I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
MALATTIE INFETTIVE
Una malattia infettiva è una patologia che colpisce entrambi i sessi, ed è causata da agenti patogeni che vengono a contatto con il nostro organismo. Si può trattare di virus, batteri, funghi, protozoi, elminti. Una volta entrati nel corpo, interagiscono con il nostro sistema immunitario causando una reazione à questa reazione non è sempre in grado di eliminare l’agente patogeno, a volte neanche grazie all’aiuto dei farmaci più moderni.
Ancora oggi le malattie infettive sono uno dei più grandi problemi sanitari a livello mondiale, specialmente nei paesi in via di sviluppo. I motivi principali sono tre:
TUBERCOLOSI (TBC)
Malattia infettiva a trasmissione respiratoria (goccioline di saliva infette, emesse con la tosse), causata da vari ceppi di Micobatteri (molto diffusi), in particolare dal Mycobacterium tuberculosis (noto anche come Bacillo di Koch). Solitamente colpisce i polmoni, ma può interessare anche organi diversi. Spesso il nostro sistema immunitario riesce a respingere tale infezione (oppure si hanno solo infezioni latenti), ma quando l’infezione progredisce in malattia attiva, se non viene trattata costituisce ancora una causa molto importante di mortalità a livello mondiale (circa 1.5 milioni di morti all’anno).
Sintomi: tosse cronica con espettorato striato di sangue, febbre (in genere non elevata), sudorazione notturna, perdita di peso. Se vengono colpiti altri organi, si hanno manifestazioni legate agli organi stessi. La diagnosi si realizza con esami del sangue, reazione alla tubercolina, radiografia del torace (che in genere mostra un quadro simile alla polmonite, con in più la formazione di una cavità all’interno del polmone, chiamata CAVERNA), individuazione del micobatterio al microscopio.
Terapia: antibiotici specifici contro i micobatteri (in genere 3 o 4 antibiotici contemporaneamente, per almeno 6 mesi di terapia continuativa). Purtroppo negli ultimi anni sono andati formandosi ceppi di batteri resistenti. Di recente è stato anche identificato un ceppo resistente a tutti gli antibiotici attualmente disponibili. Essendo farmaci costosi, nei paesi in via di sviluppo sono ancora poco disponibili. Ed è proprio lì che la malattia colpisce più persone e causa il maggior numero di decessi.
Malattia causata dal retrovirus HIV. Benché sembra aver avuto origine in Africa alla fine negli anni ‘50, i primi casi conclamati furono identificati nel 1981 a San Francisco (USA). Si trasmette per via sessuale, per via parenterale (contatto con sangue infetto à siringhe nei tossicodipendenti, trasfusioni un tempo non controllate), per via verticale (madre-figlio). Quindi il virus non si trasmette tramite vestiti, asciugamani, lenzuola, posate, bicchieri o piatti.
Questo virus causa infezione cronica, e non può essere eliminato. Una volta entrato nell’organismo, colpisce selettivamente una componente fondamentale del sistema immunitario: i linfociti T. Viene riconosciuto come estraneo, e vengono prodotti anticorpi contro di esso, ma questi anticorpi anti-HIV non sono sufficienti per neutralizzarlo. La persona colpita, dopo alcuni mesi, presenta questi anticorpi nel sangue e si trova nella fase si SIEROPOSITIVITÀ. Con il tempo causa una riduzione progressiva del numero di linfociti, e di conseguenza si riduce drasticamente la capacità difensiva del nostro sistema immunitario à il soggetto va incontro ad infezioni ripetute, comprese malattie infettive che aveva fatto in passato e che si possono ripresentare (per esempio la varicella), ma anche infezioni gravi e più diffuse del normale (Tubercolosi), oppure infezioni opportunistiche (Polmonite da Pneumocystis, gastroenterite da Clostridium, candidosi diffusa). Il soggetto colpito da HIV è anche più soggetto all’insorgenza di tumori, il più comune dei quali è il Sarcoma di Kaposi. Con il tempo, il numero di linfociti T si riduce in maniera drastica. Quando i linfociti T CD4+ diventano meno di 200 per mm3 di sangue, si parla di AIDS conclamato.
Non esistono ancora vaccini. Per evitare la diffusione, la strategia migliore è la PREVENZIONE.
Le epatiti virali comprendono diversi tipi di infezione, che hanno in comune il fatto di colpire prevalentemente il fegato. I virus più comune causa di epatite sono HAV, HBV e HCV, che causano rispettivamente l’epatite A, l’epatite B, e l’epatite C.
L’epatite A è un’infezione acuta, a trasmissione oro-fecale (acqua o cibo contaminati). Una volta ingerito, HAV penetra nel sangue attraverso la mucosa e arriva al fegato, dove entra all’interno degli epatociti (=cellule epatiche) e si replica. Viene emesso con la bile, entra nell’intestino, e viene espulso con le feci. Periodo di incubazione dell’infezione: circa 4 settimane. La malattia si manifesta con ittero (=cute gialla), ma questo rappresenta anche il fatto che il sistema immunitario sta reagendo al virus per eliminarlo (si formano anticorpi IgM e poi IgG). Quando il soggetto guarisce, rimangono nel sangue gli anticorpi IgG anti-HAV.
L’epatite B è un’infezione acuta, che nella maggior parte dei casi si risolve con ritorno del fegato alla normalità. Causata dal virus HBV che colpisce il fegato, provocando così un’infiammazione. Circa 2 miliardi di persone sono state contagiate da questo virus ed esistono circa 350 milioni di portatori cronici. La trasmissione di epatite B non avviene tramite stretta di mano, condivisione di posate, tosse e starnuti, bensì avviene per via parenterale (sangue infetto) o sessuale. La malattia provoca un’infiammazione acuta del fegato, con vomito e ittero, e raramente porta anche alla morte. Nei pochi casi in cui il virus rimane all’interno dell’organismo si ha epatite B cronica, che può portare con il tempo allo sviluppo di cirrosi epatica e all’aumentato rischio di tumore epatico. Da alcuni anni, ormai, è disponibile un vaccino che si distribuisce in età scolare e determina la formazione di anticorpi contro questo tipo di epatite, prevenendo così l’infiammazione.
L’epatite C è considerata un grave problema: nella maggior parte dei casi l’infezione non è acuta (nel senso che il fegato non viene colpito acutamente), ma il virus HCV rimane permanentemente all’interno dell’organismo infettato, e quindi causa una situazione di infezione (e infiammazione) cronica del fegato. Si parla così di epatite cronica HCV-correlata, che nel tempo peggiora ed evolve in cirrosi epatica. Questa condizione aumenta grandemente il rischio di formazione di carcinoma epatocellulare.
Fonte: https://paolinomj.files.wordpress.com/2011/12/malattie-infettive.doc
Sito web da visitare: ttps://paolinomj.files.wordpress.com/
Autore del testo: ,P.Mazzola ©PMJ
Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve