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TEST, QUESTIONARI, SCALE DI VALUTAZIONE
In psichiatria, per fortuna per certi aspetti, non è possibile avere dei test diagnostici, non esistono esami più o meno invasivi che esplorino la psiche, fornendo dei dati oggettivi. Se si fa una radiografia, una TAC, una RMN, troverete un riscontro visivo che vi da' informazioni su qualche cosa, su aspetti anatomici o fisiologici. In psichiatria non esistono esami di questo tipo. Esistono dei test, delle scale di valutazione, sulle quali non si fa mai diagnosi (è una premessa importante)., nessuno psichiatra si sognerebbe di fare diagnosi su una scala di valutazione, su un test, su un questionario.
Possiamo distinguere le scale di valutazione secondo alcune categorie. Una prima categoria potrebbe essere "chi fa" questa scala:
Un'altra distinzione che possiamo fare è tra test di tipo proiettivo e test di tipo non proiettivo:
Dal Kaplan, pag. 221.
Test obiettivi
I test obiettivi vengono tipicamente eseguiti utilizzando carta e penna e sono basati su domande e voci specifiche. Permettono di ottenere punteggi numerici e profili che vengono facilmente sottoposti ad analisi matematica o statistica. […]
Test proiettivi
I test proiettivi comportano la presentazione di stimoli il cui significato non è immediatamente ovvio; cioè sono caratterizzati da un certo grado di ambiguità che impone alla persona di proiettare le proprie esigenze nella situazione proposta dal test. Si presume che i test proiettivi non abbiano risposte esatte o errate: il soggetto dà allo stimolo un significato che si correla alle proprie necessità, pulsioni, capacità e difese interiori.
IL TEST DI RORSCHACH
E' un test proiettivo. Si presenta uno stimolo non strutturato, cioè uno stimolo che a una persona può voler dire una cosa e a un'altra persona una cosa diversa.
A chiunque è capitato di guardare le nuvole e di vedere un'immagine: questa cosa si chiama pareidolia, che fa parte dei problemi della percezione. La percezione è ciò che noi ricaviamo dai nostri cinque organi di senso. Ci sono delle patologie molto gravi, molto importanti che hanno tra i sintomi dei disturbi della percezione. Per esempio le allucinazioni sono dei disturbi della percezione; possono riguardare diversi organi di senso; ci sono allucinazioni che sono tipiche di alcune patologie ad esempio le voci nella schizofrenia (NB sono tipiche ma è difficile dire che siano patognomoniche perché in psichiatria di segni patognomonici ce ne sono pochi), in genere sono voci che ordinano di fare qualche cosa, voci che insultano o la sensazione che il proprio pensiero sia amplificato e che tutti lo possano sentire; un altro tipo di allucinazioni molto caratteristiche in psichiatria sono le allucinazioni microzootiche, che vuol dire vedere dei piccoli animaletti, tipiche del delirio alcolico, da intossicazione alcolica.
Le pareidolie, cioè attribuire un significato a una cosa che non ha quel significato lì (per es. riconoscere delle forme nelle nuvole), non sono allucinazioni. Il test di rorschach si basa sulle pareidolie, cioè codifica la possibilità di riconoscere delle immagini compiute che hanno un senso da stimoli visivi che in realtà non hanno senso.
