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Il Sistema Qualità
Concetti Base e Definizioni
Il Sistema Qualità comprende la struttura organizzativa, le attività, i programmi e le azioni tendenti ad assicurare che un prodotto, un processo o un servizio sia conforme agli obiettivi prefissati e agli scopi per cui deve essere impiegato .
Se consideriamo il termine Qualità nel suo significato più vasto, intendendo con esso economia, sicurezza, disponibilità, affidabilità, ne consegue che il Sistema Qualità ha la finalità di assicurare la soddisfazione del cliente (Assicurazione della qualità o garanzia della qualità ) coinvolgendo l’attività sistematica e coordinata di tutti gli enti e le funzioni dell’organizzazione aziendale.
Alla base della definizione di Sistema Qualità c’è il concetto di sistema : per sistema si intende un insieme di oggetti (parti, componenti, funzioni ecc.) legati tra loro da relazioni di interdipendenza .
Interdipendenza significa che un intervento effettuato solo su una singola parte del sistema ha ripercussioni anche sulle altre,per cui quando si parla di sistema è necessario un approccio globale e non parziale .
Con l’approccio sistemico non si vuole assolutamente sminuire l’importanza dei componenti ma si intende considerarli e studiarli in ragione del loro essere “parti del Sistema”.
Per ottenere questo importante risultato è necessario pianificare e organizzare le cose (le attività, i ruoli, le responsabilità, i supporti operativi) in modo da coinvolgere tutti i funzionari aziendali
Attività coinvolte nel Sistema Qualità.
In base alle considerazioni fatte, emerge che il Sistema Qualità interessa tutte le fasi, a partire dall’identificazione iniziale delle esigenze e delle aspettative del cliente fino al loro soddisfacimento.
È evidente quindi che il concetto di qualità in azienda è assolutamente indipendente dalle dimensioni, dal fatturato, dal numero dei dipendenti, dal settore merceologico, dalle tecnologie produttive utilizzate.
I Dieci Punti Della Qualità Totale
Volendo schematizzare i concetti base della Qualità Totale li possiamo riassumere in dieci punti sequenziali:
La normazione, pur essendo un’esigenza piuttosto sentita fin dai primordi della civiltà, ha avuto un serio sviluppo con l’avvento della cultura industriale del XIX secolo. La definizione di norma data dall’UNI (Ente nazionale Italiano di Unificazione) è la seguente:
“La norma è un documento prodotto mediante consenso di tutte le parti interessate e approvato da un organismo riconosciuto, che fornisce, per usi comuni e ripetuti, regole, linee guida o caratteristiche relative a determinate attività o ai loro risultati, alfine di ottenere il miglior ordine in un determinato contesto”.
Gli obiettivi fondamentali della normazione sono i seguenti:
Attualmente la struttura normativa opera su tre livelli:
Per molti anni le norme erano riferite ai prodotti industriali e avevano un’impronta di carattere unicamente tecnico-scientifico e quindi caratterizzata dallo studio dei metodi e delle tecniche .
La formalizzazione di norme che contribuissero a garantire, nel rapporto cliente/fornitore, il rispetto dei requisiti concordati, risale al periodo compreso tra gli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta, e riguardò il settore militare. Il ministero della Difesa britannico introdusse norme e procedure che dovevano essere applicate dai suoi fornitori per ridurre gli scarti; in tempi successivi, incorporavono le norme militari AQAP adottate nei paesi Nato, ben presto i benefici dell’applicazione di chiare regole risultarono evidenti anche in altri settori industriali. Nel 1979 vennero istituite le norme Britanniche BS5750, che riportarono i criteri organizzativi di un Sistema di Qualità che un’organizzazione deve possedere. Nel 1987, in un contesto in cui erano già presenti altre norme di carattere nazionale e internazionale sui sistemi Qualità per i settori commerciale, industriale, militare e nucleare, l’ISO emette le Norme per la Qualità con sigla ISO 9000, equivalenti come contenuto alle BS5750.
L’ISO è costituita da più di 100 membri, i cui rappresentanti sono i vari organismi nazionali (ANSI negli Stati Uniti, BSI in Gran Bretagna, DIN in Germania e UNI in Italia); ha sede a Ginevra ed il suo scopo è quello di promuover norme comuni, elaborate da comitati tecnici, che facilitano la circolazione di beni e servizi, promovendo la cooperazione a livello economico, tecnico, scientifico ed intellettuale. Queste norme sono generiche e si applicano a qualsiasi tipo di industria.
