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Le teleangectasie, curioso termine medico che identifica quelle piccole venule dilatate sulla pelle delle gambe, e che tanto infastidiscono le donne, non sono altro che capillari malati; questi possono essere di colore rosso oppure bluastro e talvolta non rappresentano soltanto un difetto estetico, ma possono essere l’ espressione più visibile di un’ importante malattia venosa.
Il problema “ capillari”, riguarda quasi esclusivamente il sesso femminile che ne risulta coinvolto in modo particolare, ed in zone abbastanza precise, con prevalenza alle coscie e nel cavo popliteo (zona posteriore del ginocchio).
Perché si formano? Non esiste una vera e propria causa, ma spesso sono più problemi combinati tra loro a sfociare nella presenza delle teleangectasie, anche se,a volte, si possono manifestare in assenza di veri e propri problemi circolatori.
Senza dubbio la familiarità gioca un ruolo determinante nello sviluppo del problema, a cui si associano spesso, la prolungata assunzione di anticoncezionali ( la cosiddetta” pillola”), la o le gravidanze, oppure a seguito di un trauma contusivo anche se lieve, come ad esempio massaggi troppo violenti eseguiti da personale non esperto. Spesso però, grazie all’ utilizzo di esami strumentali assolutamente non invasivi ed innocui, è possibile individuare anche quella percentuale di donne che hanno sviluppato teleangectasie dovute ad un’ insufficienza venosa superficiale o profonda non ancora clinicamente evidente.
Come si possono trattare? In primis eliminando la causa che le ha prodotte, se possibile, e successivamente, con la scleroterapia, che consiste nell’ introdurre, attraverso dei sottilissimi micro-aghi, farmaci ad azione cicatrizzante. I “ capillari rossi”sono spesso più sottili e resistenti, tanto che talvolta necessitano di una terapia complementare con il laser per raggiungere la completa chiusura e quindi il perfetto risultato estetico.
Si possono riformare? I capillari trattati hanno risultati duraturi e definitivi nel tempo, ma a volte possono essere utili nuovi interventi ( spesso una sola seduta all’ anno) per eliminare quei pochi neoformati e mantenere le gambe con un buon aspetto.
Fonte: http://www.docvadis.it/fabrizio-giannelli/document/fabrizio-giannelli/i_capillari/fr/metadata/files/0/file/I%20capillari.doc
Sito web da visitare: http://www.docvadis.it/
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