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INDICAZIONI PER UNA TERMINOLOGIA FENOLOGICA ORNITOLOGICA E RELATIVI SIMBOLI
di Cesare Martignoni
Terminologia
NIDIFICANTE/NIDIFICANTI : specie, popolazione o individui che portano a termine nella zona il normale ciclo riproduttivo.
La nidificazione delle specie viene classificata in tre distinte categorie, come definito nelle convenzioni del Progetto Atlante Italiano delle specie nidificanti (Meschini e Frugis 1993).
Su questa base la nidificazione viene considerata:
EVENTUALE: per una specie osservata durante il proprio periodo riproduttivo nell'ambiente adatto, senza alcun’altra indicazione di nidificazione;
PROBABILE: per una specie osservata in canto, oppure in difesa del territorio, oppure in parata nuziale, durante il suo periodo riproduttivo;
CERTA: per una specie di cui si siano osservati il nido con uova e/o piccoli, il nido vuoto, i giovani non volanti, il trasporto di imbeccate o di sacche fecali oppure di materiale per il nido.
Il termine corrispondente alla sopraindicata classificazione segue sempre i termini NIDIFICANTE/NIDIFICANTI.
SEDENTARIA/SEDENTARI: specie, popolazione o individui presenti nella zona tutto l'anno; in essa normalmente, ma non necessariamente, portano a termine il ciclo riproduttivo; possono anche avvenire degli spostamenti stagionali di modesta portata, generalmente compresi entro i 50 chilometri.
I termini sedentaria/sedentari non si applicano a specie, popolazioni o individui reintrodotti o introdotti nella zona, anche se normalmente vi rimangono tutto l'anno.
I termini sedentaria/sedentari vengono sempre associati, quando necessario, ai termini nidificante/nidificanti con la relativa categoria di nidificazione; la sedentarietà, da sola, non basta infatti ad indicare la nidificazione.
MIGRATRICE/MIGRATORI: specie, popolazione o individui che transitano periodicamente sulla zona, per portarsi dalle aree di riproduzione a quelle di svernamento più meridionali e viceversa; normalmente tali passaggi avvengono in autunno e in primavera e comportano soste temporanee nella zona; la sosta può protrarsi per l'intera estate o parte di essa e in tal caso essi diventano "estivi" oppure" estivanti"; la sosta può protrarsi per l'intero inverno o parte di esso e in tal caso essi diventano "svernanti".
Il termine "migratrice" viene usato contemporaneamente a "estiva" o "estivante" solo quando i contingenti migratori di una specie sono significativi rispetto a quelli estivi o estivanti.
Il termine "migratrice" viene usato contemporaneamente a "svernante" solo quando i contingenti migratori di una specie sono significativi rispetto a quelli svernanti.
ERRATICA/ERRATICI: specie, popolazione o individui che, pur essendo fondamentalmente sedentari, possono compiere limitati movimenti verso altre zone, distanti tuttavia anche più di 50 chilometri.
Ciò avviene soprattutto in concomitanza con eventi climatici locali sfavorevoli e, molto frequentemente, in senso altitudinale; talora si tratta di erratismi finalizzati all'utilizzo trofico della zona.
Questi movimenti possono portare ad allontanamenti dalla zona considerata o arrivi in essa.
SVERNANTE/SVERNANTI: specie, popolazione o individui che, provenendo da aree di nidificazione poste più a nord, si soffermano nella zona per trascorrervi l'inverno o parte di esso (generalmente vengono considerati i mesi di dicembre e gennaio); in primavera ripartono per le zone di riproduzione.
Il termine "svernante" viene utilizzato contemporaneamente a "sedentaria" solo quando sul totale di individui presenti in inverno una percentuale significativa, comunque rilevabile, non sia sedentaria.
Il termine "svernante" implica sempre che la specie sia anche migratrice, in quanto gli individui che si fermano d'inverno nella zona fanno sempre parte di un insieme più esteso di migratori.