Le norme ISO 9000, emesse a livello internazionale sono state recepite a livello europeo e dai singoli paesi con i propri organismi nazionali ; in Italia questo compito è espletato dall’UNI.
Nella prima edizione del 1987, la conversione,oltre alla sigla europea EN e a quella italiana UNI nel processo di accoglimento ha modificato il numero da 9000 a 29000. Oggi non si applica più questo sistema e nella seconda edizione del 1994 il numero 9000 è stato ripristinato.
Le norme ISO 9000:1994 comprendono:
ISO 9000 - È la “carta stradale”, definisce i termini ed i principi chiave,non fornisce metodi o procedure di controllo qualità;
ISO 9001 - Specifica i sistemi di qualità relativi alla progettazione,alla produzione e all’assistenza tecnica;
ISO 9002 - specifica i sistemi per la produzione,l’installazione e l’assistenza tecnica (ma non per ricerca e sviluppo);
ISO 9003 - specifica i sistemi di qualità per l’ispezione finale ed il collaudo;
ISO 9004- fornisce una guida per la gestione della qualità e assiste l’organizzazione nello sviluppo e nella messa a punto di un sistema qualità.
Le norme ISO della serie 9000 del 1987, pur costituendo un notevole passo avanti nel campo dell’unificazione e della standardizzazione, hanno dimostrato delle criticità nel loro utilizzo e nella loro applicazione .Le principali criticità riscontrate sono le seguenti:
Per i problemi sopraelencati nel 2000 sono state emanate le nuove ISO 9000-2000 conosciuta anche come norma “Vision 2000”. E’ composta soltanto dalla 9000, 9001 (in cui sono confluite anche le 9002 e 9003) e 9004:
UNI EN ISO 9000 “Sistemi di gestione per la qualità – Fondamenti e terminologia”;
UNI E ISO 9001 “Sistemi di gestioni per la qualità – Requisiti”;
UNI EN ISO 9004 “Sistemi per la gestione per la qualità – Linee guida per il miglioramento delle prestazione”.
La nuova documentazione, mantiene sostanzialmente inalterati i requisiti previsti per le ISO 9000-1994 con l ‘aggiunta di due elementi fondamentali:
Il fine ultimo della revisione delle Norme è quello di indicare un percorso che porti, in accordo ai principi della qualità totale, verso il vero principio a cui le imprese dovranno ispirarsi sempre di più, cioè l’eccellenza. Concretamente questo consiste nel riuscire a soddisfare il mercato,i dipendenti, l’ambiente e gli azionisti.
Per le aziende già certificate,con un serio procedimento, non vi sono stati mutamenti sostanziali.
La Vision 2000 principalmente tende a soddisfare delle precise esigenze, quali:
Entrambe le nuove Norme ISO 9001 e ISO 9004:2000 sono strutturate in 4 paragrafi fondamentali, corrispondenti alle 4 categorie essenziali di requisiti della gestione per la qualità nel quadro dell'approccio per processi e precisamente:
- "Responsabilità della Direzione" (Par. 5);
- "Gestione delle risorse" (Par. 6);
- "Realizzazione di prodotti" (Par. 7);
- "Misurazioni, analisi, miglioramenti" (Par. 8).
Tali paragrafi principali sono preceduti da uno specifico paragrafo sul "Sistema di gestione per la qualità" (Par. 4) che definisce i requisiti generali della struttura e della documentazione del sistema.
Le Norme contengono inoltre alcuni paragrafi introduttivi e precisamente: Par. 0 – "Introduzione" ; Par. 1 – "Scopo e campo di applicazione"; Par. 2 – "Riferimenti normativi"; Par. 3 – "Termini e definizioni"
Concludendo, si può affermare che le nuove Norme della serie ISO 9000-2000 formano, nel loro complesso, un corpo normativo coerente che, a detta dello stesso Normatore, "dovrebbe facilitare i rapporti economici a livello nazionale ed internazionale e favorire lo sviluppo della prosperità della società civile".
In particolare, la corretta interpretazione ed efficace applicazione della Norma ISO 9001:2000, supportata dalla conoscenza delle Norme ISO 9000:2000 ed ISO 9004:2000 e verificata tramite le modalità e competenze di valutazione stabilite dalla Norma ISO 19011, consentiranno di ottenere un miglioramento delle prestazioni delle Organizzazioni produttrici di beni e servizi (in termini non solo economici ma anche sociali) ed un rafforzamento dell'efficacia delle corrispondenti certificazioni di conformità.
Al fine di cogliere appieno le considerevoli opportunità di crescita offerte dalle nuove Norme, come sopra evidenziato, tutte le componenti del Sistema Italiano per la Qualità, istituzionalmente competenti o operativamente coinvolte in materia (quali: Enti di Normazione; Enti di Accreditamento; Organismi di Certificazione e Ispezione; Consulenti; Organizzazioni produttrici di beni e servizi, pubbliche e private) si devono attivare prontamente ed efficacemente nei termini delineati nel seguito.L'Ente di Normazione (UNI) è chiamato, oltre che a tradurre le Norme nella lingua nazionale, a svolgere opera di informazione e sensibilizzazione ed a creare un punto focale di informazione per la soluzione dei problemi che potranno insorgere nella interpretazione ed applicazione delle Norme stesse. L'Ente di Accreditamento (SINCERT) deve definire le necessità e le modalità di valutazione o rivalutazione degli Organismi di Certificazione e Ispezione, con particolare riferimento alla preparazione degli ispettori, sia propri, sia dei Soggetti accreditati.
Oltre che a sviluppare le necessarie competenze e abilità, gli Organismi di Certificazione e Ispezione sono chiamati ad assicurare una transizione "non traumatica" alle nuove Norme, limitando gli oneri a carico delle Organizzazioni clienti e favorendo il graduale adeguamento da parte di quest'ultime. A tal fine dovranno adottare varie iniziative in opportuno coordinamento con l'Ente di Accreditamento.Anche gli Enti di formazione ed i Consulenti possono e devono arrecare un importante contributo alla realizzazione di un efficace e naturale processo di transizione.
Infine, le Organizzazioni utenti delle nuove Norme (enti e imprese pubblici e privati) dovranno promuovere il raggiungimento della consapevolezza dei nuovi requisiti e l'impegno al loro soddisfacimento da parte del vertice e di tutta l'Organizzazione, assicurare la comprensione e l'interiorizzazione dell'approccio per processi e dei principi fondamentali della gestione per la qualità, gestire adeguatamente eventuali esclusioni di attività/processi dal campo di applicazione del sistema di gestione per la qualità, curare l'efficace supervisione e controllo dei processi affidati in outsourcing e, sul piano più propriamente operativo, provvedere ai necessari adeguamenti del sistema di gestione per la qualità, incluso l'addestramento degli ispettori interni.
Le suddette Organizzazioni utenti dovranno evitare di adottare un approccio riduttivo alla applicazione delle Norme (in particolare ISO 9001:2000), sfruttando impropriamente gli elementi di "deregolamentazione" ivi presenti, specie in termini di semplificazione documentale. Al contrario, dovranno impegnarsi, anche sul piano della documentazione, per identificare chiaramente i processi rilevanti per la gestione per la qualità e la loro applicazione, per descrivere le relative sequenze ed interazioni, ed illustrare i criteri e metodi impiegati per assicurare l'efficace funzionamento e controllo dei processi stessi e la conseguente capacità di fornire i risultati attesi.
In estrema sintesi, dovranno adottare un approccio documentale meno burocratico e formale ma assai più sostanziale di quello tradizionale, e, come tale, certamente più articolato e pregnante.
Il Sistema Qualità di una azienda comprende l’insieme organizzativo, comportamentale e metodologico di tutte le attività inerenti la qualità dei relativi responsabili e addetti. Esso viene descritto, sostenuto e formalizzato mediante una serie di documenti che, presi nel loro insieme possono essere definiti e sintetizzati nella “piramide della documentazione”. In questa piramide si individuano le tipologie principali di documenti che vengono descritte.
Piramide della documentazione
E’ il documento di base del Sistema Qualità :descrive i criteri generali organizzativi e le politiche dell’azienda rispetto alle normative di Qualità applicabili per i vari settori di attività.
Esso contiene:
Il manuale della qualità definisce l’organizzazion, le responsabilità e i principi operativi essenziali di ogni attività rilevante ai fini della qualità, rinviando, se necessario, a procedure specifiche ed istruzioni operative o ad altri documenti interni all’azienda.
Il manuale della qualità serve come riferimento per:
Manuale delle Procedure
Sono disposizioni scritte che disciplinano le attività, in genere di più enti, al fine di coordinare le azioni tese a garantire la fabbricazione di un prodotto di Qualità. Tali disposizioni, in sostanza, esplicitano la politica aziendale per il settore preso in considerazione e definiscono le sostanze (che cosa) dell’attività da seguire e gli enti (chi) che devono operare. Le procedure organizzative o gestionali integrano il Manuale della Qualità, dando una visione approfondita e personalizzata dell’organizzazione aziendale per la Qualità nei vari settori.
