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I SETTE IDEALTIPI DELLA MODA
4.1 L’avaro
L’avaro è facilmente riconoscibile perché è esteriormente perfetto.
Il suo aspetto non ha neppure un difetto, un capello fuori posto, una grinza sugli abiti.
Quando entra in una stanza, saluta tutti con molta educazione e in modo formale, forse troppo formale.
La prima cosa che si pensa guardandolo è che sia una persona che ha raggiunto il massimo del potere oppure stia per farlo.
La sua postura è rigida e retta.
Lo sguardo è fisso e fermo e la mimica facciale è controllata e attenta.
Compie gesti rigidi e controllati, ha una stretta di mano forte ma che respinge.
Il volume della voce è alto ed il tono acuto .
a) Acconciatura
I suoi capelli sono sempre in perfetto ordine.
Sia la donna che l’uomo frequentano il barbiere e la parrucchiera più noti della città, perché le persone del loro status sociale vanno tutti là e, cosa da non sottovalutare, vi si possono incontrare sempre persone di “un certo livello”.
I capelli dell’uomo sono tagliati corti e, spesso e volentieri, tenuti a posto con il gel.
Difficilmente l’avaro uomo ha i capelli lunghi perché è molto conformista ma, se dovesse averli, sarebbero legati in una coda bassa perfetta e tenuti a posto con il gel.
L’avaro pelato soffre perché non ama la nudità in nessun suo aspetto ma, in caso, preferirebbe radersi del tutto, per non vedersi in disordine.
La donna avara ha l’acconciatura perfetta in ogni situazione.
Il suo taglio è sempre perfetto e dal parrucchiere fa molte e costose cure per tenere i suoi capelli in buona salute.
Che la sua acconciatura sia lunga, corta oppure elaborata da sera, ogni capello è sempre al suo posto.
Se i suoi capelli sono lisci, sono passati con la piastra e spruzzati di lacca, in modo tale da non potersi spettinare.
Se dovessero essere ricci, rincorrerà al gel per poter controllare ogni singolo riccio.
Se dovesse ricorrere ad un’acconciatura per una serata elegante, ricorrerebbe ad uno chignon oppure ad una coda elaborata, ma non troppo.
Essa sarà studiata appositamente per quell’evento e non dovrà essere né troppo appariscente né troppo povera, ma dovrà essere equilibrata, così che tutti capiscano che quella persona è abituata a frequentare eventi di quel genere.
b) Cura del viso
L’avara tiene molto anche alla pelle del suo viso e di tutto il corpo.
Visita spesso l’estetista per cure e massaggi.
Anche a casa ha una bella selezione di costosissime creme curative e di cosmetici, con tutti i tipi di pennelli, per poter creare un trucco il più perfetto possibile.
Infatti, quando si trucca, segue ogni regola dettata dai make–up artists per avere una pelle che sembra perfetta e un trucco che esalta gli aspetti positivi del viso, degli occhi o della bocca.
Comunque, non sarà un trucco appariscente ma naturale, oppure da sera più accentuato, come dettano le buone regole.
Difficilmente userà per gli occhi colori diversi dal nero e marrone e, se lo facesse, sarebbero comunque colori molto scuri vicini al nero, e solo per la sera.
La bocca sarà di colori naturali e leggermente accesi per la sera.
L’uomo è sempre ben rasato e non disdegna l’uso di cosmetici per idratare la pelle e una visita dall’estetista per una pulizia del viso e per sistemarsi le sopracciglia.
c) Abiti
Se se lo può permettere, l’avaro si veste con abiti costosi e firmati, ma con il marchio non esposto, perché ufficialmente afferma di essere contrario al consumismo,perché ha una morale molto rigida che lo fa agire con fermezza.
E’austero e vuole che il suo abbigliamento mostri all’esterno il fatto di essere concentrato su impegni seri, in particolare sul lavoro.
I suoi abiti sono di ottimo taglio, perché non possono fare difetti di nessun tipo, come arricciature sulla vita e piegoline sulla manica.
Sono fatti di ottimi tessuti, come il fresco lana per gli abiti maschili e femminili e l’organza per gli abiti da sera, preferibilmente rigidi, così da sentire che il corpo è sotto il suo controllo.
Se, per necessità, deve usare abiti con tessuti morbidi, come lo chiffon, farà in modo tale da sovrapporlo, almeno parzialmente.
I suoi colori preferiti sono quelli scuri: nero, marrone, blu, che tengono a distanza le altre persone, ed in particolare il grigio che è neutro e indecifrabile.
Questi abiti vengono abbinati al bianco per alleggerire un po’.
L’avaro è molto rigido mentalmente, manca di fantasia e creatività, perciò gli risulta difficile fare abbinamenti di colore, in quanto ha paura di sbagliare.
Preferisce, quindi, fare abbinamenti monocromatici dello stesso colore o, al massimo, abbina varie tonalità sempre dello stesso colore.
Userà il bianco e qualche altro colore molto chiaro, come il beige, per spezzare un po’ e, magari, mettere in risalto qualche aspetto del suo fisico che gli piace di più.
L’avaro, sul lavoro, rispetta in modo rigido le regole imposte dall’ambiente lavorativo e, se ha una posizione alta, userà il “Power Look”, cioè abito grigio, camicia bianca e cravatta gialla, simbolo della forte personalità.
Se è “più conveniente” indossare l’abito, sarà un abito di tessuto rigido, perfettamente stirato, e di colore scuro, in particolare grigio o blu, che trasmettono il primo neutralità ed il secondo fiducia ed affidabilità.
La giacca sarà ad uno, due, tre o quattro bottoni come detta la moda, con delle spalline che rinforzano il suo aspetto maschile.
Difficilmente l’avaro sbottona o toglie la giacca, perché ha caldo o per comodità, perché non può sentirsi in disordine.
In più, il peso della giacca sul corpo agisce come un’armatura, gli dà sicurezza.
Spesso, l’avaro porterà l’abito con il gilet, per darsi più prestigio e per sentire una seconda armatura che lo protegge.
Il pantalone avrà una piega perfetta e sarà preferibilmente dritto senza pinces, per poterlo sentire di più.
Lo stesso vale per la gonna dell’avara che sarà fino all’altezza del ginocchio, poco sotto o sopra, senza scoprire molto, come per tutte le persone che vogliono dimostrare professionalità.
In alternativa alla gonna, indosserà un pantalone dritto.
Se la moda impone le pinces, esse saranno ben stirate, per evitare di far allargare molto la parte superiore dei pantaloni o della gonna.
La camicia, di colore molto chiaro e tenue, sarà perfettamente inamidata ed il colletto rigidissimo, come detta la regola dell’eleganza assoluta. Ovviamente sarà di cotone della migliore qualità e, quella della donna, di seta.
L’avaro farà ricamare sulle sue camicie le sue iniziali, perché tutte le persone distinte lo fanno.
La cravatta dell’avaro è solitamente di colore blu, perché in tal modo va sul sicuro, o azzurra se si sente un po’ più rilassato. A volte, usa anche la nera, segno indiscutibile di potere.
Difficilmente userà cravatte fantasia e, se lo facesse, sarebbero tono su tono o con fantasia minuscola di staffe o catenelle, come quelle usate dalle persone altolocate.
Il nodo, ovviamente, sarà perfetto: né troppo piccolo, né troppo grande.
Quando l’avaro non deve indossare l’abito, comunque è molto curato ed ordinato.
I pantaloni e le gonne saranno di linea diritta, di colori scuri oppure neutri come il grigio o il beige d’estate.
Se non deve mettere la camicia, preferirà una polo firmata, ma senza il logo esposto, di colori sobri come il blu, il nero, l’azzurro, in quanto la polo gli dà più o meno la stessa sensazione di chiusura sul corpo. Deve cadere sul corpo perfettamente, senza fare una grinza.
L’avara userà la blusa. Dovendo, comunque, sembrare sempre efficiente, indosserà una blusa non troppo larga né troppo aderente, in tinta unita o fantasia, ma di colori tenui.
Sarà di cotone di ottima qualità o, meglio ancora, di seta, di peso abbastanza rilevante, e sarà abbottonata fino a sopra l’attaccatura del seno.
Se usa i jeans, saranno di un taglio perfetto che valorizza i muscoli e le curve del corpo e, ovviamente, di una casa di moda famosa.
Raramente l’avaro userà altri indumenti di jeans, ammesso che non lo imponga la moda.
L’avaro usa le t-shirts esclusivamente nel suo tempo libero. Saranno di tinta unita e di colori non estremamente accesi, ma preferibilmente bianche.
L’uomo ama il cardigan con o senza maniche, sia elegante che di maglia e non perde occasione per utilizzarlo, sotto le giacche o da solo, perché ha la sensazione di essere più distinto.
In fin dei conti, sia il cardigan che il gilet sono delle giacche senza maniche, quindi danno lo stesso effetto della giacca, solo un po’ alleggerito.
Anche la donna ama il cardigan per le stesse ragioni.
I maglioni sono di colori scuri, tinta unita, a righe o a rombi se va di moda, preferibilmente di cashmere; ogni tanto si accontenta della lana 100%. Solo il meglio per l’avaro.
I cappotti dell’avaro sono delle migliori lane come l’alpaca; la donna usa le pellicce sia di giorno che di sera, per sottolineare la sua disponibilità economica, quindi anche il suo status sociale. La donna ama molto anche le stole di pelliccia.
d) Accessori
Le scarpe dell’uomo sono di stile inglese o, se sono più sportive, saranno firmatissime, sempre perfettamente pulite e lucide.
La donna generalmente usa scarpe a tacco alto, sia al lavoro che nel tempo libero, perché deve aumentare la sua statura.
Se decide di indossare scarpe basse al lavoro, sarà un modello stringato maschile, per sottolineare che è pari al maschio.
L’uomo non metterà mai calzini di colori chiari, ammesso che non li usi per abbinarli con un completo atletico per praticare uno sport, sempre molto prestigioso, come il tennis o il golf.
Infatti, se l’avaro pratica uno sport, lo farà vestito come si addice allo sport interessato: indossando un completo.
Di sera, l’avaro si adegua alla situazione. La donna, in particolare, predilige il nero, sia per un tubino lineare, sia per un abito da sera lungo.
Gli accessori sono sempre firmati o comunque di materiali pregiati.
L’avaro tiene la borsa con la mano destra se è in pieno controllo della situazione, con la sinistra se ha delle insicurezze.
La borsa da lavoro è piena di tasche, per organizzare e dividere al meglio tutte le carte.
La borsa femminile è generalmente di forma rigida e di media grandezza, divisa in più tasche, per poter meglio controllare il suo contenuto.
E’ preferibilmente in pelle di colori scuri e dotata di manici, come il bauletto.
Gli accessori, come collane e bracciali, non sono molto vistosi, di forme lineari e rigide.
Non ama tutto quello che è molto femminile, come i fiori ed i cuori, perché non vuole mostrare nessun tipo di sentimentalismo e di fragilità.
L’avara ama i foulards -in particolare quelli piccoli- che lega stretti al collo, senza lasciarne sventolare gli estremi.
Ama le collane di perle, che abbracciano il collo e sono simbolo di eleganza, perché non sono molto appariscenti come i gioielli d’oro o d’argento.
L’uomo, se se lo può permettere, investe sugli orologi di prestigio, simbolo del dinamismo e dell’efficienza, preferibilmente non troppo grandi e non troppo vistosi.
Ama molto anche le penne stilografiche, segno di potere.
4.2 Il ruminante
Il ruminante si può individuare subito perché non è grado di stare fermo.
E’ comandato da una grande energia che, se indirizzata bene, lo fa diventare un leader, un trascinatore; se non riesce a domarla, può farlo diventare molto aggressivo.
La sua postura è retta oppure inclinata in avanti, pronto sempre a muoversi.
Fa dei gesti energici e diretti, ha una stretta di mano forte.
Il volume della sua voce è alto ed il tono è grave.
Lo sguardo è fermo ed intenso, ma la mimica facciale è naturale .
Il suo aspetto è curato, perché gli piace comandare e chi comanda, si sa, deve essere molto distinto.
In più deve sentirsi comodo, perché, come un vero guerriero, deve potersi muovere comodamente.
a) Acconciatura
Il taglio di capelli del ruminante deve essere comodo, facile da gestire, ma elegante.
I capelli dell’uomo possono essere corti o più lunghi, ma comunque sono morbidi e spesso arruffati dal vento oppure da lui stesso.
Se sono lunghi li porta sia sciolti, sia legati in una coda, ma sempre morbidi, perché deve sentirsi leggero.
Il ruminante pelato non si fa molti problemi e si rasa del tutto per comodità.
La donna ruminante non va spessissimo dal parrucchiere, non perché non voglia essere curata, ma perché non sopporta di stare ferma per ore, e le dà anche fastidio che qualcuno lavori sui suoi capelli.
Anche per la donna ruminante il taglio e l’acconciatura debbono rispettare la moda, ma non devono impegnare molto del suo tempo, visto che va sempre di fretta.
L’acconciatura, lunga, corta oppure elaborata da sera, non è mai perfettamente a posto e lascia cadere sempre qualche ciuffo qua e là.
Il liscio non è mai perfettamente liscio “spaghetti” e i ricci rimangono al naturale.
Se dovesse ricorrere ad un’acconciatura per una serata elegante, sarebbe una coda non troppo elaborata, anche perché non rimarrebbe perfetta per tutta la serata.
b) Cura del viso
La donna ruminante, non si cura molto perché va sempre di corsa.
Ha pochi cosmetici, quelli di base, giusto per protegge la pelle dai raggi solari, per idratarla e per non sembrare trascurata, perché non lo è.
Non si trucca mai molto e, spesso, non si trucca affatto.
Quando lo fa, non sarà un trucco appariscente ma naturale, spesso curativo (con protezione solare) e basic: rossetto quasi naturale, matita e rimmel.
Per la sera, il suo trucco sarà più accentuato, anche con un bel rossetto acceso.
L’uomo spesso porta la barba lunga, per mancanza di tempo oppure per comodità.
Non cura particolarmente la sua pelle, si limita ad usare un dopo barba per sentirsi più fresco.
c) Abiti
Il ruminante non è un maniaco della moda e dello stile, che segue quel tanto che basta per stare con dignità nella società.
E’ uno che se decide di fare qualcosa lo farà a qualsiasi costo, e si comporta allo stesso modo anche per quel che riguarda l’abbigliamento: se vede qualcosa che gli piace, costoso o meno, farà l’impossibile per averlo.
Non è molto informato sulle tendenze della moda, ma si limita a guardarsi intorno e, se vede qualcosa che gli piace, lo prova; se non gli crea problemi con i movimenti, lo acquista.
Il suo guardaroba è aggiornato spesso, ma non butta un capo se è comodo e facile da indossare.
E’ elegante, con abiti che cadono leggeri e mai perfetti, nei quali lui sembra star veramente bene.
I suoi abiti sono di fibre naturali, come il cotone e la lana, per far respirare bene la pelle.
Il taglio deve essere buono, altrimenti i difetti potrebbero farlo stare scomodo (una manica che tira, il cavallo di un pantalone stretto) e ciò lo farebbe molto irritare.
E’ molto energico, quindi ama i colori che trasmettono energia e dinamismo: quelli accesi, come il giallo, il rosso e l’arancione.
Difficilmente farà un abbinamento monocromatico con questi colori, ma li indosserà in abbinamento con altri.
Il ruminante non ha paura di fare degli abbinamenti azzardati.
Si vestirà in total black, se si sente un po’ contestatore, oppure per sottolineare la sua presenza, altrimenti spezzerà il nero con un indumento o un accessorio.
Sul lavoro, rispetta le regole imposte dall’ambiente lavorativo, perché è ambizioso e, quindi, vuole apparire sempre a posto.
Darà, però, un’interpretazione un po’ più morbida e comoda.
Se deve indossare un abito, sarà un abito di tessuto morbido, spesso spiegazzato dall’uso.
Sarà di colore grigio, più accettabile perchè facile da adattare, ma userà anche il blu, il nero e lo spezzato.
La giacca sarà ad uno, due, tre o quattro bottoni come detta la moda.
Avrà spalle più morbide, anche perché il ruminante pratica degli sport e quindi il fisico bello ce l’ha davvero!
Se ha caldo o per comodità, sbottona o toglie la giacca perché non può sentirsi scomodo mentre freme per finire il suo lavoro.
In più, il peso della giacca sul corpo potrebbe solo ostacolare i suoi movimenti ed innervosirlo.
Il pantalone sarà anche questo morbido, un po’ largo dai fianchi in giù per dargli più libertà nei movimenti.
Lo stesso vale per la gonna della donna ruminante, che non sarà né molto lunga né molto corta, per non ostacolarla quando cammina velocemente.
E’ molto amata la gonna a linea “ A”, che si allarga in fondo, con tessuti leggeri che muovendosi accentuano il movimento.
Comunque, si devono vedere le sue gambe muscolose per l’esercizio fisico.
In alternativa alla gonna, indosserà un pantalone diritto, non troppo largo.
La camicia che il ruminante indossa al lavoro è di cotone non troppo pesante, spesso anche di colore scuro, con il colletto a volte sbottonato (anche sotto la cravatta), per non sentirsi stringere il collo.
Non esita ad arrotolarne le maniche se ha caldo oppure gli creano difficoltà sul lavoro.
La cravatta del ruminante ha delle fantasie colorate oppure è in tinta unita anche accesa, comunque ben abbinata al resto.
Quando si sente particolarmente aggressivo, indossa anche la cravatta nera.
Il nodo non sarà mai perfetto, anzi sarà leggermente largo, per la fretta di uscire da casa.
Il ruminante è quell’uomo che non si fa scrupoli ad allentarsi la cravatta, quando capisce di poterlo fare.
Se il ruminante non deve indossare l’abito, i pantaloni e le gonne saranno di linea diritta, non troppo aderente, di tutti i colori adatti alla situazione.
Se non deve mettere la camicia, preferirà la polo o la maglietta, di tutti i colori, l’importante è che lo facciano sentire libero.
La blusa femminile avrà tutti i tipi di fantasia, anche con colori molto accesi.
Sarà di linea larga per lasciare liberi i movimenti, ed anche le maniche non saranno molto strette.
Per il ruminante, la maglietta è un capo importantissimo che userebbe sempre, perché è estremamente comoda.
La ama in tutti i colori e le forme: larga, aderente, lunga, corta.
Il ruminante ama il cardigan e spesso, se può, lo sostituisce alla giacca perché è più facile da usare e impaccia meno i movimenti, conferendo comunque uno stile distinto.
I maglioni sono di colori chiari, anche accesi, come il verde che evoca la natura e l’equilibrio.
La donna userà volentieri i panta-collant che sono comodi, lasciano libertà di movimento e mostrano anche la bella muscolatura ottenuta praticando gli sport.
Il ruminante ama i pantaloni cargo, larghi con tante tasche e la funzionalità dei jeans.
Infatti, usa molto i jeans, per la loro comodità.
Per l’inverno, ama molto i piumini in tutte le lunghezze oppure i cappotti che all’interno hanno una parte imbottita separabile, così se ha caldo usa solo un pezzo.
