così il potere penetrante della soluzione. Il deposito che si ottiene è duro e con grana fine.
La concentrazione del cianuro libero deve essere mantenuta entro limiti ben prefissati. Un aumento eccessivo riduce il rendimento catodico fino a favorire la scarica dell’idrogeno che provoca puntinature ed esfoliazioni del deposito. Se si opera in difetto invece non si solubilizza il CuCN che si forma all’anodo. Questo si ricopre di uno strato di questo sale insolubile quindi si polarizza e non permette la dissoluzione ulteriore dell’anodo.
Gli anodi di rame devono essere di elevata purezza e possono essere in piastre o in quadrotti inseriti in cestelli di rete di titanio entrambi insacchettati in sacchi di meraklon. Se il contenuto di rame aumenta nella soluzione basta sostituire qualche anodo di rame con altrettanti di acciaio fino a trovare le condizioni di stabilità. Il rapporto ottimale fra la superficie anodica e catodica è circa 2:1
La deposizione da questo bagno si utilizza per aumentare l’adesione specie nel caso di superfici passive. Quando viene usato per leghe di zinco bisogna operare con bassa concentrazione di ione idrossido (4 g/l) per evitare l’attacco basico. Un esempio di bagno al sodio è descritto nella tabella sottostante.
Cianuro di Rame |
CuCN |
25-20 g/l |
Sodio cianuro |
NaCN |
40-60 g/l |
Sodio carbonato |
Na2CO3 |
10-15 g/l |
Sodio idrossido |
NaOH |
3-4 g/l |
Temperatura |
|
25-60 °C |
Densità di corrente |
|
0.5-4.0 A/dm2 |
Tempo di deposizione |
|
30-180 sec |
Efficienza catodica |
|
30-60 sec |
Agitazione |
|
Nessuna o meccanica |
Può essere necessario aggiungere del sodio carbonato per migliorare la conducibilità del bagno. La concentrazione di tale sale comunque aumenta con l’invecchiamento del bagno per assorbimento della CO2 dall’atmosfera o per idrolisi e ossidazione del cianuro. Se il carbonato supera certe concentrazioni si deve sostituire una parte di bagno aggiungendo di conseguenza il cianuro di rame ed il sodio cianuro fino a ripristinare le condizioni ideali. La concentrazione del carbonato può essere ridotta per precipitazione con carburo di calcio e successiva filtrazione. In questo caso le reazioni interessate sono le seguenti:
CaC2+2H2O=Ca(OH)2+C2H2
Ca(OH)2+Na2CO3=2NaOH+CaCO3
Un ultimo sistema per ridurre la quantità di carbonato di sodio consiste nel raffreddare la soluzione con una serpentina di raffreddamento in modo tale che il carbonato cristallizzi sulla serpentina stessa.
Vengono utilizzati per ottenere uno spessore notevole in un tempo limitato. Si utilizza per questo una elevata concentrazione di rame cianuro, alta temperatura per aumentare la conducibilità e gli effetti diffusivi e quindi un’alta densità di corrente. Lucentezza e grana sottile si può ottenere mediante correnti pulsate e con l’utilizzo di appropriati additivi.
Una tipica formulazione è data da:
Rame cianuro |
CuCN |
70-80 g/l |
Potassio cianuro |
KCN |
100-120 g/l |
Potassio carbonato |
K2CO3 |
15 g/l |
Potassio idrato |
KOH |
15 g/l |
Tartrato di sodio e potassio |
KNaC4H4O6*4H2O |
45 g/l |
Temperatura |
|
60-70 °C |
Densità di corrente |
|
3-10 A/dm2 |
Efficienza catodica |
|
90-100 |
Agitazione |
|
Meccanica o con aria |
Ai bagni di rame al cianuro vengono spesso aggiunte delle sostanze brillantanti quali sodio bisolfito o sodio solfito. Queste aggiunte riducono la polarizzazione catodica e quindi peggiorano il potere penetrante. Se si aggiunge anche del tartrato si riducono le dimensioni dei grani del rame depositato. Attualmente i brillantanti comprendono sostanze come il trifenilmetano, la cetil-a-betaina, selenio bisditiocarbammato ed altri composti del selenio e potassio tiocianato specialmente in bagni ad alto contenuto in cianuro.