In sintesi possiamo dire che il manuale delle procedure precisa le condizioni, modalità e responsabilità con le quali va eseguita una attività tecnica e/o gestionale, esso contiene:
Manuale delle istruzioni operative
Sono chiamate in molti modi; ad esempio pratiche standard, pratiche operative standard, procedure tecniche, POS (Standard operative procedure) ecc. Sono delle disposizioni scritte che specificano e /o descrivono le modalità (come) di esecuzione di un’attività ben determinata. In tali disposizioni vengono indicati anche i metodi, le apparecchiature, i materiali e la sequenza delle operazioni da adottare. Il manuale delle istruzioni operative considera quindi, il carattere tecnico de sitema qualità (SQ) e contiene:
Documenti di appoggio e di registrazione
A questa categoria appartiene una serie di documenti:
Per istruzioni di lavoro si intendono disposizioni scritte sintetiche o tabelle di esecuzione e di controllo a uso essenzialmente operativo e per qualsiasi attività.
Il PFC è un documento che di norma accompagna il materiale in tutte le sue fasi di lavorazione, trasformazione, assemblaggio ecc. e che riporta oltre alla fase produttiva, anche i punti di ispezione (PI) e gli eventuali punti vincolanti (hold points, HP). Tali PI e/o HP devono essere corredati da informazioni circa la zona di prova, eventuale procedura di riferimento, attrezzatura di prova ecc.
I documenti di registrazione della Qualità vanno conservati per dimostrare la conformità ai requisiti specificati e l’efficace applicazione del SQ; essi devono essere archiviati in modo da essere rapidamente rintraccabili.
La documentazione tecnica contiene le informazionidettagliate su prodotti e/o servizi (disegni, schemi, istruzioni tecniche particolari ecc.) oltre alle leggi e norme sull’attività tecnica dell’azienda.
La documentazione, per essere facilmente leggibile (cioè interpretabile) deve rispettare due aspetti fondamentali:
Per ottenere questo duplice scopo si possono utilizzare molti metodi; il più semplice e diretto è quello di riferire il Manuale della Qualità agli elementi della Normativa.
Lo spirito della documentazione
E’ molto importante in un Sistema di Qualità, cogliere a fondo da un lato lo spirito della normativa e dall’altro quello della documentazione. A prima vista altrimenti un Sistema di Qualità apparirebbe come uno strumento estremamente formale, quindi poco efficace, mentre l’obiettivo è proprio quello di rendere efficaci le attività di tutti i giorni, di integrare cioè la Qualità nel lavoro normale. La normativa, e quindi la documentazione che si genera a suo sostegno, ha due aspetti fondamentali: uno interno e uno esterno. Un primo aspetto, interno, è quello di mettere in evidenza in forma logica e sequenziale le attività svolte nell’ambito dell’azienda in accordo con i suggerimenti dati dal Sistema Qualità secondo il modello di riferimento ISO. Relativamente a questo aspetto quindi, lo scopo della documentazione è quello di fissare le regole con cui si fanno determinate operazioni (ad esempio un acquisto di un materiale, un controllo in laboratorio, un’operazione in produzione, una manutenzione ecc.). Le regole devono necessariamente essere fissate per i seguenti motivi:
( standardizzazione);
Un secondo aspetto (esterno) è quello di ottenere e presentare un sistema di Qualità leggibile dai clienti, dal mercato o da enti ufficiali. Questo secondo aspetto è molto importante perché:
Dopo aver definito, documentato, applicato e verificato il Sistema Qualità, l’azienda è pronta per la certificazione; questa non è una tappa obbligata per l’azienda che abbia introdotto e applicato le norme ISO 9000.
L’azienda,infatti, potrebbe ritenere sufficiente istituire un Sistema Qualità e documentarlo nel manuale e nelle procedure.
Per certificazione si intende l’azione mediante la quale una terza parte indipendente, detta Organismo di Certificazione, dichiara che, con ragionevole attendibilità, un determinato processo e/o prodotto possiede i requisiti per essere in conformità ad una specifica norma.
La certificazione di un Sistema Qualità Aziendale è pertanto un procedimento attraverso il quale un Organismo di Certificazione verifica e mantiene sotto controllo l’intera struttura organizzativa e produttiva dell’azienda in relazione alle prescrizioni della Norma UNI EN ISO 9000 di riferimento (9001 o 9004) in modo da assicurare il cliente che quanto da lui richiesto in sede contrattuale verrà rispettato.
Solo dopo aver dimostrato all’Organismo di certificazione che il proprio Sistema Qualità è conforme ai requisiti della Norma UNI EN ISO 9000 di riferimento, l’azienda potrà considerarsi certificata. Garantita da organismi tecnici internazionali, effettuabile solo da istituti autorizzati, la certificazione del sistema Qualità aziendale costituisce, nei confronti del mercato, una “prova oggettiva” e soprattutto volontaria, riconosciuta a livello internazionale, della qualità, della sicurezza e della conformità alle norme dei prodotti e/o processi produttivi Aziendali. In altre parole la certificazione è un biglietto da visita che rende immediatamente visibile l’affidabilità dell’Azienda, costituendo così una chiave spesso indispensabile per accedere ai mercati stranieri.
L’iter certificativo, si articola nelle seguenti fasi:
Scelta dell’ente
In relazione alla propria tipologia produttiva l’azienda sceglierà l’Ente di certificazione. In questo ambito opera il SINCERT, che è l’organismo di accreditamento degli enti di certificazione.
Invio della documentazione
Quando il Sistema è a regime l’azienda è pronta per avviare formalmente l’iter certificativo, inviando all’Ente prescelto la documentazione del Sistema (Manuale della Qualità), con la domanda di certificazione.
Analisi preliminare della documentazione
Il gruppo di valutazione costituito presso l’Ente di certificazione conduce una prima analisi sul Manuale Qualità e su altra eventuale documentazione a supporto per verificare il rispetto dei requisiti della norma prescelta. Qualora dovessero emergere carenze (non conformità), l’azienda ha la possibilità di colmarle documentando i provvedimenti.
Pianificazione della verifica ispettiva in azienda
Quando la documentazione è in regola, ente e azienda concordano la verifica ispettiva. Viene quindi definita una data, un programma e la durata della verifica ispettiva.
Conduzione della verifica ispettiva
Durante la visita vengono condotte interviste con i responsabili aziendali, secondo il piano concordato, visitati i reparti e verificate le singole funzioni. Oggetto della verifica è l’applicazione delle procedure. Il mancato rispetto di quanto descritto in procedura (nel Manuale della Qualità), verrà registrato nel rapporto di verifica, esprimendone la gravità: se questo, è poco rilevante viene indicato come “osservazione”, se invece è determinante per il Sistema Qualità viene indicato come “non conformità”.
L’Ente assegna un limite di tempo per risolvere le non conformità, mediante azioni correttive che l’Ente verificherà successivamente.
Concessione della certificazione
Un’ apposita commissione, costituita da rappresentanti della Pubblica Amministrazione, Enti formatori, Centri di ricerca, associazioni di categoria, grossi clienti e fornitori, si esprime sul rapporto di verifica ispettiva emesso dai valutatori e, dopo aver valutato le risoluzioni proposte per le non conformità aperte al momento delle ispezioni, delibera la certificazione.
Emissione del certificato
Il certificato riporta: la Norma di riferimento,la struttura certificato, la descrizione dei processi connessi al prodotto/servizio oggetto della certificazione e la validità. L’azienda potrà utilizzare il marchio attestante la certificazione secondo un regolamento richiamato nel contratto con l’Ente certificatore.
Visite di sorveglianza
La certificazione prevede visite di mantenimento la cui frequenza varia da Ente a Ente, e che potrà essere modificata nel caso di situazioni che evidenzino criticità del Sistema Qualità. Anche in questo caso eventuali non conformità dovranno essere risolte dall’azienda entro i tempi definiti dall’Ente. Le visite di sorveglianza normalmente vengono programmate con cadenza annuale.
Revoca della certificazione
Nei casi in cui l’azienda non si dimostrasse capace di risolvere le non conformità, o comunque ripetutamente non attuasse le azioni correttive, l’Ente può revocare la certificazione.
Tipologie di certificazione
Due sono le forme primarie di assicurazione della qualità:
Quando la certificazione avviene mediante controlli delle caratteristiche con test sul prodotto (e servizi), viene definita certificazione del prodotto. In questo caso sulla confezione del prodotto o sullo stesso deve apparire, in modo chiaro e inequivocabile il marchio dell’organismo di certificazione e il numero del certificato. Tale certificazione verrà soddisfatta se verranno soddisfatti valori minimi di alcune caratteristiche del prodotto, come richiesto da una norma o da un regolamento tecnico.
