Riassunto manuale di sociologia Smelser

Riassunto manuale di sociologia Smelser

 

 

 

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Riassunto manuale di sociologia Smelser

Manuale di  sociologia

 

cap 1: introduzione alla  sociologia

 

se ne parla a partire dalla metà del XIX secolo.

Si diffonde l'idea di estendere allo studio dell'uomo, della società e della cultura gli stessi principi del metodo scientifico; le trasformazioni profonde dovute alla rivoluzione industriale pongono il problema di un mutato ordine sociale che andava compreso: intere masse sradicate, abitudini di vita e di relazioni cambiate...

in seguito alla rivoluzione francese una nuova concezione di uguaglianza tra esseri umani rende superato il concetto di potere per concessione divina: la legittimazione delle gerarchie sociali va collocata all'interno della società stessa.

 

Prospettive sociologiche

 

  • prospettiva demografica: studio delle popolazioni
  • prospettiva psicosociale: spiega i comportamenti in base al significato che hanno per le  persone
  • prospettiva delle strutture collettive: applicata allo studio di gruppi, organizzazioni, comunità
  • prospettiva delle relazioni: rapporti tra le persone considerati sulle basi dei rispettivi ruoli
  • prospettiva culturale: analizza i comportamenti in base a tratti culturali come valori e norme; i valori indicano gli obiettivi considerati socialmente auspicabili e su di essi si fondano le norme.

 

Microsociologia

 

la microsociologia si occupa delle interazioni quotidiane tra gli individui:

 

  • teoria dello scambio: George Homans (1973) : l'interazione è fondata sul rapporto costi-benefici
  • etnometodologia: Harold Garfinkel (1967 – 1974) :studia la conoscenza di senso comune come base delle interazioni quotidiane
  • modello drammaturgico: Erving Goffman(1959) : le persone si comportano come attori su un palcoscenico costituito da ribalta (luogo dei ruoli formalizzati) e retroscena ( luogo di preparazione all'azione). Con la gestione delle impressioni gli attori tentano di influenzare l'opinione che gli altri hanno di loro.
  • Interazionismo simbolico : George Herbert Mead (1934), Herbert Blumer (1969) :le persone attribuiscono un significato agli stimoli che ricevono sotto forma di smboli che sono quelli a cui rispondono.

 

Macrosociologia

 

la macrosociologia si occupa delle strutture che sorreggono intere società:

 

  • funzionalismo: Herbert Spencer (1897) : società come organismo vivente composto dalla sfera economica, da quella politica, quella religiosa...ognuna con la sua funzione. Emile Durkheim (1893,1897,1912) ne sviluppa il quadro sociale: per spiegare un fatto sociale è necessario mostrarne la funzione all'interno della società. Egli ritiene che anche la devianza abbia una funzione positiva. Parsons (1951) e Merton (1949) identificano le parti della società, ne scoprono le funzioni e

le collegano in un quadro complessivo.   I principali presupposti del funzionalismo  sono:

 

    • una società è un sistema di parti interrelate
    • i sistemi sociali sono tendenzialmente caratterizzati da stabilità perché dotati di meccanismi di controllo (polizia, tribunali..)
    • esistono disfunzioni fisiologiche che tendono a risolversi o integrarsi nel sistema
    • la società è interessata da mutamenti graduali piuttosto che rivoluzionari
    • l'integrazione sociale è prodotta dal consenso dei suoi membri su un sistema di valori

 

  • la teoria del conflitto : deriva soprattutto da Marx (1848) : il conflitto tra classi sociali è alla base della società e nasce dalla divisione in classi degli individui, principalmente due, quella dei proprietari dei mezzi di produzione e quella dei lavoratori che vengono sfruttati, che ovviamente non hanno valori in comune e per questo entrano in un conflitto che è la forza motrice della storia. Ralf Dahrendorf (1957) sostiene che la radice del conflitto è l'autorità: la lotta è tra chi detiene il potere e coloro che ne sono esclusi.

 

Gli elementi essenziali della teoria:

 

  • la struttura sociale si basa sul dominio di alcuni gruppi su altri
  • ciascun gruppo sociale ha interessi comuni opposti a quelli di altri
  • quando gli individui acquistano coscienza dei propri interessi comuni possono diventare una classe sociale
  • l'intensità del conflitto dipende da vari fattori: grado di accentramento del potere, possibilità di acquisirlo, libertà di formare gruppi politici.

 

Un confronto:

 

FUNZIONALISMO                                                                 TEORIA DEL CONFLITTO

società stabile e ben integrata                                          società in continuo mutamento

risalto del consenso sui valori                                        risalto del dominio di alcuni gruppi

non considera che non c'è mai                                     non spiega perché le società accordo pieno su tutto restano unite

 

La ricerca sociologica ipotesi e teorie

    • un enunciato che suggerisce una correlazione tra due fenomeni viene detto ipotesi
    • un'ipotesi non è un'idea isolata, ma radicata in una o più teorie
    • gli ingredienti della sociologia sono fatti, ipotesi, teorie
    • i metodi della ricerca sociologica sono regole e procedure attraverso cui convalidare o rigettare ipotesi e teorie.

 

Le variabili

 

i sociologi cercano di analizzare i rapporti di causa ed effetto stabilendo collegamenti tra due variabili, cioè tra due fenomeni che possono assumere differenti valori (età, classe sociale, genere...)

tentano di spiegare le variazioni di un fenomeno (variabile dipendente) in relazione ad un secondo fenomeno (variabile indipendente).


I  metodi  di ricerca

 

  • indagine campionaria: dal censimento generale si è passati all'indagine sociale che poi è diventata campionaria: è lo strumento più diffuso nelle scienze sociali, è un metodo sistematico per acquisire dati su comportamenti, atteggiamenti, opinioni. Si cercano di solito insiemi di persone definite da uno o più elementi comuni. Per ragioni pratiche si selezione una campione, ovvero un gruppo rappresentativo.
  • Ricerca sul campo: o etnografia. I ricercatori sono presenti in prima persona nella situazione studiata. Dà risultati attendibili e articolati  sul  quotidiano,  ma  è  circoscritta   a una situazione  particolare.
  • Ricerca storica: fu Max Weber a usarla spesso: l'uso di documenti storici per dimostrare un'ipotesi costituisce un importante metodo di ricerca. E' considerata fondamentale per lo studio del passato nell'ottica di comprendere rapporti sociali e società.
  • Ricerca sperimentale: si utilizza per studiare piccoli gruppi di persone in un ambiente controllato: è utile per studiare fenomeni come la leadership, la cooperazione e la competizione. Si prendono due gruppi di persone il più possibile equivalenti: il primo (gruppo sperimentale) è sottoposto a uno stimolo (variabile indipendente ) e il secondo (gruppo di controllo) no. Confrontando i risultati ottenuti si possono valutare scientificamente gli effetti dello stimolo.

 

I  controlli

 

uno scienziato ha a che fare con molte variabili: deve ridurne il numero, isolarle l'una dall'altra e definirne gli effetti. Per questo deve applicare i controlli. La variabile indipendente viene introdotta nel gruppo sperimentale ma non in quello di controllo: la differenza ci informa sulla variabile indipendente.

 

Sociologia e società sociologia e problemi sociali

Perché si sviluppi, la sociologia ha necessità di libertà di indagine, clima politico adatto..

il suo percorso è influenzato dai problemi sociali e dalle crisi che la società attraversa e li riflette. Ma può anche contribuire a far emergere i problemi non percepiti.

 

Le applicazioni

 

i sociologi spesso sono impiegati nella pubblica amministrazione per occuparsi di questioni sociali che vanno dalla povertà all'emarginazione, dalle tossicodipendenze all'alcolismo, inoltre vengono utilizzati nelle ricerche di mercato e nei sondaggi di opinione.

Il loro lavoro fornisce informazioni utili al processo di elaborazione delle politiche sociali e del loro impatto.

 

PARTE  PRIMA: GLI ELEMENTI DELLA  SOCIETÀ

cap.2: la cultura

 

insieme di valori, definizioni della realtà e codici di comportamento condivisi da persone che hanno in comune uno specifico modo di vita ( Kluckhohn, 1962).

 

il concetto di cultura

 

deriva dal latino “colere” che significa coltivare la terra, e nel medioevo era riferito al progressivo miglioramento dei raccolti. Viene quindi applicato anche all'educazione   delle


persone (Colto).

Se in genere si pensa alla cultura con un'accezione alta che ha a che fare con l'arte, le scienze sociali invece considerano la cultura come la definizione suddetta.

L'acquisizione della cultura è apprendimento. Mentre negli animali c'è molto istinto, nell'essere umano, accanto a riflessi e bisogni biologici è presente molto di appreso.

Il comportamento umano infatti non è programmato geneticamente, ciò che è programmato è l'apprendimento dei comportamenti, quindi la cultura è ciò che struttura la vita umana ed ha la medesima funzione che negli animali ha il comportamento programmato.

 

Cultura e socializzazione

 

la cultura è elaborata e insegnata, quindi è un processo sociale: la socializzazione fa sì che valori, norme, opinioni e regole entrino a far parte della personalità. Se ciò non succedesse la cultura morirebbe.

 

Cultura e controllo

 

la cultura ha anche funzione di controllo attraverso schemi, prescrizioni, regole e istruzioni che governano il comportamento che altrimenti sarebbe un insieme caotico e sconnesso di atti ed emozioni. La dimostrazione è data dai casi di bambini selvaggi studiati nel secolo scorso che non avevano sviluppato la personalità.

Freud si domandò se fosse lecito considerare la cultura un'istanza repressiva poiché spesso essa reprime le pulsioni : ma essa non le reprime totalmente, mentre ne definisce tempi, luoghi e mezzi in cui soddisfare i bisogni.

I fattori che limitano la capacità culturale di plasmare i comportamenti    sono:

  • limiti biologici a ciò che possiamo apprendere
  • ambiente fisico che influisce sul tipo di cultura che si sviluppa
  • ordinamento sociale che deve essere stabile per garantire la sopravvivenza di una cultura

 

La selezione culturale

 

la cultura seleziona solo alcuni aspetti del comportamento e dell'esperienza per cui le varie culture sono molto diverse tra loro

 

gli universali culturali

 

sono i tratti comuni a tutte le culture e G. Murdock li ha elencati nel 1965. (es: sport, ornamento del corpo, danza, lavoro cooperativo, istruzione, riti funebri, scherzo, linguaggio, tabù dell'incesto...) anche se la forma specifica può variare molto da una cultura all'altra poiché ciascun tratto culturale è il prodotto della sua storia e di una catena di eventi unica.

Secondo Kluckhohn essi esistono perchè sono prodotti di fatti biologici comuni a tutti gli esseri umani mentre secondo altri studiosi il modo in cui i bisogni vengono soddisfatti è influenzato da valori e norme culturali che hanno poco a che vedere con i bisogni stessi e pertanto non c'è corrispondenza tra bisogni e cultura.

 

Etnocentrismo e relativismo culturale

 

etnocentrismo: tendenza a giudicare le altre culture nei termini della propria che si considera superiore

 

xenofobia: paura e odio nei confronti di persone e costumi estranei a una particolare società.


Relativismo culturale: W.G.Sumner (1906) : una cultura può essere capita solo sulla base dei valori che le sono propri e nel suo contesto.

Ruth Benedict (1934): ogni cultura è anche un tutto.

 

Identità di gruppo e cultura

 

la cultura è il collante della vita sociale e dà senso di appartenenza al gruppo, ma genera anche conflitto : la capacità di comunicare aiuta a mantenere la coesione tra i membri di un gruppo, ma esclude chi non parla la stessa lingua.

 

Gli elementi della cultura

 

W:Goodenough (1981): la cultura è composta da 4 elementi:

 

  • Concetti: sono strumenti con cui le persone organizzano la propria esperienza. Tutti vediamo il mondo in termini di forme, clori e sapori, ma culture diverse organizzano il mondo in modo di verso.
  • Relazioni: oltre a una mera catalogazione di concetti esistono anche credenze riguardo al modo in cui le parti sono in relazione tra loro ( es: bianco come contrario di nero)
  • Valori: sono opinioni condivise circa gli obiettivi che ci si deve prefiggere.
  • Regole: che indicano come è necessario comportarsi per rispettare i valori della propria cultura.

 

“La cultura consiste di standard per decidere cosa esiste, cosa può esistere, come dobbiamo giudicare tutto ciò e come agire al riguardo.”

I vari elementi della cultura sono interdipendenti, per esempio può esistere un insieme di concetti e di relazioni che si giustificano a  vicenda: i valori  vengono  giustificati e  a loro  volta giustificano e legittimano le norme. Gli individui seguono queste norme sia per paura della punizione (sanzione negativa) sia per ottenere ricompense sociali (sanzione positiva).

 

 

Il linguaggio

 

gran parte della cultura esula dalla sfera verbale, ma tutti gli ingredienti della cultura possono essere espressi nel linguaggio.

 

  • il linguaggio è un sistema di comunicazione che usa suoni o simboli con significati arbitrari ma strutturati
  • è un fenomeno sociale che può essere appreso solo tramite interazione sociale
  • è il veicolo principale per la trasmissione della cultura
  • una volta appresi il vocabolario essenziale, le regole del discorso e la struttura della lingua madre non si dimenticano
  • esso è funzionale all'adattamento: senza di esso l'interazione umana sarebbe rudimentale
  • serve inoltre all'organizzazione dell'esperienza: molti concetti ci sembrano naturali solo perchè sono incorporati nel linguaggio che usiamo per esprimerli
  • la comunicazione quindi dipende dalla condivisione di significati accettati compresi e usati da tutti i soggetti che comunicano
  • un linguaggio comune implica coesione sociale, aiuta a coordinare le azioni, crea legami di comprensione e simpatia riflette la conoscenza di tradizioni quindi aiuta a creare il senso di identità
  • se trasforma in gruppo tutti quelli che parlano una lingua, trasforma in estranei tutti coloro che non la parlano.

L'ideologia

 

può essere definita come un insieme di assunti e valori. Ideologia come:

  • riduttore della tensione sociale: potrebbe svilupparsi se gli individui fossero consapevoli del divario tra valori e condizioni reali
  • espressione di interessi : in situazioni di forte conflitto e mutamento spesso si attivano sistemi ideologici contrapposti: l'uno che difende e l'altro che mette in discussione lo status quo. Il gruppo vincente utilizza la sua ideologia per difendere un nuovo assetto dei rapporti sociali.
  • Fonte di significato : in base a una determinata ideologia gli individui tendono ad attribuire specifici significati agli eventi.

 

 

Integrazione e diversità culturale

 

probabilmente esistono nelle culture principi organizzatori dominanti, ma nessuna cultura è da essi completamente unificata. Si ha allora:

 

il conflitto culturale

 

  • E. Durkheim (1890) anomia : disgregazione dell'unità culturale causata dalla mancanza di chiare e condivise norme sociali a seguito del declino della religione e del vecchio ordine politico oltre che dell'ascesa della borghesia.
  • W.F.Ogburn (1922): ritardo culturale: si verifica quando i cambiamenti materiali avvengono a una velocità tale che la cultura non materiale non è in grado di tenervi dietro per cui manca una corrispondenza tra le due che provoca una serie di complessi problemi sociali.
  • P.Bourdieu  (1979) la cultura è uno dei mezzi con cui viene mantenuto il dominio di  una classe sociale sull'altra. Le usanze costituiscono un capitale  culturale  che  consente ad un gruppo di proteggere la propria posizione sociale  escludendone gli altri. La sfera dell'economia e quella della cultura sono interrelate in modo tale che l'una costituisce l'altra, il meccanismo è l'habitus, definito con un sistema  di disposizioni durevoli che governa l'agire individuale, ma che  è  socialmente condizionato dalla struttura oggettiva della società, I vari habitus  danno  origine diversi tipi di gusto per il cibo, il vestiario, l'arte e così via. Il gusto è quindi una      delle manifestazioni più tipiche dell'habitus di cui ogni classe o frazione è manifestazione,
  • Un'altra forma di conflitto culturale può essere riscontrato nelle società preindustriali, colonizzata da nazioni europee che avevano un basso grado di integrazione a causa della presenza di numerosi elementi culturali contrastanti

 

La diversità interculturale prima del ventesimo secolo alla cultura assumeva due due volti:

 

  • quello di cultura alta (arte, musica, letteratura) prodotta e consumata da un'elite
  • quello della cultura popolare (racconti, folclore, canzoni, miti ) prodotta e consumata dagli strati più poveri della società,

 

Con lo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa la divisione inizia essere meno netta perché nella cultura di massa molte differenze tendono a sfumare, Mass media e cultura di massa vanno di pari passo


subculture

 

Un insieme di valori, norme e stili di vita che distinguono un gruppo da una società più ampia è noto come subcultura, nella quale emergono differenze che non implicano un rifiuto della cultura nazionale, ma un certo grado di diversità rispetto ad essa

 

Donne e linguaggio

 

nel corso della socializzazione alle donne si insegna parlare in modo femminile, Le donne inoltre vengono tendenzialmente descritte con termini meno lusinghieri degli uomini, Questi stereotipi cominciano ad attenuarsi ma è tuttora difficile per le donne liberarsi dei propri ruoli tradizionali, Per questo le donne insistono su cambiamenti di alcuni usi linguistici.

