I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
EDEMA Definizione
Si definisce edema un abnorme accumulo di liquido interstiziale che a livello cutaneo si esprime come un turgore palpabile e comprimibile chiamato FOVEA.
Si parla di anasarca quando l’edema è generalizzato ed eventualmente accompagnato da presenza di trasudato nelle grandi cavità sierose (pleure, pericardio, peritoneo.)
Il liquido interstiziale è essenzialmente costituito da acqua, sali (soprattutto NaCl) e poche proteine (0.3-0.5 g/dl), cioè in pratica è plasma senza proteine. Ricordo che la pressione oncotica è legata alla concentrazione di proteine e che 1 g di albumina esercita una pressione ancotica di 6 mm Hg, mentre 1 g di globuline esercita una pressione oncotica di 1.5 mm Hg. Il liquido interstiziale è extracellulare ed extravascolare e rappresenta il 15% dei liquidi corporei totali (~ 6-7 litri).
Perché si formi un edema visibile il volume interstiziale deve aumentare di almeno 2.5-3 litri.
EDEMA
Perchè si forma
La prima condizione perché possa formarsi un edema è un’alterazione dell’emodinamica capillare che favorisce lo spostamento di liquido dallo spazio vascolare all’interstizio. Ma dato che per provocare un edema ci vogliono almeno 2.5-3 litri di liquido, essendo il plasma totale del corpo di soli 3 litri, è chiaro che l’organismo andrebbe incontro ad una marcata emoconcentrazione e shock se il liquido edematoso derivasse solo dal plasma.
Ecco perché c’è una seconda condizione necessaria alla formazione dell’edema che è un’abnorme ritenzione di acqua e sodio da parte del rene: meccanismo omeostatico che serve a preservare il liquido plasmatico essenziale per la PA e per la sopravvivenza.
Infatti quando il volume plasmatico si riduce:
EDEMA
Fisiopatologia
A livello dei capillari esiste una fine regolazione degli scambi idrici che dobbiamo richiamare per capire bene come si forma un edema. In pratica tutto è sostanzialmente basato sulle differenze nella pressione idrostatica e nella pressione oncotica tra capillare ed interstizio, le cosiddette forze di Starling.
P di FILTRAZIONE NETTA: (30 + 3) – (26 + 6.5) = 0.5 mm Hg
Fisiologicamente vi è un piccolo gradiente di pressione di 0.5 mm Hg che favorisce la filtrazione al di fuori dello spazio vascolare. Una parte del liquido filtrato ritorna poi nel sistema circolatorio attraverso i vasi linfatici in modo da prevenire l’accumulo di liquidi nello spazio interstiziale; un’altra parte del liquido interstiziale ritorna nei vasi a livello delle venule post-capillari perché qui la p. idrostatica intra è nettamente inferiore e la p. oncotica è aumentata.
Naturalmente il tutto è condizionato dall’integrità della parete capillare che mantiene le proteine all’interno.
EDEMA
Meccanismi e cause (1)
I meccanismi con cui può prodursi un edema sono 5 e le cause sono numerose.
EDEMA
Meccanismi e cause (2)
2) Aumento della pressione idrostatica capillare: le alterazioni della PA sistemica non influenzano molto la P. idrostatica capillare perché c’è lo sfintere precapillare (autoregolazione) e questo spiega perché non si sviluppa edema nei soggetti ipertesi.
Invece ciò che influenza la P. idrostatica capillare è la pressione venosa perché le resistenze alla terminazione venosa dei capillari non sono ben regolate. La pressione venosa, e quindi la P. idrostatica capillare, aumenta in 2 condizioni:
Cause A Cause B
• insufficienza renale acuta • varici venose con alterazione
• scompenso cardiaco delle valvole
• cirrosi epatica iniziale • tromboflebiti o
• farmaci (FANS, estrogeni) flebotrombosi
• rialimentazione dopo digiuno • cirrosi epatica (resistenze
• edema premestruale intraepatiche aumentate)
• edema idiopatico • edema polmonare acuto
• sindrome mediastinica
EDEMA
Meccanismi e cause (3)
3) Diminuzione della pressione oncotica plasmatica: tutte le cause di ipoalbuminemia (< 2 g/dl, VN 4-5) riducono la pressione oncotica capillare e favoriscono l’edema. L’ipoalbuminemia può essere la conseguenza di 2 condizioni: A) la perdita di proteine che supera la capacità di sintesi, B) la diminuita sintesi.
Cause
EDEMA
Meccanismi e cause (4)
4) Ostruzione linfatica: in questo caso i linfatici non esercitano più il loro compito di drenare il liquido interstiziale ed è anche ostacolato il riassorbimento delle piccole quote di proteine normalmente trasudate e quindi aumenta la pressione oncotica del liquido interstiziale con ulteriore ostacolo al riassorbimento dell’acqua e dei sali fuoriusciti dai capillari.
In questo caso si parla anche di linfedema.
Cause
EDEMA
Meccanismi e cause (5)
5) Mixedema nell’ipotiroidismo: è un edema particolare (abbastanza generalizzato: al volto, alla lingua, al collo, al tronco e agli arti con aumento del peso corporeo che può simulare l’obesità) provocato da un aumento della pressione oncotica interstiziale per accumulo interstiziale di mucopolisaccaridi che legano le proteine plasmatiche filtrate impedendo la loro rimozione da parte della circolazione linfatica che peraltro non è, dell’ipotiroidismo, così efficace come nelle altre cause di edema.