L’uomo ama usare i colori anche sui calzini e spesso si vedrà con i calzini a righe colorate.
d) Accessori
Le scarpe preferite del ruminante sono le sneakers che abbina con ogni abbigliamento perché gli permettono di camminare veloce.
Indossa anche i mocassini, quelli più tradizionali ma anche quelli con i tacchetti tipo Tod’s.
Le scarpe del ruminante non sono mai pulitissime e curatissime.
La donna usa anche le ballerine e, se deve mettere scarpe classiche, non saranno mai molto alte, per questioni di comodità.
Il ruminante è lo sportivo degli idealtipi: la tuta è fra i suoi capi preferiti, assieme alle scarpe atletiche, che usa non solo mentre pratica lo sport, ma tutte le volte che può.
Possiede tute di tutti i colori e gli stili, con i pantaloni larghi, molto aderenti, corti.
Lo stesso vale anche per le scarpe atletiche: ne ha da corsa, da tennis, basse, alte.
Di sera, il ruminante si adegua alla situazione che sia un evento importante oppure una serata con amici.
La donna ruminante, comunque sia, indosserà abiti eleganti, abbastanza lineari che le permettono di sentirsi comoda.
Non vestirebbe mai bustini che la stringono, oppure abiti con scollature troppo profonde che le causerebbero difficoltà di movimento.
Saranno tubini con delle scollature rotonde e corti –ma non troppo- per far vedere le gambe tornite, oppure completi con camicette leggermente trasparenti, ma mai troppo.
Userà il nero oppure il rosso con facilità, ma anche il verde, l’azzurro ed i colori pastello.
Indosserà scarpe alte con l’abito, ma mai con un tacco sottile né esageratamente alto, perché le impedirebbero di muoversi e ballare.
Se porta un completo con un pantalone, abbinerà tranquillamente le scarpe basse, per essere ancora di più al suo agio.
Il ruminante ama le borchie, i giubbotti di pelle, gli anfibi, oggetti abbigliativi che gli permettono di andare sulla moto e vivere la velocità in modo intenso.
Gli accessori del ruminante sono sempre funzionali e raramente decorativi.
La borsa da lavoro non è molto rigida, ma, elemento importantissimo, ha la tracolla per poter tenere libere le mani e poter fare qualcos’altro.
La borsa preferita della donna ruminante è lo zainetto oppure, se non è possibile, sarà una borsa a tracolla, non troppo grande per non ostacolare i suoi movimenti e molto disordinata al suo interno per la fretta.
Difficilmente una donna ruminante porterà la borsa a mano.
Non si crea problemi per il colore, perché per lei la priorità è la funzionalità.
Gli accessori, come collane e bracciali, saranno di materiali come il tessuto ed il legno ma non troppo grandi e lunghe perché le darebbero fastidio mentre gesticola.
I loro colori saranno preferibilmente naturali ma anche accesi, come il rosso ed il giallo.
La ruminante ama i foulards e le sciarpe, perché riscaldano in caso di freddo, si possono usare per raccogliere i capelli, oppure come cintura. L’importante è che siano funzionali.
L’uomo ama il cronometro, perché gli serve quando si allena, per controllare l’orario mentre fa qualcosa e pensa a quello che dovrà fare dopo.
Non è importante il materiale, anzi preferisce gli orologi di plastica che non appesantiscono il suo polso.
4.3 Il delirante
Il delirante è facilmente riconoscibile perché ha quell’aria distaccata, con “la testa tra le nuvole” e un look con abiti abbinati ed indossati in modo completamente casuale.
Ha una postura rigida con gli arti ciondolanti, i gesti a volte naturali a volte anche questi ciondolanti, e la stretta di mano sfuggente, visto che è perso fra i suoi pensieri.
Lo sguardo è rivolto verso l’alto ed in movimento, la mimica facciale è distante.
Il volume della voce è basso ed il tono acuto .
Il suo aspetto si può definire “non curato”.
a) Acconciatura
I suoi capelli sono sempre disordinati, spesso lunghi.
Difficilmente il delirante uomo ha i capelli a posto perché è troppo perso tra i suoi pensieri per curarsene. Se, in qualche occasione particolare, dovesse tenerli a posto, non saranno mai perfettamente a posto, perché raramente va dal barbiere, quindi non ha un taglio ben fatto.
La donna delirante ha i capelli lunghi, senza un taglio definito.
Che siano lunghi, corti, oppure elaborati, da sera, daranno il senso del “fai-da-te”.
Per un’acconciatura da sera, è facile che usi qualche accessorio per capelli per abbellirsi, come un fiore, oppure un ferma capelli magari con degli strass. La cosa certa è che sarà messo a caso e male!
Difficilmente la delirante passerà ore dal parrucchiere per farsi fare un’acconciatura come si deve.
b) Cura del viso
La delirante cura il suo viso ma un po’ a caso, nel senso che i cosmetici ce li ha, ma poi prende la prima crema che trova e la mette, senza curarsi di capire se è quella giusta.
Quando si trucca lo fa velocemente con i primi ombretti e rossetti che si trova davanti, non si preoccupa di fare abbinamenti per risaltare i punti belli o nascondere i difetti, non segue nessuna regola.
Sarà un trucco appariscente ed eccessivo, come ombretto blu abbinato con rossetto rosso, perché è creativa, ma non ha tempo per informarsi delle nuove tendenze, ecco perché sembrerà un po’ retrò.
La sera sarà stravagante, con il trucco ancora più intenso, come una maschera.
Non rispetta le regole del trucco in base all’età, ecco perché continuerà a truccarsi esattamente nella maniera in cui lo faceva da giovane, spesso usando esattamente gli stessi colori, senza curarsi del fatto che siano o meno adatti al suo viso rugoso.
L’uomo non si rasa con regolarità anzi, se può, lascia la barba lunga e trascurata.
Non a caso, la barba è il simbolo dei filosofi greci, persone che curavano più la mente che il corpo. Mai e poi mai l’uomo delirante userà cosmetici per il viso: non sa neppure che esistono.
c) Abiti
Il delirante si veste. Non importa come e quando. Spesso sembra avere dormito con i vestiti che indossa, si è forse addormentato mentre faceva le sue ricerche?
Compra i vestiti a caso, indifferente ai dettami della moda.
Il suo abbigliamento è caratterizzato da abiti demodé e di poco valore, spesso comprati al mercatino dell’usato.
Infatti, quando acquista non pensa ai possibili abbinamenti con i capi che ha già, ma semplicemente prende distrattamente quello che gli serve.
Il suo guardaroba è pieno di abiti, vecchi e nuovi, abiti che possiede da anni, e che ogni tanto tira fuori dall’armadio per indossarli di nuovo.
Ha proprio un look dimesso, non da alcun peso alla forma degli abiti o a come gli stanno indosso.
Non sono importanti i materiali di cui sono fatti: l’ importante è che lo coprano.
Abbina i colori casualmente, ma ama molto il verde, simbolo della presunzione, il rosso, simbolo della superbia, e il giallo, simbolo dell’immaginazione.
In preda alla sua superbia, può anche decidere di ostentare il suo abbigliamento eccentrico come un vero anticonformista, facendo vedere a tutti quanto per lui la moda non sia assolutamente rilevante, dato che considera più importanti altri aspetti della vita.
Il delirante difficilmente risulterà elegante, anche se deve indossare un abito perché il lavoro lo impone.
Essendo, comunque, un conservatore, cercherà di rispettare le regole sociali … a modo suo.
Lo stile non avrà nessun elemento rilevante, indosserà una giacca banale, di taglio mediocre e piena di grinze. Il tessuto, spesso e volentieri di velluto di cotone, sarà consumato e magari pure un po’scolorito. Le tasche saranno allargate, visto che sono piene di cose dimenticate.
I pantaloni saranno larghi e troppo lunghi, tenuti a posto con le bretelle al posto della cintura e, magari, con l’orlo un po’pestato.
La gonna della delirante spesso e volentieri sarà larga, con l’elastico alla vita per fare presto ad indossarla, avrà un taglio approssimativo e sicuramente non sarà stirata.
In alternativa alla gonna, indosserà un pantalone con le pinces sulla vita oppure con l’elastico, di linea diritta.
La camicia sarà sgualcita, il colletto sicuramente non sarà rigido, anzi il delirante preferirà il botton down, perchè i bottoncini lo tengono sempre a posto, senza molti sforzi. Spesso e volentieri sarà abbottonata male, oppure mancherà qualche bottone.
La cravatta del delirante è sicuramente datata, a fantasia o a righe che sia. Il nodo sarà fatto male e penzolerà da una parte.
Quando la delirante deve indossare l’abito, i pantaloni e le gonne saranno di linea larga, di tutti i colori accesi, rosso compreso.
D’inverno userà molto il velluto mille righe, d’estate il cotone di colori chiari.
Se il delirante non deve mettere la camicia, preferirà qualsiasi cosa trova nel armadio, quindi anche la maglietta sportivissima, comprata ad un concerto musicale anni prima, oppure la felpa. Lo stesso vale anche per la donna la quale può decidere di indossare una blusa di qualsiasi colore o fantasia.
La delirante ama le gonne lunghe stile “gitana”, che indosserà ogni volta che può e spesso avrà cucito da sola.
L’uomo ama il cardigan, che userà volentieri anche al posto della giacca, oppure il gilet in maglia in lana se è inverno e di cotone se è estate.
Anche la donna usa molto il cardigan per la sua comodità.
I maglioni sono di tutte le tinte, un po’ tirati, e molto usati. Non è importante che siano di filati naturali, perché non stanno a guardare la loro composizione quando li comprano.
