Ansia come si manifesta

Ansia come si manifesta

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Ansia come si manifesta

Disturbo d’ansia

Può manifestarsi come: 
Reazioni fisiche non giustificate dalla situazione, quali:
palpitazioni, tachicardia, sudorazione, difficoltà a respirare, dolori al petto, dolori addominali, senso di nausea o vomito, sensazioni di sbandamento e di instabilità, sensazione di svenimento, vampate di calore, sensazioni di torpore agli arti.

Disturbi del sonno

 

Sensazioni di disagio e di paura all’idea di essere in luoghi o situazioni da cui sarebbe difficile allontanarsi (es, situazioni in cui sono presenti molte persone, luoghi chiusi..); tendenza ad evitare tali situazioni

Preoccupazioni eccessive riguardo alla maggior parte delle attività della vita quotidiana

Difficoltà ad affrontare le situazioni da solo e richiesta di avere qualcuno accanto.

Fobia specifica: paura eccessiva, persistente e irragionevole di una specifica situazione o di un oggetto (un animale, altezza, sangue…). L’esposizione allo stimolo fobico provoca crisi di ansia o crisi di pianto, di rabbia, ricerca di qualcuno a cui aggrapparsi.

Paura persistente e eccessiva di situazioni sociali o prestazionali in cui la persona è soggetta al possibile giudizio altrui. L’esposizione allo stimolo fobico provoca crisi di ansia o crisi di pianto, di rabbia, ricerca di qualcuno a cui aggrapparsi.

Comparsa di tic motori o vocali

Reazione eccessiva e inadeguata rispetto alla separazione da casa o dalle persone familiari, reazione che si manifesta come:
malessere ricorrente quando avviene la separazione da casa, preoccupazione eccessiva riguardo alla possibilità di perdere le figure familiari o che possa accedere loro qualcosa, rifiuto persistente di andare a scuola o in altri luoghi che comportino la separazione, paura a stare da solo, rifiuto persistente di andare a dormire da solo, ripetute lamentele di sintomi fisici quando avviene la separazione

Mutismo selettivo

Comportamenti ripetitivi e stereotipati (lavarsi le mani, riordinare…) o azioni mentali (contare…) ripetitive.


Deficit di attenzione

Può manifestarsi come:
Difficoltà a prestare attenzione ai particolari

Commettere spesso errori di distrazione nei compiti

Non ascoltare anche quando si parla direttamente al soggetto

Difficoltà a seguire le istruzioni o a portare a termine i compiti (non per incapacità di capire le istruzioni)

Difficoltà ad organizzarsi nei compiti scolastici, ma anche nelle attività quotidiane

Tendenza ad evitare i compiti che richiedono uno sforzo mentale protratto

A volte il soggetto sembra “perdersi” in un suo mondo

Perdere spesso gli oggetti necessari per i compiti e le attività (compiti di scuola, materiale scolastico, oggetti personali…)

Venire facilmente distratti da stimoli esterni

Completare i compiti e le attività quotidiane in modo sbadato

 

Iperattività e impulsività

 

Possono manifestarsi come:
Agitazione psicomotoria: il ragazzo si dimena sulla sedia, muove in modo afinalistico mani e piedi

Tendenza ad alzarsi spesso e a lasciare il proprio posto a sedere in situazioni in cui dovrebbe rimanere seduto

Bisogno di muoversi e di spostarsi in situazioni in cui è fuoriluogo

Parlare troppo e in momenti inopportuni

Difficoltà a dedicarsi ad attività tranquille

Difficoltà a rispettare il proprio turno in classe: tende a “parlare sopra” gli altri

Interrompere gli altri nei loro discorsi o essere invadente nelle loro attività

“Sparare” le risposte prima ancora che le domande siano completate

 

Disattenzione e iperattività e impulsività possono essere presenti contemporaneamente, oppure da sole.


Per gli studenti con tratti di iperattività e/o con deficit attentivi è utile lavorare sulla strutturazione dell’ambiente della classe.
Ad esempio, sistemarli in un banco vicino all’insegnante, lontano da fonti di distrazione, ma comunque vicino a qualche compagno;
Aiutarli a tenere in ordine il banco e il proprio materiale; dedicare momenti al riordino del materiale;
Organizzare in modo regolare e prevedibile le attività.

