Interpretazione degli esami di laboratorio

Interpretazione degli esami di laboratorio

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Interpretazione degli esami di laboratorio

 

INTERPRETAZIONE DEGLI ESAMI DI LABORATORIO IN RELAZIONE ALLE FUNZIONE DEGLI ANALITI

NOTE SULL’ACIDO FOLICO o Vitamina B9

L’acido folico svolge un ruolo fondamentale nella sintesi degli acidi nucleici – DNA; RNA- (ciclo dei folati) intervenendo nella regolazione del ricambio tra cellule morte e le cellule nuove (ciclo della metilazione).
La carenza di acido folico è assai diffusa. Le cause sono molteplici e dovute nella maggior parte dei casi, da un consumo di cibo non idoneo e non corretto, da uno stato infiammatorio  della mucosa gastrica ed intestinale  aggravata da un consumo  errato di farmaci.
L’acido folico, insieme alla Vitamina B12, interviene nella trasformazione dell’omocisteina in metionina reazione fondamentale per la formazione di acetilcolina, neurotrasmettitore del parasimpatico; della noradrenalina, neurotrasmettitore del simpatico; di sfingomielina, del l’ossido  nitrico e delle basi azotate per la formazione degli acidi nucleici.

Il valore riscontrato dell’acido folico è: ng/mL valore di riferimento  3.0 – 16,5

NOTE SULLA VITAMINA A
La Vitamina A appartiene al gruppo delle vitamina liposolubili e insieme a queste ultime,  ha un ruolo predominante nei meccanismi della moltiplicazione delle cellule

I geni, che sono regolati dai PPARs, hanno una sequenza di regolazione chiamata PPRE (Peroxisome proliferator responsive element).Il PPAR  eterodimerizza con RXR, recettore dell’acido retinoico cis (Vitamina A). Il complesso diventa attivo, in seguito al legame con i rispettivi ligandi, i lipidi per i PPARs e l’ acido retinoico cis per l’RXR. Una volta attivo, l’eterodimero è in grado di innescare dei meccanismi di rilascio dei corepressori  e di ingresso dei coattivatori sul DNA rendendo, quindi, quest’ultima  accessibile ai fattori di trascrizione. Poiché la deossiadenosilcobalamina, un coenzima della Vitamina B12, interviene nella isomerizzazione del malonil coenzima A e del succinil coenzima A, quest’ultimo fondamentale per il metabolismo lipidico, indirettamente l’attivazione dei PPARs dipende anche dalla Vitamina B12 e, quindi, dall’integrità della mucosa gastrica. La Vitamina E interviene indirettamente in questo processo per la sua funzione di protezione  dall’ossidazione delle vitamine liposolubili e degli acidi grassi.
I precursori della Vitamina A sono i carotenoidi e svolgono diverse azioni biologiche. Alcuni di essi sono provitamine, specie il β-carotene, altri (specie luteina e zeaxantina) sono importanti per una buona funzionalità della macula della retina, ed altri ancora agiscono da composti antiossidanti. I ricercatori hanno scoperto che le carote bollite tutte intere contengono il 25% di falcarinolo (un composto anti-cancro) in più rispetto a quelle tagliate prima della cottura.
Disturbi della vista nel senso di nictalopia o fotofobia sono i primi segnali clinici di una carenza di Vitamina A.

Il valore riscontrato di Vitamina A è: mg/mL        valore di riferimento  30 – 80

Tumore epatico: elevati livelli di retinolo connessi a diminuzione rischio.
Elevati livelli sierici di retinolo, sono associati a una diminuzione del rischio di carcinoma epatocellulare. Dati i loro effetti antiossidanti e la loro capacità di promuovere la differenziazione cellulare, il retinolo ed i suoi derivati potrebbero proteggere dallo sviluppo di questi tipo di tumore, fatto confermato dal presente studio. Al contrario, i livelli sierici di beta-carotene, licopene e altri nutrienti non hanno alcun effetto indipendente sul rischio di carcinoma epatocellulare. Dato che si tratta di un tumore maligno a elevato grado di letalità, questi dati potrebbero avere implicazioni per la clinica e la prevenzione. (J Natl Cancer Inst 2006; 98: 482-90)

NOTE SULLA VITAMINA B6

Il termine Vitamina B6 comprende tre composti: la piridossina, il piridossale e la piridossamina. La B6 è prodotta dalla flora batterica intestinale ed è assorbita a livello dell’intestino tenue. E’ coinvolta in diverse vie metaboliche dei glicidi (glicogenolisi, perché è il coenzima della glicogeno-fosforilasi); dei lipidi (sfingolipidi,evento importante per la produzione di guaine mieliniche) e protidi (transaminazione o decarbossilazione degli amminoacidi, deaminazione ossidativa delle ammine). Inoltre interviene nella regolazione del metabolismo dell’omocisteina per la sua eliminazione a livello urinario (trasformazione dell’omocisteina in cistatione e successivamente in cisteina).

La metilazione del DNA (cessione del gruppo metile –CH3 ad una base azotata del DNA) può avere un grave impatto sull'attività/espressione genica. La Vitamina B6 ha un ruolo cruciale nel metabolismo dell'1-carbonio, che coinvolge la sintesi del DNA e la sua metilazione.

La carenza di Vitamina B6 può comportare alterazioni della sintesi proteica, aberrazioni dei processi  di metilazione, responsabili della trasformazione della cellula in cancro.

Il risultato della Vitamina B6, superiore o inferiore ai  valori  di riferimento (  4,3 -17,9ng/mL)  indica una mancata utilizzazione di tale vitamina. La sua lettura deve avvenire in rapporto al risultato dell’omocisteina (valore di riferimento 3,5 – 11,2umol/L). Un aumento in circolo dell’omocisteina può essere indicativo di una difettosa conversione dell’omocisteina in cistationina, reazione che avviene a livello renale, e relativa conversione in alfa chetobutirrato + cisteina urinaria. Ciò può comportare danni cellulari a livello del nucleo cellulare per la formazione di radicali liberi.
Infatti, la ridotta formazione di S-nitroso-omocisteina comporta l’autoossidazione dei gruppi tiolici dell’omocisteina con formazione di omocistina, disulfidi misti e omocisteina tiolattone, generando alcune molecole  reattive dell’ossigeno,come il superossido e il perossido. Queste ultime comportano un aumento della adesione molecolare e di citochine, danni al DNA, citotossicità, citolisi, perossidazione dei lipidi, danni endoteliali e diminuzione dell’espressione della NO-sintetasi endoteliale e la degradazione del ossido nitrico. Studi recenti, condotti dal Dipartimento di Biochimica della II^ Facoltà di Medicina e Chirurgia di Napoli, in associazione con l’Istituto di Genetica e di Biofisica del CNR, hanno confermato come un aumento dell’omocisteina in circolo possa modificare l’espressione genica attraverso la metilazione del DNA.

Il valore riscontrato di Vitamina B6 è: ng/mL      valore di riferimento  4,3 – 17,9

 

Tumore colorettale: Vitamina B6 aiuta a prevenirlo

L'apporto di Vitamina B6 con la dieta potrebbe proteggere dal tumore colorettale, soprattutto nelle donne che bevono alcolici. La Vitamina B6 ha un ruolo cruciale nel metabolismo dell'1-carbonio, che coinvolge la sintesi del DNA e la sua metilazione: aberrazioni in questi processi sono state implicate nella cancerogenesi colorettale. I dati del presente studio hanno implicazioni importanti dato che molte persone consumano alcool e lo status relativo alla Vitamina B6 nella popolazione può essere migliorato facilmente tramite la dieta, l'integrazione vitaminica e la fortificazione. Sono pertanto necessari ulteriori studi in materia. (Gastroenterology 2006; 128: 1830-7)
NOTE SULLA VITAMINA B12

La Vitamina B12 è prodotta dalla flora batterica intestinale. La sua utilizzazione da parte dell’organismo è legata ad una glicoproteina, detta fattore intrinseco di Castle, messa in circolazione dalle cellule della mucosa gastrica.

Essa ha un ruolo cruciale nel mantenimento della salute dell’uomo per essere presente in un sistema enzimatico che comporta la trasformazione dell’omocisteina in metionina (fig.2-3), conversione che è alla base del buon funzionamento del sistema neurovegetativo, dell’apparato cardiovascolare, del sistema neuromuscolare e infine nella genesi del DNA (fig.4).

Il fumo, l’alcool, il consumo di cibo non secondo i principi dell’alimentazione umana, come un utilizzo smodato di spezie e farmaci, sono le principali cause che possono determinare una  carenza o eccesso dei livelli in circolo di tale vitamina. Ciò è riconducibile sia ad alterazione della flora batterica intestinale sia a uno stato infiammatorio dello stomaco con possibile conseguenza di una riduzione della secrezione del fattore intrinseco di Castle.

Livelli di Vitamina B12 ridotti rispetto ai ranges normali, o in eccesso per sua mancata utilizzazione, si riflettono nella espressione di manifestazioni cliniche, dalla sintomatologia dolorosa fino alla formazione di processi proliferativi (polipi, papillomi ecc.) dovuti al venir meno delle funzioni che essa svolge nell’organismo. (fig. 6)
I risultati della  Vitamina B12 devono essere interpretarti   in relazione ai  valori della gastrina e della omocisteina.

 

 

Il valore riscontrato della Vitamina B12 è: pg/mL   valore di riferimento  197 -  866
VITAMINA E

(Tocoferolo)

Il valore riscontrato è μg/dl valore di riferimento     500 - 1800

CURIOSITA':

con questo termine si indicano un gruppo di sostanze ad azioni simili. Tocoferolo significa "utile per la gravidanza".

CHE COSA FA:

La Vitamina E protegge la Vitamina A e le vitamine liposolubili D-K e gli acidi grassi polinsaturi dall'ossidazione e migliora la trasportabilità dell'ossigeno da parte dei globuli rossi. Per queste sue proprietà contribuisce in maniera decisiva al mantenimento della moltiplicazione delle cellule per concorrere all’integrità degli elementi liposolubili quali la Vitamina A e gli acidi grassi polinsaturi che intervengono nell’attivazione dei recettori nucleari (PPARs e RXR) preposti ai meccanismi della moltiplicazione delle cellule. Per tali attività svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione dei tumori. Inoltre:

  • è utile nella prevenzione dell'aterosclerosi;
  • si mostra efficace nelle malattie cardiovascolari;
  • è indispensabile per il corretto funzionamento dei muscoli;
  • in associazione alla Vitamina A, riduce il tasso di colesterolo ed evita depositi di grasso lungo le pareti dei vasi;
  • migliora il sistema immunitario;
  • è necessaria per un'adeguata funzionalità dell'apparato riproduttivo (vitamina antisterilità).

 

COSA SUCCEDE SE MANCA:

  • nei bambini si possono avere gravi disturbi a carico dei muscoli e dei nervi;
  • anemia;
  • sterilità;
  • maggiore incidenza di malattie del cuore e dei vasi sanguigni.

 

E' BENE SAPERE CHE:

  • l'effetto antiossidante è rafforzato dalla contemporanea presenza di Vitamina C, glutatione, selenio;
  • la Vitamina E protegge la Vitamina A facilitandone l'assorbimento e la funzione;
  • si è rivelata utile nel trattamento delle vampate di calore e nell'ipotensione;
  • nei soggetti digitalizzati e nei fumatori, è indispensabile una supplementazione di Vitamina E;
  • la sua somministrazione si è spesso rivelata utile nel morbo di Parkinson;
  • svolge effetti di protezione dagli effetti collaterali di alcune terapie antineoplastiche quali la radioterapia e la chemioterapia.

 

Tumore prostatico:

ELEVATI LIVELLI DI FRAZIONI DI VITAMINA E CONNESSI A RIDUZIONE DEL RISCHIO.
 
 Elevati livelli circolanti delle principali frazioni della Vitamina E, alfa- e gamma-tocoferolo, sembrano diminuire il rischio di tumore prostatico circa del 50 percento ciascuno. Il legame fra elevati livelli di tocoferolo e basso rischio di tumore prostatico risulta più stretto nei pazienti che fanno uso di integratori a base di alfa-tocoferolo rispetto agli altri. L'attività antiossidante della Vitamina E potrebbe essere particolarmente importante per l'associazione osservata, perché lo stress ossidativo è stato implicato nella cancerogenesi prostatica. In ogni caso, l'alfa-tocoferolo ha altre proprietà non antiossidanti, come il miglioramento della risposta immune, che potrebbero a loro volta svolgere un ruolo nel beneficio osservato.(J.Natl.CancerInst:2005;97:396-9)

VITAMINA D
(Calciferolo)

Il valore riscontrato è ng/mL  valore di riferimento     20-120

la vitamina D fu scoperta nel 1918 in seguito all'osservazione che l'olio di pesce e la luce solare avevano un effetto curativo sul rachitismo. Infatti, la peculiarità di questa vitamina è che può essere introdotta come tale con l'alimentazione o può essere sintetizzata nell'organismo a livello della pelle quando questa è esposta ai raggi del sole (per tale motivo è anche detta "vitamina raggio di sole").

