Lavori socialmente utili

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Lavori socialmente utili

LAVORI SOCIALMENTE UTILI

Cosa sono

I Lavori Socialmente Utili (LSU)sono attività che svolgono una duplice funzione:

da un lato mirano a sottrarre il lavoratore in cerca di occupazione dall'usura personale;
dall'altro mirano a rendere produttiva la spesa assistenziale utilizzando le suddette professionalità in opere e servizi di interesse comune a tutti i cittadini.

Il Decreto Legislativo 1 dicembre 1997, n.468 ha definito quattro tipologie di Lavori Socialmente Utili:

Lavori di pubblica utilità finalizzati alla creazione di occupazione, ossia che prevedono l'impegno dei soggetti promotori a realizzare nuove attività stabili nel tempo e devono contenere un piano d'impresa relativo alle attività che si intendono promuovere alla fine del progetto, mirati in particolari bacini di impiego, della durata di 12 mesi, prorogabili al massimo di due periodi di 6 mesi;
Lavori socialmente utili mirati alla qualificazione di particolari progetti formativi volti alla crescita professionale in settori innovativi, della durata massima di 12 mesi;
Lavori socialmente utili per la realizzazione di progetti aventi obiettivi di carattere straordinario, della durata di 6 mesi, prorogabili al massimo per un periodo di 6 mesi, con priorità per i soggetti titolari di trattamenti previdenziali (lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria o in Mobilità);
Prestazioni di attività socialmente utili da parte di pubbliche amministrazioni.

Destinatari

Lavoratori in cerca di prima occupazione o disoccupati iscritti da più di 2 anni nelle liste del collocamento, lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, lavoratori in CIGS, gruppi di lavoratori espressamente individuati per la gestione di esuberi nel contesto di crisi aziendali, categorie di lavoratori individuate mediante delibera della Commissione Regionale dell'Impiego, persone detenute per le quali sia prevista l'ammissione al lavoro esterno come modalità del programma di trattamento.

Partecipare alle attività dei Lavori Socialmente Utili non determina l'instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o di mobilità.

I lavoratori sono impegnati per un orario settimanale di 20 ore e per non più di 8 ore giornaliere.

Soggetti promotori

Amministrazioni pubbliche, enti pubblici economici, società a totale o prevalente partecipazione pubblica, dalle cooperative sociali e loro consorzi.

Indennità

E' prevista, per quei lavoratori che non fruiscono di alcun trattamento previdenziale un assegno per LSU di lire 800.000 mensili. Per i lavoratori che già percepiscano l'indennità di mobilità, il trattamento straordinario di integrazione salariale o un altro tipo di trattamento speciale di disoccupazione, una integrazione è prevista solo nel caso il lavoratore venga utilizzato per un tempo superiore a quello previsto (20 ore settimanali).

Finanziamento

A carico del fondo nazionale per l'occupazione.

Agevolazioni per l'occupazione di Lavoratori Socialmente Utili

Cosa prevede il decreto interministeriale lavoro-tesoro del 21 maggio 1998

In attuazione del D.I. del 21 maggio 1998, dal 24 gennaio 1998, data di entrata in vigore del decreto legislativo 1 dicembre 1997 n. 468, il Fondo per l'Occupazione ha destinato la somma di 150 miliardi, per ciascuno degli anni dal 1998 al 2004, quale incentivo per la ricollocazione lavorativa dei soggetti impegnati nei progetti di lavori socialmente utili.

Chi sono i beneficiari?

Lavoratori socialmente utili:

che hanno conseguito una permanenza nei progetti di LSU di almeno 12 mesi al 31/12/97
che, già impegnato in progetti LSU entro il 31/12/97, completerà i 12 mesi nel corso del 1998.

Prepensionamento

Il lavoratore o la lavoratrice impegnato/a in progetti LSU cui manchino meno di 5 anni al raggiungimento dei requisiti pensionistici potranno usufruire di un contributo a fondo perduto pari al 50% dei contributi volontari per il periodo occorrente.

In questo caso si percepirà da subito la pensione, in misura proporzionale ai contributi già versati, e il 50% dei contributi potrà essere detratto dalla stessa pensione.

Nota: se si è in possesso dei requisiti richiesti questo vuol dire riuscire a ottenere da subito una pensione comunque superiore all'assegno mensile di LSU, senza l'obbligo di svolgere alcuna attività. Inoltre si può essere utilizzati in LSU ricevendo l'eventuale integrazione all'assegno da parte dell'ente promotore.

Dimissioni dai LSU

Chi decide di uscire dai LSU entro il 1998 ottiene l'anticipazione dell'assegno che sarebbe spettato fino al completamento del progetto di LSU. Per il 1999 si ottiene solamente il 50% di quanto dovuto.

Promozione di lavoro autonomo

Chi vuole avviare attività autonome, singole o associate, o diventare socio lavoratore di una cooperativa ha diritto ad un contributo di L. 18 milioni pro capite. Inoltre ulteriori 20 milioni sono previsti per le spese di avvio - entro il 31 dicembre 1998 - di ciascuna impresa o cooperativa.

Se questo avviene entro il 1998 si ha inoltre diritto alla anticipazione dell'assegno che sarebbe spettato fino al completamento del progetto di LSU. Per il 1999 si ottiene solamente il 50 % di quanto dovuto.

Inoltre, nei comuni dell'obiettivo 5b, la Regione eroga ulteriori 10 milioni ciascuno nei primi 2 anni.

I lavoratori impiegati in LSU che vogliano presentare progetti individuali per l'avvio di attività autonome, possono rivolgersi alla "Società per l'Imprenditorialità Giovanile" usufruendo di contributi fino a L. 60 milioni con il cosiddetto "Prestito d'onore".

Fonte: http://digilander.libero.it/sidony/images/LAVORI%20SOCIALMENTE%20UTILI.doc

Sito web da visitare: http://digilander.libero.it

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