 

Controculture e conflitto

 

A volte un gruppo cerca effettivamente di sviluppare valori, norme e stili di vita che si oppongono alla cultura dominante , L'insieme di questi tratti culturali costituisce una controcultura, I valori di una controcultura possono diventare la base di conflitti sociali permanenti e irrisolti, A volte vengono invece asserviti a una cultura dominante,

 

 

cap.3  : la  struttura  sociale I ruoli

Ogni persona occupa numerose posizione nella società, Ciascuna di queste posizioni sociali è uno status, È possibile avere numerosi status ma ve ne sarà uno che ci definisce in modo particolare, Di norma è il lavoro di una persona che fornisce  lo status  principale,     status ascritti: sono legati alla nascita, come il genere, l'origine etnica il luogo di nascita e l'appartenenza familiare

status acquisiti: derivano da una prestazione

 

Un ruolo è un insieme di comportamenti orientati secondo le aspettative proprie di un certo status; ad ogni status corrispondono diversi ruoli e tutti i ruoli associati costituiscono un complesso di ruoli (Merton 1949)

 

I nostri ruoli sono definiti da quello che gli altri si aspettano da noi: e allora possibile distinguere tra aspettative formali e aspettative informali; l'esempio più semplice di  aspettative formali e dato delle leggi, quelle informali possono essere per esempio il modo     di comportarsi a tavola, di vestirsi e di seguire le regole della buona educazione,

Anche le reazioni al mancato rispetto possono essere formali e informali: un'aggressione comporta l'imprigionamento, un comportamento inappropriato può causare allontanamento,

 

Quando si agisce in conformità con le aspettative di ruolo si ricevono ricompense sociali come il denaro, il rispetto o l'approvazione,

 

Punizioni o ricompense sociali sono dette sanzioni e possono essere negative o positive: rafforzano le regole che definiscono il comportamento appropriato in una data situazione

 

Caratteristiche dei ruoli (Talcott Parsons)

 

Classificazione in base cinque coppie di variabili strutturali:

 

  • affettività/neutralità affettiva: il ruolo dell'infermiera del medico esige neutralità

affettiva; quello di parente o di amico una manifestazione di attività

  • ascrizione/acquisizione: alcuni ruoli sono basati su status ascritti (età anagrafica); altri ruoli sono acquisiti (amministratore delegato)
  • specificità/diffusione: il ruolo di medico si limita agli aspetti che riguardano la salute; il ruolo di genitore riguarda moltissimi aspetti della vita
  • universalismo/particolarismo: alcuni ruoli implicano l'aspettativa che le persone vengano trattate secondo regole universali; altri invece prevedono un trattamento particolare delle persone con cui abbiamo una certa relazione
  • orientamento verso l'io/orientamento verso la collettività: ruoli diversi richiedono diversi tipi di motivazione

 

Negoziazione dei ruoli

 

Le persone non reagiscono in modo automatico alle aspettative di ruolo, ma le assumono attivamente: il comportamento è il prodotto del modo con cui una persona interpreta le aspettative di ruolo, Ciò significa che tra l'individuo e le aspettative sussiste una relazione negoziata e aperta,

 

Sistemi di ruoli

 

Poiché ogni individuo svolge parecchi ruoli in ambiti diversi, i conflitti tra i ruoli sono una costante.

 

Conflitto di ruoli e tensione di ruolo: avviene quando un individuo è investito da aspettative non coincidenti, relative a due o più ruoli, Questo conflitto è comune nelle società altamente organizzate dove ogni persona riveste un gran numero di ruoli, Se invece il conflitto è tra differenti aspetti di un medesimo ruolo si parla di tensione di ruolo.

 

Gestione dei conflitti di ruoli: una soluzione possibile è la priorità di ruolo cioè l'attribuzione di un'importanza prevalente a uno o più ruoli rispetto ad altri,

Sia alla famiglia che al lavoro viene spesso assegnata la priorità, per cui è possibile un conflitto tra questi due ruoli che di norma viene ridotto dalla separazione dei ruoli cioè della scissione delle aspettative riguardanti ruoli diversi, Un altro metodo è la sdrammatizzazione attraverso lo scherzo: mostrando ostilità in modo amichevole, ovvero conciliando protagonismo e cordialità,

 

Le istituzioni

 

un'istituzione è un insieme di status e ruoli che hanno lo scopo di soddisfare determinati bisogni sociali, Noi viviamo in una società altamente istituzionalizzata, Il sistema educativo per esempio è un'istituzione, Le istituzioni economiche sono finalizzate alla produzione e distribuzione di beni e servizi, Anche la famiglia è un'istituzione che produce nuovi membri della società,

 

Bisogni sociali e istituzioni

 

La tendenza ad aggregarsi in gruppi, comunità e società appare radicata nella reciproca dipendenza biologica degli esseri umani, nei vantaggi della cooperazione, della divisione del lavoro, nella straordinaria capacità umana di mediare i rapporti attraverso la comunicazione simbolica, Ma la persistenza di una società non è automatica,  bensì richiede che vengano soddisfatti quelli che gli studiosi definiscono bisogni o funzioni sociali,

secondo Marx il bisogno sociale fondamentale è la sopravvivenza materiale, Lenski e Lenski (1970) hanno elencato i bisogni sociali fondamentali:

 

  • comunicazione tra i membri

  • produzione di beni e servizi necessari alla sopravvivenza dei membri
  • distribuzione di tali beni e servizi
  • protezione dei membri dai pericoli fisici
  • sostituzione dei membri sia attraverso la riproduzione naturale, sia attraverso la socializzazione degli individui
  • controllo dei membri

Questi bisogni sociali non sono soddisfatti automaticamente: per farvi fronte è necessario un impegno collettivo che si concretizza nelle istituzioni

 

Risorse e istituzioni

 

Al fine di soddisfare i bisogni sociali le istituzioni devono utilizzare le risorse di cui la società dispone, in particolare quattro tipi:

 

  • la terra
  • il lavoro
  • il capitale
  • l'organizzazione

 

Anche altre istituzioni necessitano di risorse: le istituzioni pertanto sono congegni per canalizzare le risorse sociali e modelli di interazione stabili, preposti a soddisfare uno o più bisogni sociali, Esse sono soggette a variabilità e cambiamento, poiché le condizioni che l'influenzano sono in continuo cambiamento

 

le società

 

 

Definizione di società

 

Marsh (1967) definisce le condizioni perché ha un raggruppamento sociale possa essere definito società:

 

  • un territorio delimitato da confini
  • il reclutamento di nuovi membri
  • una cultura inclusiva cioè sufficientemente coesa da provvedere alla soddisfazione di bisogni sociali
  • l'indipendenza politica

 

Ovviamente non è sempre così semplice: per esempio in paesi multietnici molti religiosi non esistono tratti culturali condivisi dall'intera popolazione; esistono poi paesi formalmente indipendenti che tuttavia dipendono da altri paesi per i capitali necessari a propria economia, Infine il concetto di società tende a sovrapporsi con quello di cultura, nel senso in cui è usato dagli antropologi, e con quello di Stato-nazione usato dagli scienziati politici:

il concetto di cultura non implica necessariamente confini territoriali l'indipendenza politica il concetto di Stato-nazione implica un apparato di governo formale e una specifica identità nazionale

 

 

Tipi di società

 

Lenski e Lenski hanno proposto una classificazione basata sui mezzi di sussistenza:

 

Società di caccia e raccolta: la proprietà e necessariamente limitata, dato che devono portare con sé tutto ciò che possiedono, Il sistema di parentele è il più importante principio


organizzativa della vita sociale, La struttura politica è praticamente inesistente

 

società orticole: sono società di sussistenza; chi dipende dalla zappa e dalla propria forza fisica non può contare su una produttività molto alta, In esse è fondamentale il sistema di parentele, che tuttavia è spesso articolate in clan che intrattengono fra loro relazioni complesse

 

Società agricole le innovazioni di questa società le misero nella condizione di produrre cibo in eccedenza rispetto alle esigenze della popolazione, Grazie a questo surplus agricolo sorsero città e si svilupparono l'artigianato e il commercio, Con la nascita dello Stato l'invenzione della scrittura e le prime forme di moneta si formò inoltre una struttura di potere complessa

 

Società industriali: la produzione industriale implica l'applicazione di conoscenze scientifiche al processo produttivo e l'uso di fonti energetiche inanimate, Il surplus economico è enorme ed è in grado di soddisfare i bisogni di vaste popolazioni concentrate in grandi centri urbani, I sistemi di governo sono altamente sviluppati, con burocrazie apparati militari complessi,

 

Gemeinshaft e Gesellschaft

 

Tonnies (1887) fece ricorso a queste due definizioni traducibili grosso modo con comunità e società, Principali differenze:

 

  • motivazioni individuali: la prima richiede che gli individui rispondano ad obblighi collettivi; la seconda si basa sul perseguimento nazionale dell'interesse personale
  • controllo sociale: usi e lealtà tradizionali; leggi codificate formalmente
  • divisione del lavoro: specializzazione limitata e fondata sui legami di parentela; specializzazione e autonomia dei ruoli professionali dei ruoli familiari
  • cultura: valori religiosi; valori secolari
  • istituzioni dominanti: famiglia e comunità locale; organizzazioni formali su grande scala

 

la critica maggiore mossa a questa dicotomia è di essere troppo semplicistica poiché le società industriali moderne sono caratterizzate da una miscela di elementi riconducibili ad entrambe

 

Cap.4: la socializzazione

 

come avviene la socializzazione

 

Dai genitori, dagli insegnanti, dai datori di lavoro ed altri ancora acquisiamo le competenze pratiche intellettuali e sociali necessarie per fare ciò che gli altri si aspettano da noi: il rapporto tra società e individuo può essere descritto come un continuo negoziato, Attraverso la resistenza e la ribellione alla sfida è possibile trasformare il processo di socializzazione: non sempre gli individui vengono socializzati secondo le aspettative degli altri, In genere però la propensione alla conformità costituisce la regola piuttosto che l'eccezione per due ragioni: i limiti biologici da una parte e i limiti culturali dall'altra,

 

 

Il contesto biologico


per quanto gli esseri umani abbiano riflessi geneticamente determinati, si ritiene che i comportamenti complessi non siano predeterminati per cui è necessario apprendere a vestirsi, procurarsi il cibo, ecc.. Inoltre gli esseri umani sono anche lenti nello sviluppare le capacità necessarie alla sopravvivenza, per cui una prolungata fase di sviluppo costituisce un vantaggio per la nostra specie,

 

Il contesto culturale

 

Ogni società privilegia specifici valori culturali e li trasmette ai bambini attraverso la socializzazione, selezionando in loro alcuni tratti di personalità a scapito di altri, Sui valori poggiano le norme culturali che regolano l'interazione tra individui, Alcune norme poi vengono tradotte in leggi

 

La sociobiologia

 

I fautori della sociobiologia hanno avanzato l'ipotesi che i fattori genetici abbiano sul comportamento umano un effetto assai più determinante di quanto si pensasse in  precedenza,

Secondo Wilson (1975) i fattori genetici incoraggiano e allo stesso tempo limitano il nostro comportamento, La loro esistenza è risultato di migliaia che non addirittura milioni di anni di evoluzione,

l'altruismo ad esempio, ossia il sacrificio di sé a vantaggio degli altri, può dapprima sembrare in conflitto con la sopravvivenza mentre secondo i sociobiologi esso deriva da una predisposizione genetica, dato che proteggere i propri cari aumenta la probabilità di trasmettere ai propri geni alla generazione successiva,

Sempre secondo questo studio la natura umana ci porterebbe tra l'altro, a mangiare carne, a creare strutture di potere, a sviluppare ruoli sessuali e a proteggere il nostro territorio, E inibirebbe invece altri comportamenti come l'incesto, che finirebbero per degradare la dotazione genetica, Non esistono prove decisive sul collegamento tra specifici geni e comportamento sociale; inoltre in queste teorie si trascura la capacità umana di utilizzare i simboli e di usare il ragionamento attività che influiscono sul comportamento,

Secondo Freud gli impulsi biologici sono in conflitto con le istanze culturali, mentre secondo Malinovsky le istituzioni sarebbero sistemi elaborati per gratificare le pulsioni biologiche, La verità è probabilmente che la biologia definisce bisogni e i limiti ma a partire da essi gli esseri umani sono profondamente adattabili,

 

Teoria dello sviluppo della personalità Cooley e Mead

secondo Cooley la personalità emerge dall'interazione degli individui con il mondo durante la quale essi creano un io riflesso costituito da tre elementi:

 

  • Ciò che pensiamo gli altri vedano in noi
  • come pensiamo che gli altri reagiscano a ciò che vedono in noi
  • come a nostra volta reagiamo alla reazione che percepiamo negli altri,

 

Secondo Mead la personalità è un prodotto sociale emergente dei rapporti con gli altri che avviene in tre fasi distinte:

 

  • fase dell'imitazione: i bambini copiano il comportamento degli adulti senza capire cosa stanno facendo
  • fase del gioco libero: i bambini cominciano interpretare comportamenti come veri e

propri ruoli e ad assumerli

  • fase del gioco organizzato: il bambino deve imparare quel che ci si aspetta non da una sola persona ma da un intero gruppo

 

Freud

 

Le tre componenti della personalità:

 

L'es: è una sorgente di energia guidata dal principio del piacere; la sua attività consiste nello scaricare energia e nel ridurre la tensione e quindi produrre sensazioni di gratificazione

L'io: è la gente esecutivo della personalità incaricate di mediare tra questo è il mondo esterno, È guidato essenzialmente dal principe di realtà

il super io: rappresenta il principio morale ed esercita una funzione giudicatrice, Incarna l'idealizzazione del genitore ed esige un comportamento adeguato secondo gli standard stabiliti,

 

Fasi dello sviluppo psicosessuale: secondo Freud la personalità si forma in quattro fasi ciascuna delle quali associò tanto alla roccia del corpo:

 

  • fase orale: fino a 18 mesi, Tutte le attività del bambino si concentrano nell'ottenere soddisfazione attraverso la bocca
  • fase anale fino a tre anni, La zona erogena prevalente è l'anno
  • fase fallica: fino a sei anni, La zona erogena prevalente è quella genitale
  • dopo periodi di latenza si arriva alla fase genitale

 

Piaget

 

Lo sviluppo cognitivo avviene per stadi: ogni stadio è caratterizzato da una particolare forma di organizzazione cognitiva:

 

  • stadio senso-motorio: dalla nascita fino a due anni; i bambini non hanno una rappresentazione interna degli oggetti, non dispongono di immagini mentali né di parole
  • stadio pre-operatorio: dai due ai sette anni; il bambino diventa capace di usare simboli, immagini, parole che rappresentano altre cose
  • stadio operatorio concreto: dai sette ai 12 anni; i bambini riescono a ragionare in termini logici quando si trovano di fronte a problemi concreti
  • stadio operatorio formale: dai 12 anni in poi; i ragazzi riescono a risolvere anche i problemi formulati in modo astratto poiché lo sviluppo cognitivo consente di compiere operazioni logiche su premesse puramente ipotetiche,

 

kohlberg

 

Ha identificato sei fasi di sviluppo morale:

 

  • il comportamento guidato dalla prospettiva del castigo
  • il comportamento guidato dalla prospettiva del premio
  • il bambino è consapevole dell'opinione altrui agisce in modo da ottenere l'approvazione
  • il comportamento è regolato dalla consapevolezza morale
  • capacità di formulare giudizi autonomi
  • sviluppo di principi etici universalmente valide coerenti

 

La socializzazione continua Brim


(1966) è stato tra i primi a descrivere la socializzazione con un processo che continua per tutta la vita anche se la socializzazione adulta si differenzia da quella infantile per diversi aspetti:

 

  • La socializzazione infantile è incentrata sulle motivazioni, quella adulta è finalizzata a sviluppare capacità specifiche
  • quella infantile forma valori stabili, quella adulta riguarda comportamenti modificabili
  • ai bambini è consentita un'adesione acritica alle regole, agli adulti una valutazione critica delle regole
  • La socializzazione infantile pone l'accento sull'obbedienza e l'autorità, quella adulta consente di riconoscere il conflitto di ruolo

 

La socializzazione come adattamento alle crisi

 

Secondo alcuni sociologi anche in età adulta la socializzazione può essere considerata come una sequenza di crisi, previste o meno, alle quali si debbono trovare risposte attraverso degli adattamenti, Ne sono stati individuati un certo numero; per esempio la scelta di una carriera, lo stress a cui far fronte, l'equilibrio necessario tra esigenze familiari professionali, la crisi di mezza età,

 

Lo sviluppo umano come socializzazione  continua

 

Lo psicologo Erikson fu uno dei primi sostenitori dell'idea che lo sviluppo continui per  tutta la vita, La sua teoria identifica otto fasi, cinque nell'infanzia, tre nella vita adulta, in cui l'individuo affronta una crisi o una sfida particolare che nel momento in cui viene risolta segna il passaggio da una fase all'altra:

 

  • fiducia/sfiducia (prima infanzia) grazie alle cure che riceve il bambino impara sentirsi sufficientemente sicuro del fatto che i suoi bisogni verranno soddisfatti
  • autonomia/vergogna e dubbio (da uno a due anni) il bambino sviluppo una prima coscienza di sé e inizia ad apprendere le regole della convivenza
  • iniziativa/senso di colpa (da tre a cinque anni), Sviluppo del linguaggio, della locomozione, dell'interazione all'interno della famiglia, Il bambino acquisisce consapevolezza delle differenze sessuali
  • industriosità/inferiorità (primi anni di scuola) con l'ingresso a scuola al bambino vengono attribuite nuove responsabilità: se riesce bene è contento di impegnarsi, Si sperimenta ripetuti insuccessi sviluppa senso di inferiorità
  • identità/confusione di ruoli (adolescenza): l'adolescente inizia a dover prendere decisioni importanti, Se non riesce ad affrontare queste sfide può rimanere incerto circa la propria identità
  • intimità/isolamento(inizio dell'età adulta): il corteggiamento e il matrimonio e altre forme di intimità sono gli obiettivi principali in questa fase, Se il conflitto tra intimità isolamento non viene risolto, la persona può passare attraverso una serie di relazioni temporanee destinate a fallire
  • generatività/stagnazione (età adulta matura) in questa fase vengono affrontati temi delle responsabilità verso la società le generazioni future, Se queste sfide non sono affrontate positivamente può insorgere un senso di impoverimento personale mancanza di mete
  • integrità/disperazione (tarda età adulta)in questa fase una persona fa il bilancio della propria vita

 

La risocializzazione

 

Si riferisce al riapprendimento di valori, ruoli e comportamenti che si sostituiscono ad altri precedentemente appresi in modo incompleto o inadatti a nuove circostanze, Un esempio


è la psicoterapia

La socializzazione alla vecchiaia

 

Molti anziani non sono socializzati in modo efficace alla vecchiaia: il passaggio non è segnata da alcun rito; in questo modo le persone scivolano quasi inconsapevolmente nella vecchiaia, invece di considerare una nuova indistinta fase nella vita, In generale la vecchiaia comporta quasi esclusivamente delle perdite, Gli anziani sono considerati in negativo, da ciò che non sono più, Per finire l'accettazione della morte è circondata da un vero e proprio tabù, poiché è evidente che la nostra società trova molte difficoltà a elaborare e trasmettere modalità significative di preparazione alla morte

 

Gli agenti della socializzazione

 

sono istituzioni, gruppi di persone che contribuiscono alla socializzazione

 

La prima infanzia

 

Il bambino dipende da altri per nutrimento, vestiario e riparo ma anche per il bisogno di rapporti affettivi stabili, specialmente nei primi anni di vita

 

Privazione: le ricerche sulle carenze e la mancanza di assistenza da parte degli adulti hanno dimostrato in modo drammatico questo bisogno, Gli studi condotti su bambini vissuti in situazione di estremo isolamento o abbandono dimostrano gli effetti della privazione sullo sviluppo della capacità di relazione e di apprendimento

 

Istituzionalizzazione : questi casi di isolamento sociale mostrano l'impatto enorme che un contatto umano, anche minimo può avere nella prima infanzia, Una ricerca concluse che uno stretto contatto con la madre era determinante di un più rapido sviluppo e di una migliore salute dei bambini, Per gli esseri umani dunque il principale agente della socializzazione nei primi anni di vita è costituito dalla famiglia,

 

 

 

Infanzia e adolescenza

 

La scuola: il suo principale compito è quello di insegnare ai bambini nozioni, capacità, ma anche rispetto per i valori della società in cui vivono, Trasmettendo i valori e punendo i comportamenti ad essi non conformi, la scuola opera anche come agente di controllo sociale

 

I mezzi di comunicazione: nella nostra società i bambini imparano parecchio in materia di  ruoli e comportamento sociale della televisione, dai giornali e altri mass media, I contenuti simbolici diffusi dei media influenzano profondamente il processo di socializzazione incoraggiando determinati valori e comportamenti, La televisione è certamente un potente strumento d'informazione,  ma ai programmi di contenuto  culturale  o informativa  vengono  di norma largamente preferiti quelli che propongono intrattenimento , I mass-media poi possono essere anche veicoli di persuasione occulta, Per finire alcuni  studi  hanno  dimostrato l'esistenza di un nesso causale tra il guardare la tv e lo  sviluppo  di  comportamenti aggressivi, Per esempio la pubblicità può creare bisogni e aspettative la cui mancata soddisfazione genera frustrazione e    aggressività,

 

I  meccanismi  psicologici  della  socializzazione I rapporti  con  gli adulti

L'imitazione: sono i tentativi consapevoli di riprodurre il comportamento di un modello, Di


solito qualcuno con cui abbiamo stabilito un forte vincolo emotivo,E' poi probabile che i bambini riproducano il comportamento dell'adulto che li punisce

 

L'identificazione: si riferisce ai meccanismi inconsapevoli che inducono i bambini ad adottare il comportamento, gli atteggiamenti e i valori degli agenti della socializzazione,

 

Entrambi sono meccanismi che incoraggiano un certo tipo di comportamento, mentre vergogna e senso di colpa sono invece i meccanismi che inibiscono certi comportamenti

 

Condizioni sociali e personalità individuale

 

lo storico Lowenberg (1971) ha cercato di scoprire un legame tra le esperienze infantili dei sostenitori di Hitler è l'attrazione esercitata dal movimento nazista e ha scoperto che molte persone che appoggiavano questo movimento erano nate durante la prima guerra mondiale e cresciute in condizioni di estrema privazione economica ed affettiva.

Questo tipo di inferenza è definita fallacia ecologica: presuppone che la comprensione dell'ambiente implichi la comprensione della persona,

 

Socializzazione: processo unico o molteplice? Differenze di classe

In un'indagine condotta su famiglie americane e italiane nel 1969 Melvin Kohn scoprì che i genitori professionalmente impegnati in attività meno strutturate tendevano ad incoraggiare i figli ad iniziativa e autonomia mentre i genitori che svolgevano un lavoro soggetto rigorosa supervisione, come per esempio da dette una catena di montaggio, incoraggiavano i figli al conformismo: la conclusione fu che le differenze di classe sono determinanti rispetto ai fattori culturali; un'altra indagine del 1974 dimostrò che bambini cresciuti in famiglie prive di mezzi risultavano più motivati a raggiungere rapidamente l'indipendenza economica rispetto ai bambini cresciuti in famiglie benestanti,

 

 

Differenze etniche

 

Kohn nel 1969 osservò che il conformismo era valutato positivamente dalle madri cattoliche più che quelle protestanti e dai padri di colore più che da quelli bianchi,

Un'altra ricerca condotta ad Harlem nel 1975 dimostrò che bambini di colore si mostravano più indipendenti, avevano meno fiducia negli adulti dai quali dipendevano scarsamente, Il loro comportamento faceva sì che venissero tenute in gruppi separati a scuola rafforzando così ulteriormente una socializzazione basata sulla differenza etnica,

 

Differenze culturali

 

Nel 1946 una ricerca di Ruth Benedict dimostrò le molte differenze nei modi di allevare i bambini negli Stati Uniti e in Giappone,

Anche la socializzazione ai ruoli di genere è influenzato dalla cultura: essi variano enormemente in base a fattori quali per esempio la struttura economica delle società, i valori culturali,, per esempio nelle società nomadila divisione del lavoro tra maschi e femmine è molto rigida, mentre nelle società stanziali lo è molto meno,

Nelle culture in cui i gruppi familiari sono generalmente estesi i ruoli specifici di uomini e donne sono nettamente delineati; in una cultura come la nostra, in cui le famiglie di piccole dimensioni sono la norma, le differenze tra competenze maschili e femminili sono più sfumate,

 

Quando la socializzazione fallisce


malattia mentale, Osservando che la schizofrenia è più comune nelle classi inferiori Kohn sostiene che alcuni sintomi non siano altro che una esasperazione dei tratti caratteristici di una personalità conformista: poiché dai bambini delle classi inferiori ci si aspetta essenzialmente obbedienza, alcuni di loro possono sviluppare una visione eccessivamente semplicistica dell'autorità e di altri aspetti della realtà e quando si trovano di fronte una situazione di crisi per la cui soluzione non trovano regole prestabilite non sono in grado di sopportare lo stress,

a seconda che i genitori vengano percepiti come soggetti di controllo o di supporto, gli adolescenti tendono a ribellarsi o a entrare nell'establishment. Se è vero che una società non potrebbe continuare ad esistere senza trasmettere valori e norme ai suoi nuovi membri, è vero anche che a volte la socializzazione fallisce, Tuttavia questi “fallimenti” possono anche costituire la base di una trasformazione sociale da parte delle generazioni future,

 

cap 5: l'interazione sociale

 

ogni contesto sociale comprende le dimensioni micro sociale e macro sociale, In questo capitolo ci si occupa essenzialmente del livello micro e cioè dell'interazione tra individui e gruppi

 

Teorie  dell'interazione

 

L'interazione come scambio:Homans (1973)

 

La teoria dello scambio sostiene che il comportamento di una persona è influenzato dal modo in cui è stato compensato in passato, sulla base di quattro principi:

 

  • quanto più spesso un comportamento è stato ricompensato, tanto più è probabile che venga ripetuto
  • se un determinato ambiente è risultato collegato un comportamento ricompensato, tanto più è probabile che quell'ambiente  venga ricercato
  • quanto più è preziosa la ricompensa per un dato comportamento, tanto più è probabile che questo venga ripetuto
  • quanto più spesso esigenze o desideri vengono soddisfatti, tanto meno si dà valore a ogni ulteriore ricompensa,

 

Homans applica gli stessi principi ai rapporti di potere, alle contrattazioni, alle relazioni con l'autorità e così via, In sostanza vede l'interazione sociale come una rete di scambi che possono essere tutti interpretati in termini di rapporto costi-benefici, La sua teoria è basata sul comportamentismo di Skinner, ma le reazioni degli esseri umani a premi punizioni sono più complesse di quelle degli animali, Esistono ricerche che confermano quest'ultima ipotesi: una ricerca sugli scienziati vincitori del premio Nobel ha mostrato che dopo aver conseguito il premio essi diventano meno produttivi; la teoria dello scambio non è in grado di spiegare questo tipo di situazioni.

 

L'Interazionismo simbolico: Mead e Blumer

 

Mead pensava che tutte le azioni umane in quanto comportamenti sociali fossero basate sulla comunicazione, Secondo Mead noi non ci limitiamo a reagire alle azioni degli altri ma reagiamo anche alle loro intenzioni, Interpretiamo dunque le intenzioni altrui riferendoci alla nostra passata esperienza, definì allora due tipi di atti sociali: il gesto non significativo che è un riflesso automatico, e il gesto significativo; in quest'ultimo tra lo stimolo e la risposta c'è un intervallo durante il quale lo stimolo viene interpretato, L'interpretazione non riguarda solo l'azione, ma anche l'intenzione il che presuppone l'assumere il ruolo dell'altro, È un comportamento alquanto complesso ma siamo in grado di praticarlo poiché fin dall'infanzia abbiamo imparato a collegare i significati a oggetti, eventi e azioni,

 

 

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Quando attribuiamo un significato a qualche cosa, questo diventa un simbolo,

 

Blumer ha sviluppato questa teoria nell'interazionismo simbolico che si basa sull'assunto che l'interazione umana è un dialogo continuo nel corso del quale le persone accertano le intenzioni degli altri, le interpretano e reagiscono ad essere,

Come già detto tra stimolo e risposta si presenta un momento di processo interpretativo: prima di reagire operiamo un collegamento tra lo stimolo e un simbolo, Dal momento che i significati dei simboli sono appresi attraverso l'interazione sociale, essi sono comprensibili a tutti e rendono le reazioni prevedibili da parte di tutti.

In un certo senso si può dire che tutto è simbolo, Le parole sono i simboli più importanti, Il fatto che tutti imparino a interpretare i simboli nello stesso modo consente la comunicazione, La conoscenza condivisa del significato di questi simboli ci consente di interagire in base alla comprensione delle azioni delle interazioni altrui,

L'interazionismo simbolico posto l'accento unicamente sugli aspetti soggettivi dell'interazione, ma ha prodotto risultati che non sarebbe corretto generalizzare,

 

l'etnometodologia: Garfinkel

 

è l'insieme dei metodi utili a comprendere i comportamenti dei membri di un gruppo socio culturale nel loro contesto “naturale” cioè locale e concreto. È quindi lo studio delle regole di base che disciplinano le interazioni quotidiane tra le persone: la conoscenza di senso comune che suggerisce quando parlare, quando tacere, quando scherzare quando essere seri, eccetera,

Tutti noi diamo per scontate molte cose, soprattutto quando interagiamo con persone che conosciamo bene, In realtà una grossa parte dell'interazione dipende da presupposti impliciti da complesse reti di significati sottintesi, Un modo efficace per mostrare quanto dipendiamo dei significati sottesi alle nostre interazioni è provare per esempio a comportarsi a casa propria come degli estranei: quando si infrangono le regole di base dell'interazione sociale date per scontate, i risultati possono essere sconcertanti,

 

Il modello drammaturgico:Goffman

 

Questo autore sottolinea l'importanza di quella che chiama gestione delle impressioni sostenendo che gli individui si comportano in modo da trasmettere significati simbolici per loro favorevoli, secondo questa teoria le interazioni sociali vanno viste come una sorta di rappresentazioni teatrali in cui le persone sono attori che si adoperano, anche attraverso prati di scena, per creare determinate impressioni, Una persona importante che arriva  tardi ad un convegno pubblico, ad esempio, potrebbe voler comunicare, tra l'altro, che la sua importanza è tale da impedire l'inizio dei lavori in sua assenza,

Goffman considera inoltre le diverse tecniche che le persone usano per salvare la faccia quando hanno trasmesso un'impressione involontaria: egli interpreta l'imbarazzo come pubblica ammissione di un errore compiuto è come richiesta di un'altra possibilità di dare l'impressione “giusta”,

Alcuni individui però sono portatori di stigma : il colore della pelle, la deformità, l'omosessualità e la bruttezza sono alcuni dei tratti che possono essere stigmatizzati, Di fatto noi riteniamo che la persona con uno stigma non sia del tutto umana,

Queste persone cercano di approntare strategie di difesa: possono tentare di nascondere lo stigma, possono dividere il mondo in due gruppi,uno più ampio di cui non si fidano e uno piccolo di amici fidati, Possono fuggire oppure affrontare apertamente gli atteggiamenti negativi della società,

 

La creazione rituale del self

 

Goffman tenta di individuare i rituali che nella società contemporanea confermano la sacralità dell'individuo, di indagare la natura cerimoniale dell'identità, Secondo questa prospettiva di analisi il self è creato dal rituale virtualmente dal niente, E i rituali dell'interazione  non  delimitano  un'arena  in  cui identità  pre-esistenti giostrano  tra loro


cercando di definire se stesse e la situazione, ma sono piuttosto gli strumenti con cui queste identità sono costruite localmente, L'identità allora non è qualcosa di stabile e duraturo nel tempo, ma un effetto strutturale prodotto e riprodotto discontinuamente nei vari balletti rituali della vita quotidiana.

 

La teoria psicanalitica: Freud

 

Alla base di questa teoria è l'idea che il comportamento interpersonale sia fortemente influenzato dalle esperienze infantili, Le  persone  assumono  nelle  situazioni  della  vita  adulta atteggiamenti  appresi  nella prima  infanzia: la  propensione  a formare  gruppi sociali e a farne parte sarebbe da collegare a sentimenti di obbedienza e sottomissione ai capi, perché in essi si incarna quella figura potente e quasi divina che è il padre agli occhi del bambino, è un meccanismo di regressione cioè di ritorno  uno  stadio  di  sviluppo  precedente, I processi regressivi sono più probabili in situazioni nelle quali l'interazione è informale o no una strutturata, Una struttura poco definita  favorisce  infatti  sentimenti intensi e primordiali verso il leader del   gruppo,

 

I  ruoli  informali

 

Come già detto è importante l'intesa tra le persone che interagiscono al fine di facilitare gli scambi, rendere prevedibili i comportamenti e non dover sempre partire da zero, Quando l'intesa perdura nel tempo, si può parlare dello sviluppo di ruoli, Esistono ruoli formali (sacerdote, uomo d'affari ) e ruoli informali (il pagliaccio, il capro espiatorio, il gonzo), termini come “gentile” o “odioso” sembrano indicare tipi di personalità, ma possono invece essere ruoli prodotti dal modo in cui il loro punto di vista interagisce con quello degli altri, Quando classifichiamo le persone come tipi assegniamo loro dei ruoli, E quando le persone si conoscono bene, questi ruoli tendono a diventare stabili e diventa difficile liberarsene: se abbiamo stabilito che una persona è gentile, tendiamo a ignorare le occasioni in cui suo comportamento non risponde alle nostre aspettative,

 

I  gruppi

 

Uno dei meccanismi basilari attraverso cui il comportamento delle persone viene strutturato è la partecipazione ai gruppi,

 

Che cos'è un gruppo?

