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LA CIVILTA’ DELL’INDO
Anche le più importanti civiltà orientali sono nate attorno ai grandi fiumi.
Lungo le valli del fiume Indo, le fertili pianure alluvionali originate dallo scioglimento delle nevi delle montagne e da abbondanti piogge stagionali, consentirono lo sviluppo di una ricca agricoltura, che insieme alla pesca, alla caccia e alle risorse delle foreste, assicurava la sussistenza delle popolazioni.
Nacquero così già nel 3000 a.C. delle città splendide e molto popolose che arrivavano a contare fino a 30.000 abitanti; le più importanti furono Harippa e Mohenjo-daro.
La popolazione di queste città era costituita in gran parte da mercanti e da artigiani come fabbri e orafi specializzati nella lavorazione dei gioielli, oggetti preziosi in oro e lapislazzuli, una pietra preziosa di cui le miniere della regione erano piene.
La regione attraversata dall’Indo è oggi compresa nella Repubblica Islamica del Pakistan, che con più di 150 milioni di abitanti è il secondo maggior stato musulmano del mondo; la sua capitale è Islamabad.
LA RELIGIONE
I sigilli con divinità o scene di cerimonia e le figurine di terracotta ritrovate fanno pensare che si praticassero dei riti religiosi e che si venerava una dea della fertilità, la dea madre.
Le sepolture erano accompagnate da vasi e anfore che sicuramente contenevano offerte di cibo, testimoniando la credenza di una vita dopo la morte.
LA FINE
Verso il 1900 a.C. le città cominciarono ad essere abbandonate e gli abitanti rimasti ebbero difficoltà a procurarsi cibo a sufficienza. Intorno al 1800 molte città erano disabitate.
Ipotesi sulla fine misteriosa della civiltà dell’Indo:
Dall’incontro degli antichi abitanti della valle dell’Indo con gli Arii nacque il popolo indiano.
CITTA’ DI HARIPPA
Domande di verifica
LA CIVILTA’ CINESE
Le regioni della Cina lungo il fiume Giallo e il fiume Azzurro furono densamente popolate già durante l’età della pietra. I fiumi trasportavano a valle grandi quantità di loss, un fango melmoso che rendeva fertile il terreno. L’agricoltura fu praticata in queste zone fin dal 5000 a.C., si coltivavano soprattutto riso e miglio. Con la scoperta dei metalli le popolazioni iniziarono ad organizzarsi in città che divennero in breve dei piccoli regni governati dai nobili.
IL PRIMO IMPERATORE
Fu Ch’in Shi Huangdi, nel III° sec. a.C. a unificare l’intera Cina sottomettendo tutti i regni.
Nacque così l’Impero Cinese che prese questo nome proprio dal primo imperatore Ch’in, che impegnò tutte le sue energie a rafforzare il suo immenso regno.
Unificò la lingua, le unità di misura e l’amministrazione.
LA GRANDE MURAGLIA
Sotto il regno di Ch’in si iniziò a costruire la Grande Muraglia, un’immensa opera difensiva, lunga circa 6000 Km e progettata per difendere la Cina dalle invasioni e dalle razzie dei Mongoli.
La sua costruzione ebbe inizio intorno al 221 a.C.
Era costituita da un doppio muro, uno interno e uno esterno, riempito interamente con terra battuta, sopra la quale poggiava una strada lastricata in pietra.
L’altezza della muraglia, ancora oggi in gran parte intatta, varia tra gli 8 e gli 11 metri, mentre lo spessore medio è di 7 metri.
Servirono tra i 100 e i 150 anni per ultimarla e furono impiegati migliaia di uomini, molti dei quali vi persero la vita.
L’ESERCITO DI TERRACOTTA
Nella tomba dell’imperatore Ch’in che governò la Cina dal 221 a.C al 206 a.C, venne ritrovato un vero e proprio esercito di terracotta a grandezza naturale, formato da ben 6000 guerrieri forniti di armi e armature vere. Questo incredibile esercito doveva proteggere il sonno eterno dell’imperatore.
Domande di verifica
GLI EBREI
Gli ebrei erano pastori nomadi di origine semitica che vivevano nella regione vicina alla città di Ur, divisi in 12 tribù che si reggevano ognuna per conto proprio . Solo in caso di grave pericolo veniva eletto un giudice che svolgeva le funzioni di capo comune e di comandante di tutto l’esercito.
Proprio a causa di questa mancanza di unione gli Ebrei erano sempre soggetti a continui attacchi da parte dei popoli confinanti e in particolare dei Filistei, molto aggressivi e forniti di armi di ferro.
Intorno al 1900 a.C. lasciarono la Mesopotamia e giunsero nella terra di Canaan, l’attuale Palestina. Li guidava il patriarca Abramo, a cui successe il figlio Isacco e a questi Giacobbe, soprannominato Israele.
