Sono forte quando
I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Sono forte quando
- Dopo aver incontrato la “zizzania” nel mio prossimo sono capace di accettarlo e perdonarlo, perché è umano.
- So dire grazie a Dio in ogni situazione per fiducia in Lui.
- Lascio che lo Spirito rimanga nel mio cuore e mi metta in crisi rispetto alle mie “ false sicurezze.
- Ho fiducia nell’altro.
- Riesco a stimare di nuovo la persona che mi ha calunniato. Cioè quando perdono.
- Non mi lascio abbattere dalle difficoltà, ma le accolgo come occasioni di crescita e di affidamento.
- Mi metto con umiltà in ascolto dell’altro con la consapevolezza della mia fragilità.
- Consapevole della mia incapacità al bene, chiudo gli occhi e mi affido alla tenerissima misericordia del Padre.
- Riesco a resistere alla zizzania di fronte alle situazioni di male e non mi faccio pendere dal panico.
- Quando sono in grazia di Dio solo allora mi sento forte e non mi lascio soffocare dalla zizzania. Solo in grazia di Dio si può fare tanto bene.
- Sento che ogni azione, ogni momento risponde alla volontà di Dio e me lo sento accanto. Uso la pedagogia dei piccoli gesti di Papa Giovanni, così sintetizzata..”solo per oggi”..
- Riesco a superare la mia pigrizia, la mia timidezza per fare ciò che, in quel momento, gli altri si aspettano da me, per il bene comune.
- Riesco a vincere il male che abita nel mio cuore e mi rendo conto, senza vergognarmi, della mia debolezza.
- Pur non capendo fino in fondo il disegno che ci sta sotto, accetto e compio la volontà di Dio.
- Riconoscendo tutto il negativo che c’è in me, non mi dispero, ma combatto per eliminarlo perché il bene dia un senso alla mia vita e a quella dei miei cari, amici e conoscenti.
- Accetto i miei limiti e quando non cerco di estirpare subito la zizzania aspettando che il grano maturi.
- Preferisco far crescere anziché sradicare. Accetto la strada della pazienza. Non tollero il peccato, ma amo tutti noi peccatori.
- Resisto alla paura e all’indecisione superando il blocco che non mi permette di intravedere la luce della speranza. Quando apparentemente in modo ingenuo, mi abbandono alla fiducia.
- quando non reagisco al male con il male.
- Quando di fronte a quello che è in me, di cui non capisco il significato (è bene o sarà anche male?) non mi tiro indietro affidandomi al sapere del Seminatore
- Nelle difficoltà del quotidiano riesco a dire, convinta, “sia fatta la tua volontà”.
- Riesco a non farmi travolgere dal male di vivere, che dilaga nel mio cuore e nel mondo. Quando riesco a sollevare lo sguardo o ad abbassarlo per mettere a fuoco tutto il bene che c’è, che cerca di crescere intorno a me.
- Riesco a guardare alle realtà negative senza paura abbandonandomi a Dio, e vivendo la quotidianità con pazienza, resistendo al male in attesa della mietitura.
- Accetto di non seminare ira e vivere la mitezza della mia incompletezza.
- Mi fido di Dio anche quando non vedo chiaro. La fortezza è il dono dello Spirito Santo.
- Non dimentico che Gesù è sempre con me.
- Non ho paura, riesco ad essere coerente (non c’è dissociazione tra ciò che faccio e ciò che dico/penso/credo), sono tenace e perseverante.
- Mi affido al Signore.
- Mi lascio guidare dalla consapevolezza che le mie fragilità sono tante, ma proprio per questo posso contare sull’aiuto di Dio.
- Dimostro sensibilità
- Non sottraggo lo sguardo anche alle mie debolezze.
- Vivo la sofferenza, qualcuno mi ferisce, perdo una persona che amo, mi delude un amico, incontro il male e la cattiveria, ma non mi dispero; le avversità passeranno; verrà la giustizia. Attendo con serenità e pazienza.
- Riconosco i miei limiti. Mi fido e mi affido al Signore. Quando penso che “ il tutto non lo ha in mano nessuno”. Penso che se c’è il male c’è anche il bene che trionfa sempre. Quando penso che la speranza in ciò che è bello e buono non deve mai venire meno.
- Mi sollevo al di sopra delle preoccupazioni quotidiane e delle angustie per il futuro mettendole da parte e mi impegno nella realtà riuscendo a fere miei i bisogni dei fratelli che ho intorno.
- Sento che non sono solo; mi sento in cammino; amo.
- Il mio obiettivo non è il risultato, ma l’agire stesso purché secondo coscienza ed in conformità alla volontà di Dio, nella convinzione di non essere lasciato solo.
- Non mi accanisco semplicemente a contrastare la zizzania ma lascio spazio alla potenza di Dio che semina il bene e ce lo affida per farlo crescere.
- Cerco di avere contatti sinceri con le persone che il Signore ha posto nella mia vita: non mi meraviglio del negativo e colgo il positivo senza avere paura perché non sono riuscito a fare meglio; anche a distanza di tempo chiedo aiuto a Gesù che può provvedere.
- So vivere in pienezza anche i momenti apparentemente meno significativi/ quando la tentazione del giudizio diventa possibilità di riconoscere il positivo che c’è nell’altro.
- Ho la capacità di guardare al negativo senza panico e quando so accettare la mia fragilità.
- Riesco a conoscere la mia debolezza e mi affido a Dio perché da solo non riesco a vincere.
- Quando sento che Dio è padre che mi vuole bene ed è presente nei momenti in cui sono più debole.
- Non mi lasco trascinare dal pessimismo, quando mi affido a Dio perché credo che non sono io al centro del mondo e della mia vita. Quando riconosco che Dio agisce in modo diverso da quello che pretenderei.
- Non lascio troppo spazio alle mie paure; quando mi concentro sulle cose belle che so fare e quando mi ricordo che il Signore mi vuole bene.
- Sono debole ma non “scappo” dalle difficoltà; riconoscendole con responsabilità; quando prego.
- Riesco a portare a termine tutto ciò che ho programmato per il bene comune alla luce della Parola e con l’aiuto di Dio perché è Dio che mi dà forza.
- Mi sforzo di ascoltare l’altro senza giudicare; cerco nella preghiera la forza di affrontare le avversità.
- So accettare serenamente il mio limite e quello del mio prossimo.
- Sono paziente.
- Non mi lascio vincere dalla mia pigrizia, dai miei problemi, ma vivo con coraggio ed impegno il mio quotidiano.
- Quando incontro Dio e lo riconosco; quando perdono e mi metto al servizio. Quando sono umile.
- Accetto che la zizzania cresca e non cerco di strapparla, accetto le avversità con serenità e accetto le incomprensioni con pazienza.
Fonte: http://www.acpiace.net/wp-content/uploads/2014/02/Sono-Forte-Quando.doc
Sito web da visitare: http://www.acpiace.net
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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