 

Merton : insieme di individui che interagiscono secondo determinati modelli, provano sentimenti di appartenenza al gruppo, vengono considerati parte del gruppo dagli altri membri,

  • La prima caratteristica è dunque l'interazione strutturata da modelli: modelli specifici di attività e interazione definiscono i confini precisi di ogni gruppo
  • la seconda caratteristica è il senso di appartenenza, spesso simbolicamente dichiarata da un segno esterno
  • terza caratteristica è l'identità di gruppo agli occhi degli estranei che è più forte di quanto si possa immaginare

 

Gruppi primari e secondari

 

Un gruppo primario(una coppia di innamorati, un gruppo di amici) è costituito da un piccolo numero di persone che interagiscono direttamente e intrattengono rapporti coinvolgenti in numerosi aspetti della loro personalità, L'espressione è stata coniata da Cooley nel 1909 e identifica alcune caratteristiche:

 

  • stretti legami personali
  • ruoli non specializzati

  • obiettivi indifferenziati

 

Un gruppo secondario (una grande azienda) è costituito  da  persone  che  hanno  scarsi vincoli emotivi tra loro e interagiscono per raggiungere obiettivi specifici; le persone sono    più importanti per la funzione svolta che non come  individui,  I  ruoli  sono  molto  specializzati e i membri non sviluppano  legami  emotivi;  i  rapporti  sono  basati  sull'efficienza per cui si specializza anche la comunicazione che avviene in modo indiretto       e mediato attraverso messaggi scritti o   telefonate

 

I  gruppi  primari  nella  società  contemporanea

 

È indubbio che i gruppi secondari siano dominanti nella società contemporanea, non per questo il gruppo primario ha perso importanza e anzi i sociologi ne hanno riscoperto l'influenza cruciale, soprattutto nella funzione di collegamento tra la persona e le dimensioni più formali e strutturate delle relazioni sociali,

 

I gruppi primari nell'industria: verso la metà del secolo scorso alcuni scienziati sociali  iniziarono a studiare un gruppo di lavoratori di un grande stabilimento per misurare la produttività dei lavoratori, I risultati sorpresero i ricercatori: qualsiasi variabile venisse modificata, il rendimento delle operaie cresceva,  Si scoprì allora che le operaie prescelte     per esperimento avevano finito per costituire un gruppo, In altri termini è probabile che il  fatto stesso di studiare un gruppo ne influenzi il comportamento (effetto    Hawthorne),

La conclusione fu che i “fattori umani” svolgevano un ruolo importante nel lavoro, Riconoscere a un lavoratore uno stato suo superiore in termini di stipendio, apprezzamento o carriera portava a un notevole incremento della produttività,

Un risultato analogo veniva ottenuto tramite un efficace sistema di gestione delle lamentele: essere considerati con comprensione e rispetto, vedere che la propria iniziativa portato qualche miglioramento aumentava il senso di fiducia dei lavoratori, la loro stima in se stessi e rafforzava l'identità di gruppo,

 

i gruppi primari nelle catastrofi: alcuni studi hanno dimostrato che la prima reazione di    molte persone e quelle di ricongiungersi con le proprie famiglie e, in alcuni casi, con i      propri amici, I doveri e  le abitudini  normali  vengono abbandonati, sicurezza da famiglie  delle amici viene posta al di sopra di tutto, La probabilità che le persone restino ai posti di lavoro è maggiore nel caso di lavori   pericolosi,

 

gruppi primari e controllo sociale: i gruppi primari hanno un'importanza vitale nel tessuto sociale, I politici spesso usano i gruppi di piccole  dimensioni  per  rafforzare  il  controllo sociale e mobilitare la popolazione, per cui si può dire che i gruppi primari  non  sono scomparsi alla nascita di gruppi secondari, ma hanno acquisito un ruolo di rilievo nel funzionamento  delle  grandi organizzazioni,

 

Perché si formano i gruppi?

 

Per gli esseri umani la vita di gruppo e dunque di importanza vitale, La socializzazione li rende idonei alla vita sociale e aiuta ad assicurare la continuità del gruppo oltre la durata dell'esistenza individuale, I gruppi però assolvono molte altre funzioni:

 

  • funzione strumentale: i gruppi strumentali sono necessari per svolgere compiti difficili o impossibili da eseguire per un individuo
  • funzione espressiva: l'obiettivo dei gruppi espressivi è quello di soddisfare il bisogno   di accettazione, stima e indipendenza dei propri membri, I gruppi  strumentali  svolgono spesso anche funzione   espressiva
  • funzione di supporto: le persone si riuniscono in gruppi anche per dare sollievo a sentimenti negativi, Secondo un famoso esperimento sembra che i gruppi aiutino a ridurre le sensazioni negative offrendo distrazione l'assicurazione, ma non per tutti i

sentimenti negativi, la struttura dei gruppi Dimensione dei gruppi

Una diade è un gruppo composto da soli due membri, ad esempio una coppia di innamorati di amici, Si tratta di un gruppo molto fragile che richiede un'interazione stretta, regolare e positiva, Nel contempo può fornire più gratificazione emotiva di qualsiasi altro gruppo,

L'aggiunta di una terza persona la trasforma in triade e non è mai un problema da poco: presto o tardi due dei tre membri stabiliranno tra loro rapporti più stretti escludendo il terzo, il terzo membro può svolgere uno di questi tre ruoli: mediatore neutrale, opportunista, tattico,

L'aumento delle dimensioni si ripercuote in vari modi sulla vita del gruppo, È stato empiricamente accertato che i gruppi più ampi sono maggiormente produttivi, Al loro interno sembra esservi meno consenso, ma anche meno tensione; hanno maggiori esigenze di organizzarsi: coloro che ne fanno parte si rendono conto che per raggiungere l'obiettivo del gruppo devono coordinare le proprie in tal senso ed esercitano quindi sui singoli una maggiore pressione il conformismo,

È provato che i gruppi con un numero pari di componenti sono diversi da quelli con un numero dispari, Secondo alcuni ricercatori il numero cinque è particolarmente significativo: i gruppi di questa dimensione si sottraggono di solito al rischio dello stallo, non sono soggetti alla fragilità e alle tensioni, offrono un certo supporto ai dissenzienti che non vengono isolati,

 

Comunicazione e potere nei gruppi

 

Via via che la dimensione di un gruppo aumenta, i suoi membri tendono a comunicare in misura minore tra loro e maggiore con il leader, In un gruppo con più di cinque elementi il leader tende a parlare il gruppo nel suo insieme, piuttosto dei singoli membri, La comunicazione diviene sempre più centrata sul leader, Nei più e, sia grandi che piccoli, le trame del potere s'intrecciano strettamente con quella della comunicazione,

Harold Leavitt (1951) ha constatato che alcuni modelli di comunicazione sono più efficaci di altri:

 

  • il cerchio
  • La catena
  • La ruota
  • La ipsilon,

La ruota, con un leader riconosciuto il centro, parve come il modo più efficiente di risolvere    il problema, seguito nell'ordine dalla ipsilon, dalla catena e dal  cerchio,  I  membri  del gruppo collocati al centro della rete di comunicazione erano molto più soddisfatti di quelli   che si trovavano ai margini, le cui posizioni limitavano l'indipendenza di azioni e quindi    erano prevedibilmente poco soddisfacenti, Ricerche successive hanno  indicato  che  il  modello di comunicazione più efficiente varia a seconda del    compito,

 

Le dinamiche di gruppo

 

La pressione al conformismo

 

Negli anni 40 Salomon Asch condusse una serie di esperimenti per studiare gli effetti del gruppo sui suoi membri, Precedenti ricerche avevano già dimostrato come l'individuo sia portato a cedere alle pressioni del gruppo, in questo caso un terzo dei soggetti arrivò a cambiare il proprio giudizio – che era corretto – per adeguarsi alla maggioranza, In seguito si notò che quando una persona poteva contare su un appoggio anche minimo il potere del


gruppo diminuiva notevolmente, Secondo questa ricerca basta una modesta maggioranza, di circa tre persone, per produrre una pressione al conformismo,

Se un gruppo subisce molte pressioni o critiche dall'esterno può essere spinto sferrare propri ranghi, Quando questo accade, il gruppo può sviluppare una visione del mondo che resiste alle idee e alle influenze esterne, Questa tendenza è stata definita “pensiero di gruppo” (groupthink),

 

Il rifiuto di gruppo

 

Nel corso degli esperimenti i soggetti non pervertiti venivano rifiutate dal gruppo, almeno finché il loro giudizio (corretto) contrastava con quello (sbagliate) del gruppo, Un tale rifiuto ha avuto effetti sull'autostima dei soggetti che è diminuita,

 

La distribuzione dei ruoli di leadership

 

Nel 1955 Bales e Slater , in una classica serie di esperimenti, studiarono i comportamenti di numerosi piccoli gruppi di studenti, tutti di sesso maschile, che si incontrarono diverse volte, Man mano che le riunioni procedevano emerse un modello sorprendente: comparvero due specialisti, Il primo era un leader strumentale che si dava da fare per proporre soluzioni e orientare il gruppo; il secondo era un leader espressivo c'è la persona valutata più positivamente dagli altri membri,

I ricercatori notarono che:

 

  • i due specialisti non coincidevano quasi mai
  • questi due membri tendevano interagire tra loro più che con il resto del gruppo
  • La loro interazione non era competitiva ma di appoggio reciproco

 

Altre ricerche hanno dimostrato che gli aspetti strumentale ed espressivo sono entrambi indispensabili al successo del gruppo: l'impegno strumentale è rivolto al raggiungimento di un obiettivo, l'impegno espressivo al benessere emotivo del gruppo,

 

 

cap.6:Le organizzazioni

 

le organizzazioni nella società

 

dal momento in cui nasciamo e entriamo in contatto con molte organizzazioni: ospedali, scuole, banche, polizia, eccetera,

È solo di recente che le organizzazioni, cioè gruppi sociali costituiti per raggiungere scopi specifici, sono arrivate a dominare la struttura della società, Ma nei paesi industrializzati la vita è complessa e sembra quindi richiedere una schiera sempre crescente di organizzazioni,le organizzazioni costituiscono uno dei principali tipi di gruppo secondario,

 

Gruppi  e  organizzazioni I  gruppi carismatici

Nella vita reale il confine tra gruppi primari e organizzazioni non è sempre netto, È il caso dei gruppi carismatici: i membri di questi gruppi hanno una sorta di venerazione per i loro leader cui dedicano gran parte delle proprie energie, Caratteristiche essenziali di questi gruppi sono instabilità e dipendenza dal leader: i membri dei gruppi carismatici non occupano posizioni specifiche nel gruppo; manca tutta una serie di posizioni al cui posto esistono soltanto i legami personali con il leader, poiché sono i rapporti con lui a definire i ruoli all'interno del gruppo, Dal momento che i legami personali possono essere estremamente instabili, la struttura del gruppo sarà probabilmente altrettanto instabile, Inoltre, nei gruppi carismatici manca quel corpo di regole e di precedenti su cui i leader di


organizzazioni più strutturate basano molte delle proprie direttive,

dati questi fattori di instabilità, gruppi carismatici tendono a durare solo finché il loro leader conserva il proprio carisma,

Inoltre i seguaci si rendono conto che la fede da solo non è sufficiente sostenere il gruppo, Via via che si sviluppano regole, procedure e tradizioni, comincia a emergere una gerarchia di funzionari, sacerdoti, ufficiali o burocrati, Max Weber ha descritto questo processo come istituzionalizzazione del carisma,

 

Le associazioni volontarie

 

Sono presenti in tutto il mondo, possono essere religiose, professionali o con interessi specifici, Le principali caratteristiche sono due:

 

  • sono costituite per promuovere un interesse comune dei membri
  • l'appartenenza ad esse non è obbligatoria non è acquisita per nascita
  • si trasformano spesso in organizzazioni complesse dotate di una burocrazia (boyscout, Croce Rossa)

 

Le istituzioni totali

 

Si formano per promuovere l'interesse della società, così come viene definito imperativamente dallo Stato, da organizzazioni religiose o da altri detentori di autorità,

I membri delle istituzioni totali vivono in isolamento dal resto della società e sono spesso sottoposte alla sorveglianza dei guardiani, la cui autorità si estende numerosi aspetti della vita, Un articolato complesso di regole allo scopo di mantenere l'ordine e le condizioni di dipendenza  dei sorvegliati,

L'espressione istituzione totale è stata coniata da Goffman (1961) che ha distinto queste organizzazioni in varie classi a seconda che siano destinate a:

 

  • persone ritenute incapaci di provvedere a se stesse (ospedali, case di riposo...)
  • persone ritenute pericolose per la società (prigioni, campi di concentramento)
  • persone investite di compiti specifici (caserme, navi, convitti...)
  • persone che si isolano dalla società (monasteri, conventi...)

 

Spesso la separazione dal mondo viene imposta con rituali elaborati e brutali, che hanno lo scopo di sottolineare la netta rottura con la vita precedente e la sottomissione dell'individuo all'istituzione, È interessante notare che spesso disagi e umiliazioni condivisi in queste condizioni di vita creano un forte legame tra i nuovi arruolarti: il loro linguaggio, i loro rituali e le loro esperienze costituiscono ben presto una cultura protetta con fierezza,

 

La burocrazia

 

organizzazioni come imprese, uffici pubblici, sindacati e Università appartengono alla categoria della burocrazia, Max Weber si interessava alla razionalizzazione nella società contemporanea ritenendo che negli ultimi secoli si sia verificato un radicale allontanamento dai comportamenti spontanei, personali e tradizionali: le attività sono diventate sempre più sistematiche, cioè coordinate da regole ricavate dall'analisi  razionale,

Ipotizzò anche un tipo ideale di burocrazia con le seguenti caratteristiche:

 

  • una divisione del lavoro chiaramente definita e stabile
  • una struttura gerarchica all'interno della quale ogni soggetto non superiore ed è a sua volta superiore di altri
  • procedure formali di apprendimento per arrivare occupare le varie posizioni
  • una carriera imperniata sull'impiego stipendiato a tempo pieno

  • regole scritte prestabilite che stabiliscono le procedure da seguire
  • fedeltà all'organizzazione e segreto d'ufficio

 

Nel complesso queste caratteristiche conferiscono prevedibilità al comportamento delle persone e ne permettono il coordinamento da parte di un'altra netta, caratteristiche che determinano efficienza e produttività,

 

Lo sviluppo storico

 

Storicamente le burocrazie tendono a fare la loro comparsa con la formazione di stati nazionali caratterizzati dalla pace interna e da una crescente richiesta di ordine sociale, La rivoluzione industriale portò un vasto sviluppo di strutture burocratiche,

Le burocrazie generano burocrazia, Una ragione di questo fenomeno è la tendenza suddividere ogni attività in un insieme di compiti più circoscritti, Via via che il lavoro si specializza cresce il livello di qualificazione per svolgerlo, il livello che si ottiene frequentando scuole università che sono a loro volta organizzate in modo burocratico,

Le imprese, inoltre, tendono a crescere e per garantire la libera competizione, il governo italiano agenzie di controllo che, naturalmente, diventano a loro volta burocrazie, L'espansione delle burocrazie è, sotto certi aspetti, un processo illimitato,

 

Le ragioni della burocrazia

 

Nell'uso comune nella parola burocrazia ha connotazioni negative, ma l'organizzazione burocratica anche i suoi lati positivi:

 

  • produttività: la burocrazia implica il passaggio dal lavoro generico alla specializzazione, Weber concludeva che la sua superiorità puramente tecnica su qualsiasi altra forma di organizzazione è la ragione principale della sua diffusione e la considera un tipo ideale di organizzazione in cui il lavoro può essere svolto sulla base di regole fisse, a prescindere dalle persone, Definendo con precisione i compiti che ogni individuo deve svolgere, la burocrazia riduce i margini di incertezza dell'agire umano, La maggior produttività, dunque, è una delle ragioni che hanno condotto al dominio della burocrazia
  • il potere: la teoria del conflitto suggerisce altri motivi: in tutti gruppi umani si assiste a una costante lotta per il potere, Se questa lotta non fosse controllata, potrebbe paralizzare il gruppo stesso, Certe caratteristiche della burocrazia operano proprio per controllare il conflitto, la chiave per il controllo di una burocrazia è secondo Crozier l'accesso alle informazioni: controllando ciò che viene divulgato, e quindi tenendo le altre nell'incertezza, e si proteggono il proprio potere, In una ricerca Perrow osservò che all'interno di grandi aziende il reparto che aveva più potere era quello che possedeva più informazioni: all'interno di un'organizzazione sapere è potere
  • funzioni delle regole: sono molto simili agli ordini, ma sono meno personali e dirette e consentono ai dirigenti di mettere in secondo piano la propria responsabilità personale:

 

  • comunicazione: le regole burocratiche indicano ciò che la direzione si aspetta dei dipendenti
  • controllo a distanza: permettono ai dirigenti di controllare comportamenti a tutti i livelli dell'organizzazione
  • legittimazione della punizione: forniscono criteri astratti in base ai quali vengono valutati bassi rendimenti e infrazioni
  • discrezionalità: sono uno strumento di negoziazione nelle mani dei dirigenti

 

I  lati  deboli  delle organizzazioni


Incertezza

 

Thompson (1967) ha dimostrato che sia gli obiettivi sia i mezzi delle organizzazioni possono non essere chiaramente definiti e ha elencato quattro possibili combinazioni di obiettivi e mezzi:

 

  • obiettivi certi e mezzi certi
  • obiettivi certi e mezzi incerti
  • obiettivi incerti e mezzi certi
  • obiettivi incerti e mezzi incerti

 

La maggior parte delle organizzazioni a obiettivi multipli e in qualche modo contrastanti; a volte poi gli obiettivi personali si confondono con quelle delle organizzazioni, Un altro fattore è costituito delle risorse - oggetti, materiali, simboli, persone – di cui un'organizzazione dispone e che influisce sulla sua efficienza, È evidente che un'organizzazione che tratta con individui avrà più difficoltà a fare previsioni sugli effetti delle sue iniziative di una che tratta con materiali: i dirigenti degli impiegati che hanno a che fare con persone hanno quindi bisogno di maggiore discrezionalità e di regolamenti più flessibili,

 

Vulnerabilità alle influenze ambientali

 

Le organizzazioni pubbliche sono influenzate dall'ambiente legislativo,

Anche le altre organizzazioni sono un elemento importante del contesto in cui opera un'organizzazione, Questa, inoltre, influenzata da fattori sia politici e culturali,

 

Complessità

 

Numerosi studi hanno mostrato che quanto più le organizzazioni diventano grandi, tanto più diventano complesse, È difficile, tuttavia, dire se la crescita dimensionale sia la causa dell'aumento di complessità, Alcuni studiosi in effetti, hanno sostenuto il contrario, Oltre alle dimensioni fattori che influenzano la complessità sono il grado di sostituzione del lavoro umano con la tecnologia, l'ambiente, la quota di professionisti all'interno del personale,