Saranno a collo alto; se il collo fosse a “v” o rotondo, sarà slabbrato.
I cappotti del delirante saranno consumati, con le spalline come andavano anni fa, le tasche allargate, il collo fuori moda, il tessuto scolorito.
La donna ama molto le mantelle, di tutti i colori, e le indossa in modo tanto sbrigativo, da essere continuamente costretta ad aggiustarle.
d) Accessori
Le scarpe del delirante sono molto consumate e vissute.
L’uomo le porta stringate, con lacci troppo lunghi e spesso non annodati, o a mocassino.
La donna le porta basse, a punta quadrata quando va di moda la punta rotonda, oppure a tacco fine quando va di moda il tacco grosso.
In ogni caso, ama molto le zeppe per la loro comodità e polifunzionalità.
In realtà le scarpe a“ zeppa” sono inspirate dalle “ciapine” veneziane del ‘600, che erano altissime e costringevano la donna ad una camminata che, facendola sembrare sempre in bilico, ne sottolineava la fragilità, nonchè dalle scarpe usate negli harem che avevano una zeppa pesantissima, che impediva alle donne di scappare.
Sarà un caso, oppure la delirante vuole mostrarci la sua fragilità interiore?
Se le scarpe sono a tacco alto, il tacco sarà consumato e graffiato dall’uso.
La delirante, comunque, non saprà camminarci bene.
Il delirante non pratica sport, in quanto non ha tempo per il fisico, deve nutrire la sua mente, ammesso che non glielo prescriva il medico, ed anche in questo caso cercherà di defilarsi.
Difficilmente si troverà un completo sportivo nel suo guardaroba quindi, se costretto a praticare uno sport, lo farà con i pantaloni di un completo e la felpa di un altro.
Se deve presenziare ad un evento importante, si adeguerà alle norme sociali con fatica, senza molte pretese.
La donna indosserà un abito con colori fuori moda e molto carico per la situazione, pieno di ricami o arricciature.
In fin dei conti, le avevano detto che quello era un abito elegante e lei lo ha comprato!
Gli accessori sono consumati e vecchi, abbinati a caso agli abiti.
La borsa del delirante è in stile cartella scolastica, molto usata e magari anche un po’ bucata.
Ciò in parte perchè è effettivamente troppo preso dal suo lavoro mentale, ma anche per scelta, ossia per far capire a tutti che è molto superiore agli altri in campo intellettuale.
La borsa femminile è generalmente di forma molto morbida, tipo sacca.
Sia quella di pelle che quella di altri materiali sarà consumata e la tracolla riaggiustata malamente. E’ piena di roba buttata dentro casualmente e lì dimenticata. Spesso le fa da sola con il patch work.
Sarà di tutti i colori e fantasie, anche quelle che andavano di moda anni fa.
Gli accessori, come collane e bracciali, piacciono alla delirante che li usa casualmente, come il resto. Sono di tutte le forme, materiali e colori, spesso anche fai da te o artigianali.
La delirante ama i foulards, specialmente quelli fantasia e molto colorati che usa molto, abbinati con tutto e per tutte le occasioni.
L’orologio è di tipo comune, comprato a caso. Se ne indossa uno un po’ più prezioso, sarà un orologio regalato, o avuto in eredità.
4.4 L’effervescente – sballone
Quando entra in una stanza l’effervescente–sballone, si sentono subito il suo chiacchiericcio e le sue risate.
Poi comincia ad avvicinarsi a tutti per salutare, con pacche sulle spalle, abbracci e baci: sta già preparando il suo pubblico per lo show.
La sua postura è retta ed elegante, ricorda il pavone nell’aia.
I suoi gesti sono espressivi e coinvolgenti, e la sua stretta di mano è umida ma avvicina l’altro.
Il volume della sua voce è alto ed il tono è grave.
Lo sguardo è seducente ed allegro, è la mimica facciale è espressiva .
Il suo aspetto è elegante e raffinato, molto ricercato e colorato, il tutto perché ama curarsi e farsi sempre più bello.
Ama sentire l’emozione del nuovo capo di tessuto pregiato addosso a lui, e adora mettersi al centro dell’attenzione mentre gli altri lo ammirano.
a) Acconciatura
Il taglio dei capelli dell’effervescente-sballone deve seguire l’ultima tendenza della stagione.
I capelli dell’uomo saranno corti o lunghi, a seconda di come gli stanno meglio, ma sempre con un occhio alla moda, per essere al passo con i tempi.
Li taglierà corti, oppure li lascerà lunghi, liberi o raccolti: l’importante è che gli stiano bene e esaltino il suo bellissimo viso.
Comunque, non li tiene mai molto rigidi: c’è sempre una ciocca che gli cade sulla fronte e che deve allontanare.
La donna effervescente-sballona passa molte ore dal parrucchiere, non solo perché cura molto i capelli, il loro taglio ed il colore, ma anche per fare tanti trattamenti per migliorarne la qualità.
Il suo è il parrucchiere più aggiornato della città, ed ha sempre qualcosa di importante da proporle.
I suoi capelli, lunghi o corti che siano, saranno leggermente mossi per farli ondeggiare al vento, e farle sentire l’ebbrezza della freschezza.
Li muoverà con un gesto elegante verso l’una o l’altra parte del suo viso per far apprezzare al meglio la sua bellezza.
Per una serata elegante, utilizzerà un’acconciatura elegantissima, studiata appositamente per l’evento e per esaltare il suo viso; se li raccoglierà cercherà di farlo con una coda verso l’alto per aumentare la sua altezza ed allungare il suo collo.
Se è abbastanza ispirata e l’evento lo consente, infilerà fra i capelli una coroncina di swarovski per sottolineare chi è la vera protagonista dell’evento: lei!
In alternativa alla coroncina, potrà utilizzare altri accessori molto eleganti, come le forcine con i brillantini o vari tipi di fasce, che possano attirare l’attenzione sui suoi splenditi capelli.
b) Cura del viso
La donna effervescente-sballona cura molto la sua pelle, con molte visite dall’estetista.
La casa è piena di boccette di prodotti, perché è bellissimo sentire le sensazioni che provocano queste carezze sulla pelle, che contemporaneamente ne viene curata.
Comunque, se lo considera necessario, farà anche qualche ritocchino per migliorare, secondo lei, il suo aspetto.
Si trucca bene esaltando tutte le parti giuste del suo viso e rispettando l’occasione: trucco naturale di giorno, più acceso di sera.
Usa molto il rossetto rosso, per attirare l’attenzione sulla sua bocca sensuale.
L’uomo porta la barba lunga quando vuole sentirsi più virile e atteggiarsi a contestatore, un po’ lunghetta per aumentare il fascino del maschio e perfettamente rasata cosicchè tutte le donne possano sentire la morbidezza della sua pelle.
Usa sicuramente i cosmetici ed i prodotti giusti per poter esaltare tutto ciò.
c) Abiti
L’effervescente-sballone è un maniaco della moda e dello stile. E’ informato sulle tendenze, segue le sfilate, ama farsi abiti su misura facendoci ricamare sopra le sue iniziali.
Il suo guardaroba comprende tutti i tipi di capi d’abbigliamento, aggiornati di continuo, che gli permettono di essere elegante e raffinato.
Non deve essere solo ammirato per il modo in cui si presenta, ma deve diventare un esempio da copiare, deve creare tendenza.
Il taglio degli abiti deve essere buono ed esaltare il suo corpo.
Ama i tessuti che gli fanno sentire delle emozioni sulla pelle, come la morbidissima seta, il freschissimo cotone, il caldissimo cashmere.
L’effervescente–sballone si riconosce perché è molto colorato, ma senza essere eccentrico: ama il colore e lo sa abbinare benissimo.
Infatti, fa poco uso del nero e del grigio, che tengono a distanza gli altri.
Ama molto il bianco, portatore di novità, ed usa colori accesi come l’arancione ed il giallo che sono simboli della gioia di vivere e della vitalità, sia per gli abiti che per gli accessori.
E’ difficile vedere l’effervescente-sballone vestirsi monocromatico: se lo facesse significherebbe che si trova a disagio.
L’effervescente-sballone sul lavoro rispetta le regole imposte dall’ambiente lavorativo, ma tende comunque a personalizzare il suo aspetto usando gli accessori.
Se deve indossare l’abito, sarà un abito di tessuto morbido, ma con un taglio all’ultima moda.
Il colore grigio è quello più accettabile e si adatterà facilmente, ma userà anche il blu, ma non in tinta unita.
Preferirà decisamente un fresco di lana di peso leggero, a righe oppure a quadri.
La giacca sarà leggermente avvitata ad uno, due, tre o quattro bottoni, esattamente come detta la moda, magari colorati.
Se ha caldo, per comodità o per alleggerire una situazione, sbottonerà la giacca perché diventa insofferente se è a disagio.
Il pantalone sarà di linea diritta e morbida, molto elegante.
Lo stesso vale per i pantaloni e per la gonna della donna effervescente-sballona che sarà a livello del ginocchio e aderente ai fianchi, per far ammirare la sua splendida forma e attirare l’ammirazione e gli sguardi maschili.
La camicia che l’effervescente-sballone porta al lavoro è leggermente aderente al corpo ed è di cotone non troppo pesante, spesso anche di colore scuro, con il colletto ben rigido, adatto alla cravatta.
I polsini della camicia potrebbero essere sbottonati oppure chiusi da gemelli colorati o che rappresentano oggetti o animali.
La cravatta dell’effervescente-sballone è firmata e, se non è tinta unita di colore acceso, sarà bicolore o avrà delle micro fantasie di oggetti, animali, ma anche di fumetti, che aiutano moltissimo ad intavolare una conversazione, perché le persone incuriosite si avvicinano per cercare di capire che cosa siano.