LA SCHIAVITU’ IN EGITTO
La terra di Canaan subì gravi carestie, così verso il 1700 a.C. gli ebrei migrarono in Egitto. Qui lavorarono come artigiani al servizio del faraone dal 1650 al 1300 a.C.
Per tutto questo tempo gli Ebrei vissero in pace, senza mai mescolarsi agli Egizi: conservarono infatti la loro lingua, la religione e la cultura.
In seguito però gli Egizi, cominciarono ad utilizzarli come veri e propri schiavi, sottoponendoli a lavori durissimi e privandoli di ogni diritto.
Intorno al 1250 a.C. gli Ebrei riuscirono a lasciare l’Egitto sotto la guida di Mosè che, secondo la Bibbia, aveva ricevuto da Dio l’incarico di liberare il suo popolo.
Dopo un lungo e travagliato viaggio raggiunsero la terra di Canaan, la Terra Promessa.
IL RE D’ISRAELE
Intorno al 1020 a.C. per resistere meglio ai nemici, gli ebrei scelsero un re: diventarono quindi una Monarchia. Il primo re fu Saul, uomo valoroso ma duro e violento, che morì combattendo contro i Filistei.
Davide fu invece il vero unificatore della sua gente: egli scelse la città di Gerusalemme come capitale e ne fece il centro religioso dell’intera comunità.
A questo successe il figlio Salomone, divenuto famoso per la sua saggezza
e giustizia, ma anche per le importanti costruzioni che fece erigere: le mura, la reggia, il Tempio.
Alla sua morte scoppiarono grandi disordini tra i territori del Nord e quelli del Sud. Si crearono così due regni distinti. Con la divisione del regno , l’unità ebraica si spezzò per sempre.
I due regni infatti si indebolirono e divennero facile preda dei popoli vicini. La Palestina cadde così prima sotto il dominio degli Assiri, poi dei Babilonesi e infine dei Romani.
LA RELIGIONE EBRAICA
Gli Ebrei erano di religione monoteista, essi credevano in un solo Dio che guidò Mosè nella liberazione del popolo ebraico in fuga verso la Terra Promessa (Terra di Canaa).
La Bibbia si divide in vecchio e nuovo testamento ed è un insieme di libri detti Sacre Scritture.
Domande di verifica
I FENICI
Il popolo dei Fenici si stabilì tra il mar Mediterraneo, le montagne del Libano e la Palestina.Si trattava di un territorio quasi completamente montuoso e quindi non favorevole all’agricoltura, ma le coste garantivano buoni porti e i boschi circostanti fornivano ottimo legno per la costruzione delle navi.
Si trattava di boschi di cedri impregnati di una resina naturali che rendeva il legno molto resistente all’acqua.
I Fenici vivevano nelle valli, separati tra loro dalle montagne del Libano.
Non costituirono mai uno Stato unitario ma si organizzarono in città-stato spesso in lotta tra loro.
Le più importanti furono Sidone, Tiro, Biblo e Berito (l’attuale Beirut, capitale del Libano).
Ognuna di esse era indipendente e governata da un proprio re, a sua volta assistito da un consiglio di anziani.
I Fenici sostituirono le piccole imbarcazioni da pesca con vere e proprie navi assai robuste e stabili.
Queste erano infatti dotate della chiglia, una robusta trave di legno posta sotto lo scafo.
Grazie al timone, strumento che permette di dirigere la nave, furono in grado di spingersi in mare aperto. Essi erano in grado di calcolare il punto dove si trovavano le navi prendendo come riferimento di giorno e diverse caratteristiche delle coste, mentre di notte le stelle, in particolare la Stella Polare. L’ancora era costituita da una barra di legno e una di ferro incrociate.
I Fenici divennero ben presto commercianti abilissimi, le loro navi trasportavano stoffe, tinte di porpora, oggetti di vetro, legname e metalli. Essi commerciavano in tutto il Mediterraneo.
Lungo le coste del mediterraneo fondarono porti, magazzini ed empori che col tempo si trasformarono in vere e proprie città: le colonie.
I Fenici inventarono un semplice sistema di scrittura, probabilmente per motivi legati al commercio. Essi si resero conto che c’era un certo numero di suoni comune a tutte le lingue: li raggrupparono e li divisero in 22 segni, facili da scrivere e da ricordare. Combinando questi segni si poteva scrivere qualsiasi parola.
L’alfabeto fenicio era pratico e veloce, perciò fu utilizzato in tutto il Mediterraneo.
I Greci in seguito aggiunsero le vocali e resero ancora più agevole la lettura. Dall’alfabeto greco nacque poi quello latino, da cui deriva l’Italiano e non solo.
Domande di verifica
Fonte: http://www.bellascuola.altervista.org/wp-content/uploads/2009/08/Storia.doc
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