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1. Comunicazione
Significazione: è il destinatario che decide di considerare qlcs come messaggio - riconosce la ricchezza di senso delle cose e ne abduce il significato (interpreta tramite regole ipotetiche) – gli attribuisce rilevanza rispetto alla realtà
2. Segno
SIN: Si divide il segno in significante e significato per semplificare lo studio della lingua
Martello: significato è la funzione (ciò che serve per martellare), espressione è lo strumento (martello o chiave inglese o altro)
Identità degli strumenti semiotici non è nel aspetto concreto ma nel senso dato che non sono oggetti materiali ma costrutti psichici
Uno stesso significante può avere diverso significato, o viceversa (vigile e semaforo)
L’interprete utilizza l’interpretante per cogliere il segno
Peirce
Un Segno (o rapresentamen) è qualcosa che sta a qualcuno (interprete) per qualcosa (contenuto, significato) sotto qualche aspetto o capacità (pertinenza)
Il segno articola due elementi che con la loro relazione reciproca stabiliscono la funzione semiotica
Classificazione dei segni:
I codici sono in genere ridondanti e solo parzialmente utilizzati per combattere il rumore
à Arbitrarietà:
La denotazione è parte della connotazione.
Secondo la semiotica, la connotazione è un effetto di una configurazione della relazione segnica, ossia quando un segno normale (denotativo) diventa significante di un nuovo segno connotativo (es. nonnina in pubblicità). Molto evidente la componente ideologica
Metasegni: il segno diventa il significato di un altro segno
Aspetto dichiarativo della comunicazione – veicola i contenuti della comunicazione – realizzato da segni arbitrari
Aspetto relazionale – aggiusta i rapporti fra interlocutori – segni indicali o iconici.
3. Strutture
Il funzionamento di ogni elemento della comunicazione non dipende solo da come è costituito, ma dal suo rapporto con altri elementi
2 relazioni orizzontali
Gli assi del sistema e processo (con le loro possibilità e negazioni) organizzano le strutture comunicative tenendo conto dell’esigenze della società in cui sono inserite
cambiamenti di suono hanno effetto sul fonema ma non sul lessema
tratti pertinenti: differenze tra i vari fonemi simili (p/b)
Studio del significato à Semantica
Per determinare il significato di un segno, lo si deve scomporre in fattori minimi, riconoscendogli un’organizzazione
SEMI à elementi minimi del contenuto
Hanno natura strutturale
Sono operatori di differenza con valore relazionale, sono identificati sulla categoria semantica, perché costitutivi di una determinata relazione significativa
sema nucleare + sema contestuale = lessema (che raccoglie quindi fasci di semi)
Relazioni di contrarietà – contraddizione – implicazione
Spesso i subcontrari sono specificazioni più che termini esatti
Anche i lati del quadrato assumono significati
La realtà è rappresentata per differenze
Quadrato della veridizione: applicazione proposta da Greimas, utilizzato per descrivere situazione di personaggi e discorsi scientifici
Il quadrato schematizza le virtualità di un enunciato che diventerà enunciazione tramite strutture semio-narrative e discorsive
Quadrato di Jean Marie Floch: per classificare diversi tipi di pubblicità, secondo i tipi di valore proposti
Testo: oggetto concreto di una comunicazione (ciò che viene effettivamente ricevuto), segmento dell’asse del processo, autonomo e definito. I confini del testo sono decisi dal lettore – è un modello generale (astrazione)
Insieme di enunciati con coerenza semantica, con riferimenti incrociati, riassumibile sotto un unico titolo o topic
Porzione del mondo comprensibile da interpretare
Topic:indica su che cosa verte il testo, qual è l’argomentazione
Enciclopedia: complesso di conoscenze e credenze sul mondo condiviso in un certo tempo e una certa società – è la conoscenza di fondo del ricevitore
Isotopia: struttura semantica già inerente al testo stesso – coerenza di un percorso di lettura – insieme di categorie semantiche ridondanti che rendono possibile la lettura uniforme della storia
4. Storie
Corso di eventi, raccontati in una cerat successione ben determinata, che non varia al variare della superficie del testo
Livelli di narrazione
Costituiscono una storia
Livelli
proforndi
Tempi tra eventi di intreccio e fabula molto diversi, espansi o contratti per il ritmo
Superficie lineare, intreccio e fabula sono simili perché lineari sull’asse del processo
Le tappe si possono integrare e ripetere (la performanza può essere un’altra competenza)
Stabiliscono comunque un inizio, una fine e generano un ritmo
Ruolo attanziale: quando un personaggio svolge un ruolo di un certo attante
Ogni personaggio può ricoprire + di un ruolo attanziale e li può cambiare
Verbi modali: dovere, volere (virtualizzanti), potere, sapere (attualizzanti)
Programma narrtivo: indica scopi e azioni del soggetto nel racconto, secondo le diverse modalità.
