I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Orfeo nella mitologia greca
ORFEO Celebre musico e poeta, figlio di Apollo e di Clio. Suonava in modo talmente dolce la sua cetra che i fiumi si fermavano per ascoltare, le belve si ammansivano e i sassi e gli alberi si commovevano. Portando con se la sua cetra Orfeo discese negli Inferi per recuperare la dolce Euridice. Al suono del suo strumento e del suo canto Caronte lo traghettò, Cerbero lo lasciò passare, le anime dannate di Tantalo, Sisifo e Issione non soffrirono più. Negli Inferi, Orfeo col suo canto e col suo suono era riuscito a commuovere i giudici infernali, anime dei morti. Anche Persefone e Plutone, regnanti del tetro paese delle ombre si commossero e acconsentiro che egli riportasse con se Euridice, a condizione che non si voltasse mai a guardarla finché non fosse fuori dagli Inferi. Orfeo con la sposa iniziò così il ritorno al mondo dei vivi, ma per strada non sentendo più i passi della sua amata si voltò a guardare e così Euridice rifattasi ombra si dileguò nell'ultimo saluto di addio al suo sposo. Orfeo non riuscendo a rassegnarsi rifece i suoi passi indietro, e stavolta a nulla valsero le sue suppliche a Caronte perché lo facesse traghettare. Inutilmente egli aspettò per sette giorni senza toccare cibo sulle rive dell'Acheronte. Sconsolato Orfeo si ritirò sul monte Rodope, rinchiuso nel suo dolore. Le Baccanti cercarono di consolarlo in tutti i modi, facendo a lui profferte amorose e respinte anche quelle, le Baccanti sdegnate lo fecero a pezzi e gettarono le sue membra nel fiume Ebro. La sua testa e la sua cetra continuavano a cantare il suo dolore per la perdita di Euridice. Zeus commosse dalla struggente storia, pose la testa di Orfeo in mezzo al cielo, nella costellazione della Lira. Ancora oggi, si dice che, nelle notti stellate è possibile udire il suo canto d'amore.
Fonte: http://www.labirintoermetico.com/03Fiabe/Dizionario_dei_miti_e_dei_personaggi_della_Grecia_antica.pdf
Sito web da visitare: www.bibliomania.it e http://www.labirintoermetico.com
Autore del testo: P.Sanasi
Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve