Parafrasi il proemio della gerusalemme liberata

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Parafrasi il proemio della gerusalemme liberata

Torquato Tasso
Il proemio della Gerusalemme  liberata

Le prime cinque strofe della Gerusalemmeliberata formano il proemio dell’opera, cioè l’introduzione.  Nel proemio troviamo: 1) l’argomento, cioè il contenuto dell’opera;

  1. l’invocazione, in cui l’autore chiede alla Musa un aiuto per scrivere l’opera; 3) la dedica, in cui l’autore offre la sua opera a

da ricordare
l’autore sceglie un argomento storico
l’autore aggiunge fatti inventati per il piacere dei lettori
qualcuno, e normalmente al suo signore. Infatti Tasso dedica il poema al suo signore Alfonso II d’Este.
Le strofe 2 e 3 sono molto interessanti perché spiegano l’idea della poesia che ha Tasso: secondo lui, la poesia deve raccontare fatti storici. Alcuni fatti inventati sono aggiunti per aumentare l’interesse del pubblico.

1
Canto l’arme pietose1 e ’l capitano2 che ’l gran sepolcro3 liberò di Cristo.
Molto egli oprò co ’l senno e con la mano, molto soffrì nel glorioso acquisto;
e in van l’Inferno vi s’oppose, e in vano s’armò d’Asia e di Libia il popol misto. Il Ciel gli diè favore, e sotto a i santi segni4  ridusse i suoi compagni erranti.5
1 pietose: cioè sante, nel senso di ‘messe al servizio della fede’. Ma il primo significato dell’aggettivo “pietoso” è ‘che prova pietà’ (p. es. essere pietosi verso la gente che soffre).
2 capitano: è Goffredo di Buglione, il comandante dell’esercito dei crociati.
3 gran sepolcro: grande tomba. Qui si intende, in generale, Gerusalemme. Il Santo Sepolcro si trova a Gerusalemme, nella Città Vecchia, e rappresenta il luogo della morte, della sepoltura e della re surrezione di Cristo.
4 santi segni: insegne cristiane, cioè le bandiere che servivano a guidare l’esercito dei crociati.
5 erranti: questo aggettivo ha un doppio significato: significa sia ‘che fanno degli errori’ sia ‘che vanno qua e là perdendo la giusta direzione’. Infatti i compagni di Goffredo spesso si allontanano dal luogo della battaglia per varie ragioni, soprattutto per amore.

1
Parafrasi 
Racconto in poesia delle armi sante e del capitano Goffredoche liberò il venerabile sepolcro dai musulmani.
Goffredo fece molte cose con l’intelligenza e con la forza,
sopportò molte cose per conquistare la città di Gerusalemme in modo glorioso;l’Inferno si oppose inutilmente alla conquista, e
le popolazioni miste dell’Asia e dell’Africa presero inutilmente le armi.
Il Cielo aiutò l’impresa, e riportò sotto l’insegna della crocei compagni di Goffredo che si erano persi.
2
O Musa, tu che di caduchi6 allori non circondi la fronte in Elicona,7
ma su nel cielo infra i beati cori
hai di stelle immortali aurea corona, tu spira al petto mio celesti ardori,
tu rischiara il mio canto, e tu perdona s’intesso fregi al ver, s’adorno in parte d’altri diletti, che de’ tuoi, le carte.8
Sai che là corre il mondo ove più versi di sue dolcezze il lusinghier Parnaso,9 e che ’l vero, condito in molli versi,
i più schivi allettando ha persuaso. Così a l’egro fanciul porgiamo aspersi di soavi licor gli orli del vaso:
succhi amari ingannato intanto ei beve, e da l’inganno suo vita riceve.10
6 caduchi: che cadono presto, cioè ‘che non durano nel tempo’.
7 Elicona: è il monte dove abitano le Muse se condo il mito.
8 s’intesso… le carte: questi due versi spiegano il modo di scrivere di Tasso: l’autore aggiunge fatti inventati a fatti storici realmente accaduti (intesso fregi al ver) per aumentare l’interesse e il piacere (i diletti) dei lettori.
9 il lusinghier Parnaso: la poesia. Infatti, il Parnaso è, secondo il mito, il monte dove abita Apollo, che è il dio della poesia. Il Parnaso è detto lusinghier, cioè attraente, perché la poesia dà piacere agli uomini.
10 Così… riceve: Tasso spiega il suo modo di scrivere attraverso un paragone: l’autore aggiunge fatti inventati ai fatti storici per rendere il racconto più piacevole e facile da capire; allo stesso modo, il ge- nitore aggiunge un liquido dolce alla medicina del figlio per renderla più piacevole e facile da prendere.