3. Enunciazione
Atto con cui viene prodotto un enunciato, riferendosi alle tracce dell’attività di produzione della parola lasciate nell’enunciato. Attraverso queste parole emergono le manifestazioni della soggettività del testo. Le tracce dell’enunciazione producono effetti di realtà e rendono efficace la comunicazione.
E. è un’istanza di mediazione fondamentale che converte le strutture virtuali dalla lingua in discorso. La conversione dipende dalla competenza del soggetto dell’enunciazione. L’enunciato risultante porta quindi in se tracce dell’enunciazione
La teoria dell’enunciazione cerca di analizzare nel testo le tracce della soggettività.
Così come ogni prodotto presuppone una produzione, anche ogni enunciato indica un’enunciazione à istanza logica di produzione di senso
6. Interpretazione
Gran parte del significato del testo gli è conferito dal destinatario; l’emittente creando il messaggio deve tener conto (o prefigurarsi) della conoscenza enciclopedica del destinatario.
Pubblicità: il creatore studia le caratteristiche del target (destinatario) a cui si rivolge
Decodifica Aberrante: quando il destinatario interpreta il messaggio in maniera diversa da come l’autore aveva pianificato; si può evitare tramite segnali che selezionino il pubblico, percorsi di lettura, snodi narrativi, istruzioni x il lettore
Testi aperti: lasciano ampio margine di interpretazione
Testi chiusi: (orario ferroviario) danno chiare istruzioni di lettura
Autore e lettore empirico: chi effettivamente scrive o legge il messaggio
Lettore modello: lettore tipo che il testo prevede come destinatario ideale, che presuppone come collaboratore e cerca di costruire; può essere ingenuo (1° livello) o critico (sfrutta ciò che ha appreso in passato)
Autore modello: strategia testuale impiegata dall’autore empirico per guidare il lettore modello verso ciò che vuol comunicare (simile allo stile di un testo)
Lettore e autore modello sono iscritti nel testo.
Il lettore è sempre chiamato ad avanzare ipotesi di senso, sui significati da attribuire. Nei testi chiusi questo processo è guidato. Il testo stesso fornisce elementi per suggerire un’interpretazione
Disgiunzione di probabilità: punto in cui è stimolata l’attività previsionale e inferenziale del destinatario – snodo che apre una serie di possibilità.
Le ipotesi possono essere cambiate continuamente a seconda dell’evoluzione della conoscenza enciclopedica, e si possono rivelare false poco dopo (scommessa abduttiva)
Circolo ermeneutico: interpretare le parti alla luce del tutto e il tutto alla luce delle parti
Il lettore seleziona solo ciò che gli sembra pertinente, ossia che ha senso in quel determinato contesto. Per interpretare si effettuano quindi una serie di scelte in base a un’ipotesi complessiva di senso
Abduzione
Per Pierce in realtà tutta l’interpretazione è mediata da ragionamento e diventa inferenza
Inferenza: operazione concettuale complessa, mediata da ragionamento
à Deduzione: da un caso con una regola si interpreta il risultato (non aumenta la conoscenza)
à Induzione: da un caso e un risultato si interpreta la regola (aumenta la conoscenza generalizzando)
à Abduzione: dal risultato ipotizziamo una regola per ricostruire un caso
Sceneggiatura: rappresentazione mentale schematica utile per riconoscere parti vuote del testo; struttura di dati per riconoscere una situazione stereotipata
Es. circostanze di enunciazione che fanno riconoscere il vero significato di determinate espressioni, sottocodici stilistici (linguaggi burocratici ecc)
Generi di discorso
Intertesto: insieme dei testi di una cultura la cui conoscenza permette al lettore di farsi un certo bagaglio di sceneggiature che gli consentono di riconoscere diversi generi di discorso
Ogni testo deve aver un sufficiente nr. di elementi noti per permettere di apprendere elementi nuovi (fare inferenze sul significato); non dev’essere ne troppo incomprensibile, ne troppo comprensibile
Individuare il genere rende più familiare il testo; lo si fa tramite circostanze di enuncizione, marche paratestuali, segnali di genere (formule introduttive) – i generi non facilmente individuabili producono inquietudine
Primo criterio di scelta del genere à riconoscere quale mondo possibile vi è rappresentato
La vera differenza la si vede però solo in fondo al testo
Romanzi storici: alcune info naturali, altre artificiali (verosimile)
Leggende metropolitane al confine tra i due tipi di narrative
Il carattere di naturalità o artificialità sembra dipendere più dal contesto comunicativo ed enciclopedico in cui è inserito che non dalle caratteristiche del testo (se si crede a ciò che è scritto, allora è vero)
Commistione di generi à es. TV verità
Interpretazione e uso dei segni: il testo non può esser interpretato in qls modo, ma prevede un contratto, una cooperazione; l’interpretazione prevede quindi una cooperazione in cui si colgono i segnali che il testo trasmette – il contrario sarebbe un uso incontrollato
7. Oltre i confini del testo
Spazio: componente che indica un senso dato dal rapporto tra il soggetto e il mondo che lo circonda, a partire dal proprio schema corporeo
Alle dimensioni di spazio si ricollegano valore semantici (mi sento giù)
Lo spazio e il movimento partecipano alla costruzione del senso (es. ruolo dello spazio nelle opere realiste)
Lo spazio si può analizzare a più livelli, sul piano sintattico e semantico.
Sul piano semantico diventa il luogo in cui agiscono gli attanti, e quindi parte del loro ruolo.
Diventa elemento fondamentale per orientare il punto di vista.
Diventa allestimento figurativo, tramite descrizioni
Es. pubblicità auto: a seconda del tipo di spazio che si sottolinea, si assumono significati diversi
Visivo:
Testi visivi hanno codici e sistemi molto diversi dai testi normali
Per entrambi vi è un rapporto tra categorie del contenuto e categorie dell’espressione
Oggetti: comunicano o funzionano? Recentemente un rinnovato interesse x la semiotica degli oggetti. Gli oggettti funzionano e comunicano sulla loro funzione (protesi e interfaccia)
Anche gli oggetti hanno categorie topologiche, cromatiche ed eidetiche
Molti oggetti sono simboli, quindi significano
Comunicazione non verbale, agisce su più canali, tramite gesti, atteggiamenti, posture, profumi, distanze, toni ecc, ed è continua
= Espressione che unita all’informazione forma la comunicazione
à informazione = contenuto della comunicazione
à espressione = relazione tra i comunicatori
Lavorare sul piano dell’espressione può influenzare il contenuto dell’informazione
La marca è risultato dell’espressione
L’espressione diventa info se viene esplicitata
Cinesica: ramo della semiotica che si occupa dei gesti (apertura / chiusura)
Prossemica: studia il senso della distanza tra le persone (intima, personale, sociale, pubblica)
Oralità: paratattica, aggregativa, ridondante, tradizionale, agonistica, enfatica, situazionale
Scrittura: ipotattica, analitica, economica, innovativa, oggettiva, distaccata, astratta
Processi traduttivi: trasposizioni:
Non bisogna considerare la pura traduzione letterare, ma tutto il contesto (enciclopedia) in cui è inserito, le strategie dell’autore, l’intertestualità del testo originale
La traduzione deve seguire dei vincoli semantici, sintattici, enunciazionali, stilistici
L’epoca moderna ha portato a una rivalutazione della scrittura verso l’oralità, con testi e ipertesti, ma è una scrittura con caratteristiche di oralità
Nascono forme ibride di comunicazione
Internet: strutture ipertestuali, che collegano testi diversi e rendono visibili i collegamenti; combinano diversi codici. In realtà sono collegamenti tra modi diversi di comunicare (visivo, radiofonico, testuale), tra ambienti diversi. La struttura dei collegamenti diventa molto importante.
Ipertesto: può creare un percorso consigliato ma non ci sono garanzie che il lettore lo rispetti
Già in passato c’era l’idea di una cultura organizzata come reti di testi
8. Pragmatica
Inferenze: ragionamenti semilogici
Implicature: risultati che si ottengono da inferenze
Regole conversazionali: devono rispettare le massime di quantità, qualità, relazione, modo
Esistono anche 3 regole di “cortesia”:
Retorica classica: arte della persuasione
9 La vita sociale nei testi
La cultura corrisponde a un meccanismo di semiotizzazione del mondo
Culture grammaticalizzate e testualizzate, a seconda di come si fa riferimento al modo diverso in cui le società organizzano le proprie conoscenze e la trasmissione delle informazioni
Le culture grammaticalizzate, organizzano l’informazione attraverso una categorizzazione “ferrea”, cioè mediante l’uso di regole, norme, codici per il diritto, manuali, di istruzioni.
Le culture testualizzate invece, organizzano l’informazione sottoforma di testi esemplari. I testi diventano dunque il luogo in cui l’informazione si deposita, si elabora e si traduce (il mito di Asdiwal è un tipico esempio di cultura testualizzata).
