Anni del centrismo

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Anni del centrismo

L’ITALIA REPPUBLICANA

LA SCELTA REPUBBLICANA E L’ETA DEL CENTRISMO

La situazione economica dell’Italia era disastrosa:
- apparato produttivo distrutto per il 20%;
- calo della produzione;
- disoccupazione;
- debito pubblico elevatissimo;
- svalutazione della lira, forte inflazione;

1947: la Cgl ottiene la scala mobile, un meccanismo che fece adeguare i salari all’aumento dei prezzi.

Subito dopo la liberazione i partiti antifascisti misero da parte le divergenze ideologiche per governare l’Italia.(comunisti e socialisti da un lato, democrazia cristiana dall’altro).
La democrazia cristiana, guidata da Alcide De Gasperi, dava voce a un’opinione di orientamento cattolico democratico; ottenne molti consensi negli anni avvenire.
Il più antico partito del movimento operaio italiano fu il Partito socialista italiano guidato da Nenni, che però si era indebolito rispetto ai primi decenni del novecento.
Il Partito comunista italiano ottenne moltissimi consensi da parte della classe operaia e dagli artigiani, perché il leader Togliatti aveva costruito un partito nuovo.
Bisognava creare una “Democrazia progressiva” che avrebbe dovuto garantire le fondamentali libertà, ma al tempo stesso promuovere le riforme per ridurre le ingiustizie sociali.
Due partiti antifascisti non erano più partiti di massa:

  • Partito d’azione fondato nel 1942, aveva partecipato alla resistenza dando vita alle formazioni partigiane Giustizia e Libertà; accoglieva consensi tra gli intellettuali ed esponenti delle professioni urbane.

               Si era indebolito a causa dei contrasti tra una componente più radicale e una più moderata, che  
portarono a una crisi del partito.(alcuni fondarono il partito repubblicano, altri si dispersero).

  • Partito liberale elemento di continuità dell’Italia prefascista, figure di spicco Benedetto Croce

(presidente del partito) e l’economista Luigi Eudiani.

Il primo governo dell’Italia liberata fu presieduto da Parri, punto di equilibrio tra la democrazia cristiana e partito liberale da un lato e partiti di sinistra dall’altro.
Il Governo Parri dovette dimettersi nel novembre 1945.
Il successivo governo fu quello di Alcide De Gasperi che comprendeva i principali esponenti dei partiti antifascisti; ministro della giustizia era Togliatti che si occupò del problema dell’epurazione dei funzionari pubblici e dirigenti economici più compromessi con il fascismo, concedendo amnistia che comprendeva sia i reati commessi dai fascisti, sia gli atti di violenza compiuti “in lotta contro il fascismo” anche dopo la liberazione.

L’alleanza delle forse antifasciste era indispensabile per affrontare la questione istituzionale e per varare la Carta costituzionale.
Nel giugno 1946 si tenne il referendum istituzionale in cui il popolo avrebbe deciso l’avvento della repubblica per l’Italia.
Per la prima volta votarono anche le donne.
Il popolo italiano voto anche per eleggere i Padri costituenti che avrebbero formato l’Assemblea costituente che avrebbe scritto la nostra costituzione.
La democrazia cristiana fu il partito più forte, ma il secondo governo De Gasperi e il terzo, avrebbero avuto vita breve e sarebbero stati gli ultimi di grande coalizione antifascista.

La coabitazione di diverse ideologie politiche fu difficile per:

  • Pressione della chiesa cattolica contraria alla collaborazione della Dc con le sinistre;
  • Tensioni internazionali tra est e ovest;
  • Divergenze sulle scelte della Ricostruzione economica :  1 - liberali ed economisti come eudiani erano convinti che la ripresa economica poteva avvenire lasciando libera l’iniziativa economica;

2 -  economisti di sinistra e cattolici sostenevano la programmazione economica, che fu adottata dallo stato);

primavera 1947: viaggio negli stati uniti compiuto da De Gasperi che ottiene dagli USA un prestito di 100 milioni di dollari accompagnato dalla promessa di ulteriori aiuti economici (Piano Marshall).
31 maggio 1947: assemblea costituente votò la fiducia al quarto governo De Gasperi , da esso erano escluse le sinistre a causa delle richieste della chiesa cattolica e degli USA.
Accanto alla Dc troviamo i liberali e repubblicani esponenti del Partito socialista dei lavoratori italiani.

Il nuovo governo affidò la politica economica a Eudiani (ministro del bilancio) che attuò una politica deflazionistica attuata con una stretta fiscale e creditizia che ridusse investimenti e consumi.
L’economia italiana non andò in recessione grazie all’aiuto degli Stati Uniti.
Il problema dell’ordine pubblico fu affrontato da Scelba che espulse dalla polizia gli ex partigiani, sostituì i prefetti nominati dal Cnl con funzionari anticomunisti.

22 dicembre 1947 è approvata la nostra Costituzione che entrerà in vigore il 1° gennaio 1948;è il risultato del confronto dei liberaldemocratici, cattolici, dei socialisti e dei comunisti.

Elezioni del 1948:

  • Democrazia cristiana si presentò come garante della libertà, del cattolicesimo, contro l’ateismo marxista; paladina della proprietà privata e della libera iniziativa economica;

si avvalse dell’appoggio degli stati uniti e della chiesa.

  • Fronte democratico popolare in cui si erano coalizzati i partiti di sinistra, proponeva la nazionalizzazione dei grandi monopoli; una politica di programmazione economica che incentivasse gli investimenti; riforma agraria; politica estera di neutralità attiva

La Dc  prevalse perché le proposte delle sinistre evocarono nel popolo lo spettro del totalitarismo di Stalin.

1949: l’Italia aderisce all’Alleanza atlantica (Nato)
Il politica interna  De Gasperi mantenne l’alleanza con i piccoli partiti di centro (termine centrismo con cui è designata la storia d’Italia dal 1948 alla fine degli anni 50).
All’interno della Dc De Gasperi fece da mediatore tra clericali-conservatori,cattolici-liberali,cattolici-democratici.

I governi di De Gasperi apparvero schierati con il ceto dirigente imprenditoriale.
Luglio 1948: scissione pose fine al sindacato unitario:

  • La corrente democristiana uscì dalla Cgil per fondare la Cisl;
  • Repubblicani, socialdemocratici e socialisti fondarono la Uil.

I governi centristi assunsero provvedimenti di rilievo sociale a favore del meridione.
1949:varato il “piano casa” che diede sviluppo all’edilizia popolare.
1950-51: fondata la Cassa per il mezzogiorno, fondo destinato a finanziare gli investimenti nel meridione.
Fu varata la riforma agraria.
1953 De Gasperi propose una modifica in senso maggioritario della legge elettorale proporzionale(la coalizione del partiti che avesse superato il 50% dei voti avrebbe ottenuto il 65% dei seggi)
La nuova legge fu battezzata dalle coalizioni opposte come “legge-truffa”.
La Dc per pochi voti perse le elezioni del ’53 e le opposizioni vinsero.

 

 

Fonte: http://stylebari.altervista.org/storia/LA_SCELTA_REPUBBLICANA_E_L_ETA_DEL_CENTRISMO.doc

Sito web da visitare: http://stylebari.altervista.org

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