I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Per svezzamento o divezzamento si intende il passaggio da una alimentazione esclusivamente lattea ad una mista e inizia con la sostituzione di un pasto di latte con un altro alimento. Qual è il momento giusto per iniziare lo svezzamento? Un termine preciso non esiste. Non esiste un’età valida per tutti i bambini come non esiste uno svezzamento “standard” applicabile a tutti. Si ritiene che il termine “giusto” sia tra il quarto e il sesto mese di vita del bambino Ci sono bambini che mangiano volentieri il latte e non vogliono assaggiare altri alimenti fino a 9-12 mesi. Insistere forzandoli porta a risultati dannosi per il bambino che si “stressa” e si intestardisce a non assaggiare nuovi alimenti e per i genitori che entrano, inutilmente, in crisi per il rifiuto del loro pargoletto. Al contrario altri bambini, che manifestano scarso interesse per il biberon, assaggiano tutto e passano precocemente ad una dieta con anche due pasti salati al dì. Quindi lo svezzamento va sempre personalizzato bambino per bambino e mai generalizzato anche se alcuni punti fissi ci sono come vedrete in questo e nei successivi articoli. In questi articoli cercheremo di darVi consigli generali in quanto l’unico che può darVi consigli personalizzati è il vostro pediatra che conosce voi e il bambino. Qualsiasi sia il momento in cui si decide di smettere di allattare, evitate uno svezzamento improvviso, che può risultare traumatico per il bambino e spiacevole per la mamma. Si reputa che, se la scelta spettasse al bambino, egli non sceglierebbe di svezzarsi prima dei 9/12 mesi. Un`interruzione dell`allattamento prima di questo termine può essere dovuto alla concentrazione del bambino verso nuove esperienze, che quindi sposta per un po` il suo interesse dal mangiare. L`OMS raccomanda l`allattamento per almeno due anni, prevedendo l`allattamento esclusivo per i primi sei mesi, quindi l`introduzione graduale di cibo solido, continuando comunque ad allattare. Purtroppo, nei paesi industrializzati è difficile che l`allattamento duri così a lungo: negli Stati Uniti, la maggior parte delle donne svezza i propri bambini prima dei sei mesi. In Italia, secondo uno studio del 1995, ma la percentuale in questi anni è sicuramente aumentata, solo il 30% delle donne continua ad allattare fino al sesto mese. LO svezzamento è anche il momento in cui inizia la delicata fase di distacco psicologico dalla figura materna, e i primi, importantissimi, passi verso l`autonomia. "Bere" e "mangiare" assumono una valenza molto significativa nel processo di sviluppo emotivo del bambino. Da un punto di vista psicologico lo svezzamento rappresenta un importante processo maturativi in quanto è il primo tentativo di autonomia nei confronti della figura materna e permette l’acquisizione di nuove esperienze orali e gustative. Gli schemi di alimentazione non devono essere troppo rigidi; bisogna rispettare le preferenze del bambino e le abitudini familiari introducendo i nuovi cibi con gradualità. Nessun cibo in assoluto è indispensabile per la crescita, poichè i principi essenziali si ritrovano in molti alimenti diversi. Anche nel caso di dieta "poco variata" prevalentemente a base di latte difficilmente potranno svilupparsi delle carenze. E` frequente che i bambini allattati al seno abbiano un rifiuto deciso verso il biberon. D`altra parte, come non capirli? Il seno della mamma è caldo, accogliente, morbido e insapore; la tettarella del biberon è fredda, dura, ha un gusto di plastica o di cloro, se viene sterilizzata con le soluzioni disinfettanti del commercio. Infatti, generalmente i piccoli non hanno problemi a prendere la pappa con il cucchiaino, che invece è uno strumento nuovo e comodo (non devono più succhiare e deglutire, ma solo deglutire). In questi casi si può provare a utilizzare tettarelle più simili alla conformazione del seno e del capezzolo materno, si può evitare la disinfezione con soluzioni clorate e semplicemente usare la bollitura. Se tutto ciò non basta, usiamo tranquillamente il cucchiaino anche per il latte con i biscotti. In sintesi: Non iniziare mai prima del 4° mese e preferibilmente non oltre il 6° mese Procedere in modo lento e graduale introducendo i cibi nuovi uno alla volta, facendo attenzione ad eventuali intolleranze ed allergie, abituando il bimbo a distinguere i vari sapori e cercando di non variare gusto e consistenza contemporaneamente. Aumentare progressivamente la quantità del nuovo alimento Operare cambiamenti quando il bambino è in perfetta salute Non aggiungere il sale alle pappe Usare con moderazione lo zucchero Se esiste, in famiglia familiarità allergica, si consiglia, in genere, di introdurre gli alimenti potenzialmente più allergizzanti (uovo e pesce soprattutto) dopo l`anno di età per evitare una sensibilizzazione agli alimenti stessi e quindi manifestazioni allergiche
Fonte: http://www.docvadis.it/danilocosso/document/danilocosso/consigli_per_lo_svezzamento/fr/metadata/files/0/file/Svezzamento.doc
Sito web da visitare: http://www.docvadis.it/
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve