Manzoni Promessi sposi in sintesi

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Manzoni Promessi sposi in sintesi

Alessandro Manzoni e i Promessi Sposi (in sintesi)
La biografia
Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785 dal conte Pietro e Giulia Beccaria, figlia del famoso Cesare Beccaria, autore del trattato Dei delitti e delle pene.Compie i suoi studi in un collegio religioso, dove rimarrà dai nove ai sedici anni.
Nel 1805, a seguito della morte di Carlo Imbonati, il nuovo compagno della madre, la raggiunge a Parigi dove viene in contatto con intellettuali e scrittori romantici.  Nella capitale francese conosce la prima moglie Enrichetta Blondel che ha una grande influenza sul suo riavvicinamento alla religione cattolica, avvenuto nel 1810. Tornato a Milano, dedica tutta la vita alle sue opere letterarie. (Le odi “Marzo 1821” e “Il cinque maggio”, “Gli inni sacri”, le tragedie “Il conte di Carmagnola” e “L’Adelchi”, il romanzo storico “I promessi sposi”). Ottiene molto successo  e sostiene i patrioti nei suoi scritti. Viene nominato senatore a vita nel 1861 e contribuisce con la sua opera alla creazione dell’unità culturale e linguistica del nostro paese. Muore nel 1873.
Prima della conversione: le opere classicistiche
Tra il 1801 –1810 Manzoni compone opere che    rispecchiano il gusto classico dominante.
1801: scrive il TRIONFO DELLA LIBERTÁ, un poemetto nel quale inneggia alla Rivoluzione
1805 : compone il CARME IN MORTE DI CARLO IMBONATI.. Riprendendo un modulo classico noto, immagina che Imbonati, che egli ammirava come un padre, gli appaia in sogno dandogli nobili insegnamenti di vita e poesia.
Dopo la conversione
La conversione influenza la concezione manzoniana della letteratura.
E’ centrale per Manzoni il problema del MALE radicato nella storia, della miseria dell’uomo incline al peccato.Nasce il bisogno di una letteratura che guardi al “ VERO”, che scaturisca da esigenze sentite e si prefigga come fine non il diletto, ma l’UTILE nel campo morale come in quello civile.
In una lettera a Cesare d’Azeglio (1823) sintetizza i princìpi che devono orientare la letteratura: “L’UTILE PER ISCOPO, IL VERO PER SOGGETTO E L’INTERESSANTE PER MEZZO”

  • UTILE L’ARTE HA IL COMPITO DI EDUCARE E FORMARE L’UOMO
  • VERO REALTÁ UMANA
  • INTERESSANTE L’ARTE, ATTRAVERSO LA FORMA NARRATIVA E IL LINGUAGGIO ACCESSIBILE, SUSCITA L’INTERESSE DEL LETTORE COMUNE, RAGGIUNGE UN PUBBLICO AMPIO

La prima opera scritta dopo la conversione sono gli INNI SACRI (1812 –1815)
Manzoni aveva progettato dodici inni, che cantassero le principali festività dell’anno liturgico, ma ne scrisse solo cinque: LA RESURREZIONE , IL NATALE, LA PASSIONE, IL NOME DI MARIA, LA PENTECOSTE.
La lirica patriottica e civile: compone l’ode MARZO 1821, dedicata ai moti insurrezionali di quell’anno e il CINQUE MAGGIO, ispirato alla morte di Napoleone.
Nel 1821 avvia la composizione dei Promessi Sposi
Tragedie: – IL CONTE DI CARMAGNOLA (1816-1820)             ADELCHI (1822)
DOPO UN’INIZIALE SIMPATIA PER LE TESI ILLUMINISTICHE   dell’ambiente culturale milanese MANZONI ADERISCE AL ROMANTICISMO ITALIANO.
La letteratura nasce da forti sentimenti. Gli scrittori italiani devono rifiutare le regole del classicismo, contribuire a formare nel popolo una coscienza nazionale e collaborare all’unificazione politica dell’Italia che a livello politico l’Italia fra il 1815-1861 era caratterizzata dalla mancanza di UNITÀ STATALE E DALLA FRAMMENTAZIONE IN STATI.
I PROMESSI SPOSI

  • Prima stesura:1821-23
  • Prima edizione a stampa tra il 1825 -27
  • Revisione linguistica (uso del fiorentino parlato dalla borghesia colta del suo tempo)
  • Edizione definitiva tra 1840-42

Manzoni sceglie  la forma del ROMANZO STORICO, che godeva di fortuna grazie al successo del romanzo storico dello scozzese Walter Scott (Ivanhoe), ambienta la vicenda nella Lombardia del 1600, durante la dominazione spagnola. L’opera vuole offrire il quadro di un’epoca del passato, ricostruendo fedelmente tutti gli aspetti della società, il costume , la mentalità. Nell’introduzione Manzoni definisce ai lettori la struttura e i caratteri del romanzo e finge di aver ritrovato un manoscritto secentesco in cui un anonimo narratore ha raccontato una vicenda interessante nella trama ma di difficile lettura essendo scritta nel linguaggio ampolloso e barocco dell’epoca. Manzoni, ritenendone inutile la trascrizione , di cui dà un saggio riproducendone l’ipotetica prima pagina, afferma di aver deciso di raccontare quella storia traducendola fedelmente in lingua attuale.
I temi del romanzo

  • LA STORIA, vista come frutto della volontà di Dio (la provvidenza) che ha uno scopo benefico anche se l’uomo non riesce sempre a comprenderla
  • LA RELIGIONE, intesa come sentimento profondo. La vita degli uomini deve essere incentrata il più possibile sugli insegnamenti evangelici di carità, obbedienza, perdono, accettazione della sofferenza

L’importanza del romanzo
Manzoni rinnova profondamente il genere del romanzo:
I protagonisti non sono personaggi nobili ma due semplici popolani, vicini alle persone reali
La vicenda si colloca su uno sfondo storico reale, costruito con grande accuratezza
La lingua usata diventa un modello comune a tutti gli italiani

 

Fonte: http://www.danielacavallin.it/joomla/images/mappe_concettuali/manzoni

Sito web da visitare: http://www.danielacavallin.it/

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