La certificazione di prodotti e servizi viene attuata per mezzo di:
Quando la certificazione avviene mediante test sui parametri del processo produttivo viene definita “Certificazione della Qualità”. In questo caso, sul prodotto, non può essere riportato il marchio, ma può essere evidenziata la dichiarazione che lo stesso è stato realizzato in un’azienda con sistema di qualità certificato e, per motivi di trasparenza, sarebbe opportuno citare anche l’organismo e il numero del certificato. Tale Certificazione viene rilasciata alle imprese che dimostrino di aver attuato un sistema di gestione aziendale che garantisca la capacità di realizzare prodotti o servizi in grado di soddisfare le necessità del potenziale cliente.
La certificazione dei Sistemi Qualità viene attuata per mezzo di:
L'accreditamento degli Organismi di certificazione dei sistemi qualità viene rilasciato a fronte della norma EN 45012.
SINCERT
IL SINCERT (Sistema Nazionale per l'Accreditamento degli Organismi di Certificazione), è stato costituito nel 1991, in forma di Associazione senza scopo di lucro, legalmente riconosciuta dallo Stato Italiano con Decreto Ministeriale del 16 Giugno 1995.
La compagine associativa di SINCERT comprende tutti i principali Soggetti istituzionali, scientifici e tecnici, economici e sociali aventi interesse diretto e indiretto nelle attività di accreditamento, quali le Pubbliche Amministrazioni, gli Enti di Normazione, le principali Organizzazioni di Ricerca, le maggiori Associazioni di categoria dell'industria, commercio e agricoltura, le Camere di Commercio, i grandi Fornitori di servizi di pubblica utilità (energia e trasporti), le Associazioni rappresentative degli Organismi di Certificazione e Ispezione, nonché numerosi altri Soggetti.
L'Associazione ha come obiettivo primario quello di contribuire al buon funzionamento del Sistema Italiano per la Qualità, tramite la verifica ed attestazione delle capacità professionali degli Operatori che svolgono attività di valutazione di conformità a Norme e Regole Tecniche di prodotti, servizi, sistemi, processi e persone, e precisamente:
Organismi di Certificazione di sistemi di gestione aziendale, quali sistemi di gestione per la qualità, sistemi di gestione ambientale, sistemi di gestione per la sicurezza ed altri;
A tal fine, valuta ed accredita suddetti Operatori, accertandone la conformità ai requisiti istituzionali, organizzativi, tecnici e morali stabiliti dalle Norme Tecniche consensuali e dà altre Prescrizioni applicabili, in termini tali da ingenerare, in tutte le parti sociali ed economiche interessate e, in particolare, nel mercato degli utenti e consumatori, un elevato grado di fiducia nel loro operato e nei corrispondenti risultati.
SINCERT è impegnato a fornire un servizio di accreditamento basato su criteri di eccellenza tecnica, rigore procedurale, indipendenza, imparzialità ed integrità morale in genere, efficienza gestionale ed efficacia operativa, ponendo la massima cura nell'accertamento della competenza dei soggetti richiedenti l'accreditamento e sviluppando una costante e rigorosa azione di sorveglianza sul comportamento degli stessi, in termini di rispetto delle regole, mantenimento e miglioramento della qualificazione ed aderenza ai principi di etica professionale.
In virtù di un'intensa e attiva partecipazione ai lavori degli Organismi europei ed internazionali di cooperazione tra Enti di accreditamento e tramite la sottoscrizione degli Accordi di Mutuo Riconoscimento di cui è firmatario italiano per l'accreditamento delle attività di certificazione ed ispezione, SINCERT promuove la valorizzazione e l'accettazione dei certificati e dei rapporti di ispezione accreditati di imprese italiane sul mercato europeo e mondiale.
SINCERT opera tradizionalmente nel settore dell'accreditamento volontario, ma un numero crescente di Pubbliche Amministrazioni ed Organi Tecnici dello Stato, competenti per gli accreditamenti nel settore cogente () e regolamentato, fanno esplicito riferimento all'accreditamento SINCERT, sia come fattore di garanzia nell'ambito di procedimenti regolamentati per legge, sia come utile elemento di valutazione ai fini del rilascio di autorizzazioni, riconoscimenti e notifiche di loro spettanza.
Fra questi si segnalano, in particolare, l'Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici, l'Autorità per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione, il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, Il Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, il Ministero dell'Ambiente, nonché numerose Amministrazioni Regionali che richiedono certificazioni accreditate SINCERT per la concessione di finanzia-menti per lo sviluppo della qualità nelle imprese. L'accreditamento SINCERT è inoltre considerato, dal Ministero delle Attività Produttive e da altri Ministeri interessati, un importante elemento di prequalificazione ai fini del rilascio delle autorizzazioni alle certificazioni CE e delle relative Notifiche alla Commissione Europea.
L'Attività di controllo del SINCERT non si limita alla concessione dell'accreditamento: l'organismo di certificazione o di ispezione viene sottoposto periodicamente a visite di sorveglianza per verificare il mantenimento nel tempo delle caratteristiche che l'organismo stesso aveva all'atto della concessione dell'accreditamento. Ogni quattro anni infine viene effettuato un riesame completo. Tramite appositi protocolli di cooperazione e nella prospettiva di una sostanziale unificazione, in tempi brevi, del Sistema Italiano di Accreditamento, SINCERT collabora attivamente con gli altri due Enti Italiani di Accreditamento volontario, SINAL (Accreditamento dei Laboratori di Prova) e SIT (Accreditamento dei Laboratori di Taratura), per lo sviluppo di iniziative comuni per la mi-glior gestione delle attività di accreditamento e per la piena affermazione del Sistema Italiano di Accreditamento a livello nazionale ed internazionale.
SINAL - Accreditamento dei Laboratori di Prova
Lo schema dell’Accreditamento è stato messo a punto dall'Unione Europea al fine di permettere la libera circolazione di merci e prodotti sul territorio comunitario, senza necessità di controlli ripetitivi da parte delle autorità dei vari Paesi. Elemento importante di questa impostazione è l’Organismo di Accreditamento che, essendo indipendente e rappresentativo di tutte le parti interessate, garantisce gli utenti, attraverso verifiche tecniche periodiche, sulla competenza ed imparzialità dei Laboratori nella effettuazione delle prove Accreditate.In Italia tale funzione è assolta dal SINAL il quale, operando secondo la norma UNI CEI EN 45003, verifica e sorveglia nel tempo la conformità dei Laboratori rispetto alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 ex 45001 e alle prescrizioni SINAL.
Il SINAL e’ stato costituito il 26 aprile 1988 per iniziativa di UNI, (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) e sotto il patrocinio del Ministero dell’Industria del Commercio e dell’Artigianato, del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), dell’ ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), delle Camere di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato.E’ una Associazione senza scopo di lucro, con sede legale in Roma, Piazza Mincio 2, legalmente riconosciuta con Decreto del Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato il 9/9/1991, che attualmente annovera tra i propri soci, oltre quelli già citati, i Ministeri dell' Ambiente, Commercio Estero, Comunicazioni, Interno, Lavori Pubblici, Lavoro e Previdenza Sociale , Politiche Agricole e Forestali, Sanità, Difesa, e inoltre Alpi, Anci, Cna, Coldiretti, Confapi, Confindustria, Enel, Ferrovie dello stato, Federchimica, I.C.I.C., Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue. Il SINAL non accredita attività di consulenza, ma accredita i Laboratori per qualsiasi tipo di prova sui cui risultati i consulenti possono basare il proprio lavoro. L’Accreditamento non comporta una diminuzione delle responsabilità derivanti dai contratti stipulati tra il Laboratorio ed i suoi Clienti e, benché sia un indice di competenza tecnica e gestionale del Laboratorio di prova, non costituisce una garanzia rilasciata dal SINAL sulle singole prestazioni del Laboratorio. L’accesso all’Accreditamento è volontario ed aperto a qualsiasi Laboratorio di prova, sia come Ente indipendente sia come facente parte di una organizzazione più vasta (industria, istituto di ricerca, università, ecc.).
Il SINAL, in particolare:
Il SINAL, inoltre, contribuisce a ridurre le barriere tecniche che ostacolano il commercio internazionale stipulando accordi di mutuo riconoscimento e/o di reciprocità con gli analoghi organismi di altri Paesi.
Alla data odierna il SINAL ha stipulato accordi di mutuo riconoscimento con gli organismi nazionali di Accreditamento di 15 Paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Norvegia, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera) e 7 extraeuropei (Australia, Brasile, Hong Kong, Nuova Zelanda, Singapore, Sud Africa ed uno dei maggiori organismi degli Stati Uniti).
L’ingresso dei primi organismi di accreditamento extraeuropei nell’accordo multilaterale di mutuo riconoscimento è da considerare particolarmente significativo in quanto collegato alla approvazione in sede GATT (General Agreement on Tariffs and Trade) di un accordo per l’eliminazione degli ostacoli tecnici al commercio, che riprende in pieno gli schemi adottati dalla Comunità (accreditamento - mutuo riconoscimento) per la libera circolazione delle merci. E' stato inoltre siglato, ed è operativo dal 2001, l'accordo internazionale ILAC, da parte di 36 organismi di 28 nazioni (Australia, Belgio, Brasile, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Hong Kong, India, Irlanda, Italia, Giappone, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Repubblica Popolare Cinese, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Singapore, Sud Africa, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Taipei, Vietnam).
Il SINAL ha altresì stipulato accordi di collaborazione con le corrispondenti strutture nazionali di verifica della conformità alle norme della serie UNI CEI EN 45000 - UNI EN ISO 9000, al fine di evitare la ripetizione di Visite di Valutazione sulla medesima organizzazione, nel caso essa richieda allo stesso tempo l’Accreditamento e la Certificazione da parte degli Enti firmatari di tali accordi. Tale obiettivo viene raggiunto attraverso la gestione comune delle valutazioni di conformità alle rispettive norme applicabili da parte di gruppi ispettivi nominati congiuntamente dal SINAL e dall’Ente di Accreditamento/Certificazione (accordi SINAL-SINCERT; SINAL-SIT; SINAL-Organismi di Certificazione Accreditati dal SINCERT). I requisiti per l’Accreditamento sono contenuti nella norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 e nei regolamenti SINAL. Secondo questi requisiti il Laboratorio deve possedere una Direzione e personale addetto di adeguata esperienza e competenza; utilizzare apparecchiature, impianti ed ambienti idonei per la effettuazione delle prove previste; adottare metodi e procedure di prova adeguati.
La Direzione deve salvaguardare la qualità del lavoro, cioè assicurare che le apparecchiature siano tarate, identificate e conservate in modo appropriato; che i campioni da provare siano adeguatamente catalogati ed immagazzinati; che i risultati siano registrati; che i Rapporti di Prova siano veritieri e che la documentazione sia conservata e rintracciabile.
La procedura di Accreditamento prevede un esame preliminare della documentazione del Laboratorio, al quale viene richiesto di precisare i tipi di prove per le quali desidera l’Accreditamento, ed ulteriori informazioni sulla Direzione, il personale, le apparecchiature ed i relativi certificati di taratura, le linee di responsabilità per i problemi riguardanti la qualità e le relative procedure, ed una copia del proprio Manuale della Qualità (vale a dire del documento che descrive il Sistema Qualità del Laboratorio).
Successivamente all’esame della documentazione viene preparata ed effettuata una Visita di Valutazione nel Laboratorio ad opera di Ispettori, all’uopo incaricati dalla Direzione SINAL, e scelti da appositi elenchi approvati dalla Commissione Centrale Tecnica e dal Consiglio Direttivo.
Nei casi in cui il Laboratorio non soddisfi i requisiti per ottenere l’Accreditamento, il SINAL comunica le non conformità rilevate, e richiede al Laboratorio di adottare opportune azioni correttive.
Le risultanze dell’esame della documentazione e della Visita di Valutazione vengono sottoposte all’esame della Commissione Centrale Tecnica la quale, in caso di parere favorevole, sottopone al Consiglio Direttivo la proposta di Accreditamento del Laboratorio per l’approvazione finale.
Riassumendo per essere accreditato SINAL un laboratorio di prova deve possedere i seguenti requisiti:
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Cosa ha di speciale un'analisi effettuata da un laboratorio accreditato SINAL ? |
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Per quali motivi il mercato richiede l’accreditamento SINAL?
Vengono così facilitate le esportazioni di beni (es. prodotti alimentari) favorendo l’accettazione, da parte delle autorità competenti al controllo, delle analisi emesse da un laboratorio accreditato, evitando la necessità di ripetere le stesse analisi sul prodotto Collegamenti internazionali
che raccoglie in ambito Europeo gli Enti di Accreditamento di :
per i quali valgono particolari accordi di mutuo riconoscimento; i rapporti di prova emessi dai laboratori accreditati sono così riconosciuti equivalenti dagli altri organismi firmatari dell'accordo. |
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Bibliografia
Huber L. La buona prassi di laboratorio e di produzione. 1995. Hewlett-Packard, Amsterdam.
Montefusco R. Certificare il sistema qualità. 1995. ISEDI, Torino.
Sistemi di gestione per la qualità. 2000. UNI, Milano.
www.sincert.it
Fonte: http://www.divini.net/chimica/materiali/qualita/Didattica/dispense%20Qualita.doc
Sito web da visitare: http://www.divini.net
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