2
                                                   Parafrasi 
O Musa, tu che in Elicona non hai intorno
alla fronte i rami di alloro che non durano nel tempo,
ma tu che nel cielo fra i cori degli angelihai una corona d’oro di stelle eterne,
ti chiedo di dare al mio cuore una passione religiosadi illuminare la mia poesia e di perdonarmi
se mescolo la fantasia alla verità storica, se cerco di abbellire in partequello che scrivo con altre cose che danno piaceri, diverse dalle tue.

Tu, Musa, sai che tutti gli uomini corrono dove
la poesia distribuisce in maggiore quantità le sue dolcezze,
e sai che la verità, quando è stata arricchita di versi piacevoli,ha attratto anche gli uomini più dubbiosi dando a loro piacere.
Allo stesso modo diamo al bambino malato
i bordi della tazza in cui c’è la medicina bagnandoli con un liquido dolce:il bambino viene ingannato e beve intanto la medicina amara
e proprio grazie all’inganno resta vivo.

3
Tu, magnanimo Alfonso,11  il qual ritogli
al furor di fortuna e guidi in porto  me peregrino errante,12 e fra gli scogli e fra l’onde agitato e quasi absorto,
queste mie carte in lieta fronte accogli, che quasi in voto13 a te sacrate i’ porto. Forse un dì fia che la presaga penna osi scriver di te quel ch’or n’accenna.14

È ben ragion, s’egli averrà ch’in pace il buon popol di Cristo unqua si veda, e con navi e cavalli al fero Trace15 cerchi ritòr la grande ingiusta preda,16 ch’a te lo scettro in terra o, se ti piace, l’alto imperio de’ mari a te conceda.
Emulo di Goffredo, i nostri carmi17 intanto ascolta, e t’apparecchia a l’armi.

11 Alfonso: è il duca Alfonso II d’Este, che offre protezione a Tasso nella corte di Ferrara. I rapporti fra Alfonso e Tasso sono buoni fino al 1575; poi peggiorano, fino a quando, nel 1579, Alfonso or- dina che Tasso venga rinchiuso come pazzo nell’O- spedale di Sant’Anna.
12 peregrino errante: Tasso descrive se stesso come un vagabondo (peregrino) che si sposta di continuo da un luogo all’altro (errante) per cercare protezione e tranquillità.
13 in voto: in ambito religioso “fare un voto” si- gnifica ‘dedicare a una divinità un oggetto, un ani- male o un uomo per ringraziare di un favore ricevuto o per chiedere un favore’. Nel cattolicesimo “voto” significa ‘promessa – fatta a Dio, alla Madonna o a un Santo – di impegnarsi in una buona azione o in una rinuncia’. In ambito politico il voto è un diritto e un dovere del cittadino. Il cittadino, attraverso il voto, elegge le persone che governano la città, la regione, il paese, ed esprime la sua posizione su vari temi che riguardano la società.
14 presaga: il “presagio” è un ‘segno premoni- tore’, cioè un segno che annuncia il futuro. L’aggettivo “presago” significa, quindi, ‘che sente e pre- vede il futuro’.
15 Trace: i Traci erano i turchi: venivano chiamati Traci perché occupavano la città di Costantinopoli, che si trova nell’antica Tracia.

16 la grande ingiusta preda: così viene chia- mata Gerusalemme. Tasso scrive che non è giusto che i turchi abbiano occupato Gerusalemme (in- giusta preda), la Terra Santa dei cristiani. Una “preda” è ‘una cosa tolta al suo proprietario con la forza o con le armi’. Si chiama “preda” anche l’a- nimale ucciso durante la caccia.
17 carmi: il “carme” è un componimento lirico caratterizzato da un argomento importante e da una lingua alta.

 

Parafrasi
Tu, generoso Alfonso, che mi aiuti
contro il potere della sorte e guidi al sicuro
me, che sono un uomo che gira come un vagabondoagitato e quasi annegato fra gli scogli e fra le onde,tu, Alfonso, accetta volentieri questo poema,
che dedico a te come se esso fosse offerto in voto.
Forse verrà un giorno in cui la penna che prevede il futuro
si impegnerà a scrivere di te quello che ora accenna solamente.

Se un giorno succederà di vedere
il buon popolo dei cristiani vivere in pacee cercare con navi e cavalli
di togliere ai feroci turchi la grande conquista non meritata,
è veramente giusto che il popolo dei cristiani dia a te, Alfonso, il potere delle truppe di terra o,se ti fa piacere, il potere totale delle navi.
O Alfonso, che sei come Goffredo, intanto ascoltai miei versi e preparati alla guerra.

 

Fonte: https://linguistico2012.files.wordpress.com/2015/09/proemiogerusalemmeliberata.docx

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