Morte di Cesare

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Morte di Cesare

DALLA MORTE DI CESARE ALL’IMPERO DI OTTAVIANO

Muore Cesare: vuoto di potere determinato dall’ingresso in campo della rabbia della plebe romana, che vede venir meno le proprie aspirazioni a migliorare la propria condizione.
Le insurrezioni della plebe fanno sì che il senato scappi da Roma, poiché viene identificato come responsabile della morte di Cesare. Fanno eccezione Marco Antonio e Lepido.
Avevano fatto campagne militari con Cesare contro Pompeo, considerato braccio destro di Cesare e capace di parlare con la plebe per attirarsi i consensi. La plebe si identifica nella figura di Marco Antonio; perciò egli riesce a tenere a bada la plebe. La plebe non riesce a trasformare la partecipazione attiva in cambiamenti radicali a proprio vantaggio. Alla plebe romana per trasformare la situazione sociale manca la consapevolezza della forza che ha per diventare soggetto politico. Questo elemento permette a Marco Antonio di diventare leader della plebe, pur non essendo un uomo che voglia difendere gli interessi della plebe. Dopo l’esplosione prerivoluzionaria nell’antica Roma, la plebe continua ad essere oggetto nelle mani di altri che prenderanno il potere. Marco Antonio e Lepido riescono a frenare le richieste della plebe, utilizzandole per finalità proprie, legate al potere personale e di gruppo.
I cavalieri possono contare su entrambi e questo mette in difficoltà gli ottimati, che cercano una figura altrettanto prestigiosa da contrapporre; questo personaggio è Ottaviano, che al tempo è in Grecia per formarsi culturalmente. Cesare lo aveva nominato suo successore. Per questo gli ottimati cercano di contrapporlo alle altre figure per mettere in buona luce se stessi di fronte alla plebe.
Battaglia di Filippi (42 a.C.): Marco Antonio e Lepido sconfiggono i congiurati di Cesare ed entrano a Roma. Tra i congiurati si era schierato anche il poeta Orazio, ma prima della battaglia di Filippi abbandonerà la scena.
Ottaviano non partecipa a questa battaglia perché sta male. Le ragioni sono altre: vuole aspettare per capire cosa sarebbe successo dopo. Egli, rappresentante degli ottimati, e Marco Antonio e Lepido, rappresentanti dei cavalieri, formano il secondo triumvirato.
Rispetto al primo triumvirato ha una caratteristica nuova: è un accordo sancito dal senato, che affida loro l’autorità suprema a Roma. Ricevono il potere assoluto dentro la città, una sorta di organismo dittatoriale che agisce al di sopra delle leggi. Da un punto di vista istituzionale significa che di fatto viene meno la repubblica. Il senato con questo gesto dichiara la propria incapacità a gestire la repubblica e nella realtà si instaura una vera e propria dittatura. A differenza del primo triumvirato, che era un patto fuori legge, questo secondo viene avallato dall’organismo politico che aveva governato fino ad allora, il senato.
(ricerca su stato d’eccezione e potere costituente)
Stato d’eccezione: sospensione della ordinaria legislazione, ovvero le norme costituzionali applicate vengono bloccate, sospese, e vengono sostituite da un diverso sistema giuridico, eccezionale, in cui nuove norme di legislazione prendono il posto delle vecchie. Il passaggio avviene di solito in situazioni legate all’emergenza.
Potere costituente: potere che si va costituendo; chiama in causa la costituzione, ma prevede che si deve ancora attuare, non è ancora formalizzato, non ha ancora la legittimità della legge, ma anzi agisce fuori dalla legge. Il potere costituito è garantito dalle leggi vigenti, che sanciscono l’inclusione o l’esclusione di soggetti alla vita politica. Il potere costituente è il momento che precede l’instaurazione di un potere che sia poi legittimato. In esso occorre vedere la forza di un soggetto politico di persone che si ribellano senza avere un dispositivo legislativo che li possa legittimare. Questo può avvenire attraverso il rovesciamento del vecchio ordine, eliminando i vecchi ordinamenti giuridici, tramite una azione rivoluzionaria.
Potere costituente: inizio di un processo rivoluzionario per sovvertire il potere esistente. Si avvale anche di strumenti violenti, ma l’obiettivo è quello di costituire uno spazio politico nuovo in cui sia possibile che venga rappresentato anche chi fino ad allora non lo era.
Stato d’eccezione: risponde al potere costituente, è il mezzo per impedire al potere costituente di essere posto in atto.
In questa ottica, il secondo triumvirato si pone come stato d’eccezione per fronteggiare le insoddisfazioni della gente. Il senato sospende il diritto e affida il potere a uomini su cui la gente riponeva la propria fiducia. Tramite questo potere, il senato cerca di eliminare persone avverse, con le liste di proscrizione.

 

Fonte: http://www.diversamentesocial.it/pluginfile.php/156/mod_folder/content/0/MORTE_CESARE.doc?forcedownload=1

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