Altre strategie utili sono:
Definire in modo chiaro i comportamenti positivi che si intendono promuovere e i comportamenti negativi da ridurre e costruire un sistema di gratificazioni per rinforzare i comportamenti positivi; condividere con la famiglia i comportamenti positivi e negativi individuati
Utilizzare più le gratificazioni che le punizioni.
Gratificare i comportamenti positivi e i cambiamenti
Aiutare i ragazzi a monitorare il proprio comportamento

Organizzare le attività in sessioni di lavoro brevi e aumentarne poco per volta la durata

Dare un solo compito per volta con istruzioni molto chiare

Predisporre un sistema di comunicazione con la famiglia che permetta di descrivere i comportamenti (sia positivi che negativi) assunti dal ragazzo, evitando di ricorrere alla classiche “note”

Per i ragazzi con deficit di attenzione è utile anche: richiamare spesso la loro attenzione, coinvolgerli nelle attività, affidando loro compiti e ruoli “attivi” in classe.

Nei casi in cui l’impulsività è molto significativa si può utilizzare un sistema a gettoni per regolare la quantità e il numero di interventi da parte dei ragazzi

 

Per gli studenti con tratti di ansia è utile creare un ambiente rassicurante, dare rinforzi positivi e gratificazioni sistematiche per i comportamenti e le prestazioni adeguate.
Fornire incoraggiamento e stimolare con dolcezza i ragazzi ad affrontare le situazioni che suscitano ansia in modo da contrastare la tendenza all’evitamento tipica dei disturbi di ansia.


Disturbo oppositivo provocatorio
Può manifestarsi come:
Modalità di comportamento ostile, provocatorio
Tendenza ad arrabbiarsi frequentemente
Frequenti litigi anche con gli adulti
Possibili comportamenti fisicamente violenti, verso l’adulto, verso i compagni e/o l’ambiente fisico
Atteggiamenti di sfida verso gli adulti  (fare smorfie, mimare l’insegnante, fare versi..)
Rifiuto di rispettare le regole e/o le richieste (il rifiuto può essere anche non verbale: il ragazzo incrocia le braccia non si muove, non prende il materiale, se gli si parla guarda in un’altra direzione e non risponde)
Fare appositamente ciò che l’insegnante dice di non fare
Accusare spesso gli altri per i propri errori o i propri comportamenti sbagliati
Essere infastidito o irritati molto facilmente dagli atri
Dispetti frequenti
Comportamenti vendicativi
Gravi violazioni delle regole (disturbo della condotta)

Anche per gli studenti con disturbo oppositivo-provocatorio è utile lavorare sulla strutturazione dell’ambiente ed agire in modo “preventivo” per evitare di arrivare agli agiti comportamentali che caratterizzano questo disturbo.
Molto importante è ricordare che dietro i comportamenti oppositivi e provocatori si nasconde un grande bisogno relazionale per cui è necessario che l’insegnante prima di tutto cerchi di stabilire una relazione positiva con il ragazzo, sfruttando i momenti in cui è tranquillo per parlare con lui e spiegargli cosa ci si aspetta da lui e quali comportamenti non possono essere accettati e perché, per assegnarli ruoli e compiti positivi e gratificanti, per valorizzarlo all’interno del gruppo classe.
Cercare di organizzare le attività in modo sistematico e prevedibile
Controllare i momenti meno strutturati per evitare che altri studenti possano provocarlo
Definire in modo chiaro e condividere con il ragazzo i comportamenti che ci si aspettano da lui, le regole che valgono per tutta la classe, i comportamenti che verranno sanzionati
Ignorare i comportamenti inadeguati meno gravi e sanzionare solo i comportamenti più gravi
Definire un sistema di gratificazione e di rinforzo positivo per i comportamenti adeguati e un sistema di sanzioni per i comportamenti più gravi; condividere questo sistema con il ragazzo e con la famiglia
Intervenire con la classe (in accordo con i genitori) per spiegare le specificità comportamentali del ragazzo
In caso di “attacchi di rabbia”, di comportamenti aggressivi o violenti prevedere che possa essere allontanato dalla situazione che ha provocato la reazione per permettergli di calmarsi; in un secondo momento riprendere con lui l’accaduto per aiutarlo a trovare modi diversi e adeguati di gestire le situazioni e  di manifestare la rabbia.
Prevedere un sistema di tutoraggio per cui un insegnante periodicamente effettua con il ragazzo un’osservazione e una valutazione dei comportamenti da lui assunti in quel periodo (per aiutare il ragazzo a sviluppare capacità di automonitoraggio).

 

 

 

Fonte: http://www.iccastelverde.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/03/Indicazioni-della-dottoressa-Zucchelli.doc

Sito web da visitare: http://www.iccastelverde.it

Autore del testo: Zucchelli

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

Ansia come si manifesta

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Ansia come si manifesta

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

Argomenti

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

 

 

Ansia come si manifesta