Il nodo sarà ben fatto, secondo gli ultimi dettami della moda, forse un pochino grande per mostrare la sua esuberanza.
Quando l’effervescente-sballone non deve indossare l’abito, i pantaloni e le gonne saranno sempre di linea diritta, di tutti i colori adatti alla situazione. Non si farà scrupoli a mettere un pantalone rosso o verde, anzi riuscirà ad abbinarlo così bene che sicuramente qualcuno lo imiterà.
Se non deve mettere la camicia al lavoro, l’uomo preferirà la polo e la donna la blusa.
L’importante è che lo stile rimanga molto raffinato e ricercato.
La polo sarà leggermente aderente e di tutti i colori; la blusa femminile avrà tutti i tipi di fantasia, anche con colori molto accesi.
La blusa potrà essere anche di un tessuto leggero, leggermente trasparente, facendo intravedere leggermente la biancheria intima e, comunque, sarà sbottonata fino all’attaccatura del seno, giusto per far ricordare a tutti che è una donna, anche al lavoro.
La maglietta è un capo che l’effervescente-sballone ama, perché può sbizzarrirsi sia come fantasia, sia come messaggi.
Ovviamente, la indosserà nel suo tempo libero o mentre pratica uno sport e sarà la maglietta comprata nell’ultima località dove si è recato in vacanza, oppure una con un messaggio scherzoso regalata da un amico.
I maglioni sono leggeri e colorati come i cardigans.
Ama i pantaloni cargo, larghi e con tante tasche, e la funzionalità dei jeans.
Per l’inverno, usa sia i cappotti eleganti di colori come il blu ed il cammello, ma anche i piumini colorati, entrambi di tutte le lunghezze.
I calzini dell’effervescente-sballone sono colorati, a righe o di stile college “a rombi”.
Quando si trova in situazioni più rilassate fra amici, osa anche calzini con fumetti o altri disegni.
d) Accessori
L’effervescente-sballone ama le scarpe. Ogni scusa è buona per comprarsene un paio. Davanti alle vetrine dei negozi non riesce a resistere alla tentazione di acquistare un nuovo modello.
L’uomo ha le scarpe adatte per ogni occasione, fossero anche quelle da golf, per quando deciderà di imparare a giocare: sono così belle!
L’effervescente-sballone si riconosce al lavoro perché ha le scarpe di ottimo pellame, stringate, bordeaux sotto l’abito grigio.
Ovviamente, adora le sneakers e ne possiede decine e decine di paia, di tutti i colori.
Possiede anche stivali bassi o da motociclista, per quando fa una gita con gli amici e la moto.
La donna ha scarpe alte, altissime, con la zeppa, sandali preziosi da sera e più semplici per il giorno, ballerine, sneakers, atletiche, ma le sue preferite sono le open–toe, simbolo della donna che sa godere i piaceri della vita.
Ne possiede di tutti i colori e sa abbinarle con genialità e originalità.
L’effervescente-sballone ama lo sport, ma non riesce mai a decidere quale!
Perciò ha una grande collezione di coordinati e attrezzature per i vari sport che periodicamente comincia con grande passione, ma poi lascia buttandosi su un’altro.
Di sera l’effervescente-sballone dà il meglio di sé adeguandosi all’evento.
L’uomo sarà molto raffinato e curato in un evento importante, ma se l’occasione è una serata in discoteca, indosserà anche una camicia di seta colorata e i pantaloni di pelle, per essere più attraente.
La donna metterà i suoi abiti aderenti di pizzo, di paillettes, con le loro trasparenze, oppure abiti con scollature molto profonde, sul davanti o sulla schiena.
Calzerà i suoi sandali-gioiello anche in pieno inverno, tanto poi si coprirà con la sua stola di pelliccia morbidissima e caldissima.
Gli abiti potranno essere neri se ha deciso di fare la misteriosa, rossi se vuole essere molto sexy, ma anche gialli, verdi, blu.
L’obiettivo, sia per l’uomo che per la donna, è attirare più ammiratori possibile e non sarà molto difficile, visto che sono molto sedutivi.
L’effervescente-sballone ha un’enorme collezione di accessori di tutti i tipi.
Non è importante che siano funzionali, perché servono per la decorazione, per completare il look, per aggiungere tocchi di colore.
Non ha un paio di occhiali da sole ma tanti, di tutti i colori e stili, da cambiare spesso.
La borsa da lavoro è di ottima qualità, ma l’effervescente-sballone non si ferma ai colori tradizionali -nero e marrone- ma porta volentieri anche una borsa di colore rosso acceso, oppure gialla o arancione, colori energici che mostrano che il lavoro non è solo impegno, ma che in qualche modo bisogna trarne piacere!
La borsa può essere rigida o morbida, a tracolla o a mano, perché ce ne ha di tutti i tipi e le cambia ogni volta che si annoia della vecchia.
La borsa preferita della donna effervescente-sballona è … ognuna!
Ogni stagione ne compra di tutte le grandezze, stili e colori, perché è importante fare gli abbinamenti giusti e poi perché bisogna cambiare spesso.
Se è da sera, può essere a pochette, oppure decorata con delle pietre, a tracollina, a bustina tenuta a mano.
Se è da giorno, l’elenco è infinito: ha tutti i tipi di bauletti, tracolle, zaini … è la tipica persona che cambia quasi giornalmente la borsa, portafogli compreso.
Ha gli armadi pieni di collane, anelli e bracciali. Quelli da sera saranno molto luminosi, con degli strass, quelli da giorno saranno di pietre colorate, con fiori, di qualsiasi materiale, le collane saranno lunghe o corte.
Ama moltissimo i gioielli, in particolare i brillanti, e non perde occasione di usarli.
I foulards, come tutto il resto, sono un must. L’effervescente-sballone sa fare tutti i nodi giusti, intorno al collo ed ai capelli; usa i foulards intorno alla vita e per decorare la sua borsa, sempre coloratissimi e pregiati, per attirare l’attenzione degli altri!
L’uomo adora gli orologi, ne ha tanti di tutti i tipi, preziosi e di plastica colorata, non tanto perché si preoccupa di essere puntuale, ma perché sono un’ottima esca ed uno strumento per essere ammirati.
4.5 L’apatico
Guardando com’è vestito, l’apatico sembra sempre un po’ fuori posto, un po’eccessivo, ma solo un po’ perché, per la sua capacità di adattamento, il suo modo di vestire è appropriato a tutte le occasioni.
Osservando il modo in cui si muove, i suoi gesti e le sue espressioni, il quadro diventa più chiaro ancora.
La sua postura è rilassata e morbida.
I suoi gesti sono lenti e calmi, la sua stretta di mano è molle, disinteressata.
Il volume della sua voce è basso ed il tono è grave.
Lo sguardo è spento ed assente, la mimica facciale è completamente inespressiva .
Il suo aspetto è adeguato, forse un po’eccessivo.
In effetti, l’apatico è un conformista.
Non si abbiglia per distinguersi dagli altri, ma per far parte di un certo contesto, ecco perché si adegua alle norme sociali, in particolare a quelle dell’abbigliamento.
Segue per filo e per segno le regole abbigliative sociali e solo in piccola parte il suo gusto personale, in quanto la forza del conformismo lo spinge ad indossare abiti che non gli piacciono, oppure ad adottare un taglio di capelli o un trucco per il viso che non gli stanno benissimo, se questi gli permettono di confondersi nel sociale.
Può far sue queste regole in modo inconsapevole, oppure adeguarvisi per poter raggiungere i suoi obiettivi, in particolare quello di essere lasciato in pace, senza problemi e ansie.
a) Acconciatura
Il taglio di capelli dell’apatico è ordinato.
I capelli dell’uomo saranno corti o leggermente lunghi, con la frangia laterale, sempre pettinati con cura.
Potrebbe anche usare dei prodotti per tenerli a posto, ma senza irrigidirli troppo, visto che non lo disturbano i capelli leggermente mossi.
I capelli della donna apatica, lunghi o corti che siano, avranno un buon taglio e saranno sempre in ordine, lasciando il viso aperto al dialogo.
Di giorno, se lunghi saranno legati in una coda leggera, se corti saranno comunque sistemati con una forcina o una fascia.
Per una serata importante, l’acconciatura sarà elegante, ma adeguata all’evento.
Se decidesse di raccogliere i capelli, lo farebbe alla nuca, in modo raffinato ma non appariscente.
b) Cura del viso
La donna apatica cura la sua pelle, nella misura giusta.
Non fa molte visite dall’estetista, ma vi si reca solo quanto è necessario per essere sempre a posto.
Anche a casa usa i cosmetici, giusto per non avere una pelle trascurata.
Si trucca poco e nello stesso modo da sempre, per mancanza di voglia di sperimentare.
E’ un trucco discreto, che mette il risalto i punti giusti del viso, perché dentro e fuori casa deve essere sempre in ordine, un trucco naturale di giorno, leggermente acceso di sera.
L’uomo è sempre ben rasato e, se decide di avere la barba, la terrà corta e ben curata.
Usa il dopobarba, giusto per abitudine.
c) Abiti
L’apatico non usa gli abiti per essere ammirato, ma piuttosto per far parte di un contesto.
Infatti, anche se ama la tranquillità, riesce a stare in mezzo agli altri, perché non ha manie di protagonismo, ed ha una bontà d’animo generata dall’accettazione passiva e dalla rassegnazione.
Non si informa delle tendenze e non compra riviste specializzate, ma si limita ad andare nei negozi di fiducia, dove conoscono i suoi gusti, per acquistare i nuovi capi.
Rinnova spesso il suo guardaroba, anche perché i colleghi e gli amici non lo devono vedere con vestiti della stagione passata oppure consumati.
Il taglio degli abiti deve essere buono, così da buttare bene e non fare difetti.
Ama i tessuti di buona qualità che fanno una buona impressione sugli altri.
Usa anche i colori, come per tutto il resto della sua esistenza, secondo le regole sociali, senza nessuno sforzo di personalizzazione.
L’apatico non ama particolarmente i colori perché è preoccupato di non riuscire a fare gli abbinamenti giusti.
Usa prevalentemente i colori tono su tono, che siano scuri o accesi, così da essere sicuro di non sbagliare.
Ama molto il pacifico blu e l’azzurro che in effetti è il colore della mediazione, atto in cui l’apatico è un maestro.
E’ difficile vedere l’apatico vestirsi policromatico.
L’apatico sul lavoro rispetta le regole imposte dall’ambiente lavorativo.
Se deve indossare l’abito, sarà un abito di tessuto morbido, comodo, con un taglio alla moda.
Il colore grigio è quello più accettabile e si adatterà facilmente, ma userà moltissimo anche il blu, tutti e due in tinta unita.
Al massimo userà i due colori assieme in uno spezzato: pantaloni blu e giacca grigia o viceversa.
Preferirà decisamente un fresco di lana di peso leggero per non sentirselo troppo pesante e non soffrire il caldo, cosa che lo metterebbe in imbarazzo.
La giacca sarà leggermente avvitata ad uno, due, tre o quattro bottoni esattamente come detta la moda.
E’ raro che l’apatico sbottoni la giacca perché non “si fa” e lui non si metterebbe mai in una posizione in cui qualcuno gli potrebbe rivolgere una battuta, mettendolo così al centro dell’attenzione di tutti.
Il pantalone sarà comodo e, se ha un fisico bello e va di moda, sarà anche un po’aderente sui fianchi.
Lo stesso vale per i pantaloni femminili e per la gonna della donna apatica che sarà a livello del ginocchio e con linea a sigaretta, dritta.
La camicia che l’apatico indossa al lavoro non è né troppo aderente né troppo larga, di cotone non troppo pesante, spesso anche di colore scuro, con il colletto ben rigido adatto alla cravatta.
Le cravatte dell’apatico sono firmate e, normalmente, in tinta unita blu o azzurro, con decorazioni tono su tono perché difficilmente porterebbe quelle con fantasie molto accese, ammesso che non gli siano state regalate da persone che ritiene importanti.
Il nodo sarà ben fatto, secondo gli ultimi dettami della moda.
Quando l’apatico non deve indossare l’abito, i pantaloni e le gonne saranno sempre di linea dritta, di tutti i colori adeguati all’occasione.
Mai la donna metterebbe al lavoro gonne molto corte oppure molto vistose, perché non vuole essere chiacchierata.
Se non deve indossare al lavoro la camicia, preferirà sicuramente la polo con il logo della firma che va più di moda in quel momento, nei colori più sobri e scuri.
La blusa per la donna sarà di buona qualità e molto bon ton, di un tessuto leggero ma mai trasparente, abbottonata al punto giusto per non rischiare di attirare l’attenzione degli sguardi maschili.
La maglietta è un capo che l’apatico usa esclusivamente nel suo tempo libero e che preferisce poco chiassosa, con pochi disegni e scritte.
L’apatico usa molto i maglioni, sia leggeri sia pesanti, perché non sopporta di sentire freddo.
Usa i cardigans per sostituire la giacca, in colori scuri o con pochi accenni di colore acceso.
Usa i pantaloni cargo, larghi con tante tasche ed ama molto anche i jeans in tutte le versioni perché sono comodi.
Per l’inverno, usa sia cappotti eleganti di colori come il blu ed il cammello, sul lavoro e per gli eventi più eleganti, che piumini in colori scuri per il tempo libero.
I calzini dell’apatico sono colorati, a righe o in stile college “a rombi”.
L’apatico ha tante scarpe, non perché abbia una passione per esse, (come per qualsiasi altra cosa, se vogliamo essere precisi), ma in quanto è importante avere la scarpa giusta per ogni occasione.
Infatti, al lavoro userà le classiche stringate, oppure meglio ancora i mocassini, per non stare ad allacciarle; al massimo “trasgredirà” calzando delle sneakers di colore scuro.
Possiederà, però, anche le scarpe da trekking per quando va in montagna con gli amici e le scarpe da barca per quando va in barca.
Anche la donna ha un discreto numero di scarpe, di varie altezze e modelli, per la stessa ragione.
Saranno a punta leggermente arrotondata e con tacchi al massimo di media altezza, mai altissimi o molto fini, perché l’apatica non vuole rischiare di fare una brutta figura inciampando.
Ama molto le zeppe e le espadrillas che sono un must estivo.
L’apatico non ama lo sport, preferisce non praticarlo, ma può esserne costretto, perché trascinato dagli amici o per un consiglio medico ecco perché possiede una tuta, ovviamente di colore blu e con la riga laterale, e un paio di scarpe atletiche.
In un evento serale importante, l’apatico potrà sembrare un po’ “troppo”, perché il suo impegno per essere adeguato sarà talmente grande da fargli sfuggire di mano la situazione.
Probabilmente l’uomo sarà troppo elegante, troppo raffinato, mentre la donna, a sua volta, indosserà un abito nero, lungo, di pizzo o di seta, con un bustino pieghettato, mentre sarebbe bastato un tubino sempre nero e di pizzo, ma molto più lineare.
Avrà gioielli troppo vistosi o scarpe estremamente lavorate.
Se l’occasione dovesse essere una serata con amici, l’avaro si vestirà in modo curato con una cintura un po’ vistosa perché firmata, oppure scarpe troppo nuove.
La donna indosserà un abito da sera, di colore nero oppure di un altro colore scuro, ma corto e non molto scollato.
Se la situazione le sfuggisse di mano, indosserebbe un abito di un tessuto “importante”, ovvero con pizzi o ricami.
d) Accessori
L’apatico ha una discreta collezione di accessori di tutti i tipi, che lo aiutano a facilitare la sua vita e ad essere al passo con le regole imposte dalla società.
La borsa da lavoro è di ottima qualità e di colore rigorosamente scuro, preferibilmente nera o marrone.
E’ ben divisa in tasche porta tutto così da non faticare a trovare le cose.
Può essere rigida o morbida, ma deve avere anche la tracolla per non stancarsi troppo portandola a mano. Quando il pellame di cui è fatta comincia a invecchiare, è pronto a sostituirla.
La borsa preferita della donna apatica è di media grandezza, per non sprecare tempo e fatica a cercare le cose, e deve avere la tracolla.
Preferisce quelle di colori scuri, perché riesce ad abbinarle più facilmente, ma ne ha anche di colore rosso scuro oppure marrone mattone.
Per la sera, le compra abbinate alle sue scarpe eleganti.
Ha anche molte collane, anelli e bracciali.
I gioielli da sera saranno sempre firmati, molto elaborati, con pietre e strass, quelli da giorno saranno fatti di pietre colorate, con fiori, le collane saranno lunghe o corte.
L’apatica non ama molto i gioielli ma essi le servono per poter entrare a far parte di certi ambienti.
Per questo userà le perle, che sono il gioiello più sicuro perché non troppo vistoso, né troppo banale.
I foulards, come tutto il resto, sono un must. L’apatica ne ha una collezione molto preziosa che usa in modo tradizionale, cioè intorno al collo, variando uno – due nodi.
L’uomo possiede orologi di tutti i tipi, preziosi e di plastica, e li cambia in base all’ambiente in cui si trova.
4.6 L’invisibile
L’invisibile si riconosce immediatamente appena entra in una stanza: è vestito in modo signorile ma insignificante, addosso non ha nessun oggetto che possa attirare l’attenzione.
Gli abiti coprono bene tutto il suo corpo, comprese la mani, che sono nascoste nelle tasche.
La sua postura è sottomessa e ricurva su se stessa.
I suoi gesti sono lenti e piccoli, quindi non comunicano quasi nulla.
La sua stretta di mano è molle e sfuggente.
Il volume della sua voce è basso ed il tono è acuto.
Lo sguardo è sfuggente o rivolto verso il basso e la mimica facciale è triste e corrucciata .
Ha una idea così svilente di se stesso, da distruggere ogni minima motivazione di azione che sente, ed il suo abbigliamento rispecchia proprio questo.
a) Acconciatura
Il taglio dei capelli dell’invisibile … non c’è!
Nel senso che non li cura molto, ma si limita a fare quel poco che basta per essere presentabile.
L’uomo ha capelli di media lunghezza o, se sono lunghi, senza nessun aggiustamento del taglio; ogni tanto si limiterà a legarli malamente.
La donna invisibile ha lo stesso atteggiamento dell’uomo, cioè cura poco i suoi capelli, va dal primo parrucchiere che trova perché, tanto, i suoi capelli sono senza speranza!
Fa il colore una volta ogni tanto, quando è diventata quasi impresentabile, e allo stesso modo si comporta per il taglio.
Preferisce portare i capelli lunghi e sciolti, un po’ mossi e, se proprio deve, metterà qualche forcina qua e là per allontanarli dal viso.
Se sono corti, avranno una grande frangia, che starà costantemente davanti agli occhi per nascondere le sue espressioni, ma anche per paura che un qualsiasi movimento possa attirare l’attenzione degli altri.
Per una serata elegante, avrà un’acconciatura un po’ arruffata, non perché non sarà andata dal parrucchiere ma perché, sentendosi in un enorme disagio, la distruggerà velocemente.
b) Cura del viso
La donna invisibile non cura la sua pelle.
