Scienziati

LO  SCIENZATO

Di cosa si occupa lo SCIENZATO?

Lo scienziato si occupa di scienza, quindi di “conoscenza”.

Egli studia e spesso scopre cose nuove nel proprio ramo, aiutandosi anche con il lavoro di

altri scienziati che operano in un ramo delle scienze diverso dal suo.

Ad esempio, il botanico studia le piante e ne segue lo sviluppo anche a seconda 

dell’alternarsi delle stagioni.

Ma, se scoprirà che i fiori di una certa pianta sono visitati da particolari specie di insetti

piuttosto che da altre, chiamerà lo zoologo e, insieme, cercheranno di scoprire il perché..   

Dove lavora lo SCIENZIATO?

Lo scienziato lavora prima di tutto “sul campo”, cioè a diretto contatto con l’ambiente

rappresentato dal suo ramo. 

Il botanico del nostro esempio effettua le proprie indagini in un prato, in un bosco ...,

insomma in ogni luogo in cui può trovare le piante che sono oggetto dei suoi studi.

Lo scienziato lavora poi, soprattutto, nel laboratorio, che è l’ambiente in cui ci sono tutti gli

strumenti adatti per proseguire e approfondire le sue ricerche.

Quali sono gli strumenti dello SCIENZIATO?

Ogni scienziato utilizza strumenti particolari a seconda delle ricerche che deve svolgere.

Restando sempre al nostro botanico, quando parte per le proprie escursioni naturalistiche,

porterà con sé certamente una lente di ingrandimento, per poter osservare meglio la

pianta che intende studiare.

Una volta in laboratorio, poi, userà il microscopio per analizzare, ad esempio, la struttura

dei tessuti e delle cellule vegetali della pianta che ha raccolto.

Come lavora lo SCIENZIATO?

Tutti gli scienziati, indipendentemente dal ramo delle scienze di cui si occupano, lavorano

allo stesso modo.

Innanzitutto studiano sui libri ciò che altri scienziati hanno scoperto prima di loro,

perché sarebbe inutile spendere tempo ed energie per dimostrare ciò che è già stato

accertato da altri.

Anche se molto spesso nella scienza, grazie al progredire dei mezzi di indagine, accade

che conoscenze precedenti vengono contraddette da scoperte nuove.

Ma il modo di lavorare che rende lo “studioso delle scienze” uno “scienziato” è l’applicazione del

metodo scientifico. 

IL  METODO  SCIENTIFICO

Il METODO SCIENTIFICO è il modo di lavorare tipico dello scienziato, qualunque sia il

ramo delle scienze di cui si occupa.

Vediamo come funziona ognuna delle 5 fasi che lo costituiscono.

1) Prima di tutto lo scienziato osserva un fenomeno che lo incuriosisce e si pone delle

domande alle quali vuole dare una risposta, quindi affronta un PROBLEMA.

2) Gli viene spontaneo darsi una risposta, ma questa non è sicura, è una risposta

provvisoria, quindi formula un’IPOTESI.

3) A questo punto pensa a come fare per poter trasformare la sua ipotesi in una certezza,

quindi progetta ed esegue un ESPERIMENTO.

4) Al termine dell’esperimento, osserva cosa è successo, quindi VERIFICA la sua ipotesi.

Se l’ipotesi era “non corretta”, lo scienziato, non si scoraggia e, con grande pazienza,

formula un’altra ipotesi.

5) Se l’ipotesi era “corretta”, lo scienziato comunica agli altri scienziati la sua TEORIA, cioè

il suo modo di pensare relativamente a quel fenomeno.

Quando molti scienziati, anche effettuando esperimenti diversi, raggiungono la stessa

teoria, questa si trasforma in una LEGGE SCIENTIFICA, una nuova scoperta che viene

annunciata a tutto il mondo.