L’edema è di consistenza duro-elastica e la cute sovrastante è di colore giallo-cera, secca e squamosa per la concomitante atrofia delle ghiandole sebacee e sudorali.
EDEMA
Caratteri semeiologici (1)
Dobbiamo considerare 7 caratteri: distribuzione, entità, consistenza, temperatura, colore, durata, associazione o meno con altri sintomi.
1) Distribuzione: può essere generalizzata o distrettuale.
Gli edemi generalizzati sono più evidenti dove maggiore è la distensibilità dei tessuti (palpebre) e dove è maggiormente operante la forza di gravità (arti inferiori, sacro).
Negli edemi generalizzati va ricercata la presenza eventuale di versamenti nelle grandi cavità sierose (pleure, pericardio, peritoneo) che configura il quadro dell’anasarca. In questi casi è importante quantificare l’entità della ritenzione idrica (variazioni del peso corporeo), il comportamento della diuresi (oliguria, anuria) e l’entità della ritenzione salina (bilancio sodico entrate-uscite).
Le cause più frequenti sono lo scompenso cardiaco destro; gli stati di grave ipoalbuminemia, soprattutto cirrosi epatica e malnutrizione e le nefropatie, soprattutto decorrenti con sindrome nefrosica.
Gli edemi distrettuali più importanti sono a carico degli arti inferiori (di solito flebiti, trombosi o insufficienze venose); l’edema a mantellina che interessa i due arti superiori, il collo, il volto e la parte alta del torace, espressione di difficoltoso scarico della vena cava superiore nell’atrio destro per sindrome mediastinica e gli edemi allergici, tipo edema di Quincke o da puntura di insetti.
Due edemi distrettuali particolari sono l’edema polmonare acuto e l’edema cerebrale acuto (vedi oltre).
EDEMA
Caratteri semeiologici (2)
2) Entità: lieve - subedema
edema evidente
edema imponente
edema colonnare
3) Consistenza: edema molle (fovea sui piani ossei)
spremitura (coscie)
edema duro (linfedema, mixedema, edema cronico-
indurativo)
4) Temperatura: edema caldo (flogosi)
edema freddo (non flogosi)
5) Colore: pallido (rene)
cianotico (cuore)
rossastro (flogosi)
cereo (mixedema)
giallastro (fegato)
6) Durata: acuta
cronica
7) Associazione o meno ad altri sintomi:
edema + dolore (flogosi)
edema + dispnea + cianosi (cuore)
edema + ittero (fegato)
EDEMA
Sintomatologia
L’edema sottocutaneo in genere provoca sintomi sgradevoli, ma non severi:
Se l’edema si esprime anche con un versamento imponente nelle cavità sierose provoca dispnea:
Invece due importanti edemi distrettuali sono molto pericolosi per la vita:
EDEMA
Edema polmonare acuto: definizione e sintomi
Consiste nella trasudazione di siero nei setti interalveolari e da questi entro gli alveoli, con la formazione di schiuma per interazione tra siero e aria alveolare.
In pratica sono impediti gli scambi gassosi per cui si hanno sintomi molto gravi:
dispnea parossistica ingravescente, con ortopnea nel tentativo di ridurre il ritorno venoso al cuore
tosse insistente con emissione di schiuma color rosa salmone per lisi di globuli rossi fuoriusciti dai capillari polmonari e che vengono a trovarsi in un ambiente ipotonico
sudorazione fredda
tachicardia
agitazione psicomotoria
occhi sbarrati
senso di morte imminente
obnubilamento del sensorio
rantoli a marea montante
EDEMA
Edema polmonare acuto: meccanismi e cause
Esso è provocato da 3 meccanismi:
1) aumento della pressione idrostatica capillare polmonare specialmente se rapido e intenso come può avvenire per brusco aumento del flusso nel circolo polmonare (congestione attiva) o per ostacolo al deflusso del ventricolo sinistro (congestione passiva).
Cause di congestione polmonare attiva:
Cause di congestione polmonare passiva:
2) aumento della permeabilità capillare polmonare: inalazione di gas tossici, ipossia, reazioni allergiche, shock, embolie, infezioni polmonari, polmonite ab ingestis, interventi di chirurgia polmonare o cardiaca, coagulazione intravascolare disseminata, lesioni cerebrali vascolari o traumatiche.
3) diminuzione della pressione oncotica nei capillari polmonari: tutte le cause di grave ipoalbuminemia.
EDEMA
Edema cerebrale acuto
Il problema in questo caso è che l’aumento del liquido interstiziale avviene in un distretto, la scatola cranica, non estensibile e perciò viene compresso il parenchima cerebrale con danni gravi, rischio di vita e possibili lesioni neurologiche permanenti.
I sintomi sono drammatici: cefalea
emiplegia
coma
insufficienza respiratoria
insufficienza cardiaca
Le cause sono numerose e frequenti: trombosi cerebrale
emorragia cerebrale
traumi cerebrali
encefaliti acute
tumori cerebrali
crisi ipertensive sistemiche
iposodiemia severa
Fonte: http://medicina.unipr.it/didattica/att/7eb0.file.doc
Sito web da visitare: http://medicina.unipr.it
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve