Imballaggi in plastica

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I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Imballaggi in plastica

 

LA PLASTICA


SAI COS’E’ LA PLASTICA?

La plastica è una sostanza organica che nasce da risorse naturali quali carbone, sale comune, gas, e soprattutto petrolio.
SAI PER QUALI PRODOTTI E' USATA LA PLASTICA?
Con il progresso della tecnologia sono nati numerosi tipi di plastica per soddisfare ogni esigenza:
Polietilene (PE):Si usa per la fabbricazione dei sacchetti di plastica, film per imballaggi per alimenti, sacchetti per la spazzatura, bottiglie per il latte, flaconi di shampoo e detersivi, nastri adesivi.
Polivinilcloruro (PVC): Usata per le bottiglie dell'acqua, contenitori per cioccolatini, pellicole per film, adesivi e teloni
Polipropilene (PP): Viene usato per confezionare il gelato e lo yogurt, per siringhe, per i sacchetti della spazzatura, pavimenti e componenti interni delle auto
Polistirolo (PS): Si usa per produrre vaschette alimentari, isolamenti termici e acustici, per l'imballaggio di prodotti.
Polietilentereftalato (PET): usata per delle bottiglie, per bevande gassate, per i nastri audio, e videocassette.
Policarbonato (PO): Usato per apparecchi di illuminazione, per caschi protettivi e biberon.
DOVE SI RACCOGLIE LA PLASTICA?
La plastica è un materiale che può essere raccolto negli appositi contenitori di colore giallo predisposti dalla ASM (Azienda Sevizi Municipalizzata) nella tua città.


SAI PERCHÉ  É IMPORTANTE RICICLARE LA PLASTICA?
Riciclare la plastica è importante perché:

  • si risparmiano le materie prime (come il petrolio)
  • si ottiene un risparmio energetico
  • si riduce l'accumulo nell’ambiente di sostanze nocive
  • si ottiene un risparmio economico sullo smaltimento dei rifiuti

Inoltre la plastica è un materiale tossico e pericoloso; la plastica bruciata nell’inceneritore libera sostanze dannose per l'ambiente e per l'uomo. Al contrario se la plastica viene accumulata in discariche impiega milioni di anni per degradarsi e anche se sottoterra può produrre sostanze nocive.

Processo di smaltimento naturale della plastica


ELENCO DEL MATERIALE CHE SI PUÒ  RICICLARE
Si possono riciclare:

  • Bottiglie per acqua e bevande
  • Flaconi o dispensatori per alimenti (creme, salse yogurt)
  • Confezioni rigide o flessibili per alimenti in generale (affettati, formaggi)
  • Buste e sacchetti blister e contenitori rigidi sagomati (gusci per giocattoli.)
  • Vasi per piante e fiori

 

 

ELENCO DEL MATERIALE CHE NON SI PUÒ  RICICLARE
Non si possono riciclare: 

  • Confezioni rigide o flessibile (pasta fresca o frutta).
  • Film e pellicole per alimenti o per imballaggio
  • Manufatti in plastica
  • Rifiuti ospedalieri
  • Custodie per cd, musicassette e videocassette
  • Posate in plastica

 

 

 

 

PLASTICA: CHE FARE?

La plastica è un materiale che è diventato parte della nostra vita quotidiana, infatti la ritroviamo nella varie attrezzature uti­lizzate per lo sport, nei giocattoli, nelle varie confezioni per l’uso domestico. La plastica è igienica, comoda, sicura e conve­niente.
L’uso della plastica è sempre più diffuso e sostituisce in molti casi altre materie: il me­tallo, il legno, la ceramica, il vetro e la carta.

CHE COS’E’ E COME SI OTTIENE

La plastica è una sostanza organica che nasce da risorse natura­li: carbone, gas ma so­prattutto petrolio. Soltanto il 4% del pe­trolio estratto viene im­piegato per produrre plastica, mentre il 96% viene utilizzato come combustibile.

Il processo di formazio­ne dei materiali plastici parte introducendo il pe­trolio all’interno di grandi torri, qui viene portato ad altissime temperature, e le sostanze che lo compongo­no si possano separare. Il pro­dotto che si ottiene è simi­le a chicchi di riso. Abbiamo ottenuto la plastica; basta aggiungere colo­ranti e additivi, lavorarla e si trasformerà in bottiglie, scatole, contenitori vari, utensili etc.

STORIA DELLA PLASTICA
La prima produzione della plasti­ca si ebbe all’incirca verso la metà del 1800    partendo dalla lavorazione di alcune sostanze derivate dalle piante. Queste sostanze trattate con altre sostanze chimiche davano una sostanza con caratteristiche simili ai materiali plastici naturali.
Questa sostanza con il calore poteva essere modellata per produrre oggetti di varie for­me. La sostanza chiamata celluloide venne successivamente utilizzata per la fabbricazione di oggetti, scatole polsini e colletti.

La scoperta della celluloide ha salvato la vita a elefanti, perché era l’avorio delle loro zanne che veni­va utilizzato per la realizza­zione di oggetti di vario tipo tra cui le palle da biliardo.

 

Le ricerche e gli studi continuarono negli anni e gli studiosi ricercarono nuovi tipi di sostanze. Nacquero così il PVC e il PET con i quali si po­tevano produrre un numero di prodotti sempre maggiori.

 

LE CARATTERISTICHE DELLA PLASTICA

La plastica ha una diffusione ed un utilizzo vastissi­mi che la rendono pratica e convenien­te. La plastica è :
Leggera: in settori come l’imballaggio e il settore auto­mobilistico, le parti in plastica che vanno a sosti­tuire elementi in metallo (paraurti, in­terni) alleggeriscono il suo peso permettendo così un consumo infe­riore;

Sicura ed igienica: infatti le ma­terie plastiche sono meno pericolose del vetro in quanto sono infrangibili, più sicure del metallo perché non arrugginiscono;
Resistente e duratura: le materie plastiche permettono di resistere a diverse condizioni quindi durano più a lungo
Conveniente e comoda: molte delle materie plastiche sono utilizzate per confezionare prodotti ali­mentari, anche perché traspa­renti; inoltre i materiali come il PVC, il polietilene e il polipropilene sono molto usate negli ospedali per vari scopi ri­ducendo così i costi di gestione;

Adattabile: la plastica con l’aggiunta di appo­siti additivi alle materie prime la rendono resistente agli urti, non arrugginisce, ne aumentano la rigidità, ne diminuiscono l’infiammabilità, diviene molto versatile e quindi adattabile facilmente a diversi usi;

Buon isolante: la plastica viene utilizza­ta per la produzione di tazze, tazzine, bic­chieri, sia per uso domestico  che nei distributo­ri automatici di bevande essendo un buon isolan­te;

Riutilizzabile: tutti sappiamo che utilizzare saggiamente le nostre preziose risorse è una questione importante, a sua volta il riutilizzo è uno dei modi per raggiungere tale obiettivo. La plastica è preziosa perché utilizza una quanti­tà minima di materie prime ed energia nel corso della produzione e della lavorazione. Ciò significa che per ogni prodotto vengono usati in propor­zione meno petrolio ed energia, con un impatto ambientale decisamente minore.

In grado si sostenere le innovazioni: nel corso di tutta la sua storia la plastica ha consen­tito al designer di rinnovare e migliorare i pro­dotti esistenti e di crearne di nuovi. L’utilizzo in campo medico delle materie plasti­che ha permesso non solo di aumentare l’igiene e la sicurezza, ma ha anche permesso sviluppi d’avanguardia nella microchi­rurgia. Gli imballi di plastica hanno reso possibile confezioni pratiche e anche la durata  dei cibi freschi è stata prolungata grazie all’uso di pellicole per chiusure sottovuoto.
Anche nelle comunica­zioni la plastica ha un ruolo importante, basti pensare ai telefoni cellulari e ai computer con i quali si può acce­dere più facilmente alle informazioni e con­tattare persone che sono anche molto lontane.

In natura noi sappiamo che i rifiuti prodotti da certi organismi sono sfruttati da altri or­ganismi formando così un ciclo di riutilizzo continuo. Ogni materiale ha un suo tempo di decomposi­zione :

  • una lattina di alluminio ha un tempo da 20 a 100 anni;
  • una bottiglia di vetro circa 4000 anni;
  • un giornale da 4 a 12 mesi,
  • un fazzoletto di carta da 3 a 6 mesi;
  • un torsolo di mela da 15 giorni a 3 mesi;
  • una bottiglia di plastica può avere un tempo da 100 a 1000 anni.

Per la plastica poiché la sua richiesta è in au­mento in molti settori, bisogna cercare di tro­vare dei modi per garantire il suo massimo recupero per evita­re un grosso impatto ambienta­le. Indispensabile per la buona riu­scita del processo di riciclo della plastica è la se­parazione nelle nostre case, ed il deposito dei rifiuti plastici nei cassonetti indicati. Le bottiglie e i flaconi devono essere schiac­ciati in modo da occupare il mini­mo spazio possibile.

 

 

Fonte: http://www.programmallp.it/est/product_show.php?id_project=2008-1-DE3-COM06-00146-8&id_product=16

Sito web da visitare: http://www.programmallp.it

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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