Riassunto Amleto

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Riassunto Amleto

Amleto

 

Tragedia in versi e prosa i cinque atti di William Shakespeare. Titolo originale: "The Tragical History of Hamlet, Prince of Denmark". Composta tra il 1600 e l'estate del 1602, la prima edizione a stampa vide la luce nel 1603. Il frontespizio ricorda la circostanza che il dramma era stato recitato già più volte dalla compagnia dei King's Man, cui apparteneva Shakespeare. La storia si basa su un racconto scandinavo del principe Amleth, che si finse pazzo per ingannare lo zio usurpatore e riconquistare il trono.

 

Personaggi

 

Amleto, Principe di Danimarca, figlio del re Amleto.

Claudio, Re di Danimarca, zio di Amleto.

Spettro del vecchio Amleto, il re morto.

Gertrude, la regina, madre di Amleto, ha sposato Claudio.

Polonio, consigliere di stato.

Laerte, figlio di Polonio.

Ofelia, figlia di Polonio, fidanzata di Amleto.

Orazio, amico fidato di Amleto.

Rosencrantz e Guildenstern, cortigiani, già compagni di università di Amleto.

Fortebraccio, Principe di Norvegia.

Voltimando, Cornelio: consiglieri danesi, ambasciatori in Norvegia. Marcello, Bernardo, Francesco: Guardie del Re.

Osrico, cortigiano lezioso. Rinaldo, servo di Polonio. Un gentiluomo di corte. Un prete.

Due becchini.

Il compagno del becchino.

Un capitano, messaggero di Fortebraccio. Ambasciatori d'Inghilterra.

Dame, gentiluomini, ufficiali, soldati, marinai, messaggeri e servitori

 

 

Contesto storico

L'avvento al trono di Elisabetta nel 1558 non fu facile. Durante il breve regno della sorellastra Maria, che l'aveva preceduta, c'era stato un sanguinoso tentativo di restaurazione del cattolicesimo contro la Riforma protestante.

Assicuratasi il trono, Elisabetta aveva perseguito all'estero una politica di espansione commerciale e territoriale e all'interno aveva mirato ad uno sviluppo economico accelerato. La nazione la sosteneva, soprattutto dopo che la sua flotta riuscì a distruggere l'armata spagnola, facendo dell'Inghilterra la maggiore potenza mondiale sui mari.

 

 

Trama:


L'azione si svolge nel castello di Elsinore dove la regina,Gertrude, madre di Amleto, in seguito alla morte improvvisa del suo consorte, si è frettolosamente risposata con suo cognato Claudio.

 

 

ATTO I

 

Durante la notte, tra gli spalti del castello, due sentinelle, Bernardo e Marcello, hanno mandato a chiamare Orazio, amico fidato del principe Amleto, per raccontare di una visione apparsa le notti precedenti somigliante allo spettro del defunto re di Danimarca. Orazio, deciso a voler verificare di persona lo strano avvenimento, decide di restare nell'ora stabilita ad attendere l'apparizione. Tutti hanno molta paura e pensano ad un brutto presagio che sta ad indicare l'invasione imminente delle truppe di Fortebraccio, principe di Norvegia.

Finalmente lo spettro appare ma non dice nulla, poi al canto del gallo che annuncia l'alba la visione svanisce. Orazio decide allora di informare subito Amleto.

 

Intanto in una delle sale del castello il re Claudio discute con Gertrude sulla cupezza di Amleto da quando è morto il padre, e annuncia in oltre di avere scritto al vecchio re di Norvegia per chiedergli di porre fine alle ambizioni di suo nipote Fortebraccio che vuole riconquistare le terre perse da suo padre. In quel momento entra Amleto, col suo fare sempre triste e scontento. Il re lo interroga sulle ragioni della sua malinconia, gli consiglia di porre fine alla sua tristezza, che giudica irragionevole, e gli chiede se non sia meglio riprendere gli studi all'università di Wittenberg.

Amleto, adirato con entrambi i regnanti, si ritira esprimendo tutta la sua indignazione per il nuovo matrimonio della madre, fresca ancora del lutto e declama: «fragilità il tuo nome è donna».

 

Quando Orazio rivela ad Amleto la comparsa dello spettro, il principe decide di montare la guardia con loro la sera stessa e parlare allo spettro. Per la prima volta Amleto si interroga sulle circostanze reali della morte del padre e sospetta il tradimento e l’inganno.

Mentre attendono il cuore della notte, ecco apparire lo spettro. Intanto nella grande sala dei ricevimenti è in atto una festa indetta dal re in onore della nuova coppia di reggenti.

Lo spettro fa cenno ad Amleto di seguirlo, e il principe accetta.

Il fantasma dichiara di essere lo spirito di suo padre ritornato sulla terra per disporgli di vendicarlo: dichiara di essere stato assassinato da suo zio Claudio, che, approfittando del sonno, gli ha versato un veleno mortale nelle orecchie. Dopo aver compiuto il suo misfatto, Claudio ha fatto credere a tutti che il vecchio re fosse stato punto da un serpente ed avendo colto la morte così velocemente, non ha potuto pentirsi dei propri peccati, ed è condannato ad errare nel Purgatorio.

Quando arrivano gli amici di Amleto allarmati dell'avvenimento, il giovane gli fa giurare di non raccontare a nessuno quanto accaduto.

 

 

ATTO II

 

Laerte, figlio di Polonio consigliere di stato, si prepara a partire per Parigi, prima di allontanarsi mette in guardia sua sorella Ofelia contro le dichiarazioni d'amore di Amleto. Ofelia promette di obbedirgli. Intanto Claudio chiede a Rosencrantz e Guildenstern, amici


d'infanzia di Amleto, di sondare il principe per conoscere le cause della sua singolare "trasformazione", ma la loro conversazione è interrotta dall'arrivo di Polonio che annuncia al re l'arrivo degli ambasciatori di ritorno della Norvegia: il re della Norvegia ha convinto Fortebraccio ad invadere la Polonia piuttosto che la Danimarca, e dichiara in oltre di avere scoperto la causa della pazzia di Amleto: il suo amore impossibile per Ofelia che ha respinto le sue richieste.

In quel mentre arriva Amleto, che finge la pazzia, per prendersi gioco delle osservazioni e delle insinuazioni di Polonio.

 

Amleto vedendo l'arrivo a corte di una compagnia di attori, chiede al capocomico di poter mettere in scena “L'omicidio Gonzaga” davanti alla corte e di inserire qualche verso scritto di suo pugno costruendo una scena che rappresenti l'assassinio di suo padre davanti allo zio e di osservarne le reazioni, al fine di smascherarlo e vendicare il padre.

 

 

ATTO III

 

Per comprendere la ragione della triste follia di Amleto, il re e la regina decidono di metterlo a confronto con Ofelia. Polonio invita Ofelia a fare finta di essere sola mentre il re ed egli stesso aspettano, nascosti dietro una tenda. Entra Amleto, che pronuncia il monologo famoso

«Essere o non essere» fino al momento in cui scorge Ofelia. Amleto nega il suo amore per lei e le consiglia di non sposarsi ma di entrare in convento.

Ma la sera stessa i sospetti di Amleto sul tradimento dello zio si riveleranno lampanti. Dopo avere dato le sue istruzioni agli attori, Amleto incarica Orazio di spiare le reazioni del re durante la rappresentazione. La pièce si concentra sui temi del tradimento, dell'omicidio e dell’ incesto. Nel momento in cui Luciano versa del veleno nell'orecchio del re, Claudio si alza e lascia la sala dicendo che non si sente bene. Rimasto solo, il re prova rimorsi. Si inginocchia per pregare ed ottenere il perdono dei suoi peccati. Entra Amleto. Potrebbe facilmente uccidere il re ma decide di risparmiarlo perché uccidere lo zio in preghiera avrebbe risultato fargli guadagnare il paradiso.

Claudio, che vede ormai il nipote come una minaccia, decide di sbarazzarsi di lui inviandolo in Inghilterra, e incarica Rosencrantz e Guildenstern di accompagnarlo.

