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LE ORIGINI DELLA LETTERATURA IN LINGUA VOLGARE
Quando nasce la lingua volgare?
La lingua volgare è la lingua che parla il popolo, infatti in latino il popolo si chiama vulgus, cioè “volgo”. Il latino è cambiato molto con il passare del tempo, perché i Romani, che parlavano il latino, hanno avuto contatti con altri popoli che parlavano altre lingue. Per esempio i Romani hanno avuto contatti con i Greci della Magna Grecia e con gli Etruschi dell'Italia Centro-Settentrionale. Così i Romani hanno preso nuove parole, o parti di parole.
Dopo il 476 d.C. sono nati i Regni Romano–Barbarici e tanti popoli barbari sono arrivati nelle terre in cui abitavano i Romani. I barbari avevano lingue diverse che si sono mescolate con il latino e hanno formato le lingue volgari neolatine, cioè le lingue che vengono dal latino. Le lingue volgari neolatine sono:
– l’italiano
– lo spagnolo
– il portoghese
– il francese
– il rumeno
La letteratura in lingua italiana è iniziata nella prima metà del XIII secolo con i poeti della Scuola Siciliana.
Che cos’è il Ciclo carolingio?
Il ciclo carolingio nasce in Francia subito dopo l’anno 1000, cioè all’inizio dell’XI secolo.
Celebra (= canta) i valori più alti della società aristocratica, come il coraggio, la fede cristiana che combatte contro la fede musulmana, il valore in guerra.
Al ciclo carolingio appartengono (= nel ciclo carolingio ci sono) le canzoni di gesta (o chanson de geste). Le canzoni di gesta raccontano le grandi avventure dell'imperatore Carlo Magno (che è vissuto tra il 742 e l’814) e degli eroi di Francia, cioè tutti i nobili della sua corte. L’eroe più importante delle canzoni di gesta è Orlando (che è il nipote di Carlo Magno e si può chiamare anche Rolando). Tutti questi eroi combattono per difendere valori importanti, come la fede cristiana, la patria, il sovrano, l'onore. Le canzoni di gesta formano una grande storia in poesia dell'Impero carolingio, cioè l’impero di Carlo Magno.
Il poema più antico di questo ciclo che noi conosciamo è la Chanson de Roland, un poema dedicato a Orlando (o Rolando). La Chanson de Roland racconta le battaglie che Carlo Magno e il suo esercito hanno fatto contro gli arabi in Spagna nel 778 d.C. e soprattutto i fatti successi prima e durante la battaglia di Roncisvalle. Durante la battaglia di Roncisvalle Orlando ha il compito di difendere la parte finale dell’esercito di Carlo Magno, ma gli arabi lo attaccano e lui muore. Proprio con la Chanson de Roland comincia la letteratura francese.
Che cos’è il Ciclo bretone?
Il ciclo bretone nasce nella Francia del Nord nel XII secolo. È l'insieme delle leggende sui celti e della storia mitologica delle isole britanniche, soprattutto le storie su re Artù e i suoi cavalieri della Tavola Rotonda. Le loro avventure sono state raccontate attraverso i secoli in tanti testi scritti in molte lingue (latino, francese, inglese, tedesco, italiano).
Il ciclo bretone è diverso dal genere della Chanson de geste tipica del ciclo carolingio.
Il ciclo bretone nasce nelle corti, dove si parlava molto di amore, di magia e delle avventure di un solo cavaliere e non si parlava più delle guerre contro i musulmani come nel ciclo carolingio.
Il cavaliere della Tavola Rotonda, alla corte di re Artù, è diverso dal protagonista della Chanson de Roland: nella Chanson de Roland Orlando muore con tutti i suoi soldati a Roncisvalle per difendere i valori della religione cristiana, mentre il cavaliere di re Artù è un cavaliere solitario errante, cioè un cavaliere che sta da solo e va alla ricerca di prove sempre più difficili per conquistare la donna amata e dimostrare di essere un grande eroe.
Tra le storie più famose ci sono: le leggende su Merlino e la spada Excalibur; le storie sul regno di re Artù; l'amore tra Lancillotto e la regina Ginevra, moglie di re Artù; l'amore di Tristano e Isotta, moglie di re Marco; le avventure della fata Morgana e dei cavalieri della Tavola Rotonda, come Ivano e Tristano; Perceval e il tema del Graal.
Che cos’è la lirica provenzale?
La lirica provenzale nasce in Provenza (cioè nel Sud della Francia) nella seconda metà dell’XI secolo.
I poeti provenzali si chiamano anche trovatori. I trovatori sono poeti che vivono nelle corti e scrivono per le altre persone che vivono nelle corti.
Le poesie provenzali sono scritte in lingua d’oc, cioè la lingua francese che si parlava nella Francia del Sud.
→ Ricorda: nel Nord della Francia si parlava la lingua d’oïl. Il ciclo carolingio e il ciclo bretone sono stati scritti in lingua d’oïl.
I temi della poesia provenzale sono:
– l’amore. L’amore segue alcune regole: è un amore fuori dal matrimonio (cioè è un amore extra–coniugale); la donna amata è sposata, nobile e bella; il cavaliere cerca di diventare un uomo migliore per avere la donna che ama.
– la cortesia. La cortesia è l’insieme dei comportamenti di un uomo che vive a corte e segue le regole di comportamento imposte dal sistema feudale.
La poesia provenzale ha le rime e spesso ha anche la musica.
I giullari recitano (= raccontano) le poesie nelle corti e anche nelle piazze.
Fonte: http://inretelab.altervista.org/letteratura/contenuti/originiletteratura/origini_letteraturainvolgare.doc
Sito web da visitare: http://inretelab.altervista.org/
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