Questa è una distinzione che tiene conto del modo di apprendere implicito prevalente nelle culture testualizzate e, del modo esplicito, prevalente nelle culture grammaticalizzate.
Semiosfera
Oltre che nella biosfera, gli esseri umani vivono anche in un altro ambiente: con un termine di Lotman lo possiamo chiamare Semiosfera. La Semiosfera è l’ambiente in cui facciamo circolare idee, messaggi, segni artefatti, pensieri. E’ limitato, soprattutto dalla nostra capacità di apprendere, ed è un luogo di possibile sfruttamento economico
(memi)
Moda: meccanismo di regolazione dei cambiamenti culturali, in parte organizzato, in parte inconscio e (almeno apparentemente) irrazionale; è di natura essenzialmente comunicativa. Si basa sul meccanismo di imitazione e contagio delle idee. Caratteristica delle mode da studiare: la prevedibilità
Pratiche quotidiane
Mito e folclore: forme dirette di espressione della collettività e rappresentazione di una cultura
Lo studio dei miti e delle fiabe è stato decisivo per la costruzione delle attuali teorie della narrazione. Il fattore, in tal senso, più decisivo va individuato nella speciale qualità di questi racconti che costituiscono al tempo stesso tanto testi particolari quanto oggetti di valore e di appartenenza sociale.
Il classico studio della fiabe russe di Propp ha fatto affiorare, sotto la superficie cangiante e ricca di elementi fantastici, una struttura logica e narrativa costante. In tale prospettiva, le fiabe non appaiono più come genere specifico per l’infanzia, bensì come un patrimonio culturale essenziale.
La fiaba tratta di come si costruisce l’identità dell’individuo che diventa adulto tramite una serie di azioni che portano in fine a una sanzione
Un altro campo fondamentale per l’evoluzione degli strumenti semiotici è stato lo studio delle mitologie dei popoli preletterati. Il mito, più complesso ed enigmatico rispetto alla fiaba, si presenta come denso contenitore di valori culturali e sociali. Tale sfida è stata raccolta in particolare da Levi-Strauss che vi ha dedicato un lavoro davvero imponente.
Informazione in prospettiva semiotica: selezione organizzazione, interpretazione dei dati di partenza
10 Campi applicativi: le arti
11 Identità, soggettività, genere
Il testo diviene inscindibile dal contesto che di volta in volta ne determina il senso
Processi di testualizzazione della cultura
Identità: diverse modalità con cui siamo collocati e ci collochiamo nella narrazione; fa riferimento a modelli di rappresentazione
Soggettività: specificazione dell’identità legata alla percezione di sé
Gender: circoscrive la costruzione sociale delle categorie maschile e femminile
Sul corpo come particolare tipo di testo
Desiderio e piacere come processi di produzione e ricezione di senso
Barthes
Semiotica = sorta di linguistica capace di parlare dei sistemi dei segni; la verbalità ha una posizione centrale. Ha avuto successo ma è finita perché faceva parte di altre discipline umanistiche precedenti (recupero della retorica)
Pierce introduce la semiotica (studio di tutti i tipi di segni) confrontata con la semiologia (studio dei segni verbali e umani); classifica i vari tipi di segno e indica i modi per passare da uno all’altro (sintessi). Per P. infatti, il segno è qualcosa che rimanda a qlcs altro; questo rimando è l’inferenza logica à induzione, deduzione, abduzione
Altro sistema x esaminarne la sintassi = quadro semiotico in cui avvengono le inferenze
Pierce tiene il segno come globalità (ipotesi precedente) - espressione che rimanda a un contenuto esterno al segno stesso-, Saussure divide l’unica entità in significato e significante
Sistemi simbolici, semiotici, semi-simbolici (corrispondenze tra piano del significato e significante)
Segni operano x differenze – arbitrarietà legata al contesto culturale
Les chats di Charles Baudelaire
I fervidi innamorati e gli austeri dotti amano ugualmente, |
Les amoreux fervents et les savantes austères |
Rime aBBa CddC eeFgFg = 2 q + 1sestina (2 terzine)
3 leggi di dissimilazione:
- 2 rime baciate non di seguito
- 2 versi successivi di 2 rime differenti devono esser di diverso genere
- alla fine di strofe contigue, versi femminili e maschili
Le gesta di Asdiwal
Premesse: Mito scritto dagli indiani Tsimshian, insediati in Colombia Britannica nel bacino tra i fiumi Nass e Skena; 3 gruppi locali dislocati in diversi punti dei fiumi; varie versioni del mito a seconda di chi li racconta
Tsimshian: sulla costa dello Skena, no agricoltura, in estate accumulavano cibo per l’inverno, non sedentari, si spostavano secondo le stagioni. Carestie e riprese di pesca a inizio stagione segnavano i ritmi di vita e sono state riprese nei miti. 4 clan matrilinei, organizzati secondo ceti
Storia: carestia – madre e figlia vedove si ritrovano a metà strada – dividono bacca – Hatsenas incontra la figlia, porta prosperità e nasce un bambino, Asdiwal – A. riceve oggetti magici e cresce in fretta – muore nonna – tornano nel villaggio madre – orsa bianca porta A. in cielo e si sposa dopo varie prove – A. e moglie tornano in terra ma tradimento – A. torna x 2’ volta in terra e la moglie lo lascia – muore madre A. – A. riparte verso valle – sposa figlia capo locale – si spostano al mare in primavera – lite coi cognati, perde moglie – prosegue a nord verso Nass – sposa altra sorella di 4 fratelli – fine stagione torna al villaggio – lite coi cognati – abbandonato in alto mare – salvato da magie e da un topo – mondo sotterraneo dei trichechi – li cura – torna tramite i loro stomaci – si vendica dei cognati – lascia la moglie e torna all’origine – da al figlio parte degli oggetti magici – parte in caccia, ma senza le racchette da neve, diventa pietra.