Vantaggi:
Svantaggi:
Un bagno di ramatura al solfato è costituito essenzialmente da rame solfato ed acido solforico. La deposizione di rame può essere effettuata ad alta intensità di corrente per cui questo elettrolita è adatto a depositare alti spessori. Il peggior svantaggio è rappresentato dal basso potere penetrante e dalla impossibilità di deporre direttamente su acciaio e ferro. Un oggetto in acciaio o ferro sposta il rame dalla soluzione secondo la reazione:
CuSO4+Fe-->FeSO4+Cu
Il rame così precipitato non aderisce al ferro. Per questo motivo deve essere applicato prima un film di rame da un bagno al cianuro dopodiché il pezzo viene trasferito nel bagno acido dove si potrà ottenere lo spessore desiderato. Esiste la possibilità di depositare un flash di rame chimico direttamente su ferro utilizzando una soluzione acida di solfato rameico in presenza di un inibitore come la acetiltiurea. Si ottiene un film aderente senza l’intervento di bagni al cianuro. In questo caso speciale notevole importanza ha la preparazione dei pezzi perché viene a mancare l’effetto detergente del cianuro.
Una formulazione tradizionale utilizzata con i bagni acidi al solfato è la seguente:
Rame solfato |
CuSO4 |
170-220 g/l |
Acido solforico |
H2SO4 |
50-70 g/l |
Cloruri |
Cl- |
100 ppm |
Tiurea |
|
10 ppm |
Destrina |
|
10 ppm |
PH |
|
Acido da acido solforico |
Temperatura |
|
Ambiente |
Densità di corrente |
|
2-6 g/L |
|
|
|
E’ consigliabile operare con alte concentrazioni di rame. La presenza dell’acido solforico diminuisce la solubilità del solfato di rame (fig. 8.5)
L’acido solforico ha le seguenti funzioni:
Al catodo avviene la reazione di riduzione del rame secondo la :
Cu2+ + 2e-->Cu
Ma studi cinetici hanno dimostrato che lo ione rameico dapprima si riduce a ione rameoso:
Cu2+ + e --> Cu+ stadio lento
Il quale a sua volta passa a rame metallico
Cu+ + e --> Cu stadio veloce
All’anodo invece avviene l’ossidazione del rame col processo inverso:
Cu --> Cu2+ +2e
L’efficienza catodica ed anodica è di circa il 100% sotto normali condizioni operative.
Poiché la polarizzazione catodica per l’incremento della densità di corrente è bassa il potere penetrante del bagno al solfato è inferiore a quello al cianuro. Il potere penetrante del bagno acido può essere migliorato aumentando la concentrazione dell’acido solforico e diminuendo quella del rame solfato o diminuendo la temperatura. I bagni acidi hanno di solito una buona tolleranza nei riguardi delle impurezze ma se sono presenti arsenico antimonio e ferro si ottengono depositi rugosi. Importante è anche l’uso di anodi di rame fosforoso e l’agitazione con insufflazione d’aria.
Per ottenere dei depositi lucidi è necessario evitare la contaminazione del bagno da sostanze organiche e metalli dannosi. Per quanto riguarda le sostanze organiche queste possono provenire dai brillantanti o trascinate dai pezzi dai bagni precedenti. Si possono comunque eliminare mediante un trattamento con carbone attivo il quale eliminerà anche parte dei brillantanti che andranno reintegrati nelle opportune concentrazioni. Per quanto riguarda i metalli possiamo sinteticamente rappresentarne gli effetti:
Antimonio |
>50 ppm |
Ruvido, polverulento |
Arsenico |
>50 ppm |
Ruvido, polverulento |
Bismuto |
>50 ppm |
Ruvido, polverulento |
Cadmio |
>500 ppm |
Polarizza l’anodo, sottrae cloruri alla soluzione |
Ferro |
>1000 ppm |
Riduce la conducibilità ed il potere penetrante del bagno |
Nickel |
>1000ppm |
Riduce la conducibilità ed il potere penetrante del bagno |
Selenio |
>10 ppm |
Polarizza l’anodo,provoca ruvidità |
Tellurio |
>10 ppm |
Polarizza l’anodo,provoca ruvidità |
Stagno |
>500 ppm |
Si deposita chimicamente,polarizza gli anodi |
zinco |
>500 ppm |
Polarizza l’anodo, sottrae cloruri alla soluzione |
Vantaggi e svantaggi della ramatura acida
I vantaggi della ramatura acida possono essere così sintetizzati:
Si possono ottenere alti spessori ad elevate densità di corrente e quindi in tempi brevi.
Per la caratteristica precedente il bagno è adatto per operazioni di elettroformatura
La soluzione è molto più stabile rispetto a quella al cianuro e la sua composizione è meno critica
I depositi sono più livellanti di quelli degli altri bagni di ramatura
Non vi sono grossi problemi di sicurezza ambientale
Gli svantaggi sono:
Basso potere penetrante
Difficoltà nella ramatura di ferro e acciaio.
