I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Lo scopo di questa tesina è di analizzare l’aspetto psicologico dell’umorismo e la sua valenza terapeutica per gli individui, in particolare, in condizioni di ansia stress o depressione, elementi che caratterizzano fortemente la società moderna di oggi.
Ed è appunto in base ad uno studio condotto dal dott. Angelo Giordano (medico che ha condotto degli studi in psicologia e psicosomatica, è uno specialista della terapia del sorriso) che ho voluto approfondire tale argomento. Giordano sostiene infatti che “il consumo di psicofarmaci negli ultimi decenni è aumentato a dismisura” e che “la nostra vita è caduta in preda alla seriosità”, seriosità che lui riconduce alla routine quotidiana a cui siamo sottoposti e che lentamente inizia a diventare causa di ansietà, depressione e frustrazione.
ANALISI SOCIOLOGICA:
A tal proposito, studi condotti da Zygmunt Bauman, sociologo britannico, riconducono all’organizzazione sociale odierna tale diffusione di disturbi comportamentali. Per Barman sono infatti le varie facce della modernità/civiltà a causare una crescente sofferenza nell’uomo contemporaneo.
Due sono gli aspetti principali, ovvero:
Inoltre la società odierna è caratterizzata dalla motivazione al successo, con la quale i soggetti tendono a raggiungere un elevato standard di eccellenza, a competere con gli altri, a superarli e ad aumentare la propria autostima tramite l’esercizio, ben riuscito, del proprio talento. Negli anni ’50, David McClelland iniziò i suoi studi sulla motivazione al successo, facendo emergere la correlata paura dell’insuccesso. Tale paura può così accrescere il livello di stress nell’individuo, perché egli tenderà a percepire più fortemente la pressione sociale sul proprio insuccesso; ovvero, la persona, dando molta importanza alla buona riuscita di un compito, nel caso di un insuccesso vedrà in esso una sconfitta più grande rispetto a quella reale, maturando dentro di sé una condizione di stress ed ansia.
Infatti, secondo uno studio dell’antropologo Jules Henry riguardo al contesto scolastico americano, “la scuola rappresenta un addestramento per la vita futura, non perché insegni nozioni basilari, ma perché istilla il fondamentale incubo culturale, ovvero la paura dell’insuccesso e l’invidia del successo”. Tali tendenze culturali non fanno, perciò, che accrescere un senso di disagio interiore se non si guarda alla realtà circostante con un certo senso critico e di autocritica.
ANALISI PSICOLOGICA:
L’umorismo ha appunto tale capacità: richiedendo un grande lavoro psichico e mentale, diventa costante rielaborazione degli accadimenti e rivalutazione delle relative emozioni. Questa capacità permette all’individuo di ampliare il proprio punto di vista (perché si analizza in modo più approfondito chi e cosa si ha davanti), di ridimensionare le valutazioni cognitive negative, attinenti alla realtà circostante (diminuendo così lo stress) e di essere più distaccati e positivi nei confronti della stessa realtà (si è meno coinvolti dagli eventi e dai loro effetti).
L’umorismo può avere quindi una valenza psicologica molto importante. Lo stesso Freud compì degli studi sull’umorismo, in particolare sul motto di spirito, rilevandone le funzioni salutari per l’inconscio.
Sigmund Freud analizzò i meccanismi psichici che stanno alla base dell’umorismo. Per fare ciò studiò le manifestazioni verbali del comico, ovvero quel meccanismo comunicativo che permette al soggetto di esprimere i contenuti dell’inconscio, solitamente repressi, in modo non traumatico o aggressivo per l’interlocutore.
Il motto di spirito per Freud consiste infatti in una momentanea influenza dell’inconscio (tramite i meccanismi della condensazione e dello spostamento) nei confronti di un’idea preconscia (che quindi può emergere a coscienza senza compromettere la salute mentale dell’individuo). Perciò tramite il motto di spirito viene scaricata energia psichica, che altrimenti verrebbe rimossa, creando tensione psichica. Per Freud, infatti, la rimozione è un meccanismo di difesa in cui vengono esclusi dalla coscienza pensieri che possono creare un penoso senso d’angoscia; tuttavia i pensieri che rimuoviamo non trovano sfogo, perciò l’energia psichica rimane intatta. Nel caso in cui quest’ ultima si accumuli in abbondanza può sfociare in una forma di psicopatologia (disturbo del comportamento che comporta turbe psicologiche).
L’umorismo in questo quadro ha una duplice valenza:
L’umorismo può perciò essere considerato un meccanismo di difesa, ovvero un mezzo con cui riesco ad affrontare l’energia istintuale dell’Es (inconscio e sede della libido) e i conflitti psichici. Con tali meccanismi l’individuo è in grado di ridurre l’ansia e l’angoscia che le pulsioni dell’Es causano sull’Io.
Secondo Freud, inoltre, l’uomo cerca di alleviare la tensione e riconquistare il piacere scaricando le proprie pulsioni, ovvero impedendo che queste vengano rimosse. Il piacere associato al riso è riconducibile proprio a questo risparmio di energia psichica: non solo il soggetto è riuscito a comunicare al proprio interlocutore la propria carica psichica, ma è riuscito a farlo evitando gli effetti penosi che avrebbero turbato la comunicazione qualora la censura del Super-io fosse stata violata apertamente.
Anche secondo Silvan Tomkins (psicologo) l’uomo riesce a sorridere di gioia nel momento in cui vengono esauriti all’improvviso stimoli negativi quali la paura, il dolore, l’angoscia e l’aggressività. Perciò nel momento in cui una carica psichica negativa viene a mancare.
ANALISI BIOLOGICA:
Non solo sul piano psicologico sono stati rilevati numerosi benefici correlati all’uso dell’umorismo e del riso, ma anche in quello BIOLOGICO. Partendo ad analizzare lo stato dell’organismo in una condizione di stress (che può essere aumentato dall’ansia): lo stress causa un’attivazione fisiologica, agendo in particolare su:
Numerose ricerche hanno potuto constatare che la risata fa bene alla salute, in quanto sembra che riduca certi inibitori delle difese immunitarie, come i corticosteroidei . Tali ricerche rafforzerebbero la convinzione dell’esistenza di importanti interazioni tra mente e sistema immunitario. L’azione del buon umore a livello neurovegetativo (sist. Nervoso autonomo + centrale) ed endocrino, stimola la produzione di endorfine (neurotrasmettitori), che hanno sia effetto antidolorifico che antidepressivo. Perciò si può dire che la risata abbia una triplice valenza biologica:
Johann Rossi Mason ( ricercatore alla Standford University) ritiene che nel cervello animale (e anche in quello dell’uomo) vi sia un sistema biologico che sovrintende alla ricerca del piacere e che sia legato alla dopamina e alle endorfine. Perciò la stimolazione della produzione di queste causa uno stato di benessere.
Le encefaline inoltre esaltano il sistema immunitario, aiutando a combattere meglio le malattie.
In ambito medico, l’interesse per la funzionalità dell’umorismo si è realizzato nella Gelotologia (ovvero quella dottrina che riguarda lo studio sistemico del ridere in relazione alle sue potenzialità terapeutiche) e nella Comicoterapia (disciplina olistica, ovvero che si occupa dell’essere umano nella sua totalità fisica, emozionale, mentale e spirituale e che valorizza il ruolo attivo del paziente nella propria guarigione). Secondo gli studiosi di una nuova branca della medicina, la PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI), esisterebbe una via emotiva che porterebbe alla salute: l’obbiettivo è quello di certificare se emozioni quali ilarità, gioia e felicità possano essere considerate fattori determinanti nel processo di sconfitta della malattia. Secondo alcuni fra i più autorevoli sostenitori della comicoterapia, ogni essere umano dovrebbe apprendere e mettere in pratica un ottimismo responsabile attraverso il continuo esercizio della speranza e dell’autoironia e considerare ogni problema non come ostacolo bensì come una sfida.
Paul Ekman (1982) analizzò una serie di sei emozioni pure: sorpresa, tristezza, rabbia, paura, disgusto e gioia, deducendo che quando le espressioni corrispondenti comparivano sul volto delle sue “cavie”, gli strumenti registravano modificazioni del battito cardiaco, della temperatura, della tensione muscolare e della resistenza cutanea.
Le emozioni negative provocavano un marcato aumento dell’attività del SNA e tutte le emozioni studiate, tranne la gioia, erano negative; se ne può dedurre che il battito cardiaco aumenti molto di più quando il soggetto simula rabbia che quando gli si chiede di assumere un’espressione serena.
ANALISI LETTERARIA:
Sul piano letterario l’umorismo diviene forma poetica con Luigi Pirandello. L’autore infatti fra il 1904 e il 1908 elaborò la Poetica dell’Umorismo, scrivendo su tale teoria un trattato: “Umorismo”.
Secondo Pirandello l’uomo da sempre vive in un mondo privo di senso, nel quale tuttavia si crea una serie di auto-inganni e di illusioni che cercano di dare un senso alla realtà.
Pirandello sostiene il Relativismo conoscitivo, ovvero: con l’affermazione della teoria copernicana, è stata introdotta l’inevitabile percezione della relatività di ogni fede, valore, ideologia, che lui chiama Auto-inganni . Inoltre la conoscenza sarebbe relativa in quanto ogni uomo possiede un proprio punto di vista che gli farà cogliere in modo personale la realtà circostante.
L’autore distingue infatti la VITA dalla FORMA, che tra loro si trovano in contrasto:
Il soggetto perciò, costretto a vivere nella forma, non è più una persona integra, armonica fra desideri e ragione; ma si riduca ad una Maschera che recita la parte che la società si aspetta che lui esegua e che egli stesso si impone attraverso i propri ideali morali.
L’uomo a questo punto si trova davanti ad una scelta:
In tale seconda opzione la riflessione è costante, mettendo una certa distanza fra il soggetto e i propri gesti; la persona impara a guardarsi vivere e a compatire se stesso e gli altri con un distacco riflessivo, amaro pietoso, ironico, in una parola, umoristico.
Pirandello fa inoltre una distinzione fra il comico e l’umorismo:
L’umorismo aiuta a cogliere gli elementi contraddittori del reale e la presenza di infinite sfaccettature. È perciò, secondo Pirandello un atto di conoscenza che si realizza proprio nel cogliere le contraddizioni.
Fonte: http://www.clownterapia.it/download/tesi/ts1003b_(Luana_Marcazzan)_Tesina.doc
Sito web da visitare: http://www.clownterapia.it
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve