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Dott. Rosario Contiguglia - pneumologo
“L’organismo umano è una macchina costruita per il movimento”
L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree bronchiali. Tale infiammazione è correlata ad un aumento dell’iperesponsività bronchiale (codificata geneticamente) ed ha come conseguenza una limitazione generalizzata al flusso aereo di entità variabile e reversibile che si manifesta con episodi ricorrenti di respiro sibilante, tosse, dispnea.
Molti atleti olimpici sono asmatici. Alle olimpiadi del 1996 un atleta su sei soffriva di asma bronchiale e il 30 % degli atleti asmatici vinse delle medaglie olimpiche.
Anche il 30% degli atleti che hanno partecipato ai Giochi Olimpici di Sydney nel 2000 era affetto da allergopatie respiratorie.
Chi soffre di asma, dunque, può praticare sport.
L’essere allergico non comporta necessariamente l’asma bronchiale. Anche se la maggior parte dei soggetti asmatici è allergica non tutti i soggetti allergici sono asmatici.
L’allergia è un fattore scatenante delle crisi asmatiche. L’allergia non è l’asma.
Anche le condizioni climatiche e l’inquinamento atmosferico possono contribuire a scatenare asma.
L’Esercizio Fisico (EF)è un fattore scatenante la crisi di asma bronchiale nei soggetti che sono comunque affetti da tale patologia e, quindi, dalla condizione di flogosi bronchiale.
Broncostruzione indotta dall’esercizio fisico è sinonimo di “Asma da sforzo”.
L’EF è uno stimolo aspecifico capace di svelare la condizione spesso misconosciuta di ipereattività bronchiale (IBA).
La bronco-ostruzione da esercizio fisico (EIB) è presente nel 60-80% dei bambini affetti da asma
L’EIB è l’espressione della ipereattività bronchiale (IRB).
L’ostruzione bronchiale transitoria che si verifica, in genere, entro 15’ dopo un esercizio fisico con impegno sub-massimale/massimale è caratterizzata spesso da tosse e accompagnata da difficoltà respiratoria e/o respiro sibilante.
Molte volte l’ostruzione può essere rilevata solo con prove di funzionalità respiratoria.
Qualche volta i sintomi (soprattutto tosse e difficoltà respiratoria) compaiono dopo 8-12 ore dall’esercizio.
L’asma indotto dall’esercizio può verificarsi nel 60-80% dei bambini con asma, nel 40% dei bambini allergici, ma anche nel 20% degli atleti e nel 10% dei soggetti sani
A scatenare l’asma in chi pratica sport è prevalentemente l’esercizio fisico attraverso un meccanismo che si può così riassumere: durante lo sforzo si tende a respirare di più con la bocca e quindi viene a mancare la funzione di filtro, riscaldamento ed umidificazione dell’aria, che svolge il naso. La respirazione orale porta ad una riduzione dell’umidità relativa dell’aria (aria dalla bocca 60-70%, aria dal naso 80-90%). Ciò determina una stimolazione nervosa riflessa che favorisce il rilascio di cellule infiammatorie bronchiali con conseguente broncostruzione.
Ogni sport ha una sua capacità asmogenica che in ordine crescente può così riassumersi:
Nuoto
Pallanuoto
Canottaggio
Sci di fondo
Pallavolo
Arti marziali
Danza
Marcia
Baseball
Calcio a cinque
Basket
Tennis
Atletica leggera (corsa veloce, salti)
Calcio
Ciclismo (velocità)
Corsa libera (fondo e mezzofondo)
Test clinici di valutazione necessari a porre una corretta diagnosi di asma sono:
Prick test (prove allergiche cutanee)
RAST (prove allergiche su sangue)
Spirometria
Test di broncostimolazione
Ergospirometria
Un soggetto asmatico che pratica sport deve seguire norme idonee a prevenire crisi di broncospasmo:
In realtà qualsiasi tipo di sport può essere praticato, a patto di seguire con la massima scrupolosità tutte le regole prima indicate.
Alcuni campioni del basket o della corsa di fondo sono asmatici!
Quali sport sono più adatti a chi soffre d’asma?
Se l’asma è sotto controllo si può eseguire qualsiasi tipo di sport.
Più tollerati: nuoto, ciclismo, jogging (prevedono un’attività respiratoria regolare e mai esasperata ).
Meno tollerati: sci, sport di montagna, sport estremi, calcio, basket, maratona.
La scelta dello sport deve essere dettata dalle preferenze dell’atleta ma deve comunque tenere presente il rischio correlato all’attività che si intende praticare tenendo presente che:
Fattori di rischio correlati al nuoto: cloro dell’acqua, muffe.
Programma di Attività Fisica Controllata per atleti con Asma accertata:
Valutazione di patologie concomitanti
Valutazione delle condizioni ambientali
La prevenzione ed il controllo delle riacutizzazioni dell’asma sono un obiettivo maggiore del trattamento nei pazienti con asma persistente ed ha importanti conseguenze positive sugli altri obiettivi del trattamento.
Allo scopo di prevenire le riacutizzazioni asmatiche è fondamentale ottenere il massimo effetto di broncoprotezione che viene raggiunta viene raggiunta attraverso il controllo del processo infiammatorio bronchiale.
Controllo dell’ Asma.
L’asma è stotto controllo quando:
Farmaci per il controllo dell’asma:
Farmaci per il sollievo dei sintomi:
Prevenzione non farmacologica dell’asma da sforzo.
Si ottiene con:
Le Attività fisiche nel bambino con asma
Attività a basso rischio di asma
Attività a medio rischio di asma
Attività ad alto rischio di asma
Cause di NON IDONEITA’
PREVENZIONE FARMACOLOGICA DELL’ASMA DA SFORZO
Farmaci Inalatori efficaci se somministrati 15-30’ prima dell’esercizio fisico:
Farmaci Inalatori efficaci anche se somministrati 8 ore prima dell’esercizio:
Farmaci non inalatori efficaci solo se assunti per almeno 48 ore prima dell’esercizio:
Immunoterapia specifica (vaccino antiallergico):
Fonte: http://www.docvadis.it/rosariocontiguglia/document/rosariocontiguglia/capitolo_asma_sport/fr/metadata/files/0/file/capitoloasmaesport.doc
Sito web da visitare: http://www.docvadis.it
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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