Le soluzioni dei bagni al pirofosfato contengono rame pirofosfato Cu2P2O7 e K4P2O7. In soluzione il rame è presente prevalentemente come anione Cu(P2O7)26-. Come nel caso dei bagni al cianuro il complessante pirofosfato deve essere presente in eccesso. Esso promuove una efficiente dissoluzione degli anodi, previene la formazione di sali insolubili e assicura una complessazione completa. Il sale potassico è preferito per la sua solubilità e maggior conducibilità rispetto al sale sodico. Il rapporto minimo in peso fra pirofosfato e rame deve essere 7:1. Valori inferiori di questo rapporto rendono difficoltosa la solubilità degli anodi per cui il bagno si impoverisce in ioni rame mentre valori più elevati del rapporto non generano alcun effetto negativo. Assieme ai due sali base vengono aggiunti altri componenti per migliorare le proprietà del deposito ed aumentare la velocità di deposizione. Questi includono l’ammoniaca, nitrati, acidi alifatici ed altri agenti organici. La presenza di ammoniaca e composti organici quali ossalati e citrati aumenta la lucentezza del deposito. Citrati e ossalati funzionato anche da agenti tamponanti del pH.
Una composizione tipica è la seguente:
Rame pirofosfato |
Cu2P2O7*3H2O |
25-120 g/l |
Potassio pirofosfato |
K4P2O7 |
100-400 g/l |
Ammoniaca conc |
NH4OH |
1-2 cc/l |
Temperatura |
|
20-50 °C |
PH |
|
8.2-8.8 |
Densità di corrente |
|
0.5-10 A/dm2 |
Agitazione |
|
Meccanica o aria |
Le concentrazioni più basse servono per depositi flash, quelle più elevate per forti spessori.
Le soluzioni al pirofosfato necessitano di una vigorosa agitazione altrimenti si forma un film scuro non aderente che diminuisce la densità di corrente operativa. Può essere utilizzata l’agitazione meccanica anche se è preferibile quella con aria . I pirofosfati a differenza dei cianuri non subiscono decomposizione e non si formano carbonati. L’efficienza catodica è circa del 100%.
Si ottengono depositi a grana fine, duri ma ragionevolmente duttili La duttilità diminuisce con l’aumento eccessivo della concentrazione dell’ammoniaca e del pH. L’effetto delle condizioni operative sulla duttilità sono illustrate in figura
Le soluzioni di pirofosfato posseggono proprietà livellanti e hanno un potere penetrante simile a quello dei bagni al cianuro. L’effetto delle variabili del bagno sul potere penetrante e sull’efficienza catodica è sommariamente indicata nella tabella seguente:
Variabile |
Potere penetrante |
Efficienza |
Pirofosfato/rame |
Aumenta |
Leggera crescita |
Rame |
Aumenta |
Non Cambia |
Ammoniaca |
Diminuisce |
Non Cambia |
PH |
Diminuisce |
Leggera crescita |
Densità di corrente |
Diminuisce |
Diminuisce |
Temperatura |
Diminuisce |
Leggera crescita |
Agitazione |
Aumenta |
Non Cambia |
|
|
|
Soluzioni basate su una soluzione al pirofosfato sono utilizzate prima della nickelatura su basi costituite da leghe di zinco. Nel caso dei bagni acidi è infatti necessario depositare prima un sottile strato di rame da un bagno al cianuro. Il bagno al pirofosfato è utilizzato nell’ elettroformatura e nella ramatura dei circuiti stampati. L’elevato potere penetrante lo consiglia nella ramatura di componenti con superfici complicate e forate.
Il rame fluoborato ha una elevata solubilità;le soluzioni basate su questo sale possono contenere una concentrazione doppia di rame rispetto a quelle al solfato. A causa delle elevate densità di corrente utilizzabili e della elevata efficienza catodica, normalmente il 100%, il bagno è utilizzato per l’elettroformatura dove è richiesta una rapida deposizione di grossi spessori. Una tipica formulazione può essere la seguente:
Rame fluoborato |
Cu(BF4)2 |
400-500 g/l |
Acido fluoborico libero |
HBF4 |
30-40 g/l |
Acido borico |
H3BO3 |
30 g/l |
PH |
|
0,3-0,6 |
Densità di corrente |
|
10-40 A/dm2 |
Temperatura |
|
35-45°C |
La densità di corrente catodica permessa è determinata dalla temperatura del bagno e dal grado di agitazione. Con temperature nell’intervallo 35-45°C e vigorosa agitazione si possono utilizzare correnti fino a 50 A/dm2.