Livelli
1 e 2 sono fedeli alla realtà, 3 interseca realtà e immaginario, 4 sfugge realtà; il contesto rimane affine alle esigenze indigene
- fame cosmica
- opposizione cielo/terra all’inizio superata, ma poi persa x la natura terrestre
- 2’ matrimonio, altra opposizione caccia in terra e in acqua; si perde ancora x natura terrena
- mediazioni impossibili tra opposizioni decrescenti
- eroe fuorviato dall’itinerario à fallimento
- rovesciamento: A. bloccato su scoglio, salvato da un topo (imm. Derisoria); viaggio contrapposto al primo; stavolta A. salva gli animali e dopo questo torna al villaggio d’origine.
- alla fine A. trasformato in pietra: esasperazione della forma terrestre
- fallimento è sul piano sia geo – logico – cosmologico
- livelli complementari
Struttura
Femmina / est-ovest |
Maschio / Alto-basso |
Fame / Movimento |
Saturazione / immobilità |
Gli oggetti trisfunzionali nei miti indoeuropei e nelle fiabe
Ideologia tripartita nella forma e trifunzionale nel contenuto
Meccanismi funzionano secondo tre forze (funzioni) gerarchizzate
I miti descrivono gli dei mettendo in relazione le tre funzioni mediante oggetti.
Le 3 funzioni appaiono anche nelle fiabe popolari.
Mito e fiaba si completano sull’utilizzo delle funzioni
Hjelmslev: La lingua è soprattutto un sistema di segni adattati al contesto, ma in base alla loro struttra interna è un sistema di figure che si possono utilizzare per creare segni
Ecco per chi si è iscritto a semiotica le domande "principe" del prof:
1) che cos'è un quadrato semiotico
2) parlami del quadr. semiotico dinamico e statico
3) strutture testuali, discorsive, e smio-narrative
4) linearizzazione del quad. semiotico
5) quadrato della veridizione (disegnarlo e spiegarlo)
6) relazioni delle strutture semiotiche e paradigma semiotico
7) che cos'è il segno per peirce
8) i livelli della narrazione: superficiale e profondo
9) diff. tra forma e sostanza del contenuto e dell'espressione
10) i saggi nei miti indoeuropei
11) parlami de "les chats" di Baudelaire (e relative classificazioni semiotiche per Lucia che ha seguito)
12) "l'Infinito" di Leopardi, parlarne
13) Gli oggetti trifunzionali in Asdiwal
14) schema sociologico e cosmogonico di Asdiwal, ci sono diversi contrasti (saperne almeno un paio)
15) Distinzione tra mito e fiaba
16) classificazione dei segni
17) cos'è un sonetto e qual'è la funzione di un testo poetico
18) la funzione poetica secondo Jakobson, definizione (applicarla a Baudelaire, solo per chi ha seguito a lezione, Lucia)
19) sequenza narrativa
20) inferenze
Biosfera: insieme di tutte le zone della Terra che siano abitate da organismi, fossili e viventi, animali e vegetali. La biosfera comprende quindi la superficie terrestre, il sottosuolo (fino a poche decine di metri di profondità), i mari, le acque continentali e i primi strati dell’atmosfera.
Fonte: http://www.scicom.altervista.org/semiotica/SemioticaDaria.doc
Sito web da visitare: http://www.scicom.altervista.org
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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