 

patologia

 

Una volta affermatasi la burocrazia vive di vita propria,  In  questa  tendenza  molti  osservatori hanno ravvisato i sintomi di una patologia delle organizzazioni, una sorta di sclerosi per cui i burocrati si fossilizzano nell'esecuzione di compiti specialistici e nell'osservanza acritica di regole e regolamenti, Il risultato può essere la mancanza di flessibilità e di innovazioni, la lentezza e infine la stagnazione, I membri di una burocrazia tendono a perdere di vista i suoi veri scopi, Secondo la famosa legge  di  Parkinson  il personale di un'organizzazione tende ad aumentare quasi automaticamente, perché ogni funzionario desidererà moltiplicare il proprio subordinati, Il risultato  è  una  burocrazia  sempre crescente, devota ai propri scopi immaginari,  con  un  vertice  sempre  più  ipertrofico, che genera sempre più lavoro inutile e diventa sempre meno produttiva,

Altre ricerche invece, non hanno confermato questa relazione,

le comunità di pratiche

 

tale espressione descrive l'atteggiamento informale e la rete di relazioni che si stabiliscono fra quanti condividono la stessa attività pratica o attività riconoscibilmente simili, In queste comunità esiste infatti una stretta relazione tra sapere, tecnologia della pratica e cultura di quella pratica, In tal modo l'appropriazione della pratica implica di ricollegarsi con la storia stessa della comunità, partecipando  alla sua vita culturale, Imparare a che fare con l'acquisizione di una nuova identità, Alcuni studiosi sostengono, ad esempio, che la comunanza della società rese possibili dalla condivisione di pratiche comuni costituiscono la base per sviluppare un'identità collettiva, e quindi per sentirsi parte di una vera e propria comunità, Questo è possibile perché ogni pratica fornisce alle persone senso di essere coinvolte e un repertorio di risorse comuni che includono linguaggio, routine, strumenti, sensibilità e una storia condivisa e permette di riconoscersi in un progetto comune e di sviluppare un modo condiviso di vedere il mondo che facilita le relazioni e il mutuo riconoscimento, Si può affermare che la pratica diventa la condizione per lo sviluppo di una nuova identità, Per molti versi le comunità di pratiche possono essere considerate percorsi preferenziali di circolazione della conoscenza,

in questo senso è stato osservato che le organizzazioni formali agiscono talvolta contro il loro stesso interesse, poiché in modo più o meno intenzionali pongono ostacoli allo spontaneo operare delle comunità, Alcuni autori sostengono che le organizzazioni formali e le imprese dovrebbero favorire tali processi e creare le necessarie condizioni perché vengono supportate partecipazione, sviluppo di forme di collaborazione e scambio,

Obbedienza cieca

 

Negli esperimenti di Milgram (1964) una figura investito di autorità in camice bianco, chiedeva da alcuni studenti di somministrare scosse elettriche sempre più dolorose a una vittima che non conoscevano, Il 65% dei soggetti continuava fino a raggiungere la tensione più elevata pur protestando: sembravano convinti che l'autorità del ricercatore rendesse responsabile lui e non loro,

Vi sono però molte prove del fatto che l'obbedienza cieca è un'eccezione più che una regola, Probabilmente un fattore chiave che induce all'obbedienza cieca e la spersonalizzazione dei rapporti umani, Scomponendo le attività in frammenti tanto piccoli che chiunque si sente lontano dagli effetti delle proprie azioni, la burocrazia crea un contesto neutro in cui sono possibili azioni più disumane,

Anche le divise e le uniformi contribuiscono alla spersonalizzazione: la persona da cui è indossata svolge un ruolo specifico, pertanto le azioni di quella persona vanno viste come parte di quel ruolo, Deponendo la divisa si depongono anche le responsabilità delle azioni richieste dal ruolo, Anche il mantenimento di una distanza psicologica per esempio tre soldati le loro vittime potenziali aiuta ad assicurare l'obbedienza,

 

conflitto

 

Conflitto irrazionale: deriva da problemi o da ostilità personali, Le persone con una “personalità autoritaria” fanno molta fatica ad accettare l'autorità di altri, Personalità del genere possono essere una continua sorgente di conflitto,

 

conflitto razionale: Katz ne ha individuati tre tipi:

 

  • conflitti tra soggetti che competono indirettamente: nascono da differenze di interessi, valori, norme e obiettivi, Un esempio all'interno di un'azienda può essere il conflitto che nasce tra i professionisti che lavorano nella ricerca (persone in genere con un livello di istruzione più elevato di quello dei dirigenti), dirigenti e i lavoratori di livello inferiore che adottano rapidamente l'opinione dei propri superiori, Questo conflitto è indiretto poiché i due gruppi non hanno come obiettivo la stessa ricompensa,
  • conflitti tra soggetti che competono direttamente: avviene tra persone che lavorano

nello stesso reparto o svolgono la stessa attività: competono per un numero limitato di opportunità di risorse e quindi non tutti possono vincere, Le strategie sono insinuazione, adulazione dei superiori dei colleghi, simulazione di competenze che non si possiedono,

  • Conflitto interno alla gerarchia: sorge tra soggetti collocati a livelli diversi della struttura di un'organizzazione e si riferisce di solito non tanto cosa dev'essere fatto, ma al modo in cui viene fatto,

 

Gestione del conflitto: è importante la valorizzazione dei rapporti umani, ma non basta; un'altra tecnica e la cooptazione che consiste nell'allargare il processo decisionale ad alcune delle parti insoddisfatte, Un altro strumento è la ristrutturazione organizzativa che può comportare abolizione creazione di nuovi reparti, ridefinizione dei rispettivi rapporti, spostamento delle persone coinvolte nel conflitto in reparti diversi,

 

Disuguaglianze tra i membri

 

un'organizzazione riflette la società che la circonda con le sue differenze di accesso al potere, al danaro e ad altre ricompense sociali, Il colore della pelle, il genere, l'appartenenza etnica e così via influiscono sulla posizione di ciascuno tanto all'interno quanto all'esterno dell'organizzazione, Ad esempio negli Stati Uniti donne, neri, ispanici altre minoranze tendono essere impiegati principalmente lavori poco qualificati, Anche in Europa le donne che raggiungono i massimi livelli dirigenziali sono tuttora poche

lo status di segretarie e impiegate deriva principalmente dalla posizione gerarchica del rispettivo capo-ufficio,

 

Il futuro delle organizzazioni

 

La previsione di Weber si è rivelata giusta: la burocrazia si è diffusa nel sistema sovietico, in Cina in altri paesi socialisti, e il socialismo si è rivelato un terreno fertile quanto il capitalismo per la riproduzione delle organizzazioni burocratiche, Quando nelle burocrazie si innescano meccanismi degenerativi, vengono create nuove burocrazie per controllarli, Nonostante alcune interessanti novità nella struttura delle organizzazioni, dovremo continuare a servirci di strutture burocratiche per gestire un mondo sempre più complesso,

 

 

 

Industrializzazione originaria

Fordismo

Post fordismo

Quarta ondata

produzione

 

ogni cosa da sè

ciò che si è capaci di fare al meglio e esternalizzare il resto

Essere capaci di fare ogni cosa in ogni luogo e in ogni momento

miglioramento

 

progressivi ingrandimenti

sviluppo di una rete collaborativa di fornitori, clienti e partners

Mix tra competizione e collaborazione

Gestione del processo produttivo

 

mediante regole e procedure amministrative

Meccanismi di mercato

Autogestione con creazione continua di conoscenza e attribuzione di responsabilità

Caratteristiche delle carriere

 

Lavoro per una sola impresa

Lavoro per molte imprese, specializzazione

Lavoro professionale per conto proprio

Progressione lavorativa

 

lungo la gerarchia aziendale

Spostamento tra nuovi progetti per acquisire nuova esperienza

Espansione della propria capacità professionale


Competenze

 

Tecniche, specifiche dell'impresa

Tecniche, commerciali, collaborative e di gestione

Affidamento esclusivo sulle proprie capacità di autogestione

Definizione della carriera

 

Da parte del datore di lavoro

Insieme al datore di lavoro

Definizione autonoma della propria carriera

 

Cap. 7: devianza e controllo sociale Che cos'è la devianza?

Relatività: è difficile valutare se un comportamento è di per sé deviante o meno: a seconda delle norme delle aspettative in base alle quali viene espresso il giudizio è possibile che un medesimo atto venga considerato allo stesso tempo deviante o meno, Se la devianza è relativa a standard ambigui, è dunque difficile stabilire quali comportamenti siano effettivamente devianti, A volte le definizioni legali della devianza rispecchiano i  sentimenti dell'opinione pubblica, mentre in alcuni casi sono in netto contrasto con essa, Le stesse aspettative che definiscono il comportamento deviante cambiano con il passare del tempo, Fumare sigarette è stato lungo comportamento socialmente desiderabile, mentre attualmente il fumo ha cominciato essere considerato un comportamento deviante,

 

Ambiguità: a volte le regole non sono del tutto chiare; può sorgere un problema di ambiguità quando cerchiamo di definire la devianza per alcuni comportamenti estremamente diffusi che sfuggono a una precisa codifica

 

Mancanza di consenso: in una società pluralistica come la nostra, spesso non c'è consenso a proposito dei comportamenti devianti: ciò che per una persona è deviante per un'altra può essere la norma, Tuttavia vi sono alcuni comportamenti che sono considerati devianti in quasi tutte le società,

 

definizione della devianza

 

I sociologi devono cercare di essere imparziali nei confronti dei fenomeni che studiano, Nel caso della devianza probabilmente più corretto considerarla  come  qualcosa  che  è  “naturale” quanto il comportamento non deviante, Il fatto stesso che la società impone     degli standard di comportamento implica che essi non possono essere sempre soddisfatti,    La devianza e tanto naturale quanto il suo opposto, la   conformità,

possiamo definire la divina sana come un comportamento che si discosta dalle norme di un gruppo e a causa del quale l'individuo che lo mette in atto può venire isolato o sottoposto trattamenti curativi, correttivi o punitivi,

Possiamo allora isolare tre componenti della devianza:

 

  • l'individuo che si comporta un certo modo
  • La norma che viene usata come pietra di paragone per stabilire se un comportamento sia deviante o meno
  • un gruppo che reagisce al comportamento in questione

 

Spiegazione della devianza Spiegazioni biologiche

All'inizio del ventesimo secolo il medico italiano Cesare Lombroso mise in rapporto al


comportamento criminale con certi tratti fisici della persona: il tipo criminale sarebbe e le residue di una fase evolutiva precedente,

Sheldon, medico psicologo americano, sosteneva che le persone in cui predomina un certo tipo di struttura corporea presentano più probabilmente determinati tratti di personalità,

In realtà può succedere che alcuni fattori biologici producano devianza solo indirettamente, combinandosi con altri fattori sociali o psicologici,

Le più recenti spiegazioni biologiche della devianza si sono dedicati allo studio delle anomalie nei cromosomi sessuali della persona deviante, Secondo una serie di studi condotti sui detenuti maschi di un carcere speciale scozzese, individui con un cromosoma Y in più tendevano a essere più alti della media e a presentare psicopatologie molto gravi,

 

Spiegazioni psicologiche

 

Nel 1916 Freud ha sviluppato la nozione del criminale perseguitato dal senso di colpa (conflitto di personalità), Attente ricerche hanno però dimostrato che non si può spiegare la devianza solo sulla base di fattori psicologici: la personalità e la motivazione possono svolgere un ruolo importante, ma è molto probabile che questi fattori si combinino con altri, soprattutto di natura sociale, In altre parole, è inutile cercare un singolo tratto psicologico in grado di spiegare da solo un certo tipo di devianza; è invece più probabile che questa risulti da una combinazione di fattori sociali fattori psicologici,

 

Spiegazioni sociologiche

 

Le spiegazioni precedenti mettono in evidenza le caratteristiche personali del deviante, Le spiegazioni sociologiche, invece, insistono su fattori culturali e sociali a causa dei quali gli individui vengono definiti devianti e trattati come tali

 

Teoria dell'anomia: (Durkheim 1897): le norme sociali svolgono un ruolo importante nella regolare la vita e il comportamento delle persone; grazie ad esse gli individui sanno che cosa aspettarsi dagli altri che cosa ci si aspetta da loro, Nel corso di momenti critici di profondi cambiamenti sociali, tuttavia, gli individui si sentono confusi e disorientati,

 

Teoria della disorganizzazione sociale: (scuola di Chicago 1942): l'espressione indica una situazione in cui rapporti sociali sono assenti, fragile o conflittuali, Ciò può derivare dalla mescolanza di gruppi religiosi, etnici o razziali diverse per valori di riferimento è atteggiamenti; può altresì risultare da un alto tasso di immigrazione ed emigrazione, fenomeni che comportano eterogeneità e indebolimento dei rapporti sociali,

 

Teoria del legame sociale: (Hirschi 1969): l'adesione ai valori convenzionali, l'impegno in vista di traguardi, il coinvolgimento in attività socialmente riconosciute, l'attaccamento ai genitori, la scuola e ai coetanei contribuiscono a contenere la naturale propensione degli esseri umani a violare le norme,

 

Teoria della tensione: (Merton 1938) L' anomia è l'esito di un contrasto tra miti culturali e i mezzi istituzionalizzati previsti per raggiungerle, essa deriva allora dall'esistenza di norme forti che entrano in contrasto con la struttura sociale,

 

Teorie culturali: (Sellin 1938): la devianza nasce dal conflitto di culture: il conflitto si genera perché il gruppo non ha interesse a conformarsi alle norme della maggioranza,

Miller (1958): esiste una subcultura autonoma delle classi inferiori, di cui le bande delinquenziali non sono che una manifestazione, Perseguendo questi valori a modo proprio, i membri di una banda tendono essere considerati degli altri, e specialmente dai membri della classe media, come devianti,

associazione differenziale: (Sutherland 1939): la criminalità viene appresa: se tra gli amici o i parenti di una persona coloro che praticano attività criminali sono la maggioranza, è probabile che quella persona finisca per diventare anch'essa un criminale, Determinanti saranno la frequenza, il numero e la durata degli incontri con i modelli devianti, Anche l'età


ricopre un ruolo importante: quanto più una persona giovane, tanto più che probabile che possa adottare nuovi modelli di comportamento, Cloward e Ohlin (1960) mettono in evidenza l'attrattiva esercitata dai comportamenti devianti che offrono ricompense tangibili, In alcuni ambienti giovani assumano come modelli di ruolo devianti di successo, adulti impegnati in attività criminali organizzate o professionali che hanno potere e prestigio, Opportunità come queste rappresentano una grande tentazione per chi ha un accesso limitato ai mezzi legittimi per raggiungere il successo,

 

Teoria dell'etichettamento: Esistono approcci che attribuiscono maggior rilievo a chi giudica deviante una persona e al modo in cui questa viene trattata una volta etichettata come deviante, Becker (1963) ritiene che la devianza scaturisca dalla capacità che certi gruppi sociali hanno di imporre regole da altri otto questo approccio spiega il comportamento deviante sulla base della capacità di gruppi più forti di apporre l'etichetta di devianti ai membri di gruppi più deboli, Il fatto che un dato atto sia deviante uno dipende in parte dalla natura dell'atto, e in parte dal modo in cui le altre persone interpretano,

La grande maggioranza delle persone viola qualche regola sociale: i comportamenti possono essere ignorati e in tal caso la persona che infrange la regola non si considererà un deviante, Lemert (1951) definisce questo tipo di comportamento devianza primaria,

Se questi atti vengono scoperti e resi pubblici ne consegue la devianza secondaria: la persona viene etichettata come deviante, viene trattata come tale e poco alla volta,  giunge anche  a considerarsi tale

secondo Becker in grado di obbligare gli altri ad accettare le proprie regole sono coloro che detengono una qualche forma di potere: gli psichiatri, ad esempio, o i cosiddetti imprenditori morali, cioè coloro che lanciano crociate: se queste hanno successo viene a crearsi una nuova serie di regole, e con ciò una nuova serie di devianti,

la teoria dell'etichettamento descrive il processo attraverso il quale le persone vengono definite di diamanti, Da questo punto di vista i devianti appaiono come individui passivi ma nella realtà la devianza implica maggiori elementi conflittuali,

 

Teoria del conflitto: è un approccio più esplicitamente politico, Turk (1969) sostiene che quando le autorità si trovano in conflitto con un determinato tipo di cittadini, diventano meno tolleranti ed esigono l'osservanza rigorosa delle leggi, È più probabile, inoltre, che la polizia applichi le leggi coerenti con la propria subcultura (per esempio contro l'omosessualità) piuttosto che le leggi ad essa estranee (per esempio quelle che tutelano i diritti civili) è anche più facile che la polizia intensifichi propri controlli nei confronti di chi è povero privo di potere, che può essere facilmente dominato e non è in grado di opporre resistenza, Quinney (1977) ha inviato questa tesi con una prospettiva marxista: le leggi della loro applicazione sono strumenti delle classi dominanti che le usano per sottomettere le classi subordinate; anche le legge apparentemente contraria agli interessi delle classi imprenditrici in realtà finiscono col favorirle, poiché in assenza di tali riforme che sarebbe stata una rivoluzione che avrebbe condotto un cambiamento ben più radicale dell'ordinamento economico, Questa criminologia radicale, dunque, sposta l'attenzione dalla violazione della legge ed alle sue ragioni alla natura del sistema legale stesso, quindi considera i devianti come ribelli contro la società capitalista che cerca di segregare un numero crescente di persone qualificandole come persona da controllare.

 

Tipi di devianza

 

Lo schema di Merton è probabilmente il più autorevole tra gli strumenti disponibili per classificare la devianza: essa si basa sulle diverse combinazioni di accettazione e rifiuto delle mete culturali, dei mezzi istituzionalizzati o di entrambi:

 

  • conformità: accettazione sia delle mete culturali che dei mezzi istituzionalizzati, È considerato l'unico modo di adattamento non deviante
  • innovazione:      accettazione     delle     mete    culturali,     ma    il    rifiuto    dei                       mezzi istituzionalizzati

  • ritualismo: rifiuto delle mete culturali, ma l'accettazione, a volte esagerate ossessiva, dei mezzi istituzionalizzati
  • rinuncia:  rifiuto sia delle mete culturali che dei mezzi istituzionalizzati
  • ribellione: rifiuto sia delle mete culturali che dei mezzi istituzionalizzati, ma anche loro sostituzione con nuove mete e nuovi mezzi

 

Lo schema è utile perché considera la conformità della devianza come due estremi di una medesima scala, inoltre chiarisce anche che la devianza non è il prodotto di un atteggiamento totalmente negativo, come spesso si crede,

 

 

mutamenti secolari del controllo sociale

 

Alcuni storici e sociologi hanno sostenuto che l'aumento della criminalità è stato prodotto della modernizzazione ed è iniziato con i processi di industrializzazione e di urbanizzazione, Varie  ricerche    hanno tuttavia mostrato che nelle società senza  Stato  delle  popolazioni  primitive,  le  morti  violente erano molto più frequenti, Vi sono molti documenti che fanno pensare che in Europa, nel  passato,  regnasse un clima di violenza, di crudeltà e di brutalità, La teoria di Norbert Elias è che con il passare      dei secoli gli individui abbandonarono la spontaneità e l'irruenza, imparando a dominare se stessi, controllare le proprie pulsioni e passioni e l'aggressività, Questo processo è da ricondurre al processo di formazione dello Stato, Il dominio della violenza nel medioevo era dovuto alla pluralità di piccoli poteri sovrani in lotta fra loro, La situazione iniziò a cambiare quando un potere territoriale più forte trionfò su quelli più deboli, I dati quantitativi che risultano dalle ricerche  condotte  dagli  storici  sembrano  confermare la validità della teoria di   Elias.

 

 

 

La devianza come  carriera

 

Si può considerare la devianza come una sorta di carriera con determinate fasi di sviluppo:

 

la formazione delle norme: le regole sono spesso il prodotto di una sorta di “crociata morale”

 

La natura delle norme: alcune norme vengono fatte rispettare dei gruppi di appartenenza, altre da apposite istituzioni dello Stato, Alcune norme sono specifiche, altre sono più generiche, Di solito la violazione di norme specifiche comporta sanzioni più definite le quelle connesse alle violazioni di norme generiche, A seconda delle norme un comportamento può essere obbligatorio, facoltativo o proibito. le norme che richiedono un dato comportamento sono molto più problematiche da far rispettare le quelle che lo proibiscono

 

L'estensione della devianza: La devianza è molto più estesa di quella che risulta dalle statistiche ufficiali

 

L'etichettamento: gran parte del comportamento deviante non viene trattato come tale, D'altro canto le persone possono essere arrestate e anche punite per azioni devianti che non hanno commesso, In una ricerca condotta sull'attività della polizia è stato osservato che, di fronte al medesimo tipo di comportamento illegale, gli agenti tendevano ad arrestare più spesso individui in cui il modo di vestire, di camminare o di agire li irritava, Di solito questo è il risultato di una elaborazione compiuta da un apparato burocratico: la persona viene etichettato come deviante, indipendentemente dal fatto che sia malata o criminale, In un altro esperimento alcuni studiosi si presentarono in diversi ospedali fingendo di essere schizofrenici per poi comportarsi in maniera perfettamente normale una volta ricoverati, In nessun caso il personale dell'ospedale riuscì a scoprire la finzione: vi riuscirono invece gli altri pazienti,

 

La stigmatizzazione: uno stigma è quella caratteristica di una persona di un gruppo che


viene considerato un difetto e suscita tentativi di punire, isolare o in altro modo degradare i suoi portatori, Una volta definito un deviante, un individuo può subire punizioni che vanno dalla semplice dimostrazione di freddezza fino all'internamento in una struttura reclusiva, altri tipi di stigma vengono applicati portatori di handicap poiché molti li trattano in modo diverso dalle persone “normali”, Una forma più insidiosa di questa tendenza consiste nel sopravvalutare o sottovalutare il comportamento della persona stigmatizzata, Le persone “normali” spesso invadono la privacy delle persone stigmatizzate, ad esempio fissandole o cercando di avviare con loro conversazioni importune,

quando una persona viene etichettate trattata come deviante la sua risposta dipende dalla misura in cui accetta l'identità assegnatale, il che dipende da molti fattori, tra cui la frequenza dell'etichettamento, la sua durata e intensità, nonché la resistenza che la persona è in grado di opporre a quel ruolo,

 

La dimensione collettiva della devianza: gran parte della devianza è collettiva: i singoli atti di devianza si integrano in un modello di comportamento adottato da numerose persone, Esso può svilupparsi fino a diventare una vera e propria subcultura deviante, Quando la devianza diventa collettiva, può cambiare l'atteggiamento della società nei suoi confronti: il comportamento che era stato considerato deviante può diventare semplicemente “diverso” via via che viene accettato,

 

 

reati ufficiali e reati reali

 

Il numero dei reati ufficiali, considerati tali dalla polizia della magistratura, rappresenta solo una parte di quelli reali, effettivamente compiuti, Perché è un reato divenga ufficiale non basta che  sia  stato  commesso, Esso deve anche essere osservato da qualcuno e reso noto un organo del sistema penale, Il ruolo che le forze di polizia svolgono per certi reati e decisivo; per altri invece, la polizia un volo soltanto passivo, di registrazione, I primi sono i cosiddetti reati senza vittima, i secondi  con  una  vittima  individuale una personalità giuridica, È raro che i testimoni si rechino a raccontare quello che hanno      visto o sentito, Il fenomeno delle mancate denunce dei reati subìti e comune a tutti paesi, anche se non     il nostro è più accentuato, La tendenza a denunciare un furto dipende dal senso civico  e  dall'atteggiamento nei confronti del sistema penale, Se una persona evita di farlo anche quando le è      stato sottratto il portafoglio pieno di banconote di documenti è in genere perché ha sfiducia, disprezzo o timore delle forze dell'ordine, Ma la decisione di denunciare un reato dipende soprattutto dall'analisi dei costi e dei benefici che ogni vittima compie istintivamente dentro di sé, Il fattore decisivo è l'entità materiale del danno subito, Ed è per questo che coloro che hanno un'assicurazione contro un furto si rivolgono alla polizia molto più degli  altri

 

 

 

Il controllo sociale

 

Si tratta di un complesso di valori, norme e sanzioni di una società, Parsons identifica tre metodi:

 

  • isolamento: allo scopo di tenere il deviante lontano dagli altri
  • allontanamento: limita i contatti del deviante
  • riabilitazione: processo attraverso il quale molti devianti vengono aiutati a riassumere il proprio ruolo nella società

 

Controllo informale

 

A volte il controllo sociale viene esercitato in modo informale, Crosbie ha elencato quattro tipi:

 

  • Le ricompense sociali: mirano a incoraggiare premiare la conformità
  • Le censure: mirano a scoraggiare far cessare comportamenti devianti
  • La persuasione: è un altro modo di riportare all'enorme devianti

  • La ridefinizione delle norme: è la forma di controllo più complessa; presuppone che quanto in precedenza era considerato deviante non lo sia più

 

Controllo formale

 

Il controllo sociale formale viene esercitato da organizzazioni la cui funzione è quella di far rispettare la conformità, La polizia, i tribunali, gli ospedali psichiatrici e così via sono tutte organizzazioni di questo tipo, Possiamo individuare tre fasi distinte e successive di “trattamento” della devianza,

 

La polizia: il primo passo nel processo di controllo formale consiste di solito in un incontro tra un agente di polizia la persona sospettata di aver violato la legge, Le pressioni cui gli agenti di polizia sono sottoposti le inducono inoltre sviluppare un senso della giustizia diverso da quello di altri operatori del sistema penale, A differenza di altre figure,1 agente di polizia tende a chiedere la massima libertà di iniziativa dello svolgimento del proprio lavoro, La procedura penale vera e propria inizia con l'arresto, È ormai ben documentata l'influenza che sulle decisioni della polizia hanno l'età, l'etnia, la classe sociale, il genere e il comportamento di un sospettato,

 

I tribunali: lo stadio successivo all'arresto  e  l'immissione  del  sistema  processuale,  Negli Stati Uniti tra il 90 il 98% delle cause penali viene risolta con mezzi diversi dal processo, Questo avviene soprattutto per mancanza di tempo, Nel patteggiamento l'accusato  si  dichiara colpevole accettano appena meno pesante di quella cui potrebbe andare incontro affrontando il giudizio, Tutte le parti in causa ne traggono qualche vantaggio: l'accusato risparmia tempo e denaro, gli avvocati vengono esonerati dal lavoro più difficile, i per il tribunale il patteggiamento meccanismo che permette di accelerare i tempi, evitando sovraccarico di lunghi e costosi   processi,

 

Il sistema penitenziario: normalmente la pena per aver commesso un crimine consiste in un periodo di detenzione in carcere, Garabedian (1963) ha classificato i detenuti nelle seguenti categorie:

 

  • gli inquadrati: partecipano ai programmi di recupero, hanno molti contatti con il personale carcerario
  • i politici: hanno contatti anche con gli altri detenuti
  • i tipi tosti: non partecipano a programmi e non hanno contatti con il personale
  • i fuorilegge: non partecipano programmi non hanno contatti con nessuno
  • gli indecisi: hanno atteggiamenti non costanti

 

Conclusioni: in tutti e tre i casi di esistere e interazione tra devianti e addetti al controllo sociale, La devianza è infatti sempre un rapporto doppio senso, in cui si deviante che gli agenti del controllo sociale interagiscono nel determinare l'esito del processo,

 

Il futuro della devianza

 

Finché ci sono regole, ci saranno alcuni individui che non le rispetteranno, È anche vero che col tempo si è assistito a un generale allentamento di molte regole, in particolare di quelle che governano il comportamento morale e privato, Altra lo stesso vengono promosse sempre nuove crociate, che portano a creare nuove regole e di conseguenza nuovi tipi di devianza, Un sottoprodotto delle nuove leggi e la crescita della burocrazia, Allo stesso tempo la burocrazia stessa diventato il bersaglio privilegiato di quanti combattono per la difesa delle libertà personale, Sono ormai numerose le associazioni che cercano di porse l'intuizione dei vari enti nella vita privata dei cittadini, Tale opposizione sfociata nella creazione di nuove regole che stabiliscono se, quando è come la burocrazia può interferire con la sfera personale, L'applicazione di queste regole, naturalmente, è stata affidata a una nuova burocrazia.


 

Cap.8: comunità e vita urbana Che cos'è una comunità?

Salvo alcune eccezioni, le comunità umane sono stanziali, vivono in abitazioni stabili, hanno una divisione del lavoro più sviluppata di quell'animale e di conseguenza anche modelli di interdipendenze comunicazione molto più complessi,

Alla distinzione tra comunità animali e comunità umane può contribuire la nozione di capitale sociale,

il capitale sociale si può considerare come l'insieme delle relazioni sociali di cui un  soggetto individuale un soggetto collettivo dispone in un determinato momento, Attraverso il capitale di relazioni si rendono disponibili risorse cognitive, come le informazioni, o normative, come la fiducia, che permettono agli attori di realizzare obiettivi che non sarebbero altrimenti raggiungibili, Un determinato contesto territoriale risulta più o meno ricco di capitale sociale a seconda che i soggetti individuali o collettivi che vi risiedono siano coinvolti in reti di relazioni più o meno diffuse,

Il capitale sociale ha le caratteristiche di un bene collettivo che appartiene all'insieme dei soggetti coinvolti nelle reti di relazioni,

All'interno di una società alla dotazione di capitale sociale può variare sensibilmente tra le diverse comunità locali,

L'Italia, infatti, è da tempo al centro dell'attenzione per quanto riguarda gli studi di comunità che dimostrarono che in alcuni paesi poverissimi, lungi dall'essere presente una vita associativa ed iniziative tendenti a cambiare la situazione, era presente una sorta di familismo amorale, una sindrome culturale per cui l'individuo è disposto a cooperare solo in vista di un proprio tornaconto,

La parola comunità ha dunque molte connotazioni: può indicare persone che vivono nello stesso ambiente condivide nella vita quotidiana, oppure può riferirsi al senso di appartenenza e di partecipazione all'impresa collettiva o ancora a gruppi che hanno uno Stato solo alcune caratteristiche comuni,

In questo caso utilizzeremo la definizione secondo cui una comunità è una popolazione che ha radici in uno stesso territorio, che conduce una vita quotidiana interdipendente e che svolge numerose attività rispondente ai bisogni economici e sociali comuni (Schnore 1973),

 

L'urbanizzazione

 

Tra gli eventi di maggiore portata nella storia delle comunità umane troviamo la comparsa e lo sviluppo delle città, che sorsero in aree particolarmente propizia l'agricoltura, Questo permise che alcune persone fossero esentate dalla produzione di cibo e potessero lavorare come artigiani o mercanti, inoltre quasi tutti primi centri urbani erano situati lungo il corso di fiumi il che agevolava commercio e contatti culturali con altri popoli, promuovendo anche lo scambio di idee e di tecnologie,

 

Le città europee

 

la vita urbana divenne assai intensa nell'impero romano; le città romane erano centri culturali e commerciali, dotati di edifici pubblici, mercati attivi, reti idriche e fognarie progredite, Dopo la caduta dell'impero romano cominciarono a declinare,

 

Le città giapponesi


Anche queste si svilupparono nel periodo posta medievale, sebbene incendi e terremoti le distruggessero ripetutamente


Le città coloniali

 

Nei secoli XVI e XVII vennero fondate molte grandi città del mondo: Città Del Capo, Lima, Bombay, Rio De Janeiro, New York, esse erano grandi porti destinati alla raccolta e allo smistamento di merci da e per l'Europa

 

Le città industriali

 

Nei paesi industrializzati la popolazione urbana cresceva perché le fabbriche richiedevano grandi masse di lavoratori, Con l'aumentare delle popolazioni, aumentò anche l'esigenza di servizi, la cui fornitura contribuì a sua volta la crescita urbana,

 

Le città postindustriali

 

Negli ultimi decenni in molti paesi occidentali si è verificato un processo di de- industrializzazione in concomitanza con lo sviluppo della cosiddetta new economy, che si avvale in misura crescente delle nuove tecnologie informatiche, sostituendo progressivamente la produzione/distribuzione di beni materiali con quella di beni immateriali in un contesto di crescente globalizzazione, in cui i flussi di persone, merci, servizi informazioni tendono ad abbattere le residue barriere nazionali, intrecciando una rete che abbraccia l'intero pianeta,

 

 

la crescita urbana in Italia

 

la prima fase va dall'unità alla seconda guerra mondiale: l'assetto urbano evolve con una certa lentezza e linearità, in corrispondenza con periodi di accelerata crescita industriale che si localizzano in ben delimitate aree del paese,

La seconda fase, che va dal secondo dopoguerra a oggi, vede l'emergere e il consolidarsi di sistemi insediativi nuovi di tipo metropolitano,

dal secondo dopoguerra in poi la popolazione urbana ha continuato a crescere: nel 2001 costituiva il 52% del totale,

Nell'ultima fase della crescita metropolitana, si assiste a un rallentamento della dinamica demografica, mentre cresce l'importanza economica, politica e culturale delle aree metropolitane

 

 

comunità tradizionali e comunità moderne

 

Differenze:

 

  • dimensione
  • grado di dipendenza reciproca
  • densità di popolazione

 

Prima dell'urbanizzazione il villaggio rurale era una piccola comunità, La mobilità sociale era minima: dal momento che i rapporti erano immediati e diretti, la comunità era una potente fonte di controllo sociale,

La popolazione molto numeroso di una grande città contemporanea rende impossibile una conoscenza generalizzata tra gli abitanti lo la separazione tra abitazione luogo di lavoro produce il pendolarismo: la mobilità sociale è molto maggiore l'anonimato rende il controllo sociale assai meno efficace che in precedenza,

All'interno di una metropoli vi sono tuttavia numerose comunità


 

Sviluppo della città e popolazioni urbane

 

gli abitanti di una città tradizionale lavoravano anche entro le sue mura: il grosso della popolazione cittadina rimaneva anche fisicamente circoscritto entro le mura,

Molti fattori legati allo sviluppo industriale provocarono un progressivo ampliamento delle aree peri- urbane e una crescente scissione territoriale tra popolazione notturna e popolazione diurna, cioè tra coloro che abitano in città e coloro che vi lavorano soltanto, È l'inizio della forma metropolitana,

Nel mondo anglosassone le periferie urbane sono abitate prevalentemente dalla classe media, mentre nella città continentale europea troviamo periferie abitate soprattutto delle classi operaie: si sviluppa il pendolarismo,

metropoli di prima generazione: le grandi città e i loro hinterlands continuano a crescere perché in esse è concentrata l'economia

metropoli di seconda generazione: si afferma un'importante rito collettivo delle società metropolitane: rito delle vacanze settimanali e stagionali, La popolazione delle grandi città le abbandona in massa, ma per la stessa ragione le grandi metropoli attraggono anche una massa crescente di persone per la ricreazione serale e domenicale: sono i consumatori metropolitani o city users,

metropoli di terza generazione: esistono città come Venezia o Rimini, che hanno una piccola e di crescente popolazione di abitanti, una non grande popolazione di lavoratori ma una grande popolazione temporanea di consumatori metropolitani, A questi si aggiungono coloro che si recano in città per affari o per scambi

distinguiamo quindi le quattro popolazioni in base ai comportamenti o alle attività: abitare, lavorare, consumare

 

 

l'ecologia   urbana I  processi urbani

negli anni 20 Park e Burgess della scuola di Chicago esaminarono i due processi di invasione e di successione: la fase dell'invasione prevede che un gruppo incomincia spostarsi in un quartiere già occupato da un altro gruppo, Dapprima gli “invasori” incontrano ostilità e resistenza, ma col tempo si registra un'inversione di tendenza,

In una seconda fase il gruppo originario comincia traslocare i nuovi quartieri, lasciando dei vecchi agli “invasori”: la successione è ormai un fatto compiuto,

 

Teorie ecologiche della crescita urbana

 

Teoria del nucleo centrale: la popolazione si concentra per gestire scambi commerciali, lavorare in una grande industria o costruire un apparato amministrativo cui affidare il governo dell'area circostante,

per esempio alcuni contadini possono trovare utile riunirsi in un nucleo centrale per scambiare propri prodotti favorendo la nascita di una comunità di mercato, oppure può avvenire che alcuni villaggi si specializzi in determinati prodotti scambino con altri villaggi: via via che il commercio locale si sviluppa, il centro d'approvvigionamento del prodotto di maggior valore diventa il capoluogo economico della regione,

 

Teoria delle zone concentriche: Burgess (1925): una città si sviluppa secondo una serie di anelli concentrici, ciascuno dei quali ha caratteristiche economiche e residenziali distinte:

 

  • centro direzionale: attività professionali, shopping e divertimento; lavoratori e consumatori vivono altrove
  • zone di transizione: mescolanza di funzioni abitative e attività commerciali; vi si trovano le case più povere
  • zona residenziale operaia: le abitazioni sono migliori rispetto a quelle della zona di transizione, le aree sono piuttosto stabili con molte famiglie,

  • Zona residenziale della classe media: abitazioni unifamiliari in cui risiedono impiegati e professionisti
  • zona dei pendolari: abitato soprattutto da dirigenti e professionisti delle classi superiori

 

Teoria dei settori: è un importante correttivo alla teoria piuttosto meccanica delle zone concentriche, che prevede uno sviluppo lungo le direttrici principali dei trasporti a partire da aree già edificate

 

Teoria dei nuclei multipli: la disposizione dei vari quartieri e i loro rapporti si configurano sulla base di criteri diversi: alcuni tipi di attività si caratterizzano per esigenze meglio soddisfatte in determinate aree, Altre attività possono essere avvantaggiata dalla contiguità, Il valore del terreno può essere notevolmente influenzato dal tipo di destinazione

 

La vita urbana

 

Teoria della differenziazione

 

Wirth (1938) definì l'urbanesimo sulla base di tre caratteristiche della popolazione, numerosità, densità ed eterogeneità, interessandosi al modo in cui questi tratti influenzano profondamente l'esperienza di chi vive in città e prestando particolare attenzione a due dimensioni:

 

  • gli aspetti psicologici della vita urbana: gli abitanti delle metropoli devono adattarsi a un costante bombardamento dei sensi: immagini, suoni, odori, comportamenti aggressivi, Per conservare il proprio equilibrio mentale il loro comportamento nei confronti degli altri diventa distaccato, brusco e impersonale, poiché il sovraccarico sensoriale crea angoscia e tensione nervosa, Ne risulta un aumento della sofferenza, ma anche una maggiore autonomia e libertà personali,
  • l'impatto sulla struttura sociale: i processi economici tendono segmentare la vita urbana in piccole unità specializzate, Nelle città anche l'uso dello spazio è specializzato: quartieri residenziali, parchi, centri commerciali e così via, Diventa allora importante che i diversi ambiti dell'attività urbane non entrino in contatto tra loro con un processo di differenziazione, Dalla differenziazione derivano diversi cambiamenti profondi: si indeboliscono i legami sociali, numerose istituzioni entrano in concorrenza fra loro per sottrarre l'individuo tempo ed energie un tempo riservato alla cura della propria famiglia, Queste pressioni incrociate finiscono per lasciare le persone più sole in un mondo impersonale,

 

 

I  non-luoghi

 

La modernità capitalistica contemporanea determina un'esperienza diversa dai luoghi che frequentiamo abitualmente: sale d'aspetto, supermercati, autostrade, Al loro interno le interazioni organiche sono sostituite da segni muti: le istruzioni sullo schermo degli sportelli automatici, dei pannelli luminosi lungo le autostrade,

I non-luoghi sono località desolata della modernità contemporanea: luoghi di solitudine, di silenzio, di anonimato,  di alienazione e di temporaneità, Luoghi sradicati  dal contesto  delle relazioni organiche di   una comunità che si perpetua nel  tempo,

Nonostante il problema della loro inautenticità sono autenticamente nuovi, fenomeni spaziali-culturali peculiari, caratteristiche uniche del panorama culturale contemporanea, componente essenziale di ogni esistenza sociale,

 


teoria della composizione

 

Secondo questa teoria dell'individuo vive soprattutto all'interno di piccoli gruppi, intorno ai quali si costruiscono altrettanti “mondi” sociali, Questi mondi isolano le persone dell'ambiente urbano e resistono alla frammentazione descritta da Wirth, Molto più importanti sono variabili come la classe sociale, la fase del ciclo di vita o l'appartenenza etnica,

 

Teoria della subcultura

 

le grandi città attraggono persone diverse e  producono  differenziazione,  ma  ospitano  anche un numero di individui con interessi comuni sufficiente costituire associazioni e altre organizzazioni capaci di creare  un'identità di gruppo, I teorici della subcultura  sostengono  che un ambiente urbano tende a produrre conflitto sociale che deriva dalla presenza di  diverse subculture attive e  vitali,

 

I problemi ambientali e finanziari delle città Problemi   ambientali:

  • congestione: l'espansione delle periferie ha creato nuove zone residenziali commerciali e reso le città dipendenti dall'automobile, Nei contesti più antichi,  come quelli europei, l'incapacità di sopportare un improvviso massiccio aumento del traffico è sfociato nel caos e nella paralisi della circolazione, Le città americane, in una prima fase, si sono adattate meglio, ma poi lo sviluppo della rete stradale ha richiamato ulteriore traffico
  • consumi energetici: l'espansione suburbana è avvenuta durante un periodo in cui il costo del petrolio era basso e pendolari potevano contare su combustibile abbondante e a buon mercato per le proprie auto, È prevedibile che il costo dell'energia nei grandi agglomerati urbani sia destinato a restare un grave  problema anche in futuro
  • inquinamento dell'aria: è provocato dalla concentrazione di automobili, abitazioni e industria nelle zone urbane
  • smaltimento dei rifiuti solidi: questo tipo di rifiuti sta rapidamente saturando le discariche disponibili
  • inquinamento acustico: nelle città ha raggiunto livelli allarmanti
  • problemi finanziari: le città hanno bisogno di maggiori risorse rispetto ad altre comunità: il contesto urbano storico costringe spendere di più per conservare le strutture, la manutenzione della rete stradale, fognarie, idrica; i servizi sociali, assistenziali, educativi, Tutto comporta una crescente capacità di spesa, non  sempre sostenute da risorse adeguate,

 

PARTE SECONDA: LE DISUGUAGLIANZE

 

cap.9: disuguaglianza, stratificazione e classi sociali

 

  • la disuguaglianza nella condizione in cui si trovano individui che, rispetto ad altri, non godono delle stesse possibilità di accesso a ricompense sociali come denaro, potere e prestigio
  • La stratificazione è il risultato della trasmissione delle disuguaglianze di  generazione in generazione, con la conseguente formazione di veri e propri strati sociali

  • La classe sociale è un gruppo il cui accesso ricchezza, potere prestigio è diverso da quello degli altri gruppi,

 

La disuguaglianza è universale?

 

La disuguaglianza esiste in tutte le società, anche nelle più primitive comunitarie,

Gli antropologi hanno scoperto tracce di disuguaglianza in tutte le società preletterate in nome di bellezza, piuttosto che coraggio o conoscenza della religione...

 

Variabilità della disuguaglianza

 

La disuguaglianza è maggiormente visibile nelle società più grandi e complesse, Lenski (1970) ritiene che il più elevato livello di disuguaglianza sociale si riscontri nella società agricole: l'eventuale surplus prodotto viene ripartito tra i membri del gruppo, spesso secondo le decisioni di un'unica persona che può privilegiare alcune rispetto ad altri, contribuendo così a una distribuzione diseguale della ricchezza, Se questo avviene con regolarità, i ruoli di leader politico, mercante e sacerdote diventano ruoli a tempo pieno e spesso chi li ricopre acquisisce il maggior potere e ricchezza,

il potere può dunque arrivare a concentrarsi nelle mani di individui che ricoprono ruoli specializzati e possono emergere individui o famiglia che si assicurano il controllo di vasti latifondi e della ricchezza prodotta dai contadini,

Nelle società industriali la disuguaglianza è per certi aspetti minore, perché diversi gruppi e associazioni competono tra loro per tacitare la propria influenza

 

Persistenza della disuguaglianza

 

La disuguaglianza resiste al cambiamento, anche perché tende a riprodursi in forme sempre nuove, Negli ultimi anni, ad esempio, è emerso il divario digitale, che consente nella disparità di accesso alle nuove tecnologie della comunicazione e in particolare a Internet , il divario digitale si manifesta sia tra paesi più o meno sviluppati che all'interno di una medesima società, a seconda del genere, del livello d'istruzione, dell'area di residenza...

La difficoltà di accesso alle tecnologie della comunicazione elettronica viene considerata grave quanto le stesse privazioni materiali,

 

la natura della disuguaglianza Le teorie funzionaliste Durkheim: due aspetti:

  • tutte le società considerano alcune finalità più importanti di altre, Tutte le funzioni sociali possono essere ordinate secondo una gerarchia a seconda del valore che viene loro attribuito
  • tutti gli esseri umani hanno capacità individuali diverse: l'istruzione ricevuta porta  in molti casi è da accentuare queste differenze, Affinché alla società prosperi e allora necessario che gli individui più dotati svolgono le funzioni più importanti e affinché ciò avvenga occorre offrire loro ricompensa adeguate

 

Esistono alcune funzioni sociali rilevanti per tutte le società:

 

  • religione: svolge una funzione chiave perché la società dipende da essa per la creazione di principi e valori comuni
  • governo: chi governa esercita il potere che costituisce in sé una ricompensa, oltre a consentire spesso anche l'acquisizione di ricchezze prestigio sociale
  • tecnologia: i tecnici con competenze specifiche in particolare ai campi ricoprono

posizioni che richiedono un processo di apprendimento lungo e faticoso, incentivato con ricompense sociali maggiori quelle riservate ad altre posizioni,

 

Le teorie del conflitto

 

secondo questa teoria la disuguaglianza dovuta al fatto che chi controlla le risorse sociali più importanti è generalmente in grado di conservare ai propri privilegi,

 

Marx: la sua teoria è all'origine delle tesi conflittualiste, secondo Marx, la storia umana può essere divisa in parti caratterizzate dai diversi modi di produzioni, In ogni società una classe dominante controllo dei mezzi di produzione e connessi, alla vita di una classe subordinata escluso dalla proprietà di questi mezzi, Nella società capitalista la borghesia domina sul proletariato,

Marx riconosce inoltre che le classi principali possono essere divise al proprio interno, per cui considerava il sottoproletariato al di fuori della società vera e propria,

Il rapporto tra classe dominante e classe subordinata è fondato sullo  sfruttamento:  il  sistema capitalista è così chiamato perché in esso  i  mezzi  di  produzione  assumono  la forma di capitale, I detentori del capitale acquistano dagli operai della forza lavoro che trasforma le materie in merci, Dalle merci capitalista ricava un profitto: per Marx questo profitto deriva dal plusvalore creato dal lavoro degli   operai,

Secondo Marx i lavoratori avrebbero finito per comprendere di essere sfruttati e ne sarebbe nato un conflitto che avrebbe portato alla nascita del socialismo,

Queste previsioni non si sono avverate: il proletariato si è diversificato moltissimo; inoltre il governo negli stessi capitalisti sono diventati più sensibili alle esigenze le richieste dei lavoratori, in seguito persone politiche e rivendicazioni sindacali

 

Michels: (1911) sostiene che quando un'organizzazione supera una certa dimensione, si sviluppa al suo interno un'oligarchia (legge ferrea dell'oligarchia) tale tendenza alla concentrazione del potere è determinata dalla struttura dell'organizzazione: è impossibile che in un gruppo numeroso tutti riescano discutere di agire in prima persona, perciò delegano questa responsabilità ad alcuni capi, che godono poi del potere che ne deriva,

 

Dahrendorf : (1957): il conflitto di classe non deriva dalle relazioni economiche, ma dalla distribuzione diseguale dell'autorità,

 

La teoria di Weber

 

Nel 1922 individuava tre dimensioni principali della disuguaglianza sociale:

 

  • – nella dimensione economica il fattore determinante è la posizione di mercato: gli individui possiedono capacità le credenziali professionali, spendibile sul mercato  del lavoro, che offrono l'accesso a redditi, condizioni occupazionali opportunità di carriera simili,

 

  • – una seconda componente è lo status, fondato su differenze sociali relative alla diversa distribuzione di onore, stima o prestigio, Su questo tipo di differenza si costituiscono i ceti, i cui membri hanno uno stile di vita caratteristico,

 

  • – la terza componente è il potere: la capacità di un individuo o di un gruppo di far valere la propria volontà anche di fronte alla posizione di altri, Partiti politici, sindacati e associazioni di categoria sono gli elementi portanti del sistema di potere in una società,

 

La teoria di Warner


questa teoria è basata sul metodo reputazionale, che determina l'appartenenza di una persona ha una particolare classe in base alla posizione assegnatale da altri membri della comunità, Warner nelle sue ricerche identificò assai diverse classi sociali, una superiore, una media e una inferiore, tutto ulteriormente suddivise internamente in due classi,

 

 

classi e occupazioni

 

Goldthorpe (1980): è una teoria delle classi sociali,

Per suddividere le occupazioni in classe si devono considerare:

    • situazione di lavoro: posizione che gli individui occupano nel processo lavorativo, Della distinzione fondamentale e tra lavoratori dipendenti e non
    • situazione di mercato: insieme delle ricompense, materiali e non, che gli individui ricevono per il loro lavoro: entità del reddito, buone possibilità di carriera, garanzia contro la disoccupazione, una buona pensione,

In questo modo si ottiene uno schema di classe neoweberiano che raggruppa le occupazioni in 12 classi sociali relative a tre grandi classi:

 

Borghesia: comprende sia lavoratori indipendenti che i dipendenti accomunati dal ricoprire una posizione direttiva, È formata da:

    • imprenditori
    • liberi professionisti
    • dirigenti

 

Classi medie: posizioni occupazionali in termini di: il lavoratore dipendente riceve ordini e ne impartisce, il lavoratore indipendente dirige pochi individui o solo se stesso, sono formate da:

    • classe media impiegatizia
    • piccola borghesia urbana
    • piccola borghesia agricola

 

Classe operaia: occupazione in attività largamente dirette da altri, prevalentemente ma non solo manuali, È formata da

    • operai qualificati
    • operai comuni,

 

osservazioni conclusive

 

Tutte      le   e   prendono     la   disuguaglianza     come   punto    di   partenza,   poi           divergono nell'accordare alla ricchezza, al potere o al prestigio e il ruolo più importante,

Un'altra divergenza è tra chi ritiene probabile una progressiva attenuazione delle differenze di classe e chi pensa che si accentueranno,

Giddens (2007) ritiene che nella società postindustriale vi siano tre classi principali:

 

  • gli specialisti di tecnologia dell'informazione e altre tecnologie avanzate
  • i wired workers, cioè coloro che usano il computer per gran parte della giornata senza essere specialisti
  • i Big Mac workers, lavoratori a bassa qualificazione del terziario

 

Queste classi si raggruppano intorno al 20% della popolazione, mentre la classe operaia industriale si attesta ormai intorno al 15%,

 

classi e mobilità sociale Classi e stili di vita


Da un punto di vista individuale l'appartenenza di classe influenza alcuni aspetti della vita:

 

Speranza di vita: prima della rivoluzione industriale non esisteva una correlazione tra appartenenza di classe e durata media della vita, All'inizio della rivoluzione industriale, cominciarono a manifestarsi spiccate differenze nei tassi d'immortalità, Oggi nella maggior parte dei paesi il divario sta diminuendo, tuttavia, per i membri delle classi inferiori un'alimentazione scadente, la mancanza di educazione sanitaria, la riluttanza a consultare un medico o l'impossibilità di pagarlo rendono le classi meno agiate più frequentemente vittime di malattie e invalidità

 

Vita familiare: l'appartenenza di classe sembra influire sul modo in cui nelle famiglie vengano ripartite le mansioni domestiche quotidiane, Un'altra differenza è nei livelli di comunicazione: sembrerebbe che le copie delle classi inferiori credono meno l'approfondimento e alla manifestazione dei sentimenti rispetto a quella della classi superiori, Secondo la maggior parte degli studiosi, gli appartenenti alle classi meno agiate tendono a organizzare la propria vita intorno alla famiglia più di quanto facciano le appartenenti alle classi superiori infine, anche gli atteggiamenti riguardo al matrimonio stesso sembrerebbero dimostrare che i maschi delle classi inferiori siano meno sensibili all'idea di fedeltà coniugale e più portati a preferire relazioni extraconiugali,