Gli stimoli visivi sono delle macchie di inchiostro, proprio come quelle che si fanno da bambini giocando con le cartucce della stilografica, facendo cadere delle gocce su un foglio, poi lo si piega e lo si riapre e ne risulta una forma simmetrica. Questa simmetria è risultata casualmente dal modo di creazione delle immagini, ma è risultata molto importante perché molte strutture biologiche sono simmetriche e questo fa sì che sia più facile vedere nelle macchie del test figure animali o fiori…
Rorschach era uno svizero che fece la tesi di laurea sul suo test, morì giovanissimo dopo pochi anni di professione, il suo test ebbe un successo strepitoso, nel giro di pochi anni venne adottato e ancor oggi è molto usato, ci sono delle scuole di Rorschach dove si studia solo l'interpretazione del test che è molto complessa. Il test è molto attendibile, un buon psicoterapeuta primi di iniziare la psicoterapia con un suo paziente in genere chiede un test di Rorscach ("chiede" nel senso che ci sono degli specialisti, in genere più psicologi che medici). Il test da' indicazioni molto preziose su:
Rorschach cominciò casualmente, fece delle macchie, non solo queste dieci: ne fece un sacco poi man mano le selezionò perché alcune erano più utili o più confrontabili; si accorse per esempio che i soggetti depressi tendevano a un certo tipo di risposta, i soggetti psicotici con allucinazioni davano altri tipi di risposte, le persone ansiose davano un tipo di risposte, le persone con problemi sessuali davano altri tipi di risposte. Si cominciò allora a standardizzare il Rorschach, sia come tavole, di cui alla fine si selezionarono dieci, sia come gruppi di pz e di controlli, sia come modo di somministrazione, che è molto molto rigoroso. [il modo di somministrarlo agli studenti in aula non è quello corretto, si conta sul fatto che in quanto studenti di medicina si sia molto motivati a rispondere, senza copiare]
Il test è stato somministrato a centinaia di migliaia di persone, sono stati raccolti i risultati, è stato fatto un confronto con i riscontri clinici e si è visto che determinate risposte sono molto significativamente correlate a determinati disturbi psicologici o a determinati tipi di intelligenza o a determinati modi di vedere la vita.
A seconda dello stato d'animo si possono dare in linea di massima risposte diverse. Il test di Rorschach però tiene bene nel tempo: se noi facciamo il test adesso e fra tre mesi e anche fra qualche anno, i risultati saranno abbastanza confrontabili. Possono cambiare alcuni determinanti che riguardano lo stato d'animo, per esempio se uno è molto ansioso quel giorno lì. Ma quello che riguarda la struttura di personalità e l'intelligenza rimane stabile. Un test rimane stabile per qualche anno e posso magari ripeterlo dopo 4 o 5 anni. Invece può cambiare dopo un percorso psicoterapeutico perché cambiano le caratteristiche della personalità.
Sostanzialmente la personalità è l'insieme delle nostre caratteristiche psicologiche, che si stabilizzano entro l'adolescenza (difficile da definire quando, al giorno d'oggi molti dei problemi di persone di 25 anni fanno ancora parte dei problemi dell'adolescenza) e ci accompagnano per il resto della nostra vita. I disturbi di personalità sono dei tratti patologici in senso qualitativo e quantitativo della personalità. Ognuno di noi può avere dei tratti depressivi, dei tratti fobici, dei tratti ossessivi (essere meticoloso, precisino, ordinato) che possono essere anche positivi (per es. la precisione dell'ossessivo può aiutare nello studio), invece un eccesso di questi tratti (es. una personalità ossessiva) dà dei problemi (perché questi tratti invadono la vita quotidiana del soggetto).
[da qui in poi il prof ha spiegato le tavole una per una inserendo nel discorso i vari aspetti che il terapeuta considera, per maggiore chiarezza non ho rispettato l'ordine con cui le cose sono state dette]
Somministrazione
Le dieci tavole devono essere somministrate in un ambiente silenzioso, ben illuminato, senza interferenze. La consegna è libera: "le mostro un'immagine, lei mi dirà cosa le viene in mente". L'esaminatore deve essere neutrale, non deve influenzare né indirizzare in alcun modo il soggetto. Il soggetto prende normalmente in mano la tavola (se la lascia sul tavolo bisogna notarlo) e può girarla come preferisce (anche questo va notato) e può dare quante risposte vuole per tavola. Durante la somministrazione l'esaminatore deve notare il tempo totale (di tutte le dieci tavole) e la latenza di ogni risposta, che è particolarmente importante in caso sia diversa per una tavola rispetto alle altre. Oltre alle parole del soggetto, deve anche notare le espressioni non verbali che le accompagnano (riso, rossore al volto…).