I bagni al fluoborato producono una grana fine, un deposito livellato, ma la presenza di piombo in soluzione anche in piccole concentrazioni può causare opacità. Questo può essere eliminato con l’aggiunta di acido solforico che precipita il piombo come solfato.
Determinazione volumetrica del rame in un bagno al solfato
Reagenti:
PROCEDURA:
Prelevare 2cc di di bagno mediante una pipetta graduata e scaricare in una beuta da 300 cc.
Aggiungere 100 cc di acqua demonizzata e ammoniaca conc fino a comparsa di una intensa colorazione blu e aggiungere qualche goccia di acido acetico per rendere la soluzione più limpida.
Titolare con la soluzione di tiosolfato fino ad ottenere una colorazione giallo-paglierina.
Aggiungere 5 ccdi soluzione di salda d’amido e continuare la titolazione fino ad ottenere una soluzione incolore.
Siano A i cc di sodio tiosolfato 0,1 n utilizzati.
Calcolo: g/l di Cu = A*3,177
g/l CuSO4*5H2O = A*11,977
Determinazione dell’acido solforico in un bagno di ramatura acida
Reagenti:
PROCEDURA:
Prelevare 2 cc di bagno mediate una pipetta graduata e scaricare in una beuta da 300 cc.
Aggiungere 5 gocce di metilarancio e titolare con la soda 0,1 N fino a viraggio dell’indicatore.
Siano A i cc di soda 0,1 N utilizzati.
Calcolo: g/l di H2SO4= A*2,45
Determinazione complessometrica dei cloruri in un bagno di ramatura acida
Reagenti:
PROCEDURA
Prelevare 100 cc di soluzione di bagno in una beuta da da 300 cc e aggiungere 2 cc di acido nitrico,10 cc di potassio permanganato, 10 cc di argento nitrato e riscaldare finché tutto il precipitato è coagulato. Permettere la sedimentazione per 10 minuti,filtrare su filtro fascia nera ,lavare il precipitato con demonizzata acidulata con acido nitrico per eliminare il rame. Quando il lavaggio è completo sciogliere il precipitato di argento cloruro con 10 cc di ammoniaca, aggiungere 100 cc d’acqua ,una punta di spatola di potassio tetraciano nicolato e riscaldare a 50 °C. Aggiungere una punta di spatola di muresside e titolare con EDTA 0,01 M fino al viraggio da arancio a Magenta.
Siano A i cc di EDTA 0,01 M utilizzati:
Calcolo: g/l Cl-= A*0,709
g/l NaCl= A*1,169
Determinazione del rame in un bagno di ramatura alcalino
Reagenti:
POCEDURA:
Prelevare 10 cc di bagno in un pallone tarato da 100 cc e portare a volume con acqua distillata. Trasferire 5 cc di questa soluzione in una beuta da 300 cc ,diluire con 50 cc di acqua distillata e aggiungere nell’ordine 5cc di ammoniaca, 2-3 cc di perossido di idrogeno e 2-3 cc di argento nitrato. Aggiungere una punta di spatola di muresside e titolare con EDTA 0,05 M fino a comparsa di una colorazione porpora.
Siano A i cc di EDTA.
Calcolo: g/l Cu= A*6,35
Reagenti:
PROCEDURA:
Prelevare 10 cc di bagno in una beuta da 300 cc, diluire con 150 cc di acqua, aggiungere 3 gocce di ammoniaca e 1 cc di soluzione di potassio ioduro. Titolare con argento nitrato 0’1 N finché la soluzione assume una colorazione lattescente.
Siano A i cc di soluzione di argento nitrato utilizzato.
Calcolo: g/l di NaCN = A*0,98
g/l di KCN = A*1,3
Determinazione del carbonato libero in un bagno di ramatura alcalino
Reagenti:
PROCEDURA
Prelevare 10 cc di soluzione di bagno in un beker da 400 cc, diluire con 200 cc di acqua distillata e aggiungere 30 cc di soluzione di bario cloruro.Quando il precipitato si è depositato filtrare con filtro a fascia bianca e lavare il precipitato sul filtro con acqua calda. Porre il filtro con il precipitato in una beuta da 300 cc, aggiungere 100 cc di acqua distillata, 25 cc di acido cloridrico 1 N e alcune gocce di sol.di metilarancio.Titolare con NaOH 1 N fino a viraggio.
Siano A i cc di NaOH 1 N utilizzati.
Calcolo: g/l Na2CO3 = (25-A)*5,3
g/l K2CO3 = (25-A)*6,91
Fonte: http://www.ing.unitn.it/~colombo/TRATTAMENTI_GALVANICI_DEI_METALLI/File%20relazione/Ramatura.doc
Sito web da visitare: http://www.ing.unitn.it
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve