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IL SISTEMA GASTRO-ENTERICO
STRUTTURA DEL TUBO DIGERENTE (PERCORSO DEL CIBO)
Che si divide in: che si divide in:
FUNZIONI DEL SISTEMA GASTRO-ENTERICO
1) DIGESTIONE trasformazione del cibo in molecole semplici e assimilabili.
Es: le proteine sono divise nei singoli peptidi.
2) ASSORBIMENTO: assimilazione delle sostanze digerite
Possiamo dividere la digestione in meccanica e chimica:
DIGESTIONE MECCANICA
1) Masticazione: E’ lo spezzettamento nella bocca degli alimenti che sono inumiditi dalla saliva e impastati grazie ai movimenti linguali. La digestione meccanica principalmente tramite i denti. L’uomo ha 32 denti:
8 INCISIVI, specializzati per il taglio ( sono 4 sopra e 4 sotto)
4 CANINI (2 sopra e 2 sotto)
12 MOLARI (6 sopra e 6 sotto), per triturare e masticare
8 PREMOLARI (4 sopra e 4 sotto) per triturare e masticare
i bambini hanno 20 denti detti da latte (mancano i molari) che poi cadono.
2) Peristalsi: insieme di movimenti muscolari del tubo digerente.
Il cibo all’uscita dalla bocca, una volta masticato e insalivato prende il nome di BOLO
DIGESTIONE CHIMICA
Si svolge principalmente nello stomaco e nel duodeno, ma inizia in bocca. La digestione chimica consiste soprattutto in REAZIONI di IDROLISI (distruzione di polimeri)
Le reazioni chimiche hanno inizio nella bocca con la saliva. La saliva contiene l’amilasi salivare, un enzima che inizia la digestione chimica degli zuccheri.
La saliva è prodotta dalle GHIANDOLE SALIVARI presenti in 3 coppie:
LO STOMACO
La seconda e più importante fase della digestione chimica si ha nello STOMACO.
Lo stomaco è una SACCA MUSCOLARE che può contenere da 1,2 a 4 litri di cibo.
La parete dello stomaco è ricca di piccole fossette (fossette gastriche) che contengono cellule a secrezione ghiandolare. Da queste vengono secreti acido cloridrico e pepsinogeno che insieme all’acqua costituiscono i cosiddetti “succhi gastrici” caratterizzati da una fortissima acidità (pH 2 - 2 ½)
L’ACIDO CLORIDRICO serve per uccidere i batteri e altri eventuali aggressori, scioglie le parti coriacee del cibo e trasforma il PEPSINOGENO nella sua forma attiva che si chiama PEPSINA (enzima che serve per l’idrolisi delle proteine).
Tra le cellule delle fossette gastriche ce ne sono alcune che secernono MUCO: sostanza basica che protegge e riveste tutta la parete dello stomaco e impedisce l’autodigestione.
I processi digestivi nello stomaco attivano una sostanza nel sangue: la GASTRINA.
La gastrina è un ormone: gli ormoni sono molecole che danno messaggi precisi: il messaggio della Gastrina è quello della secrezione di succhi gastrici.
Il cibo all’uscita dallo stomaco è una massa acida detto CHIMO.
MALATTIE DELLO STOMACO
L’INTESTINO TENUE
Il processo di digestione chimica prosegue nella prima parte dell’intestino tenue. Nel duodeno infatti si completa la scissione del cibo grazie all’arrivo del succo pancreatico (dal pancreas attraverso il dotto pancreatico) e della bile (prodotta dal fegato, accumulata nella cistifellea e trasportata nel coledoco). Le restanti parti dell’intestino tenue (digiuno e ileo) sono adibite all’assorbimento.
La BILE è un succo contenente “Sali biliari” e serve per emulsionare i grassi (li rende in goccioline). La bile è raccolta nella cistifellea che è una sacca a forma di pera.
Il SUCCO PANCREATICO è un liquido a pH basico (per neutralizzare l’acidità del chimo) contenente diversi enzimi tra i quali ricordiamo:
Il cibo completamente digerito e pronto per l’assorbimento all’uscita del duodeno è detto CHILO.
IL PANCREAS
è una ghiandola con 2 funzioni differenti:
IL FEGATO
E’ l’organo più voluminoso del corpo umano dopo la pelle. Svolge una importante funzione ghiandolare ma è responsabile di altri rilevanti compiti:
1) produce la bile
2) immagazzina le vitamine liposolubili: A – B – E
3) produce le lipoproteine che trasportano il colesterolo nel sangue. Ci sono 2 tipi di lipoproteine di trasporto: HDL (High Density Lipoprotein) e LDL (Low Density Lipoprotein). Il colesterolo LDL può accumularsi nei vasi sanguigni in placche e provocare trombosi, ictus e infarto. Un eccesso di colesterolo LDL è dato da una dieta ricca di grassi saturi.
4) demolisce sostanze estranee, potenzialmente tossiche come alcool, farmaci o droghe (infatti le cellule epatiche sono ricche di reticolo endoplsmatico liscio).
5) regola la glicemia ematica attraverso la sintesi o la scissione del glicogeno (polisaccaride di riserva)
6) produce bilirubina dal riciclo dei globuli rossi morti
MALATTIE DEL FEGATO
ASSORBIMENTO
La restante parte dell’intestino tenue (digiuno e ileo) e l’intestino crasso sono interessate dall’assorbimento delle sostanze ormai completamente digerite, in particolare sostanze nutritive nel tenue e sali minerali e acqua nel crasso.
L’assorbimento è favorito da una particolare anatomia nell’intestino tenue: la sua superficie è infatti ripiegata su se stessa a formare estensioni a forma di dito dette VILLI INTESTINALI. Sulla superficie dei villi inoltre ci sono estroflessioni citoplasmatiche dette MICROVILLI. Lo scopo è quello di aumentare enormemente la superficie assorbente: se l’intestino tenue venisse disteso completamente avrebbe una superficie di circa 300 mq (un campo da tennis !)
L’INTESTINO CRASSO
L’intestino è un condotto lungo circa 1,5 metri con un diametro di 7-8 cm (il doppio del tenue). E’ suddiviso in cieco-colon e retto. Nel cieco esiste una corta estroflessione chiamata appendice. Non ha particolari funzioni ma può infiammarsi a causa di ristagno prolungato di sostanze causando una nota patologia: l’appendicite (curabile con asportazione chirurgica). Se non curata essa degenera in peritonite che causa la rottura dell’appendice ed il rilascio di sostanze infette e batteri nel peritoneo con conseguenze anche letali.
Il colon è la sede finale dell’assorbimento di acqua e sali minerali ed inoltre è la parte dell’intestino che ospita la flora batterica intestinale (fino a 450 specie di batteri in simbiosi mutualistica con l’uomo). Il ruolo della flora batterica è molto importante sia come microdigestione, sia come aiuto nell’assorbimento ed infine anche perché produttori di amminoacidi e vitamine come la vitamina K. In questa parte dell’intestino viene anche prodotta una gran quantità di muco che serve per lubrificare la massa fecale in formazione. Le feci infine si accumulano temporaneamente nel retto per poi essere eliminate attraverso l’ano.
Un eccessivo riassorbimento di acqua provoca la formazioni di feci disidratate (stitichezza); uno scarso riassorbimento di acqua invece genera feci liquide (diarrea).
MALATTIE DEL CRASSO
Fonte: http://scb5a9bc9235a6867.jimcontent.com/download/version/1425545380/module/5695555362/name/sistema%20digerente.doc
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