E’ così avvilita per il fatto di considerarsi una nullità in confronto agli altri, che non ci prova neanche.
Si trucca leggermente gli occhi e le labbra, senza particolare attenzione, sia di giorno che di sera, convinta di non esserne capace.
In realtà, l’effetto non è disastroso, considerati il tempo e la cura che ci ha messo, ma lei non ne sarà mai convinta.
L’uomo spesso porta la barba lunga e non curata, per nascondere parte del viso.
Se, invece, si rade tutti i giorni, lo fa in modo approssimativo, quindi il risultato non è mai perfetto.
c) Abiti
L’invisibile usa un abbigliamento dimesso, fatto di indumenti di poco valore ed indossati senza cura.
Dotato di bassa autostima, è convinto di non essere in grado di vestirsi bene, di non saper fare gli abbinamenti giusti, di non saper scegliere.
Per l’invisibile, l’unica motivazione per abbigliarsi è la sua protezione.
Tale motivazione non inerisce ai fattori climatici, ma più che altro a tutto ciò che in qualche modo possa renderlo esposto al mondo.
Con gli abiti di forma chiusa cerca di creare una barriera tra la sua persona ed il mondo, gli altri, per chiudersi nei loro confronti e non manifestare il proprio sé, visto che si vergogna della sua inadeguatezza.
Ecco perché gli indumenti devono essere pesanti, caldi, avvolgenti. ma senza creare impedimenti al corpo.
Il suo guardaroba non ha abiti di tendenza, anzi sono un po’ datati, cosa che gli interessa poco.
Quando compra gli abiti, l’invisibile non guarda né alla qualità dei tessuti, né tanto meno ai tagli.
Se il suo tessuto preferito è la lana per il calore che offre, i colori che predilige sono tutti quelli tenui, perché non trasmettono dei messaggi forti: il grigio, perché tiene le persone a distanza, l’azzurro, che simboleggia i forti legami psichici, e il rosa, simbolo dell’empatia.
Ama molto anche i colori scuri come il blu, che aiuta al raccoglimento ed a sentire i sentimenti più profondi, ed il viola, che è simbolo di grande sensibilità e fragilità.
E’ difficile vedere un invisibile con addosso anche solo degli accenni di colori energetici: l’arancione ed il rosso in particolare, mentre il nero gli fa un po’ paura, perché lo deprime ulteriormente.
Non ama fare abbinamenti azzardati, ma solo molto tranquilli: toni chiari con il grigio, oppure blu con il rosa pallido.
L’invisibile, sul lavoro, rispetta le regole imposte dall’ambiente lavorativo, ma personalizza il suo aspetto, cercando di coprire il più possibile il suo corpo, non solo con gli indumenti, ma anche con gli accessori.
Se deve indossare l’abito, sarà un abito di taglio tradizionale ed insignificante, confezionato con un tessuto pesante per proteggersi, visto che vede la vita come un peso enorme, da affrontare con sforzo.
Il colore grigio è quello più accettabile, dato che lo aiuta anche a tenere a distanza gli altri, ma ama usare anche il blu, che gli infonde serenità.
Indosserà questi colori in tinta unita oppure spezzati, con la solita camicia bianca o rosata.
La giacca sarà leggermente larga, per non esporre la propria corporeità e renderla oggetto di attrazione, ed avrà più bottoni possibile per chiuderla.
Mai e poi mai un invisibile si sbottonerà la giacca, anche se fa caldissimo.
Le tasche saranno allargate perché lui ci nasconde le mani ogni volta che può.
Il pantalone sarà anche questo di un tessuto pesante, leggermente allargato sui fianchi, con una o due pinces.
Lo stesso vale per i pantaloni e per la gonna della donna invisibile, che sarà più lunga possibile, per mostrare il meno possibile le sue gambe.
La camicia che l’invisibile indossa al lavoro è leggermente larga sul corpo ed è di cotone pesante, con il colletto piccolo.
L’uomo, per il fatto di indossare la cravatta, avrà il colletto della camicia ben abbottonato fin su, ma la stessa cosa farà anche la donna, per non esporre il suo collo.
La cravatta dell’invisibile sarà fuori moda, di colore blu o azzurro tinta unita, oppure con qualche disegno di colore tenue.
Non userebbe mai cravatte di colori accesi, oppure con dei micro disegni.
Il nodo, sarà piccolo e fatto male.
Quando l’invisibile non deve indossare l’abito, i pantaloni e le gonne saranno sempre di linea larga, di colore scuro, preferibilmente grigio e blu, ma anche viola.
Se non deve mettere la camicia al lavoro, preferirà la polo, un po’ larga, a maniche lunghe, abbottonata fino all’ultimo bottone e di colori pastello, azzurro e blu.
La blusa della donna sarà larga, con delle pieghe che la allargano ancora di più, di cotone pesante e di colori tenui come il rosa, il giallino, il beige.
Avrà le maniche lunghe e sarà abbottonata fino a su, oppure con il colletto alto.
La maglietta dell’invisibile è larga e lunga e non sarà mai di colori accesi o con disegni scherzosi. L’indosserà ogni volta che può: sopra il pantalone o la gonna e sotto giacche e maglioni.
Se non fa molto caldo, l’invisibile la porterà a manica lunga, ma con le maniche che, a causa del continuo atteggiamento di tirarle in giù sulle mani, si saranno allargate e avranno perso la forma.
Per l’invisibile, le maniche sono importantissime, così come le tasche.
Infatti, ha la necessità di nascondere le mani, lo “specchio dell’anima”, per paura di essere giudicato.
I maglioni e i cardigans sono capi amati dall’invisibile perché gli danno il calore di cui ha bisogno e lo avvolgono con la loro morbidezza.
Infatti, non sono mai aderenti e corti, ma solo larghi e di filato grosso e li usa dappertutto, anche sotto le giacche.
Il maglione avrà quasi sempre il collo alto, che l’invisibile spesso tirerà su fino a raggiungere il mento.
I jeans, anche questi larghi, aiutano l’invisibile ad essere uno come tanti, a perdersi nella massa.
L’invisibile comincia ad usare mantelle, cappotti e piumini appena finisce l’estate, anche se non ve n’è particolare necessità, perché ama avvolgerseli intorno al corpo.
Sono di linea larga e arrotondata, con maniche abbondanti e lunghi.
Hanno tutti un collo grande che si può alzare, in modo tale da coprire non solo il collo, ma anche parte del viso.
Il cappuccio è anche indispensabile.
La donna invisibile usa calze di denatura alta così da nascondere bene le sue gambe, e l’uomo usa calzini di lana o di cotone alti, tutti in colori scuri per non attirare lo sguardo degli altri.
L’invisibile preferisce gli stivali, anche durante la stagione calda, altrimenti calzerà scarpe che coprano anche la caviglia, sia che siano da uomo , sia che siano da donna, come gli stivaletti e gli tronchetti.
I colori saranno i tradizionali nero e marrone, ma anche il blu.
Le calzature non saranno mai pulite e ben curate.
La donna, oltre agli stivali a tacco basso o rasoterra, calzerà scarpe molto accollate; i sandali estivi scopriranno il piede meno possibile.
La donna invisibile non ama le scarpe alte, che allungano la statura, visto che il suo scopo ultimo è nascondersi o diventare piccola.
Se deve uscire di sera, l’invisibile non cambia molto l’abbigliamento che usa di giorno.
Solo se l’evento è molto importante, la donna metterà un abito blu, a scollatura rotonda e non molto bassa che, se non potrà avere le maniche lunghe, le avrà a tre quarti, oppure in tessuto trasparente, per darle l’illusione di essere coperta.
d) Accessori
Per l’invisibile, gli accessori sono importantissimi perché da una parte lo aiutano a coprirsi di più e dall’altra questi devia su di essi la sua creatività e la sua fantasia.
Con gli occhiali da sole, ad esempio, nasconde le sue espressioni agli altri.
La borsa di lavoro è di colori tradizionali, nera o marrone, ed è grande per poterla usare come scudo.
Anche la borsa della donna è grande per la stessa ragione, e può essere fatta anche di tessuto fantasia; l’importante è che non sia di colori molto accesi, per non attirare l’attenzione, e che abbia una tracolla lunga per non doverla tenere con le mani che, in tal modo, possono essere tenute in tasca.
Infatti, quando l’invisibile è costretta ad usare una borsetta da sera, si sente a disaggio, perché non solo non la può usare come copertura, ma deve tenerla anche a mano.
L’invisibile donna esprime la sua creatività attraverso le collane e gli anelli, che, però, non devono essere molto ricchi per non fare rumore mentre si muovono.
Se, per esempio, all’invisibile piacciono i fiori, avrà tante collane ed anelli, molto delicati e fini, che rappresentano i fiori, e magari saranno anche colorati, con piccoli accenni di colori accesi.
Non ama i gioielli, perché sono molto luminosi ed attirano troppo gli altri.
I foulards, come le sciarpe, sono fra gli accessori preferiti dell’invisibile, perché vi può avvolgere il suo collo e sentirsi più sicura. Anche l’uomo usa molto le sciarpe, sia quelle estive che quelle di lana, durante l’inverno.
Saranno di colori tenui, blu o viola in tinta unita, oppure fantasia, ma non troppo accese.
4.7 L’adesivo
L’adesivo difficilmente si vede perché è sempre circondato dagli altri.
E’ estremamente socievole, è “l’amicone”, il “collante” della comitiva, sa intrattenere per ore gli altri con storielle e barzellette.
Si veste alla moda, proprio perché ha una vita sociale molto attiva, e dunque vuole essere ammirato per la sua eleganza.
La sua postura è rigida.
I suoi gesti sono tesi verso gli altri, e la sua stretta di mano avvicina ed è umida.
Il volume della sua voce è alto ed il tono è grave.
Lo sguardo è vivo e curioso e la mimica facciale è molto espressiva .
Il suo aspetto è colorato e, spesso, eccessivo.
In effetti, l’adesivo fa di tutto per attirare l’attenzione degli altri e per ottenere il suo scopo: farsi voler bene, perché è quest’affetto che gli dà l’energia per andare avanti su tutti i fronti della sua vita.
Segue per filo e per segno le regole abbigliative della persona che ammira o del gruppo del quale vorrebbe far parte, ed è pronto ad annullare completamente i suoi gusti personali per farsi accettare.
Deve diventare uno di loro.
a) Acconciatura
Il taglio di capelli dell’adesivo è curato ed alla moda.
L’uomo va con regolarità dal barbiere per aggiustarsi il taglio e regolare la barba, se ce l’ha.
Ecco perché i suoi capelli, corti o lunghi che siano, sono sempre pettinati con cura. Potrebbe anche usare dei prodotti per tenerli a posto, ma senza irrigidirli troppo.
Anche la donna va regolarmente dal parrucchiere per il taglio, la tinta e altre cure del capello, se le ritiene necessarie, anche perché i gesti del parrucchiere sulla sua testa le sembrano carezze.
Si tratta del parrucchiere della sua amica, della quale ammira il taglio, e tale splendido risultato spera di ottenere anche lei!
I suoi capelli sono preferibilmente lunghi, lasciati sciolti per sentirli sfiorare le sue spalle.
Se li raccoglie, farà delle code con trecce, che le danno un aspetto femminile con un tocco d’innocenza (calcolata ovviamente!), oppure li tirerà all’indietro con una fascia colorata.
Se sono corti, saranno caratterizzati da un taglio un po’ mosso, che accarezza i lati del suo viso.
Per una serata importante, si farà fare un’acconciatura un po’ troppo elaborata, con troppi intrecci, e si farà spruzzare anche un prodotto brillantinoso per dare più “luce”.
b) Cura del viso
La donna adesiva cura tanto la pelle del viso e del corpo sia recandosi dall’estetista, sia a casa, dove ha una collezione di prodotti specifici.
Ciò in quanto, per stendere le varie creme, bisogna farsi o farsi fare tante carezze!
Si trucca molto, usando tutti i tipi di prodotti e sperimentando su di se i prodotti che vede sulle belle donne.
E’ un trucco un po’ carico, in particolare di giorno, perché sottolinea troppo gli occhi con ombretti scuri e, contemporaneamente, anche la bocca con colori tipo marrone e rosso.
L’uomo è sempre ben rasato ed usa il dopobarba giusto per abitudine.
c) Abiti
L’adesivo uomo ha uno stile ordinato ed elegante, che gli permette di stare in mezzo agli altri e divertirsi con loro.
Gli piace essere ammirato, ecco perché usa oggetti di design e di prestigio.
Rinnova ogni stagione il suo guardaroba, anche perché, avendo una vita sociale molto intensa, deve cambiare spesso, ma difficilmente butta i capi vecchi, perché è legato ad essi affettivamente.
Il taglio degli abiti deve essere ottimo e i tessuti di buonissima qualità.
Ama molto il rosso ed il giallo, che attirano l’attenzione, il rosa che mostra e genera tenerezza e amore, ed il nero, per creare mistero intorno alla sua figura ed accendere la curiosità.
Comunque, essendo uno che segue la moda, userà un po’ tutti i colori, in base al contesto in cui si trova ed al modo in cui li abbinano le persone che frequenta.
L’adesivo, sul lavoro, è molto elegante e curato.
Se deve indossare l’abito, sarà un abito di tessuto un po’rigido, così da buttare meglio, grazie anche al suo taglio ottimale.
Il colore grigio è quello più adattabile, ma userà moltissimo anche altri come il blu, il marrone e il nero, anche spezzati.
Userà abiti di velluto, di fresco di lana, di lino e cotone per l’estate.
La giacca sarà leggermente avvitata ad uno, due, tre o quattro bottoni esattamente come detta la moda.
All’adesivo piace mettere a loro agio le persone quindi, se si rende conto che può servire a tale scopo, si sbottonerà o si toglierà la giacca.
Il pantalone sarà di linea dritta e un po’ aderente, per sentire il tessuto che accarezza la sua pelle.
La donna adesiva, al lavoro, usa anche le mini gonne per attirare gli sguardi maschili. La camicia che l’adesivo porta al lavoro è leggermente aderente, con il colletto ben rigido adatto alla cravatta.
Le sue cravatte sono firmate, con i logo ben visibili, e possono essere sia di colori scuri, in tinta unita o con decorazioni fatte con micro disegni di colori accesi, ma anche di colori quali il rosso ed il giallo.
Il nodo, sarà ben fatto, seguendo gli ultimi dettami della moda.
Quando l’adesivo non deve indossare l’abito, i pantaloni saranno sia di linea dritta, ma anche un po’ più aderenti, di tutti i colori, anche di quelli molto accesi.
Se non deve mettere al lavoro la camicia, l’adesivo preferirà sicuramente la polo con il logo della firma, in tutti i colori.
La blusa per la donna sarà di ottima qualità e un po’ troppo vistosa, o perché avrà fantasie e colori molto accesi, oppure perché sarà molto elegante per l’ambito lavorativo.
Sarà abbottonata un po’ sotto l’attaccatura del seno, farà intravedere la bretellina del suo reggiseno.
La maglietta è un capo che l’adesivo usa molto e non butta mai, non solo per la sua comodità, ma anche perché la maggior parte delle magliette dell’adesivo sono legate ai luoghi che ha visitato e alle persone che gliele hanno regalate.
Alle donne piacciono molto anche le magliette decorate con strass e con stampe molto elaborate.
L’adesivo usa molto i maglioni, in tutti i colori e di filati leggeri e pregiati, per non soffrire il caldo.
Usa i jeans firmati durante il suo tempo libero, anche in versioni colorate e la donna con dei ricami sopra.
I suoi cappotti sono molto eleganti; le donne ne indossano anche con linee particolari, dettate dalla moda.
I suoi piumini sono firmati; le donne ne portano anche con linee come quella “a sacco”, che si raccoglie sotto, oppure con aggiunte di maglia.
L’adesivo porta calzini ad effetto cosicchè, quando li intravedono, tutti cerchino di capire come sono fatti; la donna indossa anche le calze coprenti colorate.
L’adesivo, essendo modaiolo, ha tante scarpe di buona qualità, che fa generosamente ammirare ai suoi amici.
Al lavoro, con l’abito userà le classiche stringate o i mocassini, ma anche le sneakers.
La donna ha molte scarpe, in particolare alte, per sembrare più attraente.
Cerca sempre di trovare una lavorazione del pellame particolare, oppure con un tacco stravagante.
Anche le scarpe basse e gli stivali, ma mai di pellame liscio, bensì sempre lavorato e decorato.
L’adesivo fa sport per stare con gli amici (e spesso fa vincere l’amico-avversario per paura di essere allontanato), adeguandosi al loro modo di vestire.
Per un evento da sera importante, l’adesivo sarà esagerato, per il troppo impegno che impiegherà per fare una buona impressione.
L’uomo, quindi, sarà troppo elegante o troppo raffinato e la donna troppo decorata, troppo truccata, troppo sexy, con dei gioielli troppo vistosi.
Durante le serate con amici, l’adesivo si adeguerà al loro modo di vestire, ma lo farà in modo tale da mostrare a tutti la sua nuova firmatissima cintura.
La donna si vestirà con un abito da sera, oppure con un completo vistoso, di pizzo, o decorato con paillettes, magari troppo corto o scollato.
d) Accessori
L’adesivo ha una grande collezione di accessori, anche perché non da via niente e compra in continuazione.
La borsa da lavoro è di ottima qualità e di colori accesi, l’ultimo pezzo di design di una famosa casa di pelletteria.
Anche la donna ama le borse firmate e all’ultima moda, perché le può mostrare alle sue amiche.
Si precipita anche ad acquistare l’ultimo modello che ha visto ad una sua amica, ma in un altro colore. E’ un must–have!
Ama quelle non molto grandi, portate a mano per sentirle di più, visto che le considerano una parte di loro e, ovviamente, del colore che si vede nelle pubblicità e che le fa diventare più riconoscibili.
Ha anche molte collane, anelli e bracciali, tutti molto ricchi e vistosi, con pietre e strass, che per il giorno saranno fatti di pietre colorate, con fiori, ma molto firmati.
Ama i gioielli, in particolare quelli molto vistosi che attirano gli sguardi di ammirazione.
I foulards, quelli delle case più importanti, sono un must e l’adesiva ne ha una grande collezione, se se li può permettere.
Sono comunque molto vistosi e colorati e li usa intorno al collo, per legare i capelli, legati al polso o sulla borsa, come se fossero la sua firma.
Sono molto appariscenti, ma nello stesso tempo, molto eleganti, in modo tale da essere notati da tutti a farla invidiare.
L’uomo ama gli orologi, pregiati o di design particolare, ma è molto legato a quello che ha ereditato dal padre.
Li preferisce grandi perché sono molto più visibili.
R. Vanali, Aspetti non verbali nel counseling,www.Prepos.it
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Fonte: http://www.prepos.it/tesi%202014/IL%20COUNSELING%20NELLA%20MODA%20%20di%20Eleni%20Pantelidou.doc
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Autore del testo: Eleni Pantelidou
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