Colloquio di lavoro
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Colloquio di lavoro
IL COLLOQUIO
Chi è convocato per un colloquio ha sicuramente già dato una buon’impressione di se con il curriculum, e quindi sta partendo con il piede giusto. Ora è arrivato il gran momento del contatto personale, dove è necessario dare il meglio ed essere molto convincenti. Qualche piccolo consiglio:
- Puntualità: mai presentarsi al colloquio di selezione in ritardo, magari giustificandosi con le classiche scuse. Mancare l’orario dell’appuntamento darà sicuramente una cattiva impressione d’inaffidabilità e disorganizzazione.
- Il tempo a disposizione non è mai molto, un’ora nel migliore dei casi e spesso molto meno. Per questo è importante essere consapevoli e saper esporre i propri punti forti, che cosa ci caratterizza rispetto agli altri e perché potremmo essere l’ "acquisto" migliore per l’azienda. è quindi utile saper esporre con chiarezza anche le nostre motivazioni, gli obiettivi che ci spingono a desiderare una certa posizione in un'azienda e cosa speriamo di ottenere dall’esperienza.
- Mai farsi trovare impreparati o cadere nel mutismo. Soprattutto, saper riconoscere i propri difetti e punti deboli, senza portare giustificazioni inesistenti, è indice di maturità e crescita. Tutti possono sbagliare, l’importante è saper fare dei tentativi per migliorarsi.
- Normalmente il colloquio si articola in due fasi o incontri. Solitamente, nella prima parte il selezionatore chiede al candidato di parlare di se stesso, affrontando magari chiarimenti e approfondimenti su alcune parti del curriculum e della lettera di presentazione. Può quindi essere utile prepararsi prima ad affrontare ogni richiesta di chiarificazioni, dando una buon’impressione delle proprie capacità relazionali e decisionali. Saper intavolare un discorso su se stessi è inoltre indice di buone abilità organizzative a livello mentale, nell’articolare una sequenza logica senza cadere nel panico.
- La seconda parte del colloquio è invece centrata sulle conoscenze che il candidato ha dell’azienda in cui sta per andare a lavorare, delle sue aspettative, cosa immagina dell’ambiente e dei colleghi. è quindi importante anche in questo caso arrivare preparati, e quindi informarsi prima su tutto ciò che riguarda la struttura e le funzioni della società, magari grazie al sito Web e opuscoli vari. Nel caso ci si trovi impreparati su qualche domanda, è sempre utile mostrarsi in ogni caso interessati e chiedere ulteriori informazioni.
- Ricordarsi di ringraziare al termine dell’incontro e di informarsi sui tempi della selezione. è importante non lasciarsi mai andare finché non si è usciti dal luogo del colloquio, perché è proprio negli ultimi momenti che si è maggiormente sotto esame. è inutile "correre via" e rispondere sbadatamente ad una domanda posta dopo che ci si è già alzati; solitamente sono le più difficili e "a trabocchetto" perché il selezionatore si aspetta che l’attenzione e le difese del candidato si siano abbassate.
Per concludere, ecco un elenco delle domande tipiche che ci sarà sottoposto durante il colloquio:
- "Mi parli di lei, delle sue esperienze e motivazioni"
- "Che cosa la caratterizza e distingue dagli altri candidati?"
- "Che contributo porterebbe alla nostra azienda? E perché ha scelto questa posizione?"
- "Che cosa conosce e cosa le interessa della nostra azienda?"
- "Parli dei suoi punti di forza e di debolezza"
- "Parli delle sue precedenti esperienze di lavoro", oppure "non ha precedenti esperienze, come pensa di articolare il nuovo lavoro?"
- "Come vede il suo futuro e il suo lavoro ideale?"
- "Che cosa spera di ricevere dalla nostra azienda?"
- "Qual è il suo livello di conoscenza della lingua straniera? Sarebbe in grado di sostenere una conversazione o scrivere una lettera?"
- "Descriva l’ambiente che pensa di incontrare nel suo nuovo lavoro"
- "Le persone che la conoscono cosa dicono di lei?"
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Fonte: http://digilander.libero.it/sidony/images/colloquio.DOC
Sito web da visitare: http://digilander.libero.it
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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