I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
I farmaci in gravidanza
Controindicazioni
Durante il periodo di gestazione è buona norma chiedere sempre consiglio al proprio medico prima di assumere qualsiasi farmaco.
In gravidanza i farmaci dovrebbero essere prescritti solo se i benefici attesi per la madre sono di gran lunga maggiori del rischio a cui si espone il feto. I farmaci, infatti, possono essere dannosi per il feto in qualsiasi periodo della gravidanza:
· durante i primi tre mesi di gravidanza (e in modo particolare tra la terza e l’undicesima settimana) l’uso di alcuni farmaci può causare malformazioni congenite (teratogenesi);
· nel secondo e terzo trimestre i farmaci possono provocare alterazioni della crescita e dello sviluppo del feto o risultare tossici per il nascituro;
· prima del parto o durante il travaglio i farmaci somministrati possono provocare effetti indesiderati sul parto stesso o sul neonato.
Pochi farmaci si sono dimostrati teratogeni nell’uomo, ma nessun farmaco può essere considerato veramente sicuro nelle prime fasi della gravidanza: se possibile, nessun farmaco dovrebbe essere somministrato nel primo trimestre. Se questo si rende necessario, è preferibile usare farmaci da tempo diffusamente utilizzati in gravidanza, quindi generalmente sicuri, rispetto a farmaci nuovi o non valutati.
Il rischio che i farmaci causino malformazioni nell’embrione è molto basso (0,5-1 per cento) rispetto ad altre possibili cause, ma la consapevolezza di questa eventualità ha portato all'introduzione di norme più rigorose per la sperimentazione dei farmaci prima della loro immissione in commercio.
Quasi sempre i foglietti illustrativi delle specialità medicinali riportano la controindicazione all'uso in gravidanza. Nella maggior parte dei casi la controindicazione viene posta per cautela perché il farmaco non possiede una adeguata documentazione sull'impiego in gravidanza.
Se la terapia con un farmaco controindicato in gravidanza fosse già in atto quando una donna si accorge di essere gravida (la situazione di gran lunga più frequente) la lettura di questa controindicazione non deve gettare nel panico: è bene affidarsi al consiglio di esperti che, in base alla documentazione scientifica disponibile e alle modalità di assunzione del farmaco, potranno valutare la situazione nel suo complesso e quantificare il rischio reale.
Imparare ad usare i farmaci solo quando sono effettivamente necessari è il modo migliore per limitare il rischio di assumere medicinali nelle prime settimane di gravidanza, quando questo stato non è ancora noto e il rischio per il feto è maggiore.
Farmaci e sostanze con effetto teratogeno
Il numero di farmaci sicuramente teratogeni (cioè che possono provocare malformazioni nel bambino) è molto ristretto. Di seguito viene fornito un elenco:
Trattamenti farmacologici da tenere sotto controllo durante la gravidanza
Sedativi, tranquillanti ed altri farmaci psicotropi sono farmaci da usare con estrema cautela e sotto guida medica. I più comuni sono:
Antibiotici e farmaci antinfettivi
In un'ipotetica graduatoria tra i farmaci utilizzabili in gravidanza, in termini di rapporto tra possibili rischi e benefici, gli antibiotici certamente occuperebbero uno dei posti più favorevoli, nonostante siano stati sovente accusati di provocare danni al feto e al neonato. È in ogni caso buona norma usare le opportune cautele e in gravidanza impiegare gli antibiotici più idonei al singolo caso, scelti dal medico sulla base dell'antibiogramma e, quando possibile, rimandare la loro assunzione al termine del primo trimestre. I più comuni sono:
Fonte: http://www.docvadis.it/vincenzovellucci/document/vincenzovellucci/i_farmaci_in_gravidanza/fr/metadata/files/0/file/I%20farmaci%20in%20gravidanza.doc
Sito web da visitare: http://www.docvadis.it/vincenzovellucci
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