Il termine "migratrice" viene usato contemporaneamente a "svernante" solo quando i contingenti migratori di una specie sono significativi rispetto a quelli svernanti.
(poiché negli atlanti degli uccelli svernanti è praticamente impossibile distinguere un uccello veramente svernante da uno sedentario della stessa specie, il termine viene spesso utilizzato nella accezione più ampia di specie, popolazione o individui che trascorrono i mesi invernali nella zona, includendo quindi nella categoria svernanti anche gli uccelli sedentari).
ESTIVA/ESTIVI: specie, popolazione o individui migratori che arrivano in primavera nella zona, portano a termine in essa il normale ciclo riproduttivo e ripartono in autunno per i quartieri di svernamento più meridionali; è evidente che "estivo" equivale a "nidificante non sedentario".
Al termine "estiva/i", che già di per sé implica la riproduzione della specie, viene fatto seguire il termine "nidificante" per poter aggiungere il grado di certezza di tale evento (eventuale, probabile, certo).
Il termine "estiva" implica sempre che la specie sia anche migratrice, in quanto gli individui di tale specie che si fermano a nidificare nella zona fanno sempre parte di un insieme più esteso di migratori.
Il termine "migratrice" viene usato contemporaneamente a "estiva" solo quando i contingenti migratori di una specie sono significativi rispetto a quelli estivi o estivanti.
Il termine "estiva" viene utilizzato contemporaneamente a "sedentaria" solo quando sul totale di individui nidificanti una percentuale significativa, comunque rilevabile, non sia sedentaria.
ESTIVANTE/ESTIVANTI: specie, popolazione o individui migratori che trascorrono nella zona l'intera estate o parte di essa senza portare a termine il ciclo riproduttivo.
Il termine "estivante" implica sempre che la specie sia anche migratrice, in quanto gli individui di tale specie che si fermano trascorrere l'estate nella zona fanno sempre parte di un insieme più esteso di migratori.
Il termine "estivante" implica sempre che la specie sia anche migratrice, in quanto gli individui di tale specie che si fermano in estate nella zona fanno sempre parte di un insieme più esteso di migratori.
Il termine "migratrice" viene usato contemporaneamente a "estivante" solo quando i contingenti migratori di una specie sono significativi rispetto a quelli estivanti.
Il termine "estivante" viene utilizzato contemporaneamente a "sedentaria" solo quando sul totale di individui presenti in estate e non nidificanti una percentuale significativa, comunque rilevabile, non sia sedentaria.
ACCIDENTALE: specie che é stata osservata nella zona non più di 5 volte; quando possibile, vengono riportati i luoghi e le date o i periodi delle singole osservazioni.
REINTRODOTTA: specie autoctona immessa artificialmente nella zona, dove era naturalmente presente in passato.
INTRODOTTA: specie non autoctona immessa artificialmente nella zona, dove non era mai stata presente in passato se non a seguito di eventuali precedenti introduzioni.
Una specie reintrodotta o introdotta viene considerata:
NATURALIZZATA: se la specie sopravvive nella zona da tempo senza difficoltà.
NON NATURALIZZATA: se la specie sopravvive con difficoltà nella zona.
RIPOPOLATA: specie sedentaria nella zona soggetta ad immissioni artificiali più o meno regolari di individui provenienti dall'esterno.
Il termine REGOLARE serve a specificare la costante ripetizione nel tempo di un certo avvenimento (nidificazione, migrazione, svernamento, ecc.); il termine IRREGOLARE serve a specificarne la discontinuità.
Quando non compare l'aggettivo "irregolare" si intende comunque che il fenomeno è regolare.
Possono essere utilizzati più termini indicanti diverse categorie fenologiche per una stessa specie qualora nella zona considerata essa presenti individui ascrivibili a più categorie.
La sequenza dei simboli fenologici utilizzati per ciascuna specie segue generalmente un ordine che parte dal più caratterizzante nel territorio considerato.
