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MODELLO PER LA VALUTAZIONE TECNICO-ECONOMICA, IN AMBITO STRATEGICO, DELL’IMPIEGO DELLA POTENZA TRATTORISTICA AZIENDALE
La corretta scelta della potenza trattoristica installata nelle aziende agricole è uno dei fattori che maggiormente condiziona le prestazioni tecnico-economiche delle aziende stesse. In termini di sistema, ai fini di detta scelta, è necessario considerare l’azienda come un insieme di sottosistemi produttivi che sono tra loro integrati e la cui conduzione risulta inoltre condizionata da aspetti ambientali di contesto che hanno una elevata influenza sulle tecniche impiegabili.
Per il dettaglio che qui interessa possiamo immaginare l’azienda come un sistema composto da due principali sottosistemi:
All’interno del sottosistema delle produzioni erbacee abbiamo che ogni coltura che viene attivata necessita che venga svolta una serie di operazioni colturali che sono tipiche per la medesima e che debbono essere svolte in ben determinati periodi utili. A ogni singola operazione deve essere associata una determinata macchina operatrice e questa richiederà di essere accoppiata ad un trattore il quale deve soddisfare le esigenze in termini di potenza e forza di trazione sufficiente a fare in modo che l’operatrice stessa possa svolgere il suo lavoro fisico nel tempo assegnato.
L’impiego delle diverse operatrici e le loro richieste in termini di potenza risulta inoltre condizionato dal tipo di terreno in cui si deve andare ad operare in quanto questo condiziona l’entità delle forze necessarie per ricreare una struttura agronomicamente valida.
Il sottosistema per la produzione zootecnica richiede che vengano svolte le operazioni di alimentazione e governo degli animali che sono differenti a seconda della specializzazione degli allevamenti. Anche in questo caso si dovrà ricorrere ad operatrici in genere specifiche e motrici in genere aspecifiche.
La potenza trattoristica deve essere quindi adeguata alla dimensioni dei differenti sottosistemi e alle loro caratteristiche intrinseche.
Per una analisi di tipo strategico è tuttavia troppo complesso andare ad analizzare nello specifico i diversi diagrammi produttivi estrinsecando le diverse operazioni e le diverse macchine impiegate. E’ invece possibile partendo da dati sintetici dei consumi energetici delle diverse colture e da una stima di massima delle richieste del sottosistema zootecnico, risalire alla potenza trattoristica che potrebbe soddisfare efficacemente da un punti di vista tecnico una determinata azienda. Ciò anche sulla base di dati medi di ore di lavoro necessarie per mettere in essere le diverse produzioni.
Un aspetto fondamentale da considerare per una scelta corretta dei trattori riguarda l’esigenza di assicurarsi che, in fase di utilizzazione aziendale, i trattori stessi possano essere impiegati utilizzando al massimo le prestazioni in grado di offrire. Ciò riguarda:
Orbene, il costo di gestione di un generico trattore varia, in funzione dei due parametri sopra richiamati, secondo le curve delle Figg. 2.3 e 2.4. Da esse si vede chiaramente che:
Ciò significa che occorre sempre:
Quindi, un modello approssimato ma utile ad avere un’idea dell’ordine di grandezza della potenza trattoristica Pm necessaria a coprire i fabbisogni aziendali è riferito alla conoscenza della necessità di energia che è necessaria per effettuare le lavorazioni alle diverse colture in un tempo adeguato a sfruttare economicamente i trattori che debbono sviluppare tale energia.
La quantità di energia necessaria dipenderà quindi:
Il problema è quello di trovare un livello di potenza trattoristica aziendale che soddisfi le esigenze tecnico-economiche sopra individuate. Partendo dall’energia necessaria per le esigenze sia di campo sia di stalla, dalle ore lavorate e da un’ipotesi di numero di trattori utilizzabili a livello di azienda è necessario scegliere quella soluzione che presenti i maggiori vantaggi tecnico-economici ed organizzativi
Per quanto riguarda la potenza necessaria per le operazioni di campagna possiamo in prima istanza individuare la seguente relazione:
dove:
Pm = potenza trattoristica [kW]
S = Superficie delle singole colture [ha]
E = Energia richiesta per la coltivazione (solo a trattori) [kWh/ha]
h = ore di impiego teoriche del trattore in lavoro TT (esclusi tutti i perditempo) [h]
Il tipo di coltura con riferimento alle sue esigente in termini di operazioni da svolgere è quindi il primo fattore che condiziona la potenza trattoristica. E’ così da sottolineare che:
I valori di E per le condizioni medie italiane della Pianura del Nord Italia sono riportati in tab. 2.4.
Importante è rimarcare il significato del valore h. In questo caso non è impiegato il valore delle ore complessive di lavoro dei trattori (quelle che si leggono sui contatori di cui i trattori stessi dispongono), ma le ore durate le quali le macchine sviluppano la loro potenza per fornire l’energia necessaria alle lavorazioni. In pratica si tratta di tener conto dell’efficienza aziendale. Il valore utilizzato per addivenire ad una utilizzazione della potenza ottimale è quindi dell’ordine delle 500 ore.
Analogamente a quanto visto sopra per il calcolo della potenza trattoristica le ore di lavoro dei trattori dipendono in prima istanza dalle lavorazioni di campagna e dalla superficie investita con le differenti colture. Per cui in prima istanza possiamo scrivere la seguente:
Htr = S * H
Gli atri fattori che influenza le ore di lavoro sono:
Per i primi 5 punti già si è visto sopra a proposito della potenza trattoristica. Il medesimo approccio e i medesimi valori dei coefficienti si applicano anche al presente caso delle ore di lavoro.
Per quanto riguarda le condizioni di accorpamento dell’azienda possiamo distinguere tra:
Htr = S * H * d * β * t * (1 + (p/100) – x)) * j *a
|
H (h/ha) |
E |
|
10-20 |
400-500 |
|
10-30 |
500-750 |
|
10-30 |
500-700 |
|
10-30 |
600-950 |
|
20-45 |
600-900 |
|
15-35 |
450-550 |
|
15-35 |
900-1100 |
|
20-40 |
900-1200 |
|
20-35 |
700-900 |
|
20-37 |
700-900 |
|
20-40 |
700-900 |
Fonte: http://users2.unimi.it/lzzmsm/calcola_p_tratt_az2.doc
Sito web da visitare: http://users2.unimi.it/
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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