CHE COSA FA:

La principale funzione è regolare i processi della moltiplicazione delle cellule (attiva i recettori nucleari VDR), nonché il bilancio di calcio dell'organismo aumentando il livello ematico attraverso un aumento dell'assorbimento intestinale favorendo la mineralizzazione della matrice ossea. La sua attivazione  avviene a livello renale ad opera della calcitonina , che viene secreta dalla cellule c della tiroide, la cui stimolazione è regolata dalla gastrina, ormone secreto dalla mucosa dello stomaco. In sintesi la Vitamina D evita alterazioni della moltiplicazione cellulare e osteoporosi in sinergia con la calcitonina.

  • interviene nell'assorbimento del calcio e del fosforo a livello intestinale;
  • regola la mineralizzazione delle ossa;
  • promuove una crescita e uno sviluppo regolare specie delle ossa e dei denti;
  • attraverso il controllo del livello di calcio nelle cellule è in grado di influenzare la secrezione di diversi ormoni;
  • svolge un'importante attività nel modulare il funzionamento del sistema immunitario.

 

COSA SUCCEDE SE MANCA:

  • alterazione della crescita
  • indebolimento delle ossa con deformazioni (rachitismo in età infantili ) e fratture (osteomalacia e osteoporosi in età adulta)
  • aumentato rischio di infezioni;
  • debolezza muscolare;
  • astenia mentale;
  • spasmi muscolari.

 

E' BENE SAPERE CHE:

  • poichè la Vitamina D viene assorbita nell'intestino tenue in presenza della bile, le malattie del fegato, del pancreas, dell'intestino e della colecisti possono determinarne una riduzione dell'assorbimento. Disturbi dell'assorbimento dei grassi e l'uso di farmaci antiepilettici possono portare ad una carenza di Vitamina D.

 

Sclerosi multipla: vitamina D limita il rischio

Elevati livelli circolanti di Vitamina D sono stati connessi ad una significativa diminuzione del rischio di sviluppare sclerosi multipla. Il presente studio fornisce risultati molto confortanti in questo senso: per la prima volta, si intravede la possibilità di prevenire questa malattia. Prima di poter raccomandare l'integrazione della Vitamina D, comunque, è necessario condurre studi clinici su vasta scala per confermare l'effetto protettivo della vitamina, e per determinare se l'integrazione sia o meno il miglior modo di incrementarne i livelli. Lo studio comunque rinforza l'importanza di evitare i deficit di Vitamina D: ciò potrebbe causare oppure scatenare la sclerosi multipla. (JAMA. 2006; 296: 2832-8)

Tumore mammario: bassi livelli Vitamina D connessi a progressione

I livelli sierici di 25(OH)D risultano diminuiti nelle donne con tumori mammari più avanzati rispetto a quelle con tumori in fase più precoce. Studi in vivo hanno dimostrato che l'integrazione della Vitamina D inibisce la proliferazione delle linee cellulari tumorali ed induce l'apoptosi; studi su animali hanno dimostrato che elevati livelli di vitamina D nella dieta possono inibire la crescita delle linee cellulari tumorali. Inoltre, studi epidemiologici hanno dimostrato che la mortalità da tumore mammario risulta ridotta nelle donne che vivono in aree con elevata esposizione alla luce del sole. Il presente studio dimostra che la Vitamina D svolge un ruolo nella patogenesi e nella progressione del tumore mammario. (J Clin Pathol online 2006, pubblicato il 18/10)

NOTE SULL’OMOCISTEINA.
L'omocisteina è un amminoacido solforato che si forma in seguito a perdita di un gruppo metilico (-CH3) da parte della metionina, aminoacido essenziale,  introdotto con la alimentazione.

L'aumento dell’ omocisteina è uno dei più importanti fattori di rischio non solo cardiovascolare ma anche del sistema nervoso e dei processi di moltiplicazione cellulare. Quando  la trasformazione dell’omocisteina in metionina  non avviene, il suo livello aumentanel sangue. Ciò comporta formazione di radicali liberi dell'ossigeno, molecole molto dannose per il DNA, con conseguente danno ai fini della replicazione delle cellule.
L’infiammazione della mucosa gastrica, la carenza di L_arginina, la betaina, l’ acido folico, la Vitamina B6, la Vitamina B12 ed il fattore intrinseco di Castle, sono coinvolti nell’aumento dell’omocisteina. La sua neutralizzazione avviene oltre alla supplementazione di Vitamina B12 e acido folico, qualora carenti, e  di bioarginina.
La diminuzione dell’omocisteina è altrettanto nociva in quanto, rappresentando il substrato fondamentale per la partenza di importantissime vie metaboliche, (la formazione dei neurotrasmettitori del parasimpatico e del simpatico, del nitrossido e dell’endotelina, della guaina mielinica, di composti energetici per l’apparato muscolare e per la formazione del DNA). Nella maggior parte dei casi tale diminuzione è dovuta per somministrazioni non monitorate  di acido folico e di Vitamina B12.

Il valore riscontrato è  umol/L  valore di riferimento   3,5 – 11,2

NOTE SULLA SEROTONINA

La serotonina (5-idrossitriptamina, 5-HT) è un ormone prodotto, non solo dalle cellule del sistema nervoso centrale ma anche da particolari cellule dello stomaco e dell’intestino dette cellule cromoaffine.
Essa svolge un importante ruolo nella regolazione dell'umore del sonno, della temperatura corporea, della sessualità e dell'appetito. Alterati livelli in circolo, possono essere indice d’irregolarità della sua produzione, specialmente a livello intestinale, e /o alterazioni della funzione sia epatica che polmonare, avvenendo in questi organi il suo catabolismo (trasformazione in acido 5-idrossindoloacetico). Alterazioni della sua produzione, possono riflettersi sul comportamento, sul sonno (irregolarità del sonno), comparsa di stati depressivi,  comparsa di ansia, alterato rapporto con il cibo e disturbi della sfera sessuale.
Il valore riscontrato è :     μg/24h              valore di riferimento     
VITAMINA C
(Acido Ascorbico)

Il valore riscontrato è          mg/L           valore di riferimento     4-20

l'uomo è tra le poche specie animali (insieme alle scimmie, le cavie ed alcune specie di pipistrelli) a non poter sintetizzare la Vitamina C e pertanto è necessario l'apporto alimentare. Il nome di "acido ascorbico" ricorda la capacità di questa vitamina di curare lo scorbuto, malattia che colpiva in particolare gli equipaggi delle navi che, per lunghi percorsi di navigazione , non potevano consumare frutta e verdure fresche.

CHE COSA FA:

  • partecipa alla formazione del collageno e della matrice intercellulare favorendo la robustezza delle cartilagini, delle ossa, della dentina e della parete dei vasi sanguigni;
  • favorisce l'assorbimento del ferro a livello intestinale;
  • stimola le difese immunitarie e protegge dalle infezioni;
  • impedisce a numerose sostanze di trasformarsi in sostanze cancerogeni;
  • possiede attività antiossidante e potenzia gli effetti di altri antiossidanti, quali la Vitamina A, la Vitamina E, il selenio;
  • è indispensabile per la sintesi ormonale;
  • interviene nella riduzione dei livelli del colesterolo LHL;
  • è utile nella prevenzione e nel trattamento delle allergie.

COSA SUCCEDE SE MANCA:

  • poca resistenza al freddo;
  • arti superiori e inferiori freddi;
  • emorragie capillari (in particolare emorragie gengivali);
  • fragilità capillare;
  • lenta cicatrizzazione delle ferite;
  • tendenza alle infezioni;
  • esofagite, gastrite.

 

E' BENE SAPERE CHE:

  • è una vitamina estremamente labile, e viene distrutta rapidamente dalla cottura, dall'esposizione all'aria e alla luce;
  • i contraccettivi orali ne diminuiscono l'effetto;
  • i salicilati, i sulfamidici, le tetracicline, il fumo e l'aspirina ne riduco l'assorbimento; la Vitamina C contrasta gli effetti tossici e cancerogeni della nicotina, del fumo di tabacco, dei gas di scarico degli autoveicoli;

 

NOTE SULLA GASTRINA

La gastrina è un ormone secreto dalla mucosa  dello stomaco. Molte sono le sue funzioni:  
stimolare le cellule delle ghiandole gastriche a secernere 
acido cloridrico,
pepsinogeno
enzimi pancreatici, tra cui l’insulina.
Inoltre regola il trofismo delle cellule acido-secernenti, la motilità intestinale e il tono dello sfintere esofageo inferiore, stimola,con  effetto coleretico, la colecisti e,  la tiroide a produrre calcitonina. I valori della gastrinemia sono rapportabili allo stato funzionale della mucosa gastrica. E’ un indice dello stato funzionale della mucosa dello stomaco.

Il valore riscontrato della gastrina  è:   pg/ml                valore di riferimento       0-80
NOTE SULL’HELICOBACTER PYLORI

 E' un batterio spiraliforme gram negativo , è annidato nella mucosa gastrica e fa parte della flora batterica fisiologica dello stomaco. La particolarità di questo batterio è quella che vive soltanto in ambiente acido protetto da uno strato di muco, per questo motivo si trova soltanto nello stomaco. Produce un enzima chiamato ureasi, che gli permette di neutralizzare l'acidità gastrica e di sopravvivere. In  condizioni fisiologiche esiste un buon equilibrio  tra ospite e ospitante; quando, invece,  esiste uno stato infiammatorio della mucosa gastrica, consumi alimentari non idonei, tale equilibrio viene meno con  sopravvento del batterio sulla mucosa gastrica, con azione lesiva, diretta sui tessuti per la produzione di ammoniaca dovuta all’attività ureasica di questo batterio che scinde l’urea in ossido di carbonio ed ammoniaca.
In sintesi la positività dell’H.P. è un indice indiretto dello stato infiammatorio della mucosa gastrica. Poiché uno stato flogistico della mucosa dello stomaco può avere negative ripercussioni sulla produzione del fattore intrinseco di Castle, è utile associare  lo studio della Vitamina B12 alla ricerca dell’H.P.

NOTE SUGLI ENZIMI PANCREATICI

 

La lipasi e’ un enzima secreto dal pancreas e  interviene  nella utilizzazione delle vitamine liposolubili (A-E-D-K)  ed dei grassi. Un suo valore al di fuori dei limiti di riferimento, sia in senso ipo che in senso iper,  indica la presenza di uno stato di infiammazione della mucosa pancreatica. Per la sua azione sulle vitamine liposolubili e sui trigliceridi, entrambi elementi fondamentali per la regolazione dei meccanismi della proliferazione delle cellule, una sua ridotta attività si ripercuoterà negativamente  su tale meccanismo.

Eliminazione H. pylori diminuisce omocisteina nell'anziano

L'eradicazione dell'H. pylori nei pazienti anziani con deficit della cobalamina porta ad un incremento nei livelli plasmatici di quest'ultima ed ad una diminuzione dell'omocisteina. Ciò suggerisce che l'infezione da H. pylori sia almeno un fattore di rischio di iperomocisteinemia nell'anziano. La gastrite da H. pylori può portare ad un danneggiamento dei processi essenziali per l'assorbimento della cobalamina, ed il suo deficit a sua volta porta all'iperomocisteinemia. Dato che l'eliminazione del microrganismo tramite antibiotici porta a una diminuzione dei livelli di omocisteina, sarebbe utile sottoporre gli anziani a screening per l'infezione da H. pylori, e trattarli se necessario. (Gut 2007; 56: 469-74)

NOTE SUL PARATORMONE

È un ormone prodotto dalle ghiandole paratiroidi, un gruppo di quattro ghiandole situate nel collo in stretta vicinanza della tiroide.

 

 

E’ il principale ormone responsabile della regolazione del calcio perché è in grado di liberare il calcio dalle ossa, impedirne la perdita con le urine e favorirne l'assorbimento nell'intestino. Di norma, la produzione di paratormone viene regolata essenzialmente dal valore della calcemia, cioè aumenta o diminuisce in rapporto al livello del calcio nel sangue.

Il valore riscontrato del paratormone  è:     pg/ml          valore di riferimento        6 - 65   

 

                                                  
ESAME DELLE URINE DELLE 24/H

 

ANALITI

VALORE

UNITÀ

VALORI NORMALI

CALCIO URINARIO

 

mg/24h

100 - 300

CLORO URINARIO

 

mEq/24h

110- 250

NATRIURIA

 

mEq/24h

110 - 260

MAGNESIURIA

 

mEq/24h

100 - 300

FOSFATURIA

 

mEq/24h

0,8 – 1,8

POTASSIO

 

mEq/24h

25 - 100

ZINCO      

 

ug/24h

400 - 1000

CROMO    

 

ug/24h

0,05 – 0,32

 


BATTERIA                               MEZZO INTERNO


 

 

 

 

CALCIO - Ca

è il minerale più abbondante dell'organismo. Il 99% del totale è localizzato a livello delle ossa e dei denti.

CHE COSA FA:

  • controlla il processo di coagulazione del sangue;
  • interviene, insieme al fosforo, nello sviluppo e nel mantenimento di una normale struttura delle ossa e dei denti;
  • presiede ad un normale funzionamento del sistema nervoso;
  • è fondamentale per la contrazione dei muscoli e del cuore;
  • modula la produzione degli ormoni;
  • interviene nella regolazione dell'equilibrio acido base ed idrico;
  • svolge attività antiallergica;
  • migliora l'assorbimento della Vitamina B12 e del ferro;
  • agisce come tranquillante naturale.

COSA SUCCEDE SE MANCA O SE VIENE  ELIMINATO IN QUANTITA’ SUPERIORE CON LE URINE:

  • alterata struttura ossea con tendenza alle fratture (rachitismo ed osteoporosi);
  • crampi muscolari;
  • dolori lombari; tetania e palpitazioni;
  • carie dentaria;
  • ipereccitabilità neuromuscolare;
  • alterata coagulabilità del sangue con tendenza alle emorragie.

 

E' BENE SAPERE CHE:

  • l'assorbimento del calcio è regolato dalla Vitamina D ed è condizionato da numerosi fattori quali l'acidità gastrica (una scarsa acidità riduce l'assorbimento di calcio), l'apporto di proteine alimentari (diete iperproteiche ne riducono l'assorbimento),un consumo eccessivo di fibre;

 

  • in corso di osteoporosi la supplementazione di calcio è inefficace in assenza di contemporanea funzionalità del paratormone e della calcitonina nonché assunzione di altri elementi capaci di fissare il calcio a livello delle ossa ( silicio, boro e magnesio).

CLORO - Cl

CHE COSA FA:

regola l'equilibrio acido-base;
partecipa alla formazione del succo gastrico (acido cloridrico).

COSA SUCCEDE SE MANCA:

perdita dei capelli e dei denti;
indebolimento del tono muscolare;
crampi muscolari;
digestione difficile;
nausea e vomito;
confusione mentale ed apatia;
anoressia.

E' BENE SAPERE CHE:

il cloro è usato nella cura della diarrea e del vomito;
un apporto eccessivo distrugge la Vitamina E e la flora batterica intestinale.

SODIO - Na

l’organismo umano contiene circa 100 g di sodio. Il suo aumento nei tessuti determina una maggiore presenza di liquidi che può portare ad un aumento della pressione sanguigna.

CHE COSA FA:

regola l'equilibrio acido-base ed idro-elettrolitico;
modula la trasmissione degli stimoli nervosi;
interviene nella contrazione muscolare;
è coinvolto nella produzione dell'adrenalina.

COSA SUCCEDE SE MANCA:

una sua carenza è per lo più secondaria a consumo frequente di alimenti ipertonici ( prodotti e derivati animali), sudorazione profusa, vomito, diarrea, consumo di acque diuretiche o in seguito a terapie con farmaci antipertensivi e diuretici.

La sua carenza può esprimersi clinicamente con:

malessere generale;
vertigini;
debolezza muscolare;
febbricola;
gas intestinali;
contratture muscolari.

E' BENE SAPERE CHE:

i disturbi da eccesso di sodio sono più frequenti di quelli da carenza;
in soggetti predisposti un elevato apporto può favorire o aggravare l'ipertensione arteriosa.
MAGNESIO - Mg

il suo nome deriva da una città turca "Magnesia". E' un elemento di fondamentale importanza, infatti sono oltre 300 gli enzimi che possono funzionare solo in presenza di magnesio. Il 99% della quota totale presente nell'organismo è intracellulare.
CHE COSA FA:
agisce sui seguenti sistemi ed apparati:
cardiovascolare: previene gli attacchi di cuore e le aritmie; contrasta l'aumento della pressione arteriosa; previene l'aterosclerosi.
immunitario: aumenta la produzione degli anticorpi; stimola l'attività dei linfociti.
nervoso: riduce l'ipereccitabilità dei nervi e dei muscoli; contrasta la depressione e migliora il tono dell'umore.
osteoarticolare: favorisce la fissazione del calcio nel tessuto osseo.
altre azioni: con la Vitamina C svolge azione preventiva nei confronti del cancro del seno; previene la calcolosi renale.
COSA SUCCEDE SE MANCA:
disturbi della sintesi degli acidi nucleici
spasmi muscolari;
confusione mentale;
nervosismo, irritabilità, insonnia;
malattie della pelle;
aritmia;
alitosi, stipsi;
secrezioni maleodoranti;
mestruazioni dolorose.
E' BENE SAPERE CHE:
la principale causa di una carenza di magnesio è sostenuta da un consumo di cibo irritante per la mucosa gastroenterica che comporta, successivamente, la comparsa della sindrome dell’intestino irritabile;
un elevato apporto alimentare di calcio, fosforo, proteine e grassi animali riducono l'assorbimento del magnesio;
svolge un'efficace attività antiallergica (eczema, asma).
FOSFORO - P

questo minerale è secondo solo al calcio per quantità totale nell'organismo. Circa l'80% è localizzato nelle ossa e nei denti sotto forma di cristalli di fosfato di calcio.

CHE COSA FA:
è un costituente essenziale del DNA;
è coinvolto nel corretto sviluppo dello scheletro e dei denti;
stimola la contrazione muscolare;
interviene nella trasmissione degli impulsi nervosi;
è necessario per il corretto utilizzo delle vitamine del complesso B;
è importante per l'utilizzo dei grassi, degli zuccheri e delle proteine.

COSA SUCCEDE SE MANCA:
alterata produzione degli acidi nucleici;
diminuita resistenza delle ossa e dei denti (con osteoporosi e carie dentaria);
debolezza e crescita stentata;
dolori osteoarticolari e artriti;
perdita dell'appetito;
disturbi nervosi, astenia mentale e fisica.

E' BENE SAPERE CHE:
agisce spesso in stretta associazione con il calcio;
una prolungata somministrazione di antiacidi può ridurre l'assorbimento di fosforo;
il mantenimento dell'equilibrio calcio-fosforo è fondamentale nel trattamento di condizioni di stress e può essere utile nell'alleviare i sintomi dell'artrite.

POTASSIO - K

è uno dei minerali più rappresentati nell'organismo di cui il 98% è localizzato all'interno delle cellule. Esso contribuisce al controllo della pressione arteriosa, favorendo l'eliminazione renale del sodio e diminuendo così l'accumulo di liquidi.
CHE COSA FA:
è necessario per un accrescimento normale;
è coinvolto nella trasmissione degli impulsi nervosi;
interviene nel regolare l'equilibrio acido base ed idro elettrolitico;
interviene nella sintesi delle proteine muscolari;
regola il metabolismo degli zuccheri;
stimola il rene ad eliminare i residui tossici.
COSA SUCCEDE SE MANCA:
astenia e debolezza muscolare;
accumulo di liquidi;
acne;
aritmie;
stipsi.
E' BENE SAPERE CHE:
una perdita di potassio si realizza frequentemente per:
sforzi fisici intensi, uso di diuretici, eccessivo consumo di cibi salati, prolungate terapie a base di cortisone, diarrea, vomito;
diabete, malattie dell'intestino e del fegato sono condizioni che richiedono una supplementazione di potassio;
in alcuni casi la supplementazione con potassio può contribuire a ridurre la pressione arteriosa;
il consumo eccessivo di caffè, nonostante sia ricco in potassio, può causarne una perdita.

ZINCO - Zn

è un elemento necessario per l'attività di almeno 200 enzimi. Una diminuita disponibilità di questo minerale limita la produzione di quasi tutte le proteine cellulari.

CHE COSA FA:

favorisce la sintesi del DNA e RNA;
regola il livello ematico della Vitamina A;
favorisce la cicatrizzazione delle ferite;
svolge attività antiossidante neutralizzando l'azione dei radicali liberi;
regola il gusto e l'odorato;
promuove una crescita e uno sviluppo fisiologico;
promuove una crescita normale del feto;
promuove la divisione, la riparazione e la sintesi cellulare;
potenzia il sistema immunitario;
è essenziale per la funzionalità degli ormoni sessuali maschili e della prostata;
neutralizza gli effetti delle radiazioni ionizzanti
E' BENE SAPERE CHE:
zinco e rame sono antagonisti per cui l'assunzione di grosse dosi dell'uno provocano carenza dell'altro;
alcuni casi di sterilità maschile possono farsi risalire alla carenza di zinco;
può essere utile, associato alla Vitamina A, nel trattamento dell'acne giovanile;
i contraccettivi orali inducono una diminuzione di zinco;
è fondamentale nel trattamento di tutte le malattie della pelle e delle mucose.
COSA SUCCEDE SE MANCA:
malattie della pelle di vario tipo;
sterilità;
perdita del gusto e dell'olfatto;
problemi di vista;
problemi di prostata;
macchie bianche sulle unghie e smagliature della pelle;
cicatrizzazione lenta delle ferite;
maggiore incidenza di infezioni;
ritardo della crescita;
maggiore suscettibilità al cancro
CROMO – Cr
Il valore riscontrato è valore di riferimento 0,05 – 0,32 µl

CURIOSITA':

è un componente essenziale del DNA ed è un costituente di un fattore, prodotto dal fegato, che interviene nel metabolismo del glucosio.

CHE COSA FA:

interviene nel metabolismo degli zuccheri, dei grassi e delle proteine;
ha azione trofica sui muscoli;
contrasta la formazione delle placche a livello delle arterie (specialmente associato al magnesio);
aumenta la sensibilità all'insulina.

E' BENE SAPERE CHE:

la raffinazione dei cibi e la scarsità nel terreno spiegano la diffusa carenza di questo oligoelemento;
la supplementazione è particolarmente consigliata negli anziani, nei diabetici, nelle persone affette da malattie del cuore, delle arterie e quelli con grassi elevati nel sangue;
il metabolismo del cromo è positivamente influenzato dallo zinco e dal selenio;
durante le diete ipocaloriche (dimagranti) l'assunzione di cromo previene la perdita di massa magra.
RAME – Cu
Il valore riscontrato è μg/L valore di riferimento 500 - 1250

è un minerale presente nell'organismo solo in tracce (circa 80 mg in totale).

CHE COSA FA:

• svolge azione antiossidante proteggendo dall'azione lesiva dei radicali liberi;
• interviene nella produzione di energia;
• è necessario per un corretto utilizzo del ferro;
• interviene nella fissazione del calcio nelle ossa;
• è coinvolto nell'azione di alcuni neurotrasmettitori;
• modula la produzione degli estrogeni;
• stimola le difese dell'organismo a contrastare le infezioni;
• partecipa con la Vitamina C alla formazione delle fibre dei muscoli e del tessuto connettivo.

COSA SUCCEDE SE MANCA:

• anemia;
• perdita dei capelli;
• malattie delle ossa;
• disturbi del sistema nervoso;
• aumentato rischio di infezioni;
• disturbi dell'accrescimento.

E' BENE SAPERE CHE:

• l'assunzione di dosi ripetute di rame, a dosaggio catalitico, è particolarmente efficace nelle infezioni acute e in particolare nell'influenza ed in associazione alla somministrazione per lungo tempo di vitamina C;
• la somministrazione di rame può risultare vantaggiosa nelle vampate di calore;
• rame e zinco sono antagonisti, per cui l'assunzione dell'uno può provocare una carenza dell'altro;
• i processi artriti in generale e l'osteoporosi possono beneficiare dall'assunzione di rame oligoelemento;
• l'eccesso di rame può verificarsi con l'uso di contraccettivi orali (estrogeni) e della spirale (IUD) contenente rame.
FERRO – Fe

Il valore riscontrato è valore di riferimento
53 ai 167 mcg per decilitro di sangue

un organismo adulto contiene circa 4-5 g di ferro di cui il 65% si trova nell'emoglobina, il 3,5% nei muscoli e il 27% nella ferritina (che è la forma mediante la quale il ferro si deposita nei tessuti). In un litro di sangue sono contenuti 500 mg di ferro.

CHE COSA FA:

essendo costituente dell'emoglobina e di enzimi implicati nella produzione di energia, il ferro interviene nelle seguenti funzioni:

trasporto di ossigeno dal polmone ai tessuti e di anidride carbonica dai tessuti ai polmoni;
respirazione cellulare;
metabolismo delle vitamine del gruppo B;
sintesi dell'adrenalina e noradrenalina;
difesa dalle infezioni.

COSA SUCCEDE SE MANCA:

anemia (con i seguenti sintomi associati: disturbi digestivi, lingua rossa, difficoltà alla deglutizione);
elevata frequenza di malattie infettive;
lenta cicatrizzazione delle ferite;
depressione, solchi sulle unghie;
palpitazioni, vertigini, debolezza;
cancro.

E' BENE SAPERE CHE:

• i bambini, gli anziani e le donne in età fertile sono particolarmente a rischio di una carenza di ferro;
• il caffè e il tè inibiscono l'assorbimento del ferro;
• il calcio presente nel latte riduce l'assorbimento del ferro ;
• l'assorbimento intestinale del ferro è positivamente influenzato da una valida acidità gastrica e dalla presenza di Vitamina C;
• il metabolismo del ferro è positivamente influenzato dal rame, dal cobalto, dal molibdeno, e dalle Vitamine B6, E e C e dalla apoferritina, proteina presente a livello dell'epitelio intestinale.

COBALTO - Co

è un oligoelemento il cui contenuto totale nel corpo umano è inferiore ad 1 mg, di questo il 40% è localizzato nei muscoli e il 14 % nelle ossa, la restante quota è distribuita nei vari tessuti.

CHE COSA FA:

• entra a far parte della struttura dell'emoglobina e della Vitamina B12;
• modula l'attività del sistema nervoso simpatico e parasimpatico;
• svolge attività antispastica particolarmente a livello delle arterie e a livello intestinale.

COSA SUCCEDE SE MANCA:

• alterazione del tono simpatico e parasimpatico;
• disturbi circolatori (angina, infarto, trombosi delle arterie degli arti);
• suscettibilità a contrarre tumori;
• formicolii alle estremità;
• debolezza;
• emicrania, depressione, ansia;
• cancro.

E' BENE SAPERE CHE:

• in associazione a manganese, rame e ferro si rivela utile per il trattamento delle anemie;
si mostra efficace nei disturbi circolatori delle mani (acrocianosi, Raynaud) e nelle patologie necrotizzanti.

FUNZIONE DEGLI AMINOACIDI

L'acido aspartico è un amminoacido non indispensabile naturale, la forma comune la L (+) - acido aspartico. È usato come supplemento dietetico, detersivo, fungicida, base sintetica del dolcificante del germicida. Combines dell'acido aspartico con altri amminoacidi per formare i residui che assorbono ed eliminano le tossine dalla circolazione sanguigna.
Gli aiuti dell'acido aspartico convertono i carboidrati in energia del muscolo. L'acido aspartico costruisce le immunoglobuline e gli anticorpi del sistema immune. Riduce i livelli dell'ammoniaca dopo le esercitazioni fisiche.

Fonti dell'alimento dell'acido aspartico: è trovato in piante, particolarmente in semi di germogliatura. In proteina esiste pricipalmente come asparagina.
Sintomi di mancanza dell'acido aspartico: i sintomi di mancanza di acido aspartico possono includere l'affaticamento e la depressione.
Aumenta la resistenza alla fatica, coinvolto nella formazione del RNA e DNA, le basi chimiche dell’ereditarietà e dei trasportatori del codice genetico, i sali dell’acido aspartico aumentano la vitalità e la resistenza, protegge il fegato e promuove la normale funzione cellulare, migliora il sistema immunitario, producendo immunoglobuline ed anticorpi.
Gli asparagi contengono la proteina asparagina (ricca di acido aspartico): è questo a conferire all'urina il tipico odore, attraverso un rapido metabolismo che lo trasforma in prodotti di degradazione solforati, quali i tioli e i tioesteri. Questo odore dell'urina è strettamente legato all'efficienza renale: se il sistema renale è efficiente, l'odore si sente nell'orinazione immediatamente successiva (dopo 10-15 minuti) all'ingestione degli asparagi. L’odore caratteristico dell’urina dopo l’ingestione di asparagi non si avverte in tutti i consumatori e non ha alcuna relazione con problemi di salute o di tossicità!
Come già accennato, interviene nella formazione del DNA ed RNA cellulari (acidi nucleici) e nel rafforzamento il sistema immunitario dove partecipa ai processi di produzione delle immunoglobuline e degli anticorpi. Inoltre è importante ribadire che protegge il fegato. Durante l'attività fisica interviene nella trasformazione energetica dei glicidi. Dopo l'attività fisica contribuisce allo smaltimento dell'ammoniaca prodotta. 
È usato negli stati di stress fisico ed astenia, dove sembra possedere particolare effetti.

 

ALANINA

L'alanina è un amminoacido non polare, la sua molecola è chirale.

L'enantiomero L è uno dei 20 amminoacidi ordinari, il suo gruppo laterale è un metile. Dopo la glicina, è il più piccolo degli amminoacidi. È stato isolato per la prima volta nel 1879.

Per l'organismo umano è un amminoacido non essenziale, dato che è in grado di sintetizzarla. Può venire infatti prodotta nei muscoli a partire dall'acido glutammico tramite un processo chiamato transamminazione. Nel fegato l'alanina viene trasformata in acido piruvico. Infine, l'enzima alanina amminotransferasi catalizza la reazione nella quale il gruppo amminico dell'alanina viene trasferito all'acido α-chetoglutarico formando l'amminoacido Glutammato.
E' utilizzata massicciamente durante gli esercizi più intensi.

Può fornire glucosio ed aiutare a stabilizzare la glicemia. Aumenta il volume muscolare, con effetti sinergici alla glutammina.

E' usata come energetico dalle cellule cerebrali, dal sistema nervoso e dai muscoli, importante nella conversione energetica nel ciclo di Krebs, glicogenica (risorsa energetica di glucosio per il fegato e muscoli), migliora il sistema immunitario, producendo immunoglobuline e anticorpi, metabolizza zuccheri e acidi organici.
Si trova principalmente in alimenti di origine animale come la carne, il latte e le uova. Viene utilizzata per la medicina terapeutica nei casi di cancro alla prostata. Gli alimenti ricchi di alanina sono: mais, riso, ceci, fagioli, fave, lenticchie, piselli, arachidi tostati, mandorle, nocciole, agnello, coniglio, maiale, merluzzo, sardina, e uovo di gallina.
Inoltre l'alanina anche nelle versioni beta alanina ed amminotransferasi è un amminoacido non indispensabile che il corpo produce nel fegato. L'alanina è richiesta per il metabolismo di glucosio ed il triptofano e l'beta-alanina è un costituente della vitamina B5 (acido pantotenico) così come il coenzima A.
L'alanina è una forma cristallina di amminoacido che è idrofobo con una catena laterale del gruppo metilico. La mancanza dell'alanina è improbabile da ottenere dato che essa è prodotta nel corpo in se ed è inoltre presente in molti alimenti differenti.

L'alanina è un componente importante del tessuto connettivo. È l'intermediario chiave nel ciclo dell'alanina del glucosio, che permette che i muscoli ed altri tessuti derivino l'energia proveniente dagli amminoacidi. L'integrazione di alanina sembra sviluppare il sistema immunitario.

Peso molecolare - 89.09

Avvenimento - 7.49%
Sintomi di carenza di alanina: Poiché l'alanina è sintetizzata nel corpo ed inoltre è fornita dalla maggior parte dei alimenti che sono fonti di proteine, le mancanze sono improbabili da accadere.
E’ particolarmente importante durante la pratica sportiva in quanto può essere trasportata dal muscolo al fegato dove subisce un processo di deamminazione, lo scheletro carbonioso è poi impiegato nel processo di gluconeogenesi. Pertanto è ampiamente utilizzata a scopo energetico al punto che, tale processo, prende il nome di ciclo dell’alanina glucosio, capace di costituire il 45% di tutto il glucosio messo in circolo dal fegato in caso di attività fisiche di lieve intensità e durata prossima alle 4 ore1. Resta inteso come, una carenza nell’assunzione di sostanze glucidiche, incida ulteriormente in tali processi.
La liberazione di alanina prosegue anche nelle fasi subito successive l’attività fisica. Un’assunzione adeguata di aminoacidi ramificati prima o subito dopo il lavoro, contribuisce a tamponare tale depauperazione
L-CITRULLINA

Le ricerche ben controllate su questo aminoacido sono molto poche, tuttavia alcuni effetti sono stati messi in evidenza di recente.
La citrullina (C6H13N3O3) è un alfa amminoacido non essenziale, ovvero sintetizzabile dall'organismo umano. Non è codificata da sequenze di mRNA, pur facendo parte di alcune strutture proteiche come gli istoni. La citrullina contenuta dalle proteine deriva da un processo post traduzionale detto di citrullinizzazione o deiminazione dell'arginina. L'enzima nitrossido sintetasi (NOS) sintetizza il neurotrasmettitore nitrossido a partire dall'arginina, formando come prodotto secondario la citrullina. La citrullina è il precursore dell'amminoacido arginina nella biosintesi dello stesso. Attraverso l'aggiunta di un residuo carbamilfosfato l'ornitina si trasforma in citrullina per l'azione dell'ornitin-transcarbamilasi (OTC). Ultimamente si e scoperto l'anticorpo anticintrullina che è un indice di artrite reumatoide altamente specifico Fu isolata per la prima volta dal cocomero (in latino citrullus, da cui prende il nome).
Infatti, proprio da questo frutto sono emerse alcune considerazioni, il cocomero è certamente fra i frutti più amati dell'estate e consumato in grande quantità in giorni di calura intensa. Il cocomero sembra contenere sostanze che agiscono in maniera simile ai medicinali come il Viagra, rilassando i vasi sanguigni e aprendo la strada a performance sessuali infuocate in maniera assolutamente naturale.
Sei fette sembrerebbero essere sufficienti per ottenere l'effetto desiderato. L'unico inconveniente sono le dosi: per giovare di questo effetto è necessario consumare almeno sei fette di anguria, con un conseguente pesante stimolo a urinare, oltre a un grande apporto di zuccheri che possono dar luogo a crampi. Due situazioni non certo piacevoli durante un incontro a luci rosse.
I ricercatori hanno studiato gli effetti del cocomero rilevando che la citrullina in esso contenuta, sostanza che si può trovare anche nella carne rossa, una volta nell'organismo reagisce con un enzima e si trasforma in arginina, un amminoacido benefico per cuore, sistema circolatorio e immunitario, che amplifica la produzione di ossido nitrico rilassando i vasi sanguigni.

Si tratta più o meno dello stesso meccanismo d'azione del Viagra. «Non è certo un effetto organo-specifico come quello messo in atto dai farmaci - sottolineano i ricercatori - ma potrebbe essere senz'altro utile a chi desidera dare una sferzata alla propria vita sessuale, anche se saranno necessari ulteriori approfondimenti scientifici»

FENILALANINA

La fenilalanina è un degli aminoacidi essenziali e forse rappresenta anche il più diffuso nelle varie fonti proteiche. La fenilalanina è indispensabile per la vita umana, in quanto prende parte a tutti i processi metabolici nei vari apparati del nostro organismo. Da essa si inizia per la produzione di importanti neurotrasmettitori celebrali come noradrenalina e dopamina coinvolti nelle situazioni di comportamento in cui è richiesto un approccio positivo, rendendo la persona ottimista ed intraprendente, aumentandone la voglia di fare. La fenilalanina è un importante precursore per quando riguarda la formazione endogena di tirosina, anch'esso un aminoacido, che svolge importanti funzioni legate alla formazione degli ormoni tiroidei oltre ad avere alcuni effetti sulla psiche umana.

L'uso più importante per le case farmaceutiche e quelle di integratori è però legato alla sua funzione anti-fame. Infatti sembra che la presenza di questo aminoacido nel cibo che si ingerisce, stimoli un ormone blocca-fame che anticipa il senso di sazietà (la colecistochinina o CCK). Molti alimenti e nutrienti dietetici sono arricchiti con questo aminoacido per le suddette ragioni.
Altre funzioni della fenilalanina sembrano essere legate alla pigmentazione dei capelli e della pelle, riconducendosi direttamente alla formazione di melanina. Una carenza di questo aminoacido sembra favorire la formazione di capelli bianchi, anche in soggetti di giovane età, oltre ad un aspetto della pelle "cadaverico" e malsano.
Sono in corso molti studi sulla fenilalanina, in particolare ai suoi effetti come dolcificante, visto che è un costituente fontamentale dell'aspartame. L'aspartame è usato in molti cibi dietetici in alternativa allo zucchero per la minor carica calorica e soprattutto glicemica. L'aspartame però possiede delle contro indicazioni per le persone intolleranti od allergiche a fonti proteiche come uova e latticini.
La presenza di fenilalanina contenuta nei cibi solitamente è sempre indicata sull'etichetta per via dei suddetti effetti ad essa associati.
Le maggiori fonti naturali sono: uova, latticini, banane, mandorle, aringhe.
Il dosaggio da integrazione supplementare è di 250mg al giorno, tale dosaggio può variare significativamente a seconda delle caratteristiche individual

 

GLICINA

La glicina è un aminoacido non essenziale che rientra nella costituzione di molte proteine presenti nei muscoli, nei tendini oltre a essere precursore (insieme ad altre sostanze) di diverse importanti molecole del nostro organismo tra le quali il glutatione, creatina e ormone della crescita (vedi schede corrispondenti). Un'alimentazione equilibrata fornisce circa 2 g di glicina al giorno.

Effetti dimostrati Allevia i sintomi spastici. Effetti possibili Potenzia l'effetto di alcuni farmaci anticonvulsivanti. Utile nel trattamento della schizofrenia. Effetti non dimostrati Esplica attività ergogenica. Utile nel controllare il metabolismo lipidico. Utile nel trattamento dell'ipertrofia prostatica. Avvertenze Controindicazioni – Soggetti affetti da anuria; epatopatie.Effetti collaterali – Dosi fino a 1 g al giorno sono ben tollerate. Per dosi superiori lievi disturbi gastrointestinali. Sovradosaggio – Nessun caso noto nell'uomo. Dosi da 3-4,5 g al giorno hanno provocato alterazioni del ritmo cardiaco e morte nei ratti. Interazioni – In teoria potrebbe avere effetto additivo se somministrata contemporaneamente ad antispastici. Dose efficace In genere 1 g al giorno (nel trattamento della schizofrenia si arriva anche a 90 g al giorno).
Dalla letteratura internazionale si può concludere che l’assunzione di glicina al fine di incrementare la produzione endogena di alcune molecole (in particolar modo creatina e ormone della crescita) si può definire inutile o utile esclusivamente in particolari casi patologici; per il glutatione invece gli studi sono ancora pochi per poter dare una risposta sicura. Si può quindi concludere che, allo stato delle conoscenze attuali, la supplementazione di sola glicina sembra essere perfettamente inutile; si rammenta invece l’importanza di una dieta corretta ed equilibrata, all’interno della quale deve essere presente un adeguato apporto proteico.
A causa del suo ridotto gruppo laterale, può inserirsi in molti spazi dove altri amminoacidi non possono. Ad esempio, solo la glicina può essere l'amminoacido interno di una elica di collagene.

L'evoluzione ha preservato la glicina per molto tempo in alcune posizioni di alcune proteine (ad esempio nel citocromo C, nella mioglobina e nell'emoglobina), dato che la sua mutazione ad un amminoacido diverso e più ingombrante potrebbe portare ad un'alterazione consistente della struttura della proteina.

La maggior parte delle proteine è costituita da piccole quantità di glicina. Una notevole eccezione è il collagene, di cui invece ne costituisce circa un terzo.
INOLTRE:

Nel 1994 un gruppo di astronomi dell'Università dell'Illinois, guidati da Lewis Snyder, annunciò di aver scoperto molecole di glicina nello spazio, ma la notizia si rivelò infondata. Otto anni dopo, nel 2002 Lewis Snyder e Yi-Jehng Kuan dell'Università Normale Nazionale di Taiwan rifecero la scoperta, questa volta vera. L'evidenza dell'esistenza di molecole di glicina nello spazio interstellare è venuta dall'identificazione di 10 linee spettrali tipiche della glicina in segnali raccolti da radiotelescopi.

Sulla base di simulazioni condotte al computer ed esperimenti di laboratorio, si ipotizza che la glicina si sia formata per esposizione alla luce ultravioletta di ghiaccio d'acqua contenente semplici molecole organiche (metano, ammoniaca).

Prima della glicina furono scoperte più di altre 130 molecole organiche nello spazio, tra esse gli zuccheri e l'etanolo, ma la scoperta degli amminoacidi, che rappresentano i mattoni fondamentali della vita, destò molto più interesse.

Questo non prova che la vita esista fuori dalla Terra, ma ne rende certamente la possibilità più probabile; è anche un indiretto appoggio all'idea della panspermia, secondo la quale la vita sulla Terra è giunta dallo spazio.

Funzioni fisiologiche

La glicina è un neurotrasmettitore inibitorio nel sistema nervoso centrale, specialmente nel midollo spinale. Quando i recettori della glicina sono attivati, gli ioni cloruro entrano nel neurone, che subisce una iperpolarizzazione per la quale la cellula tende a rimanere in uno stato inibito. La stricnina, un farmaco convulsante, agisce bloccando i recettori della glicina. La glicina è anche un agonista dei glutammati per l'attivazione dei recettori dell'NMDA.

ISOLEUCINA
L’isoleucina è uno degli aminoacidi essenziali, ovvero quelli che il corpo non è in grado di produrre da solo a sufficienza ma se li deve procurare con la dieta. Biologicamente l’isoleucina è definito un aminoacido chetogenico per la sua correlazione verso i corpi chetonici. Infatti dopo una marcata carenza di glucosio, che può manifestarsi in conseguenza di una attività prolungata, viene convertito in chetone per essere poi utilizzato come fonte energetica.
Questo aminoacido essenziale è molto studiato dai ricercatori di tutto il mondo come possibile cura contro il diabete di tipo I. Sembra che la somministrazione di isoleucina stimoli le cellule beta del pancreas per produrre una maggior quantità di insulina. Come è noto, il soggetto diabetico di tipo I secerne una quantità insufficiente di insulina, non permettendo così l’assimilazione dei vari elementi nutritivi presenti nel sangue. Bene l’isoleucina, specialmente quella nella forma "4-idrossi-isoleucina", sembra essere un rimedio del tutto naturale per aumentare la produzione endogena di insulina.

I riscontri sportivi di questa scoperta sono molteplici, corridori su lunghe distanze, ad esempio, potrebbero ottenere un maggior immagazzinamento a livello muscolare di glicogeno e altri aminoacidi. Moltissimi atleti potrebbero ottenere vantaggi sorprendenti, dai body builder, ai velocisti, ai giocatori di calcio, ecc…
L’isoleucina solitamente viene associata in una percentuale ben precisa nei "BCAA" – aminoacidi a catena ramificata -, insieme a L-valina e L-leucina. Questi tre aminoacidi insieme facilitano il metabolismo proteico nel fegato
Esistono molte fonti naturali di isoleucina come vari tipi di carne e formaggi, uova, legumi. Sembra però che siano presenti alte concentrazioni, nella forma "4-idrossi-isoleucina", nei semi di fieno greco.
L’isoleucina difficilmente nei prossimi anni sarà commercializzata come promotore speciale di insulina endogena, perché essendo una sostanza presente in natura gli interessi commerciali non sono molti, vista l’impossibilità di ottenere un brevetto da parte delle case farmaceutiche.
I dosaggi consigliati sono 200mg al giorno per uso sportivo in soggetti sani e la metà per uso terapeutico.

ISTIDINA
Ricopre delle funzioni molto importanti all'interno del corpo umano, specialmente per i bambini, si tratta di un aminoacido di tipo polare. È precursore della istamina. Utilizzata in medicina farmaceutica nel trattamento delle malattie allergiche, nella artrite reumatoide, nelle ulcere degli organi digerenti. E' anche importante per la formazione di globuli bianchi e rossi. L' istamina si trova ampliamente diffusa in natura, e nel corpo umano principalmente si concentra nell'emoglobina. In condizioni normali il soggetto sano non deve assumere integratori di questo aminoacido, ma il fabbisogno e di 1 – 8 g/ giorno negli sportivi. Gli alimenti più ricchi di istidina sono: arachidi, fagioli, biscotti per l’infanzia.
Per giunta è utilizzata nel trattamento delle malattie allergiche, nel trattamento delle artriti reumatoidi, nel trattamento di ulcere degli organi digestivi, importante per la produzione di globuli bianchi e rossi; usata nel trattamento dell’anemia. Come già detto sopra viene trasformata in istamina che agisce sulle funzioni muscolari e sulla dilatazione dei vasi sanguigni.
Particolarmente importante nei processi di formazione di unghie e capelli, l'istidina si trova abbondante nella carne di maiale, nel glutine ed in alcune farine. Viene attivamente incorporata nella cheratina a livello dello stato granuloso.
La somministrazione di questo aminoacido può avere degli effetti(non dimostrati attualmente) ergogenici in attività di resistenza per via della sua relazione diretta con l'emoglobina.
ISTIDINA
Ricopre delle funzioni molto importanti all'interno del corpo umano, specialmente per i bambini, si tratta di un aminoacido di tipo polare. È precursore della istamina. Utilizzata in medicina farmaceutica nel trattamento delle malattie allergiche, nella artrite reumatoide, nelle ulcere degli organi digerenti. E' anche importante per la formazione di globuli bianchi e rossi. L' istamina si trova ampliamente diffusa in natura, e nel corpo umano principalmente si concentra nell'emoglobina. In condizioni normali il soggetto sano non deve assumere integratori di questo aminoacido, ma il fabbisogno e di 1 – 8 g/ giorno negli sportivi. Gli alimenti più ricchi di istidina sono: arachidi, fagioli, biscotti per l’infanzia.
Per giunta è utilizzata nel trattamento delle malattie allergiche, nel trattamento delle artriti reumatoidi, nel trattamento di ulcere degli organi digestivi, importante per la produzione di globuli bianchi e rossi; usata nel trattamento dell’anemia. Come già detto sopra viene trasformata in istamina che agisce sulle funzioni muscolari e sulla dilatazione dei vasi sanguigni.
Particolarmente importante nei processi di formazione di unghie e capelli, l'istidina si trova abbondante nella carne di maiale, nel glutine ed in alcune farine. Viene attivamente incorporata nella cheratina a livello dello stato granuloso.
La somministrazione di questo aminoacido può avere degli effetti(non dimostrati attualmente) ergogenici in attività di resistenza per via della sua relazione diretta con l'emoglobina.
L-CISTINA/L-CISTEINA

La cisteina è un amminoacido polare, la sua molecola è chirale, è uno dei 20 amminoacidi ordinari.
Per l'organismo umano adulto non è un amminoacido essenziale, in quanto può essere ottenuto dalla metionina tramite due reazioni: la transmetilazione, che trasforma la metionina in omocisteina, seguita dalla transolforazione, che trasforma l'omocisteina in cisteina. Nei bambini e durante lo sviluppo, in caso di carenza di vitamina B e di alcolismo, se ne raccomanda invece assunzione mediante la dieta, in quanto questa trasformazione è inibita o meno efficiente.
La cistina, e quindi la cisteina da cui deriva, è indispensabile per il processo di cheratinizzazione ed è presente in grandi quantità nello strato esterno della cuticola del pelo. Nell'animale(anche nell'uomo) si è dimostrato che una alimentazione priva e povera solo di cistina determina una netta diminuzione nella produzione di tessuto pilare. La cisteina inoltre, insieme al glutammato e alla glicina, è fondamentale per la biosintesi del glutatione.
Due gruppi -SH, posti in ambiente ossidante possono legarsi tramite un ponte disolfuro -S-S- perdendo una molecola di acqua. Legami di questo tipo permettono a due unità di cisteina poste in punti diversi della catena polipeptidica (o su due polipeptidi diversi) di legarsi tra loro, plasmando in maniera decisiva le strutture terziaria e quaternaria della proteina. Strutture da cui dipende l'azione biologica della proteina medesima.
Due molecole di cisteina legate da un ponte disolfuro formano una molecola di cistina.
Il derivato N-acetilico della cisteina, la N-acetil-cisteina (o NAC) è usato in medicina come antidoto nell'avvelenamento cronico da metalli pesanti, dato che entra direttamente nella sintesi del glutatione; e come mucolitico (probabilmente è molto noto come FLUIMUCIL), dato che il suo gruppo sulfidrilico è capace di aprire i ponti disolfuro delle glicoproteine nel muco, aumentandone la fluidita' e favorendo la clearance muco-ciliare.
La cisteina è un amminoacido che può essere trovato in molte proteine nel corpo. La gia citata N-acetile-L-cisteina (NAC), una forma modificata di cisteina, aiuta a degradare il muco e disintossica le sostanze nocive nel corpo(metali pesanti in particolare, come già citato). Sia la cisteina che NAC hanno mostrato di aumentare i livelli del glutatione antiossidante.
Gli antiossidanti sono sostanze che combattono i radicali liberi, che danneggiano componenti nel corpo che alterano le membrane delle cellule, alterano DNA e perfino causano la morte delle cellule. I radicali liberi si presentano naturalmente nel corpo, ma le tossine ambientali (luce ultravioletta compresa, radiazione, il fumo di sigsrette ed inquinamento atmosferico) possono anche aumentare il numero di queste particelle offensive. I radicali liberi si contribiscono all'incremento del processo di invecchiamento, così come lo sviluppo di un certo numero di problemi di salute compreso il cancro e problemi di cuore. Gli antiossidanti quale glutatione possono neutralizzare i radicali liberi e possono ridurre o persino contribuire ad impedire alcuni di danni che causano. Anche l' attività sprtiva nonostante tutti i suoi effetti benefici aumenta la produzione di radicali liberi.
USI TERAPEUTICI
NAC offre una varietà di usi terapeutici potenziali, specialmente nella prevenzione o nel trattamento di seguenti circostanze:
I medici somministrano comunemente per via orale o per via endovenosa NAC per impedire o ridurre danni ael rene e del fegato connessi con le dosi eccessive di acetaminophen (anche denominato paracetamol), un farmaco usato comunemente per dolore o emicrania. L'avvelenamento di Acetaminophen può accadere a dosi basse della droga se qualcuno beve alcool in maniera regolare.
Negli studi sulla gente che ha un attacco di cuore o di quelle con dolore continuo della cassa toracica, NAC, congiuntamente a nitroglicerina (una sostanza che apre i vasi sanguigni e migliora il flusso di sangue), è stato più efficace di NAC o della nitroglicerina da solo nella riduzione dolore successivo della cassa toracica, l'attacco di cuore e del rischio di morte. Tuttavia, gli individui che ricevono sia NAC che la nitroglicerina possono avvertire un'emicrania severa. Questi risultati sono promettenti, ma ulteriori studi sono necessari per confermare la sicurezza e l'efficacia di NAC per le malattie di cuore.
Una revisione degli studi scientifici inoltre ha trovato che il NAC può contribuire a dissolvere il muco e migliorare i sintomi connessi con la bronchite cronica, l'asma, la fibrosi cystic e l'enfisema. I fumatori cronici anche possono trarre beneficio dal integrazione di NAC. Gli studi sui grandi gruppi di persone hanno trovato che NAC sembra avere proprietà di prevenzione del cancro per chi è a rischio di tumore polmonare.
Danni di radicali liberi si credono che contribuiscono allo sviluppo ed alla progressione della sindrome respiratoria acuta di afflizione (ARDS), una circostanza caratterizzata dalla disfunzione veloce e progressiva dei polmoni. Anche se non tutti gli studi sono conformi, una certa ricerca sugli animali e le persone suggeriscono che NAC endovenoso può amplificare i livelli di glutatione e successivamente impedire e/o trattare il danno ai polmoni causato da ARDS. Tuttavia, i risultati di altri studi sono in conflitto. E' necessaria ulteriore ricerca.
L'infezione di HIV è considerata come uno stato di sforzo ossidativo eccessivo (causato dai radicali liberi) dove il glutatione antiossidante è esaurito significativamente. Di conseguenza, si crede che il completamento con cisteina possa contribuire a rinforzare il sistema immune negli affetti da HIV ed a diminuire danni corporei connessi con questa infezione.
In uno studio ben progettato di persone con il HIV, dove coloro che hanno preso un regime quotidiano di supplemento comprendente l'amminoacido glutammina (40 grammi al giorno), la vitamina C (mg 800), la vitamina la E (500 IU), il beta-carotene (27.000 IU), il selenio (mcg 280) e l'N-acetilcisteina (mg 2400) hanno guadagnato sensibilmente più peso dopo 12 settimane che coloro che hanno preso il placebo. Similmente, in uno studio su scala ridotta usando NAC nei pazienti positivi di HIV, il supplemento ha aumentato i livelli del glutatione mentre un placebo no.
Questi studi ed altri sostengono la teoria che NAC può rivelarsi un'aggiunta utile per la cura medica convenzionale e negli studi del HIV. Altri, tuttavia, hanno indicato dei risultati negativi usando NAC con l' HIV. Per questo, è necessaria più ricerca prima che le conclusioni possano essere assrgnate circa i supplementi di NAC per questa infezione.
I bassi livelli di cisteina possono essere collegati ad un rischio aumentato di displasia (cambiamenti all'apertura dell'utero, che è un sintomo precanceroso o canceroso). La prova preliminare inoltre suggerisce che i supplementi di NAC possono:
* Migliorare i sintomi connessi con la sindrome dello Sjogren (un disordine autoimmune caratterizzato dalla bocca asciutta e dagli occhi asciutti)
* Aumenti il funzionamento conoscitivo in alcuni individui con la malattia del Alzheimer
* Impedisca lo sviluppo delle cataratte e del degnerationi maculari
* Rallentano il danno del motore nella sclerosi laterale amyotrophic (ALS, spesso denominato malattia del Lou Gehrig che è una perdita progressiva di controllo dei muscoli volontari dovuto distruzione delle cellule del nervo nel cervello e nel midollo spinale)
* Contribuisca a trattare l'epatite C una volta unita con il trattamento medico standard
* Aumenti il colesterolo di HDL (il colesterolo buono).
Ulteriori studi sono necessari per confermare questi risultati iniziali.
FONTI DI CISTEINA
Il corpo sintetizza la cisteina dalla metionina dall'amminoacido essenziale. La cisteina inoltre è trovata nella maggior parte dei alimenti ad alta percentuale proteica compreso la ricotta, yogurt, la carne, il germe del frumento ed i fiocchi di avena.
PRECAUZIONI
A causa del potenziale per gli effetti secondari e le interazioni con i farmaci, i supplementi dietetichi dovrebbero essere presi soltanto sotto il controllo di un medico.
Certe forme di cisteina sono tossiche e dovrebbero essere evitate. Questi includono la D-cisteina, la D-cistina e cisteina 5-methyl.
NAC può innalzare i livelli di omocisteina, un amminoacido di cui si crede svolgere un ruolo nello sviluppo della malattia del cuore. Siate sicuri che il vostro medico controlli il vostro livello dell'omocisteina se state prendendo NAC.
Le dosi elevate estremamente (più di 7 grammi) di cisteina dovrebbero essere evitate perché può essere tossica alle cellule umane e può persino condurre alla morte.
NAC orale può causare la nausea, vomito e diarrea.
La gestione endovenosa di NAC (per trattare, per esempio, acetaminophen l'avvelenamento) può causare le reazioni, persino il angioedema (gonfiamento significativo del tessuto molle appena sotto la pelle compresa la faccia, labbra ed intorno agli occhi) o i anaphylaxis allergici severi (un'allergia che che mette in pericolo la vita conducendo all'inabilità del respiro).
I supplementi della cisteina non dovrebbero essere presi dagli individui con cystinuria, uno stato del rene in cui gli apporti eccessivi di cisteina (con altri tre amminoacidi) sono persi nell'urina.
La cisteina è un aminoacido non essenziale (C3H7NO2S) sintetizzabile dall’organismo partendo dalla metionina. Tra le varie caratteristiche, quella maggiormente importante sotto il profilo dell’attività sportiva è il suo ruolo antiossidante.
Un apporto cospicuo di cisteina stimola infatti la produzione endogena di glutatione, che rappresenta uno dei principali antiossidanti.
La cisteina avrebbe anche una buona azione detossificante rispetto ad alcool e fumo, e coadiuva la terapia e la prevenzione dell’artrite reumatoide.
Normalmente l’integrazione avviene mediante n-acetil-cisteina, frequentemente utilizzata come mucolitico e detossificante per i metalli pesanti. La cisteina si trova in adeguate quantità nelle carni, nelle uova e nei latticini.
Una sua improbabile carenza può determinare rallentamenti nella crescita, astenia, danni epatici e lesioni cutanee.
Se ne sconsiglia l’assunzione nei soggetti diabetici. In caso di integrazione con L-cisteina è invece consigliabile introdurla assieme alla vitamina C.

L-GLUTAMINA / ACIDO GLUTAMMICO

La glutamina è una vera panacea per ogni atleta e non che si allena, oltre che per curare molti stati di indebolimento fisico. Bisogna però analizzare accuratamente le proprietà di questo elemento chimico.
Innanzitutto la glutamia è uno degli aminoacidi classificati come non essenziali per cui il corpo è perfettamente in grado di produrla in modo indipendente partendo da altri aminoacidi(principalmente arginina, ornitina e prolina).
Nel corpo umano la glutamina e uno degli aminoacidi più diffusi, in particolare nel tessuto muscolare ma anche in altri organi come il cervello. Il procedimento chimico prende il via partendo dall'acido glutammato.
Le funzioni della glutamina sono molteplici nell'organismo umano, giustificando così la sua abbondante presenza.
L'azione disintossicante per l'eliminazione dell'ammoniaca per mezzo della glutamina e molto marcata, tanto che gli sportivi la utilizzano molto per ritardarne la formazione a livello muscolare, protraendo così la durata dell'esercizio. L'ammonio infatti risulta uno dei più invasivi elementi di scarto leganti al lavoro muscolare e specialmente a quello molto intenso. Grazie all'azione del fegato, unita all'intervento della glutamina, l'ammonica viene così veicolata più velocemente verso i reni per poi essere espulsa.
Molto interessanti sono i suoi effetti sulla sua attività di linfociti e macrofagi per la loro azione sull'intero sistema immunitario, dato che ne sono i primi protagonisti. Come è stato rilevato in molte ricerche, dopo un'estenuante attività fisica il corpo umano si indebolisce, insieme alle sue difese immunitarie. Ciò è strettamente legato alle deplezione delle riserve corporee di glutamina, della quale è un elemento fondamentale del sistema immunitario umano. Quante volte è successo di ammalarsi dopo un estenuate allenamento, magari facendosi colpire da un brutto raffreddore o ancor peggio da una sgradevole influenza? Probabilmente a molti. Grazie all'integrazione di glutamina per via orale dopo e durante l'attività ciò potrebbe non verificarsi. Dopo una brusca riduzione delle riserve di glutamina per i fattori esterni più diversi, il corpo piano piano cerca di compensare la carenza producendone di nuova, poco alla volta. Il processo di neogenesi della glutamina può durare a volte troppo, specialmente in concomitanza di diete ipocaloriche. In questo caso sarebbe utile un'integrazione.
Forse molti studenti si staranno chiedendo se esiste un integratore efficace anche per superare le fatiche dello studio, la risposta è si. Infatti da recenti studi è arrivata la notizia che la glutamina è in grado di superare con facilità la barriera emato-encefalica, entrando così nel "gioco" chimico-neuronale, migliorando facoltà di memoria e concentrazione. Gli effetti stimolanti della glutamina sono dovuti agli effetti del glutammato nel cervello che viene convertito partendo da questo aminoacido. Un'intensa attività di studio può abbassare molto i livelli corporei di glutamina, insieme alle difese immunitarie, proprio come capita in un eccesso di attività fisica, riducendo così la resa celebrale. Anche in questo caso, se di dovesse verificare una reale situazione di aumentato fabbisogno, potrebbe rivelarsi utile un'integrazione di glutamina.

Da notare che la glutamina da sola non può sopperire alla mancanza di altri elementi nutritivi. Primo fra tutti è sicuramente l'acqua, che favorisce l'ingresso delle sostanze attraverso le membrane cellulari. Ricordando che nel solo immaganizzamento del glucosio a livello cellulare sono necessari quasi 3 grammi d'acqua ogni 1 grammo.
Altre indicazioni per l'uso sportivo della glutamina sono legate alla riduzione del catabolismo del glucosio. Infatti sembrerebbe che i livelli muscolari di zuccheri rimangano elevati se i livelli di glutamina sono alti. Particolarmente dopo e durante l'attività fisica.

Non vanno dimenticate le presunte attività "anti-invecchiamento" e ricostruzione dei tessuti legate a questo aminoacido per la presunta induzione corporea nella produzione di GH. L'effetto desiderato per aumentare l'ormone della crescita sembrerebbe manifestarsi solo con l'assunzione di glutamina durante un digiuno protratto, magari prima del sonno notturno o al mattino appena svegli. In questa sede però bisogna dire che gli studi sono ancora in corso.

 

 

In aggiunta sono marcati gli effetti di depurazione e smaltimento dell'urea. La cessione di una molecola di ammonio permette insieme alla glicina e alla cisteina effetti antiossidanti marcati.

I molteplici effetti della glutamina possono indurre molte persone ad assumerne troppa e troppo in fretta, in realtà sono necessari solo due 2g al giorno per la maggior parte delle persone, da protrarsi però per un periodo di almeno una settimana per notare significativi miglioramenti. I momenti più consigliati sono sicuramente prima, durante e dopo l'attività. Inoltre è importante ricordare che con una buona dieta l'apporto di glutamina risulta sempre completo.
Ottime fonti di glutamina sembrano essere il siero del latte ed il glutine
L-TAURINA
Sembra impossibile che una molecola scoperta nel 1800 possa diventare oggi una delle più blasonate del momento in molte bevande, le così dette: "Energy drink". Infatti un ricercatore partendo dalla bile del fegato di Toro riuscì ad isolare questo pesudo aminoacido dal quale prende il nome (in realtà non si tratta di una vero e proprio aminoacido perché non possiede il caratteristico gruppo carbossilico).
Per via di queste bevande, molte persone sono indotte a credere che gli effetti stimolanti sono legati alla taurina in esse contenuta. Viene dimenticato più volte l'intero contenuto degli energy drink, quasi sempre arricchiti con caffeina(100mg/ml). La taurina possiede molte proprietà che non possono essere definite propriamente 'stimolanti', bensì stabilizzanti del sistema nervoso. Il miglioramento indotto dalla taurina sul cervello legato ad una rinnovata freschezza mentale, che si ripercuote sulla concentrazione, sull'attenzione, sulla capacità di resistere allo sforzo e su molte altre funzioni. Naturalmente questo accade nel momento in cui non sia in corso una fase di carenza per questo specifico componente.
A livello fisico la taurina interviene nella pigmentazione di cute e capelli, nella ricostruzione della retina oculare, nell' efficienza muscolare, nei processi ossidativi contro i radicali liberi, come diluente del colesterolo ed entra in competizione con l'insulina(i diabetici potrebbero trarne vantaggio), mimando un effetto insulino simile...
Il corpo umano riesce a produrre la taurina partendo dalla vitamina B6, cisteina e metionina. Inoltre sembra che dopo l'esercizio i livelli ematici di questo aminoacido aumentino nel flusso sanguigno, contrariamente a quello che succede per molti altri aminoacidi. Probabilmente ciò e dovuto alla degradazione delle strutture cellulare durante l'attività fisica.
E' importante dire, specialmente per i vegan, che la taurina non esiste sotto alcuna forma nel regno vegetale ma solo in quello animale. Pertanto, pur essendo prodotta a livello indipendente dal corpo da altri elementi, se si crea una situazione di aumentato fabbisogno e consigliabile un'integrazione supplementare. Situazione che si verifica frequentemente in malati cardiopatici e sportivi assidui.
Nei bambini ed in particolare nei neonati è un importantissimo costituente del latte materno, dove svolge una funzione insostituibile nei processi di crescita(soprattutto nei primi giorni di vita).
Non da meno sono le sue proprietà di smaltimento renale delle sostanze tossiche corporee, così come la promozione di nuovi legami amminici. Sono in molti a sostenere la taurina un GABA-simile, con proprietà 'calmanti e stabilizzanti' del nostro sistema nervoso centrale.
Media il trasporto degli ioni attraverso la membrana cellulare e favorisce il metabolismo dell'AMP interagendo così nella fisiologia della contrazione muscolare. Con effetti terapeutici marcati anche sul muscolo cardiaco. Per questo in svariati esperimenti si sono notati significativi miglioramenti legati ad aritmie ed insufficienze ed all'ipertensione, con grande riduzione della pressione arteriosa.
E' noto ormai da anni che la taurina stimola la secrezione di colesterolo nella bile migliorando il sistema lipidico epatico.
Da segnalare la taurina come marker indicatore dello stress muscolare, in proporzione alla più o meno elevata presenza nelle urine e nel sudore.
A livello sportivo sembra incrementare molto il volume ematico pompato dal cuore per ogni battito, inoltre sembra essere un volumizzatore delle cellule muscolari(dosaggi tra i 2 ed i 6g al giorno).
Esistono molti studi sulla taurina e sulle bibite che la contengono, molti dei quali sono di natura commerciale. E' però evidente che questo aminoacido possiede delle reali capacità che possono aiutare il corpo, anche a livello ergogenico per lo sport.


LEUCINA

La leucina fa parte di quel ristretto pool di aminoacidi che vengono chiamati essenziali, ovvero che il corpo umano non è in grado di sintetizzare per conto proprio... La leucina è un aminoacido estremamente importante per il nostro organismo, basti pensare che di tutto il fabbisogno giornaliero di aminoacidi solo per la leucina deve essere coperto quasi il 20%!
Con la leucina prendono il via moltissimi processi metabolici, enziamtici e di costruzione strutturale. Le ricerche sulla sua funzione sono prevalentemente incentrate alle presunte proprietà ergogeniche. In particolare con l'associazione di altri due aminoacidi(isoleucina e valina), prendendo il nome di ramificati o dall'inglese: brain chain aminoacids, amminoacidi a catena ramificata per l'appunto (BCAA).
La funzione è quella di stimolare la sintesi proteica, riducendo il catabolismo muscolare in attività di lunga durata come corsa di maratona e bici. Nello sport di body building lo scopo primario è quello di incrementare la massa muscolare attraverso la super stimolazione della sintesi proteica.

Integratori a base di leucina andrebbero assunti circa 30 minuti prima dell'attività sportiva, a stomaco vuoto per evitare azioni combinanti con altri aminoacidi preesistenti nello stomaco, durante(nel caso di attività prolungante eccedenti le due ore e subito dopo per favorire il recupero.
I dosaggi, se si parla di BCAA sono fissati ad un grammo al giorno per ogni 10Kg di peso corporeo, ciò dipende però dalla durata e dall'intensità dell'allenamento.
E' importante dire che la leucina viene utilizzata come fonte energetica alternativa e convertita in chetone quando si manifesta un digiuno prolungato, evitando così la disgregazione muscolare per motivi energetici ma preservandola per la sua funzione meccanico-strutturale.
La leucina e diffusa in alimenti di origine animale, oltre ad essere presente in quantità minori in cereali e legumi. Per questo motivo viene consigliata una supplementazione ai vegani. Chi invece segue un'alimentazione di tipo misto non dovrebbe evidenziare carenze su questo fronte. L'integrazione di leucina è fortemente consigliata ad atleti che praticano un'intensa attività sportiva, dove può presentarsi una reale situazione di aumentato fabbisogno
LISINA
La lisina fa parte degli aminoacidi essenziali, cioè quelli che il corpo non riesce a sintetizzare a sufficienza da solo, quindi deve essere assunta con l'alimentazione.
Non sono molti gli alimenti che la contengono ed in particolare i farinacei ne sono particolarmente poveri, come i derivati dei cereali.
Nella seconda guerra mondiale la carenza di lisina, in Europa, era particolarmente diffusa perché si consumava prevalentemente polenta, senza mai variare. Lo stato di fame di allora aveva dato luogo ad una malattia conosciuta come pellagra. La pellagra non è direttamente legata alla carenza di lisina ma visto che questo aminoacido è un precursore della niacina(una vitamina del gruppo B) da luogo ad una carenza anche di tipo vitaminico, che piano piano sfocia in questa patologia.
Si consiglia perciò di addizionare i cereali a ad altri alimenti che contengono un più alto valore di lisina, per poter evitare carenze, soprattutto in persone che basano la loro alimentazione principalmente su pasta e pane(come capita nelle zone mediterranee).

Oggi è molto difficile trovare un ammalato di pellagra, non è però da sottovalutare la carenza di tale aminoacido in persone sottoposte ad allenamenti sportivi. Senza lisina le performace fisiche sarebbero senz'altro compromesse, ed in questo caso con piccoli accorgimenti alimentari si potrebbero ottenere degli effetti ergogenici da parte della lisina presente nel cibo.
Particolare attenzione alla carenza di lisina è da evidenziare verso le persone vegane(che non consumano alcun prodotto di origine animale). Infatti l'aminioacido limitante nei cibi vegetali è proprio la lisina, che si ne sono evidenziate tracce, in quantità però estremamente limitate. I legumi sembrano essere i vegetali con i maggiori livelli di lisina, anche se non sono nemmeno da paragonare al contenuto presente nella carne, latticini e uova.
Da notare il massiccio uso della lisina in prodotti per il trattamento dei capelli, dove la composizione del capello stesso contiene una grossa percentuale di lisina. Somministrando questo aminoacido a pazienti con alopecia androgenica o con lieve o forte diradamento della capigliatura, si pensa di poter rallentare il decorso della caduta e secondo alcuni studi molto ottimistici addirittura invertirla. Secondo la ricerca odierna, la lisina è coinvolta nel processo di pigmentazione del capello, conferendole una particolare tonalità di colore. A tal proposito è anche usata per la cura dei capelli bianchi.
Gli effetti della lisina sono molteplici e ancora sotto studio, in ogni caso se si dovesse verificare una carenza di questo aminoacido essenziale, si presenterebbe un effetto a catena su altre carenze, dato che la lisina è coinvolta nella produzione di molti altri aminoacidi, ormoni, vitamine e tessuti. Una situazione assolutamente da evitare.
In prodotti di integrazione alimentare viene utilizzata in combinazione con altri aminoacidi, visto che partecipa direttamente alla produzione dell'ormone della crescita, insieme ad arginia ed ornitina. A tal fine sembra avere effetti in alti dosaggi se nella associazione sono presenti parti uguali di questi aminoacidi, in soggetti carenti di almeno uno dei tre principi. Atleti di ogni genere sono interessati a questi particolari integratori per accelerare il recupero post-allenamento e potenziare il profilo ormonale. Gli utilizzatori più accaniti sembrano essere i body builder. Da evidenziare l'uso di lisina, associata con arginina ed ornintina dal pubblico anziano, nel tentativo di rallentare l'invecchiamento.
Il sistema immunitario è anch'esso legato alla presenza di lisina e dove si presenta una carenza selettiva, le difese del corpo risultano compromesse. Malattie come l'herpes simplex sembrano annullarsi con la somministrazione di integratori a base di lisina in persone che ne presentano una carenza e nel giro di pochi giorni guariscono. Mentre negli individui che la consumano regolarmente con la dieta o grazie ad integratori alimentari sembra monifestarsi con minore frequenza l'herpes simplex.
METIONINA
La metionina è un aminoacido essenziale. La sua funzione nel corpo umano è svolta in vari tessuti come quello dei capelli, dove svolge un'importante funzione strutturale, insieme alla cisteina. La combinazione di questi due aminoacidi contribuisce a mantenere il fusto del capello morbido ed allo stesso tempo consistente per via della maggior capacità di trattenere cheratina(presente anche nelle unghie). Molti prodotti terapeutici e rinforzanti per i capelli sono basati sulla metionina. Il veicolo migliore è l'integrazione per via orale ma sono diffuse anche molte fiale e shampo "ricostituenti" da applicare direttamente sul capello.
Con questo aminoacido il corpo umano amplifica le sue possibilità depurative facilitando lo smaltimento di sostanze tossiche per l'organismo come molti metalli ed in particolare il mercurio. Se l'azione della metionina è coadiuvata dall'integrazione del selenio, allora le proprietà depurative sembrano migliorare ancora.
Nel settore sportivo ed anche medico, la metionina viene consigliata per le sue capacita lipolitiche rivolte ad organi come il fegato ed i grassi che aderiscono alle arterie. Ciò avviene grazie alla sinergia dell'aminoacido con l'enzima glutatione perossidasi. A questo proposito sembra essere una valida cura per la sindrome del "fegato grasso".
Come tutti gli aminoacidi da integrazione gli effetti si manifestano in caso di carenza, è però da sottolineare che la metionina è un aminoacido essenziale e non dovrebbe mai presentarsi una carenza. Se questo dovesse succedere probabilmente le mancanze sarebbero estese a tutti i sottoprodotti che il corpo produce a partire dalla metionina.
È coinvolta nella sintesi della cisteina, della carnitina e della taurina tramite il processo della trans-solforazione, nella sintesi della lecitina e nella sintesi della fosfatidilcolina e di altri fosfolipidi. Un improprio metabolismo della metionina può condurre all'alterosclerosi. Sottoforma di S-adenosilmetionina (SAM), è un agente metilante.
Infine, la metionina è un agente chelante.
La metionina è uno degli unici due amminoacidi che viene codificato da un solo codone (AUG), l'altro è il triptofano.
L'integrazione è sconsigliata in caso di allergia a proteine alimentari derivate da latte e uova. Si raccomandano dosaggi da integrazione di 500mg al giorno ma tale valore può variare a seconda della situazione individuale. Inoltre l'assunzione dovrebbe sempre essere accompagnata dall'integrazione di vitamine del gruppo B e da acido folico
METIONINA
La metionina è un aminoacido essenziale. La sua funzione nel corpo umano è svolta in vari tessuti come quello dei capelli, dove svolge un'importante funzione strutturale, insieme alla cisteina. La combinazione di questi due aminoacidi contribuisce a mantenere il fusto del capello morbido ed allo stesso tempo consistente per via della maggior capacità di trattenere cheratina(presente anche nelle unghie). Molti prodotti terapeutici e rinforzanti per i capelli sono basati sulla metionina. Il veicolo migliore è l'integrazione per via orale ma sono diffuse anche molte fiale e shampo "ricostituenti" da applicare direttamente sul capello.
Con questo aminoacido il corpo umano amplifica le sue possibilità depurative facilitando lo smaltimento di sostanze tossiche per l'organismo come molti metalli ed in particolare il mercurio. Se l'azione della metionina è coadiuvata dall'integrazione del selenio, allora le proprietà depurative sembrano migliorare ancora.
Nel settore sportivo ed anche medico, la metionina viene consigliata per le sue capacita lipolitiche rivolte ad organi come il fegato ed i grassi che aderiscono alle arterie. Ciò avviene grazie alla sinergia dell'aminoacido con l'enzima glutatione perossidasi. A questo proposito sembra essere una valida cura per la sindrome del "fegato grasso".
Come tutti gli aminoacidi da integrazione gli effetti si manifestano in caso di carenza, è però da sottolineare che la metionina è un aminoacido essenziale e non dovrebbe mai presentarsi una carenza. Se questo dovesse succedere probabilmente le mancanze sarebbero estese a tutti i sottoprodotti che il corpo produce a partire dalla metionina.
È coinvolta nella sintesi della cisteina, della carnitina e della taurina tramite il processo della trans-solforazione, nella sintesi della lecitina e nella sintesi della fosfatidilcolina e di altri fosfolipidi. Un improprio metabolismo della metionina può condurre all'alterosclerosi. Sottoforma di S-adenosilmetionina (SAM), è un agente metilante.
Infine, la metionina è un agente chelante.
La metionina è uno degli unici due amminoacidi che viene codificato da un solo codone (AUG), l'altro è il triptofano.
L'integrazione è sconsigliata in caso di allergia a proteine alimentari derivate da latte e uova. Si raccomandano dosaggi da integrazione di 500mg al giorno ma tale valore può variare a seconda della situazione individuale. Inoltre l'assunzione dovrebbe sempre essere accompagnata dall'integrazione di vitamine del gruppo B e da acido folico

L-PROLINA
La prolina è un amminoacido apolare. La sua molecola è chirale.

L'enantiomero L è classificato tra i 20 amminoacidi ordinari in quanto la prolina entra nella composizione di molte catene polipeptidiche. Tra essi, è l'unica ad avere il gruppo amminico secondario, dato che il suo gruppo laterale si chiude sull'atomo di azoto formando una struttura ciclica. Per questo motivo, chimicamente, la prolina è in realtà un imminoacido, non un amminoacido.

Negli esseri umani è un amminoacido non essenziale, cioè, l'organismo umano è in grado di sintetizzarlo.

Nelle proteine, data la sua struttura unica, impedisce alla catena polipeptidica di formare delle eliche α e funge da punto di svolta nei foglietti β. Più proline in sequenza si conformano a loro volta in una tipica struttura ad elica.

Formando un legame peptidico con un altro amminoacido, la prolina forma un'ammide terziaria, non ha quindi atomi di idrogeno per formare legami a idrogeno con le restanti parti del polipeptide.

Essendo l'unico amminoacido il cui gruppo amminico è secondario, non sviluppa per reazione con la ninidrina il colore viola tipico degli altri amminoacidi, ma presenta una colorazione gialla.
La prolina è associata con la produzione del collagene che promuove la pelle, i giunti, i tendini ed il muscolo cardiaco. Il metabolismo della prolina è collegato agli enzimi che richiedono la niacina e la vitamina C .

La prolina è un componente importante nella formazione del muscolo del cuore e del tessuto connettivo. È mobilitata prontamente l'energia muscolare. La prolina è un costituente importante del collagene.
Inoltre aiuta alla riformazione di tessuto muscolare. Partecipa all'adeguato funzionamento del muscolo cardiaco. Apporta immediata disponibilità di energia per il fegato e per i muscoli. Gli alimenti ricchi di questo aminoacido sono: biscotti per l’infanzia, frumento, fette biscottate, pane, pasta, semola, lenticchie, asparagi, funghi, spinaci, arachidi, nocciole, coniglio, e formaggi.
L-SERINA
Appartiene alla categoria degli aminoacidi non essenziali. Quindi l'organismo umano è in grado di sintetizzarlo partendo dal altri aminoacidi. E' direttamente connesso alle reazioni riferite all'acido folico, quindi è importante la sua somministrazione in fase gravida dove sembra esserci una interconversione metabolica glicina-serina nel catabolismo dell’istidina.
Praticare sport come fitness, body building, allenamenti aerobici richiede un fabbisogno di nutrimento ancora maggiore e soprattutto aumenta il fabbisogno di alcune sostanze come vitamine, minerali, aminoacidi. Per alcuni sport in particolare come fitness e body building, denominati sport di fatica, è necessario seguire una dieta alimentare specifica ricca di vitamine, minerali, ma anche proteine, queste dovrebbero essere accompagnate da serina per la gestione ottimale della glicina.
La Fosforil-serina, sembra essere utile per migliorare il rendimento mentale. Per questo uno studio svedese ha somministrato a 30 studenti partendo da 4 settimane prima per ogni giorno, fino al momento di un esame universitario, notando un rendimento medio superiore in quelli che avevano assunto serina.
La serina sembra coinvolta in alcuni complessi processi di inattivazione antibiotica da parte di alcuni batteri. Su questo fronte molte ricerche sono ancora in corso.
La glicina promuove la sintesi della serina che, insieme all'alanina ed in presenza di vitamina B6 favorisce, attraverso il ciclo del piruvato, partecipa alla produzione di glucosio necessario per portare a termine la prestazione fisica.
E' un aminoacido di tipo polare, che si trova coinvolto in alcuni difetti ed effetti gravi del diabete. La sua principale funzione è quella di promuovere la sintesi della creatina. Ha inoltre la funzione di produrre energia cellulare, in modo da poter apportare energia e riserve caloriche al fegato e al muscolo. Alimenti ricchi di serina sono: pasta all' uovo, ceci, fave, lenticchie, arachidi, nocciole, coniglio, pollo, pesce, formaggio, e uovo di gallina.

TIROSINA

E' uno degli aminoacidi non indispensabili per l'organismo in quando si può sintetizzare partendo da altri componenti. Rientra nella struttura di tute le proteine. Tra i molteplici effetti, può indurre a breve termine considerevoli aumenti dei livelli ematici di noradrenalina, dopamina e adrenalina. In certi casi può essere dannoso: quindi necessita di attenta prescrizione. Esistono però molti altri effetti supposti ma non dimostrati come: cura la depressione, aumenta la capacità di memoria, allevia il dolore, aumenta la prontezza mentale, stimola la libido libera ormoni che rendono inappetenti, cura il morbo di Parkinson.
Ma chi necessita di quantità addizionali? Le carenze del singolo aminoacido sono sconosciute eccetto nelle persone che seguono strette diete contenenti solo pochi alimenti. Le carenze di tale aminoacido appaiono più comunemente come il risultato di una carenza proteica totale, il che è raro nei Paesi occidentali. Comunque chiunque con un inadeguato apporto dietetico calorico o nutrizionale o maggior fabbisogno nutrizionale. Ancora chiunque con un inadeguato apporto dietetico proteico, ragazzi, donne in gravidanza o in allattamento che siano vegetariani. Persone con recenti e gravi ustioni, ferite o neonati prematuri.
I sintomi da carenza posso dare luogo a depigmentazione dei capelli, magrezza, astenia, caduta della libido, ipotonia muscolare, lesioni epidermiche, danno epatico, ecc...
La tirosina è coinvolta nei processi di sintesi della dopamina e dell'adrenalina, che permettono la trasmissione degli impulsi nervosi.
Ulteriori supplementazioni assunte da persone in salute, non migliorano il loro stato di salute, mentre le persone con un'alimentazione scarsa sono maggiormente sottoposte agli effetti collaterali nell'assumere supplementazioni di tale aminoacido, compreso uno squilibrio degli aminoacidi. Nella dieta poverissima, l'eventuale integrazione con aminoacidi crea un dannoso squilibrio nutrizionale.
E' di grande importanza per la produzione di melanina e quindi per la pigmentazione del capello.
Abbondante nella farina e nel glutine.
Ha un effetto stimolante. Usata ad es. in dosi di 2 grammi mezzora prima di allenarsi, permette di allenarsi più duramente.
Può aumentare la produzione di dopamina. E' la base dell'ormone tiroideo.
Ha un importante ruolo nella funzione delle ghiandole surrenali, della pituitaria (timo) e della tiroide, genera globuli bianchi e rossi, eleva l’umore, è usata nel trattamento dell’ansietà, depressione e insonnia, produce norepinefrina, un neurotrasmettitore inibitorio dell’appetito, stimola la liberazione dell’ormone della crescita.
Un eccellente prodotto contenente tirosina è Gembalance.
In fine si può aggiungere che la tirosina è un derivato della fenilalanina. Partecipa nella formazione di globuli bianchi e rossi. Gli alimenti ricchi di tirosina sono: biscotti per l’infanzia, frumento, ceci, fave, spinaci, arachidi, agnello, coniglio, sardina e formaggi. Come già detto in condizioni normali non si presenta mai carenza di tirosina. Le dosi terapeutiche per soggetti con depressione è 100 mg per ogni 2.2 chilo di peso, cioè circa 7 g nel adulto. Si utilizza in forma di integratore per i pazienti con depressione e altri disturbi psichiatrici, poi chè la tirosina si comporta nell' organismo come un stimolante generale
TREONINA

La treonina è un aminoacido essenziale con spiccate funzioni depurative per l'organismo in genere e alcuni organi specifici come fegato e reni. Infatti è utilizzata in modo molto diffuso per la cura del fegato grasso.
Tra le numerose funzioni annesse alla treonina, una da non sottovalutare è quella dedicata alla rigenerazione dei tessuti, con una azione sulla elastina e collagene(proteine presenti anche nella pelle). Quindi questo aminoacido può essere efficace nel mantenere elastici e giovani i tessuti del corpo.
Da non dimenticare le sue importanti funzioni rivolte al sistema immunitario dato il suo ruolo nella formazione di anticorpi ed essendo un costituente degli stessi.
La carenza di l-treonina, essendo essenziale, può determinare problemi molto seri per l'organismo, in quanto i mammiferi non sono in grado si sintetizzarla autonomamente partendo da altri costituenti. Se si dovesse verificare una carenza, questa sarebbe estesa a molte sfaccettature metaboliche ed aminoacidi non essenziali.
L'uso è diffuso a prodotti di bellezza in particolare, sotto forma di creme. Mentre per fini sportivi si possono assumere quantità giornaliere rivolte a prevenire traumi tendinei e muscolari, mantenendo elastici ed efficienti i molti organi dell'apparato locomotore.

VALINA

Parte integrante dei così detti aminoacidi a catena ramificata(BCAA), la valina svolge importanti funzioni nella ricostruzione dei tessuti ed in particolare di quelli muscolari. Fa parte del pool di aminoacidi essenziali, che non possono essere prodotti dall'organismo umano partendo da altre fonti. La forma migliore, anche nella sua versione pura al 100%, sembra essere quella libera e cristallina, data la caratteristica del passaggio diretto verso gli organi bersaglio, aggirando i processi digestivi. La valina di per se, sembra possedere marcati effetti nei metabolismi aerobico e glicolitico, con evidenti benefici negli sport di lunga o lunghissima durata come "catalizzatore energetico". In questo contesto ne sono consigliati 4 grammi al giorno.
Come in altri aminoacidi, anche la valina è particolarmente indicata ai vegani, vista la sua maggior presenza in alimenti di origine animale.
La miglior fonte sembra essere il fegato essiccato. Inoltre si sono notate interazioni con le vitamine del gruppo B.
Fra le proprietà terapeutiche non possono mancare quelle anti-infiammatorie, come blando stimolante per via del miglior funzionamento del sistema nervoso, rigenerazione dei tessuti e nel riequilibrare il bilancio azotato.
Una delle caratteristiche particolari di questo aminoacido è la sua pronta disponibilità, visto che si assorbe velocemente nell'intestino tenue, arrivando rapidamente al tessuto muscolare, apportando subito energia senza essere metabolizzato dal fegato. Questo è un aspetto importante per l'atleta, che ha bisogno di molta energia ed in poco tempo durante l'allenamento e le gare. L'assunzione deve avvenire da 30 a 40 minuti prima dell'allenamento per poter avere subito energia, da 30 a 60 minuti dopo l'allenamento per reintrodurre le riserve perse.
Altri alimenti ricchi di valina sono lenticchie, fave, arachidi, nocciole, agnello, maiale, pesce, formaggio.

 

ELENCO DEGLI ESAMI CHE VENGONO PRESCRITTI
PER I SOGGETTI CHE RICHIEDONO TRATTAMENTI PER LA
PREVENZIONE E CURA DELLE MALATTIE CRONICO
DEGENERATIVE
PROFILO D'INGRESSO
EMOCROMO
VITAMINA A
VITAMINA E
VITAMINA B6
VITAMINA C
VITAMINA B12
VITAMINA D
ACIDO FOLICO
TRIGLICERIDI
OMOCISTEINA
COLESTEROLO
URINE DELL 24/H
SEROTONINA URINARIA
GASTRINA
CALCITONINA
PARATORMONE
H.P.(feci)
CALPROTECTINA
AMINOACODI
RILEVAZIONE DEI GENI

Fonte: http://www.renatodemagistris.net/ambulatorio-virtuale/esami_laboratorio/lettura.doc

Sito web da visitare: http://www.renatodemagistris.net

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

Interpretazione degli esami di laboratorio

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Interpretazione degli esami di laboratorio

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

Argomenti

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

 

 

Interpretazione degli esami di laboratorio