Simboli utilizzati per una specie
B = NIDIFICANTE; viene sempre seguito dal simbolo relativo al grado di certezza (certa, probabile, eventuale).
Ce = certa.
Pr = probabile.
Ev = eventuale.
S = SEDENTARIA.
M = MIGRATRICE.
W = SVERNANTE.
(W) = PRESENTE IN INVERNO MA NON SVERNANTE.
E = ESTIVA.
(E) = ESTIVANTE.
A = ACCIDENTALE; viene solitamente seguito da un trattino e un numero indicante la quantità di osservazioni separate nel tempo e/o nel luogo; segue quindi una parentesi graffa contenente una sequenza indicante, nell'ordine e separati da un punto e virgola: data o periodo dell'osservazione, luogo dell'osservazione, numero di individui o di coppie. Se le osservazioni separate nel tempo e/o nel luogo sono più di una, dentro la parentesi sono indicate più sequenze separate da una barra obliqua.
Esempio:
specie X = A-2 {13-12-95; Ostiglia, MN; 2c / 15-3-96; Goito, MN; 4}
Significato: la specie X è stata osservata due volte nel periodo e nella zona considerati; la prima volta il 13-12-95 a Ostiglia, in provincia di Mantova, con due coppie; la seconda volta il 15-3-96 a Goito, in provincia di Mantova, con 4 individui).
R = REINTRODOTTA; viene solitamente seguito dal simbolo indicante l'avvenuta o non avvenuta naturalizzazione (naturalizzata, non naturalizzata).
I = INTRODOTTA; viene solitamente seguito dal simbolo indicante l'avvenuta o non avvenuta naturalizzazione (naturalizzata, non naturalizzata).
Na = NATURALIZZATA.
(Na) = NON NATURALIZZATA.
Ri = RIPOPOLATA.
reg = regolare.
irr = irregolare.
? = dubbio o incertezza dell'informazione che precede immediatamente il punto di domanda.
( data; luogo ) = una data e/o un luogo entro parentesi tonda indicano la data e/o il luogo in cui per la prima volta é stato osservato il fenomeno precedentemente indicato, che in seguito ha continuato a verificarsi
[ data; luogo ] = una data e/o un luogo entro parentesi quadra indicano la data e/o il luogo in cui per l'ultima volta é stato osservato il fenomeno precedentemente indicato
{ data; luogo } = una data e/o un luogo entro parentesi graffa indicano la data e/o il luogo in cui si è verificato l'evento isolato o irregolare precedentemente indicato.
Se gli eventi separati nel tempo e/o nel luogo sono più di uno, dentro la parentesi sono indicate più sequenze “data; luogo” separate da una barra obliqua.
Esempio:
Evento X {13-12-95; Ostiglia, MN / 15-3-96; Goito, MN}
Significato: l’evento X si è verificato due volte nel periodo e nella zona considerati; la prima volta il 13-12-95 a Ostiglia, in provincia di Mantova; la seconda volta il 15-3-96 a Goito, in provincia di Mantova).
La data, a seconda delle informazioni disponibili, può indicare: giorno, mese e anno; mese e anno; soltanto l’anno.
Per indicare un periodo con un inizio e una fine viene usata la seguente simbologia
Data … data = periodo da (data) … a (data)
Esempio:
Evento X {13-12-95 ... 5-1-96; Ostiglia, MN}
Significato: l’evento X si è verificato una volta nel periodo e nella zona considerati, dal 13-12-95 al 5-1-96, a Ostiglia, in provincia di Mantova).
c = coppia
m = maschio/maschi
f = femmina/femmine
g = giovane/giovani
im = immaturo/immaturi
Fonte: http://www.parcodelmincio.it/territorio/documents/TERMINOLOGIAORNITOLOGICAfinale.doc
Sito web da visitare: http://www.parcodelmincio.it
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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