 

Intanto Polonio, nascosto dietro una tenda per spiare Amleto durante il colloquio con la regina, quando vede il comportamento brutale del giovane che rimprovera la madre di una condotta indegna e priva di virtù, lancia un grido che sentito da Amuleto lo infilza con la sua spada credendo che sia il re. In quel momento appare lo spettro del re Amuleto, che chiede al figlio di vendicarsi di Claudio ma di non aggiungere alle tante sofferenze anche quelle della madre.

 

 

ATTO IV

 

Gertrude ha ormai la certezza che suo figlio è in preda alla pazzia. Amleto rifiuta di rispondere alle domande del re ma sembra contento di partire in esilio. Lasciato solo, Claudio rivela che ha ordinato che Amleto sia assassinato subito dopo il suo arrivo in Inghilterra.

Prima di partire per l'Inghilterra, Amleto incontra Fortebraccio che attraversa la Danimarca per andare a conquistare alcune sterili terre in Polonia.


 

Nel frattempo Ofelia appare folle di dolore a causa della morte del padre e del rifiuto di Amleto a prenderla come moglie. Alla notizia del padre defunto, Laerte torna di corsa dal suo viaggio e rendendosi conto di ciò che è successo alla sorella, si promette di punire i responsabili.

Claudio imputa ad Amleto la responsabilità della morte di Polonio e della pazzia di Ofelia, e quando gli viene annunciato il ritorno del nipote. pensa ad un inganno e suggerisce a Laerte di indurre il nipote in duello. Laerte accetta la proposta del re e gli comunica il proposito di cospargere la punta della propria spada di un veleno mortale. In quel momento entra la regina ed annuncia la morte di Ofelia, che si è suicidata annegandosi.

 

 

ATTO V

 

Amleto e Orazio incontrano due becchini in procinto di scavare la tomba di Ofelia. Il principe racconta al suo fedele amico, come ha fatto a sostituire la lettera del re che chiedeva alle autorità inglesi la sua esecuzione, con quella in cui si chiedeva invece di giustiziare Rosencrantz e Guildenstern, i latori del messaggio.

Il giovane principe, esaminando i crani dissotterrati dai becchini, parla loro e si interroga sul senso della vita e della morte. In quel mentre giunge Laerte che maledicendo l'assassino della sorella lo raggiunge e iniziano a battersi.

 

Amleto accetta la sfida contro Laerte. Il duello ha luogo come una grande cerimonia, dove sono presenti tutti i cortigiani al cospetto del re e della regina.

Dopo i primi scambi, il re offre la coppa avvelenata ad Amleto, ma che non la vuol bere subito e la mette da parte.

Amleto vince il primo assalto e la regina beve alla sua salute, ma beve proprio dalla coppa avvelenata.

Nella confusione che ne segue, Amleto e Laerte si scambiano le armi e fatalmente, prima uno e poi l'altro, vengono entrambi colpiti dalla spada con la punta avvelenata.

 

La regina muore e Laerte rivela il suo stratagemma e quello del re. Amleto si getta allora sul re e lo trafigge con la punta della spada avvelenata quindi lo costringe a bere dalla coppa avvelenata. Laerte muore dopo essersi riconciliato con Amleto. Orazio vorrebbe anch’egli bere dalla coppa avvelenata ma Amleto lo dissuade e lo incarica di tramandare la sua tragedia al popolo.

 

In quel mentre entra Fortebraccio di ritorno dalla Polonia e Amleto esprime pubblicamente il desiderio che il principe della Norvegia regni sulla Danimarca. Amleto muore a sua volta.

 

 

Curiosità

Secondo Edith Sitwell il personaggio Polonio sarebbe la caricatura di lord William Cecil barone di Burghley, segretario e tesoriere di Elisabetta I d'Inghilterra: era infatti un personaggio ambiguo soprannominato "La volpe", sempre raffigurato con il bastone del comando (in latino "Polus"). Il nome Polonio dunque sarebbe stato coniato da Shakespeare ispirandosi a "Polus".

 

Fonte: http://www.kairosteatro.it/operepdf/HamletoTrama.pdf

Sito web da visitare: http://www.kairosteatro.it

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