Al termine della somministrazione il soggetto viene invitato a scegliere le due tavole che gli sono risultate più gradite e le due più sgradite, motivando la scelta.
Infine vi è la fase dell'inchiesta, in cui le tavole vengono riprese una ad una per capire le risposte e vengono indagati alcuni parametri: in che parte della tavola il soggetto ha visto l'immagine, perché (per la forma? per il colore?…).
Siglatura
Dopo la fine della seduta l'esaminatore deve siglare il test in base ai seguenti parametri:
numero di risposte:
dove: ovvero quanto della tavola il soggetto ha visto
In un soggetto "normale" si hanno molte G e molte D.
come: che aspetto dell'immagine ha determinato la risposta
(alla tavola 3 la risposta "due persone" si sigla K Ban anche se non c'è movimento)
[estompage e clob sono entrambi collegati all'emotività e se presenti in maniera massiccia sono segno di angoscia]
cosa: contenuto della risposta
fenomeni particolari: possono essere presenti solo come tendenza (lo indico con una freccia, es. ->rifiuto) o in modo significativo (es. rifiuto)
banali/originali:
Entrambe possono essere "buone" o "cattive" (es. è normale un certo numero di Ban che indica un buon inserimento sociale, ma troppe Ban sono segno di scarsa creatività). Le Orig sono buone se un'altra persona può ritrovare nella tavola l'immagine vista dal soggetto (cioè se l'immagine, per quanto insolita, assomiglia a qualcosa che c'è nella tavola) e sono cattive se non c'è somiglianza.
Riassunto numerico
Al termine della siglatura si fa un riassunto numerico delle risposte date, da cui si ricavano degli indici utili per l'interpretazione.
Numero di risposte
Tempo totale
Tempo medio per tavola
Numero di:
G, D, DG, … (la somma deve essere uguale al numero di risposte totali)
F totali, F+, F+/-, F-, C, …
A, H…
Ban
devitalizzazioni
F% = tutti gli F su tutti i "come"
F+% = F+ / F totali (per calcolare F totali considerare che F+=1, F+/-=0,5, F-=0)
A% = A e Ad su tutti i "cosa"
H% = H e Hd su tutti i "cosa"
Ban% = Ban su tutte le risposte
G% = G su tutti i "dove"
TRI = tipo di risonanza intimo: valuta le risposte di movimento/razionalità rispetto a quelle di colore/emozione, dà un'indicazione sull'intro- o estrospezione
TRI I = K / (0,5*FC + 1*CF + 1,5*C)
TRI II = (FK + k) / (0,5*FE + 1*EF + 1,5*E)
se valgono 1 = buon equilibrio interno/esterno, ma
se numeratore e denominatore uguali e bassi = coartato, tende a non far trapelare
se num. e denom. uguali e alti = equipollente, o è un soggetto che tende ad esprimere o c'è un conflitto nella personalità (per capire devo confrontare con altri elementi)
se prevale numeratore = razionalità
se prevale denominatore = emotività
se i 2 TRI sono molto diversi tra loro = slivellamento fra superficiale e profondo
INTELLIGENZA:
AFFETTIVITA':
ESEMPI DI PATOLOGIE:
Le tavole
Alcune osservazioni su ogni tavola, come risposte banali, choc… e il significato psicodinamico attribuito ad alcune delle tavole:
Tav. 1
Ban: maschera tribale, volto o muso di animale, 2 angeli o 2 leoni alati che tirano su una figura con le mani alzate, stremma, scudo araldico…
Choc iniziale: è possibile uno choc dovuto al dover iniziare un compito insolito.
Tav. 2
Ban: due figure di fronte, nanetti, persone che giocano…
Choc al rosso: segno di aggressività, di traumi subiti (es il rosso in basso visto come sangue può essere indice di violenza sessuale)
Tav. 3
Le figure somigliano troppo ad esseri umani perché non sia data almeno una risposta H.
Ban: due donne che danzano con un oggetto, farfalla rossa, insetto nero, stomaco ed esofago rossi…
C'è di nuovo il rosso (aggressività, connotazioni sessuali). E' diverso dalla 2 perché il rosso qui è completamente staccato dal nero.
Tav. 4
E' di nuovo solo nera come la prima.
Ban: gigante, orco… (possono essere figure positive o negative: il gigante buono o il gigante cattivo)
Dal p.d.v. psicodinamico è la tavola PATERNA: richiama un rapporto reale (col padre) o simbolico (interiorizzazione della paternità). In questo senso la figura del gigante che avanza è la figura dell'autorevolezza/autorità maschile, non solo del padre reale. Se la figura è buona può significare un buon rapporto con il padre o un cattivo rapporto però ben elaborato, e viceversa una figura cattiva può indicare un cattivo rapporto o un problema nell'elaborazione, idealizzazione della paternità.
Tav. 5
Ban: farfalla, pipistrello, uccello
Dal p.d.v. psicodinamico è la tavola della REALTA' in cui risposte Ban sono indice di un buon esame di realtà.
Tav. 6
Ban: pelle di animale, tappeto, gatto Silvestro spiaccicato… (c'è lungo elenco)
Dal p.d.v. psicodinamico è la tavola SESSUALE: in alto l'immagine ricorda un pene, al centro una vulva; in questa tavola è normale dare risposte sessuali, non basta la mancanza di risposta sessuale a indicare un problema, ma in genere il sesso condiziona le risposte che vengono date.
Tav. 7
In questa tavola c'è un grosso bianco che spesso viene interpretato, indice di libertà di giudizio.
Ban: femmine con acconciature strane, cagnolini (tavola girata), sinfisi pubica…
Dal p.d.v. psicodinamico è la tavola FEMMINILE / MATERNA perché il vuoto centrale è simbolo delle cavità femminili, della maternità potenziale, e perché i profili sono abbastanza femminili.
Tav. 8
Ban: animale che si arrampica con riflesso sull'acqua, in genere animali nelle parti rosa…
Possibile choc al colore, in genere però la tavola è considerata gradevole.
Tav. 9
E' simile alla 8 ma meno strutturata.
Dal p.d.v. psicodinamico è anch'essa una tavola MATERNA.
Tav. 10
In questa tavola è importante vedere dettagli, se mancano vuol dire che il soggetto blocca le sue percezioni (ansia, depressione, fobia…).
Possibile anche una risposta G tipo "fuochi d'artificio".
TEMPERAMENTAL AND CARACHTER INVENTARY (TCI)
La personalità può essere definita come la totalità dei tratti emozionali e comportamentali che caratterizzano la persona nella vita quotidiana in condizioni ordinarie, relativamente stabile dall'adolescenza in poi e prevedibile.
A seconda di quali aspetti prevalgono (aumentati dal p.d.v. quantitativo o modificati dal p.d.v. qualitativo) si distinguono personalità depressiva, fobica, ossessiva… Solo quando i tratti della personalità sono inflessibili e maladattativi e causano un'alterazione funzionale significativa oppure un disagio soggettivo rientrano tra i disturbi di personalità.
E' particolarmente utile sistematizzare la valutazione della personalità quando ci troviamo davanti ad un disturbo della personalità. Il TCI è un questionario di 240 domande vero/falso che indaga due aree della personalità:
Dalle 240 risposte si ricavano 4 sistemi di valutazione del temperamento e 3 sistemi di valutazione del carattere statisticamente validati ed attendibili.
Fonte: http://dexter1981.altervista.org/appunti/150301.doc
Sito web da visitare: http://dexter1981.altervista.org
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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