Adolescenti e lo sport

Gli adolescenti e lo sport

L'adolescenza è una fase della vita che interessa i ragazzi dagli 11-13 anni fino ai 18. 
Sia l’inizio che la fine di questo momento non possono essere precisi perché per ciascun individuo i cambiamenti tipici dell’adolescenza possono iniziare e terminare in momenti diversi:
Un ragazzo entra nell’adolescenza quando:
- Comincia ad interessarsi in maniera importante del suo mondo interno
- Vede crollare i suoi vecchi punti di riferimento e fatica per costruirsi la propria identità e i suoi nuovi valori
- Diventa capace di ragionare su temi generali, astratti.

IL CORPO
Il corpo dell’adolescente, che sino a qualche tempo prima era un sicuro punto di riferimento per la definizione di sé, improvvisamente inizia un rapido sviluppo quantitativo (nelle dimensioni) e qualitativo (con lo sviluppo sessuale ci si trasforma da bambini e bambine in uomini e donne).
Sotto questo punto di vista si capisce quindi perché le prese in giro o le considerazioni su presunte inadeguatezze fisiche siano vissute come inadeguatezze personali (quindi essere basso diventa essere di minor valore dell’altro; essere più debole fisicamente equivale ad essere un debole di carattere; ecc).

IL GRUPPO
Avete mai sentito parlare di EMO? Truzzi? Sono stili, “culture” giovanili che dettano look e modi di essere su cui i ragazzi si plasmano. Questo perché mettono in discussione la cultura degli adulti, cercano di crearne una loro (in contrasto con essa) e anche per cercare un’identità accettata.
In casa l’adolescente spesso è insofferente: ha iniziato ad investire affetto e tempo nel gruppo dei pari (ragazzi della sua stessa età).
Il gruppo diventa un luogo in cui potersi sperimentare nelle relazioni interpersonali, dove creare e condividere nuovi valori e dove poter giocare le identificazioni (il gruppo diventa il luogo dove poter provare le varie “maschere” o “identità”: lo spavaldo, il generoso, quello che sa ascoltare, quello superficiale, il falso ecc...).

L’ADOLESCENTE E L’ADULTO
Il genitore ha perso quell’aura di intoccabilità che aveva precedentemente. Anche se spesso rimane comunque il rispetto per l’adulto, quello che lui dice può essere messo in discussione.
Il ruolo di “bambino-da-guidare” non è più accettato perché si scopre che i grandi non hanno in mano nessuna verità assoluta. L’adolescente chiede con forza che gli siano date le sue responsabilità, vuole le redini della sua vita.
L’adulto si sente detronizzato, spodestato, messo in discussione, criticato. Deve essere capace di resistere nel suo ruolo senza cedere su nessun principio importante e delegando gradualmente responsabilità, diritti e doveri.
IL RUOLO DELLO SPORT
La pratica di uno sport rassicura l’adolescente perché agisce sul corpo, cercando di aumentare la competenza dei gesti motori e favorendo lo sviluppo della struttura corporea (lo aiuta così ad assomigliare sempre di più ai modelli proposti dalla tv e dai giornali).
Fare attività sportiva, in età adolescenziale (dai 14 ai 18 anni), non solo influisce positivamente sulla crescita, sulla formazione del nostro fisico, ma soprattutto favorisce una serie di processi che possono  determinare lo stato di salute della vita adulta.
Spesso si pratica sport anche per svagarsi e distogliere la mente dalla scuola e dai problemi. Lo sport deve essere divertimento, non deve essere vissuto come un’imposizione.
Particolarmente adatti ai ragazzi in età adolescenziale sono gli sport di squadra.
Lo sport di squadra infatti permette:

• di sentirsi parte di un gruppo,
• di coltivare e consolidare amicizie,
• di sviluppare la capacità di collaborare con gli altri per raggiungere uno obiettivo comune,
• di conoscere meglio sé stessi attraverso il confronto con gli altri,
• di abituarsi al rispetto delle regole,
• di imparare a rispettare gli altri, ecc.

QUANDO TERMINA L’ADOLESCENZA?
L’adolescenza termina quando il ragazzo si è costruito un’immagine di sé abbastanza stabile che gli permetta di avere relazioni durature ed importanti (capacità di amare) e di prendere delle decisioni responsabili che lo indirizzino verso un ruolo nella società (capacità di lavorare). Quando un ragazzo riesce a mantenere questo atteggiamento per la maggior parte del tempo (salvo quindi normali regressioni), l’adolescenza si può considerare superata in modo adeguato.