 

Tempo libero: gli appartenenti alle classi superiori assistono a manifestazioni artistiche più spesso : tendono a praticare attivamente gli sport, mentre le classi inferiori tendono preferire la partecipazione passiva,

le persone con redditi elevati hanno più possibilità di praticare sport costosi e di frequentare forme di spettacolo più dispendiose, l'istruzione universitaria sviluppa interessi culturali elevati. Differenze possono essere determinate anche dal tipo di amici: le amicizie sul lavoro si sviluppano generalmente lungo linee di classe e questi gruppi tendono a rimanere separati,

 

L'attribuzione dello status

 

Nock e Rossi (1978): in generale le caratteristiche ascritte (origine etnica, occupazione del padre...), hanno meno importanza di quelle acquisite, ma influenzano lo stesso i giudizi, Il lavoro il livello d'istruzione del marito hanno un'importanza doppia rispetto a quelli della moglie

 

La mobilità individuale

 

Rappresenta i cambiamenti nella posizione di un individuo all'interno del sistema di stratificazione, può avvenire in seguito a:

 

  • mobilità verticale o orizzontale: è verticale quando un individuo viene a trovarsi in una posizione sociale superiore o inferiore a quella originaria; è orizzontale quando il cambiamento di posizione non influisce sul suo status sociale
  • riorganizzazione della struttura sociale: in generale nelle società sviluppate  si assiste a un incremento delle persone occupate nei servizi e una corrispondente riduzione di quelle che svolgono lavori manuali nell'industria
  • introduzione di un nuovo sistema di stratificazione: sono trasformazioni che avvengono gradualmente in un arco di tempo piuttosto lungo (esempio: avvento della società industriale moderna)

 

la mobilità intragenerazionale rappresenta i movimenti nello spazio sociale con più di due individui nel corso della loro vita adulta, La mobilità intergenerazionale è quella dei movimenti nello spazio sociale lungo due generazioni contigue,

Fatta questa premessa, la nostra società risulta caratterizzata da un tasso complessivo  di


immobilità sociale pari a 61%, Del restante 39%, il 33% è caratterizzato da mobilità ascendente e 6% da mobilità discendente,

Diversi studi ed analisi hanno dimostrato che in Italia le opportunità di mobilità sono distribuite in modo diseguale e dipendono in misura significativa dalla classe di origine,

 

La mobilità collettiva

 

Nelle società che privilegiano lo status ascritto, la mobilità tende a essere collettiva: uno dei migliori esempi è il sistema delle caste in India: ogni aspetto della vita individuale era interamente predefinito dall'appartenenza di casta, Il sistema non permetteva mobilità individuale, ma interi gruppi riuscivano a modificare il proprio status sociale tanto che una casta si poteva dividere in due o più sottocaste

nelle società che privilegiano lo status acquisito, la mobilità tende a essere individuale: per esempio negli Stati Uniti, anche se esistono distinzioni di classe basate su status ascritti, nel suo complesso il sistema incoraggia la mobilità individuale ascendente,

in alcuni casi gli status ascritti – etnia, genere, età – sono alla base di una pesante discriminazione che blocca la mobilità individuale, Di conseguenza alcuni gruppi devono battersi per ottenere una mobilità collettiva: questa strategia è stata adottata da numerosi movimenti, come quelle per i diritti civili, quello femminista e quello dei pensionati,

 

Coscienza di classe e conflitto

 

secondo Marx, con il consolidarsi della coscienza di classe, i lavori minacciano il sistema capitalista e finiscono per sovvertirlo, Anche se la rivoluzione profetizzato da Marx non si è verificata, i sociologi hanno individuato alcuni indicatori di una coscienza di classe: i membri delle classi superiori tendono a scegliere candidati più conservatori mentre il appartenenti alle classi inferiori sono propensi ad appoggiare candidati progressisti, Il rapporto tra appartenenza di classe orientamento politico, tuttavia, non è sempre così diretto eliminare; tende inoltre indebolirsi nelle società contemporanea, caratterizzati da 1° crescente di pluralismo, che accresce il condizionamento esercitato sulla coscienza di classe da fattori ideologici, culturali, religiosi, etnici e di categoria,

 

La povertà

 

Si parla di povertà assoluta quando una persona non è in grado di provvedere ai propri bisogni di base, Molti governi stabiliscono poi una linea della povertà ufficiale che individua uno standard fisso di sussistenza

 

si parla di povertà relativa, invece, in relazione al benessere di altri, cioè uno standard variabile nel tempo: al crescere del tenore di vita medio anche la linea della povertà relativa deve essere spostata verso l'alto, È anche possibile stabilire la povertà relativa in relazione alla distribuzione dei redditi,

In Italia l'Istat calcola le linee della povertà assoluta e relativa in base alla spesa mensile familiare per consumi: la povertà assoluta viene calcolato in riferimento al valore monetario di un paniere di beni e servizi essenziali; la povertà relativa in riferimento al consumo medio pro capite,

Le condizioni di maggior disagio non si ritrovano nel meridione, tra gli anziani e tra le famiglie numerose,

A livello europeo i tassi di diffusione della povertà più bassi si riscontrano nei paesi scandinavi, i più alti nei paesi anglosassoni, L'Italia si trova in una posizione intermedia, Nel corso degli anni 80 e 90 La povertà è aumentata praticamente in tutti paesi considerati,

i poveri sono generalmente disoccupati o percettori di un reddito insufficiente a soddisfare bisogni di base, Storicamente il numero è soggetto a fluttuazione, Nel corso del tempo cambia anche la composizione di questo Stato sociale: oggi sono soprattutto stranieri e inabili al lavoro,

un gruppo a parte è costituito dai senzatetto il cui numero nei paesi occidentali e oggi


calcolate in centinaia di migliaia: le cause sono da imputare in parte al taglio dei programmi di assistenza sociale sanitaria, ma si registra anche un costante aumento di individui che, rimasti senza lavoro privi di altri sostegni, precipitano velocemente da una situazione di sicurezza o anche di benessere a una di povertà assoluta,

 

atteggiamenti nei confronti della povertà: i poveri non soffrono soltanto della mancanza di denaro, ma anche della stigmatizzazione che induce tradizionalmente a considerarli poveri per colpa loro, Un numero sempre maggiore di persone cominciano a rendersi conto che fattori strutturali di tipo economico, tipo licenziamento e cassa integrazione sono importanti cause di povertà, Ovviamente i ricchi tendono ad accontentarsi del ragionamento “è colpa loro”

 

L'aspirazione all'uguaglianza

 

La povertà è un problema sociale particolarmente difficile da affrontare che sembra resistere a tutti gli sforzi per combatterlo, L'uguaglianza, in particolare la parità di opportunità, è uno dei principi cardine su cui si reggono le società occidentali, ma anche se sarà possibile e necessario correggere alcuni tipi di disuguaglianza, la realizzazione dell'uguaglianza assoluta resterà un'utopia

 

 

cap.10:  la  disuguaglianza  etnica I  concetti  fondamentali

Un gruppo etnico è un segmento di una società più ampia, i cui membri sono considerati si considerano appartenenti a una cultura comune, e si impegnano in attività nelle quali tale cultura condivisa è il fattore principale, Allora:

 

  • il gruppo è considerato diverso a causa di luogo di origine, lingua, storia, religione, usanze
  • per questo gli appartenenti al gruppo si considerano diversi dal resto della società
  • essi prendono parte all'attività che traggono spunto proprio da comuni origini e caratteristiche

 

Un gruppo razziale può essere invece definito come un gruppo che si distingue per una combinazione di caratteri biologici ereditari, Gli studiosi però riconoscono che i gruppi razziali sono più un prodotto della percezione sociale che non un dato di fatto biologico, Fino a pochi decenni fa gli esseri umani venivano raggruppati in tre razze principali che si ritenevano basate su differenze biologiche, Questi sistemi di classificazione sono oggi considerati inattendibili e superati, Un'altra ragione di questa evidente impossibilità è data dal fatto che nel corso dei secoli i matrimoni misti hanno sbiadito le linee di demarcazione fisica tra le varie “razze”,

 

Tipi di relazioni etniche

 

Pur essendo il concetto di gruppo razziale un costrutto sociale, ciò non significa che questi gruppi non siano reali: il fatto di appartenere a uno specifico gruppo razziale o etnico influenza notevolmente le esperienze di una persona, per esempio nella distribuzione delle ricompense sociali come denaro, prestigio e potere, nella maggior parte delle società,1 o più gruppi etnici esercitano la supremazia sugli altri,

 

Le minoranze

 

una minoranza può essere definita come di persone che, a causa di caratteristiche fisiche o culturali, sono isolate dagli altri membri della società in cui vivono e vengono trattate in


modo diverso e disuguale e, pertanto, si considerano oggetto di discriminazione collettiva (Wirth, 1945)

spesso le pratiche discriminatorie sono profondamente radicate nelle leggi formali come succedeva molti anni fa negli Stati del sud degli Stati Uniti in cui i neri non avevano diritto al voto (come succede in Italia adesso), Esistevano poi anche norme informali di discriminazione,

I gruppi di minoranza sono spesso vittime di pregiudizi, cioè giudizi basati su stereotipi negativi: il pregiudizio è una forma di giudizio, mentre la  discriminazione  consiste  nel trattare attivamente in modo disuguale persone o gruppi, uno degli effetti più comuni della discriminazione è che i membri del gruppo si identificano gli uni con gli altri, sviluppando    forti sentimenti di fiducia all'interno del gruppo e di sospetto  nei  confronti  della  maggioranza

 

 

Come si superano i pregiudizi

 

pregiudizi e stereotipi sui quali esse si fondono hanno una natura autopropulsiva che le rende particolarmente resistenti difficili da combattere e che ci spinge a interrogarci sulle modalità utili a contrastare la nostra innata propensione a formulare pregiudizi e a dare il loro credito una volta che siano radicati,

Ipotesi del contatto: in determinate condizioni il contatto con i membri di un gruppo soggetto stereotipi può ridurre l'arteria tipizzazione è il pregiudizio, Tuttavia, la difficoltà con la quale gli stereotipi si neutralizzano, fa sì che spesso le situazioni da essi discordanti siano interpretate come eccezioni,

a volte sono proprio i membri dei gruppi vittime dei pregiudizi che, nel tentativo di sottrarsi allo stereotipo negativo, prendono le distanze dal gruppo, enfatizzando la propria “atipicità”, E ancora, il pregiudizio difficile da combattere perché spesso è subdolo e almeno in apparenza non contraddice gli ideali socialmente approvati di uguaglianza e solidarietà,

È vero anche che i contatti ripetuti frequenti tra i diversi gruppi spesso forniscono informazioni incoerenti con lo stereotipo troppo numerose per poter essere considerate vere eccezioni: lo stereotipo cessa di esistere,

 

In questo processo le politiche hanno un ruolo importante, non soltanto condizionando il percorso di adattamento degli immigrati, ma anche contribuendo a plasmare l'atteggiamento dell'opinione pubblica nei loro confronti, Ampliare la sfera dei diritti riconosciuti agli stranieri arricchisce le loro opportunità, ma produce anche conseguenze di tipo simbolico; per converso, prevedere per via legislativa un trattamento decisamente differenziato costituisce una sorta di “autorizzazione” a trattare gli stranieri con minore rispetto, Molti studiosi ritengono allora che rafforzare lo status giuridico degli stranieri sia una delle modalità più efficaci per combattere i pregiudizi negativi nei loro confronti,

Ma sono soprattutto lo di operatori dell'informazione che hanno un ruolo cruciale nella formazione dell'opinione pubblica, e che dovrebbero essere consapevole delle conseguenze cui può portare la stella tipizzazione, Un'altra conseguenza disfunzionale del pregiudizio etnico è quella di fornire una giustificazione alla discriminazione, In questo modo, anche nelle società più aperte e formalmente egualitarie, meccanismi di pre-categorizzazione su base etnica determinano un accesso differenziato al lavoro, all'alloggio, alle amicizie,

 

il razzismo

 

È la classificazione di altri gruppi come biologicamente inferiori e la loro discriminazione, oppressione violenta o sfruttamento, prevede spesso anche tracce di etnocentrismo da parte del gruppo dominante, il quale vede la propria cultura come pietra di paragone universale, e la conseguente classificazione degli altri gruppi come culturalmente inferiori, Robert   Blauner    (1972)     ha   avanzato    una    teoria    dell'oppressione     razzista              basato sull'analogia con il colonialismo internazionale che ha definito colonialismo interno e che ha cinque possibili componenti:

  • trasferimento forzato nel paese dominante

  • manipolazione culturale
  • asservimento politico
  • sfruttamento economico
  • giustificazione ideologica degli aspetti precedenti

si è colonialismo interno che quello internazionale implicano inevitabilmente una reazione conflittuale: le ex colonie europee hanno conquistato l'indipendenza, accompagnata ovunque da una esaltazione della cultura indigena

 

Altri tipi di relazioni etniche (Yinger  1976):

 

  • Assimilazione: completo assorbimento delle minoranze da parte del gruppo dominante: può essere forzato o pacifico (Brasile)
  • Pluralismo: accettazione delle minoranze da parte del gruppo dominante(Svizzera)
  • Tutela: è una sorta di pluralismo “formalizzato” che assicura la salvaguardia giuridica delle minoranze (Stati Uniti)
  • trasferimento: rimozione di una minoranza dalla società (Europa, medioevo; Stati Uniti)
  • asservimento: riduzione di una minoranza in stato di completa subordinazione da parte del gruppo dominante (Sudafrica)
  • genocidio:  soppressione  sistematica  di  una  minoranza  da  parte  del     gruppo

dominante (sterminio nazista)

 

Banton (1977)identifica una serie di sequenze tipiche nei rapporti tra gruppi etnici:

 

  • contatto iniziale
  • paternalismo e dominazione
  • fase post coloniale di integrazione Oppure:
  • contatto iniziale
  • assimilazione
  • completa integrazione

 

Le cause delle disuguaglianze etniche Caratteri individuali

(Adorno 1950) personalità autoritaria: individuo fondamentalmente remissivo ma propenso al pregiudizio e all'ostilità

secondo alcuni ricercatori le persone che nutrono forti pregiudizi sono di solito caratterizzato da un basso livello d'istruzione, ruoli professionali poco qualificati e condizioni economiche relativamente poco sicure, È questo genere di persone che a far parte di gruppi estremisti come il Ku Klux Klan (o come la Lega)

 

Relazioni sociali

 

Alcuni studiosi sostengono che la mancanza di relazioni sociali e alla distanza psicologica alimentando i pregiudizi, Secondo altri la disuguaglianza etnica tanto profondamente radicato nella società americana che la sua eliminazione sarà possibile soltanto attraverso trasformazioni profonde dei comportamenti istituzionali, Una volta istituzionalizzata,  infatti, il razzismo vive di vita propria: le istituzioni riproducono dei modelli, anche se le persone che operano al loro interno non ne sono del tutto consapevoli, Secondo questa analisi per liberarsi del razzismo è necessario modificare radicalmente gli attuali modelli di relazione sociale, Solo un trattamento preferenziale nell'istruzione nel lavoro sarebbe in grado di portare l'uguaglianza etnica,

 

Contesti economici

 

Alcuni sociologi indicano nella distribuzione differenziale delle occupazioni, che in genere discrimina minoranze e immigrati,1 causa rilevante della disuguaglianza etnica, Bisogna inoltre considerare la competizione tra gruppi di lavoratori in periodi di scarsa offerta di lavoro, Gli studiosi di orientamento marxista mettono in evidenza le forme di sfruttamento economico fondate sulla diversità etnica in qualsiasi sistema economico alla classe dominante deve avere a disposizione forza lavoro a buon mercato, e al tempo stesso, mezzi capaci di impedire ai lavoratori di coalizzarsi, Dal punto di vista della classe dominante, pertanto, mantenere gruppi etnici in competizione tra loro può servire a questo scopo,

 

Il lavoro delle minoranze immigrate in Europa e in Italia

 

In misura largamente prevalente i lavori che toccano agli immigrati possono essere definiti come i lavori delle cinque P:

  • pesanti
  • pericolosi
  • precari

  • poco pagati
  • penalizzati socialmente

Lavori ancora necessari nelle economie sviluppate, ma che non trovano più un'adeguata rispondenza nell'offerta dei lavoratori nativi, Non sorprende pertanto che tutti i paesi sviluppati possono oggi ricadere sotto l'etichetta di “importatori riluttanti di manodopera”, Nell'Europa mediterranea e continentale si è verificato un processo di inserimento economico degli immigrati molto più opaco e deregolato che in passato: il paradosso è stato quello del contrasto tra la negazione ufficiale del bisogno di manodopera aggiuntiva e un utilizzo e endemico diffuso di questo lavoro in varie nicchie dell'economia informale, e negli ambiti più sgradevoli e instabile dell'economia ufficiale, La legalizzazione posteriori attraverso provvedimenti di sua vittoria, o il rilancio dell'immigrazione stagionale, manifestano la tensione tra resistenze politiche e necessità economiche

 

Fonte: http://www.riassuntisdf.altervista.org/wp-content/uploads/2012/09/Smelser-Manuale-di-Sociologia.pdf

Sito web da visitare: http://www.riassuntisdf.altervista.org

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