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Nell’Insofferenza una coppia, si prende male, perché mentre uno vuole le coccole, l’altro non ne vuole sapere, uno vuole essere lasciato in pace e l’altro assilla. Si cercano in tempi diversi, sbagliati.
Due persone affette da Insofferenza si capiscono benissimo. Proprio perché si capiscono bene, non si possono soffrire. L’Insofferenza è una violenza quotidiana, sorda.
Lei sbatte la porta della cucina, ogni volta che lui, entrando, tira le chiavi sul tavolo in un certo modo, carico di arroganza, tensione e conflitto. Riconoscendo questo stato d’animo lei lo rifiuta e lui capisce di essere stato capito, proprio dalla porta della cucina sbattuta.
E’un livello acuto di sofferenza relazionale, che può sfociare in fatti di sangue, violenze fisiche e psicologiche.
Lei riordina sistematicamente in un certo modo gli oggetti del bagno; lui sistematicamente entra e cambia l’ordine.
I partner si sono incontrati sulla base di una fortissima attrazione fisica; hanno trasformato la passione in infatuazione. Hanno effettuato proiezioni sull’altro, non connesse alla realtà. Vissuti all’interno di questi processi di attrazione, hanno immaginato che l’altro fosse... Ovvero, ambedue passionali e sanguigni hanno costruito una relazione molto carica di energia.
Così, di fronte ai primi seri ostacoli della vita di coppia, scoppia l’Insofferenza.
Per esempio, nelle coppie sposate in seguito ad una gravidanza, si può ipotizzare che ci sia stata una forte attrazione, che rende i partner avvolgenti reciprocamente. Dopo il parto lei, diventando madre, perde la passionalità.
Inizia una Incomprensione:
“Mi hai preso in giro. Non eri come sembravi. Non sei più quella che eri.”
Lei, che aveva visto in lui l’uomo virile, audace e protettivo, si sente abbandonata nel suo bisogno di sostegno.
In tal modo, l’Insofferenza può divenire la quotidianità di coppie, che non hanno saputo evolversi; in questo caso è necessario spegnere l’emozionalità in eccesso.
Il tipo di Insofferenza finora descritto, in genere, non sfocia nel tradimento.
L’Insofferenza si riconosce a prima vista, dal momento che subito i partner iniziano ad insultarsi o a far commenti pesanti reciprocamente.
Poiché è un innamoramento competitivo, litigano di fronte a chiunque, perché hanno bisogno di un testimone-arbitro. Loro godono a litigare di fronte ad altri.
Nell’Insofferenza la lite non è strutturata, bensì è un “pozzo senza fondo” da cui si tirano costantemente fuori nuovi argomenti. C’è un fiume di rivendicazioni, che, se non fossero pericolose, sarebbero anche divertenti: ogni partner vuole vincere e vuole l’appoggio esterno.
In questo caso, l’antidoto è la Disponibilità. Si riesce a fermare il fiume delle rivendicazioni, se uno dei partner, anche malvolentieri, interrompe il gioco attraverso un gesto di cortesia, per esempio comprando dei fiori. Invece di sparare, un partner regala fiori. L’indicazione viene percepita come un gesto di superiorità, poiché sottintende che lui è talmente forte che riesce a regalare un mazzo di fiori, nonostante le recriminazioni della moglie. La Disponibilità ha effetto, perché questi partner hanno bisogno di trovare cose da fare, non cose da dire, nelle quali si disperdono.
Devono, cioè, trovare dei gesti da compiere, riparatori. Anche perché, oltre un certo livello, la tensione si auto-riproduce, a causa dei sensi di colpa che le tensioni precedenti hanno prodotto.
Proprio per fronteggiare i propri sensi di colpa, ciascuno dei partner ha bisogno di realizzare azioni riparatrici. D’altronde, può anche comprarlo con rabbia il mazzo di fiori; tuttavia, comprandolo, si autodefinisce in modo diverso dall’altro partner. La stessa rabbia viene usata per effettuare una azione diversa, per fare un capriccio positivo. Possono anche continuare a litigare. Però, lui ha regalato un mazzo di fiori a lei e lei no; ovvero, per ristabilire la sequenza anche lei dovrebbe fare un gesto “capriccioso”, regalando, per esempio a lui, proprio quei cioccolatini che per dispetto non gli compra mai.
Inoltre, la strategia della Disponibilità neutralizza il potere dell’Istigazione; infatti, laddove c’è insofferenza, esistono degli istigatori che la alimentano.
Fonte: http://www.prepos.it/DISPENSE/quattro%20laboratori%20per%20migliorare%20le%20relazioni.doc
Sito web da visitare: http://www.prepos.it/
Autore del testo: Daniela Troiani da QUATTRO LABORATORI PER MIGLIORARE LE RELAZIONI
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