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Le Crociate
L’esercito crociato
All'appello del Papa Urbano risposero nella prima crociata 40.000 persone di cui solo una piccola minoranza erano cavalieri. Tuttavia, non partirono solamente avventurieri in cerca di fortuna o cadetti delle famiglie che non avevano diritto alla successione, la maggior parte dei cavalieri crociati erano infatti signori nobili che vendevano i propri possedimenti per permettersi l'armatura e il viaggio in Oriente per sé e per i propri cavalieri fedeli: a partire per la croce non fu chi aveva meno da perdere ma chi possedeva di più. Anche se qualcuno sperava di fare bottino, il papa aveva decretato che le conquiste sarebbero spettate al “principe” (Alessio Comneno nel caso della prima crociata).
Urbano II sapeva però che non era sufficiente fare appello al cuore degli uomini per convincerli all'azione; così fece divenire l’obiettivo ufficiale della missione la riconquista della terra Santa. Tuttavia questo idealismo non fece comportare i crociati in modo particolarmente pio durante il viaggio: erano guerrieri devoti ma altrettanto arroganti e brutali, e non mancarono atti di violenza e azioni riprovevoli. Chi voleva intraprendere il viaggio doveva fare "il voto del pellegrino" "prendendo la Croce", il suo giuramento non era vincolato né al papa né a nessun altro uomo, ma direttamente al Signore. L’esercito crociato era quindi tutt'altro che un esercito ma una massa organizzata di soldati, sacerdoti, servi e altri individui al seguito che si dirigevano più o meno nello stesso posto per scopi analoghi. Una volta partito, non lo si poteva più controllare.
La prima crociata
Quando Papa Urbano II indisse un pellegrinaggio armato al concilio di Clermont (1095) al grido di Deus vult ("Dio lo vuole"), nessuno pronunciò la parola "crociata", si pensava infatti ad una sorta di pellegrinaggio di massa a Gerusalemme. La croce rossa che i pellegrini portavano sul mantello infatti stava a significare che erano pronti a versare il loro sangue per un viaggio redentore ma di certo nessuno si aspettava una simile risposta da parte dei fedeli. Papa Urbano II sperava, una volta aiutato Alessio Comneno(imperatore bizantino), di ristabilire la sua autorità in una nuova riconciliazione e riunificazione tra la Chiesa d'Occidente e quella d'Oriente nella lotta contro i musulmani. La reazione del popolo fu però incontrollata e molti partirono immediatamente, male armati e poco equipaggiati. Tale spedizione, che sarà poi chiamata crociata dei Pezzenti, fu guidata da Pietro l’Eremita e si concluse con il massacro delle forze Cristiane ad opera dei musulmani presso Nicea. Oltre a mancare completamente l'obiettivo della Terra Santa, degenerò nei primi pogrom contro gli Ebrei.
La prima vera crociata, detta "dei nobili", avvenne solo due anni dopo e fu guidata fra gli altri da Goffredo di Buglione. Essa portò i maggiori successi dal punto di vista territoriale, i terreni conquistati però non furono tutti restituiti a Bisanzio, ma alcuni portarono alla nascita degli stati crociati d'Outremer. Tuttavia spesso le azioni dei crociati si riveleranno incontrollate e, fin dal loro arrivo a Gerusalemme nel 1099, dopo aver proceduto ad un massacro degli abitanti della città, gli storici parlano di soprusi non solo nei confronti dei musulmani, ma anche nei confronti degli ortodossi.
La seconda crociata
Fu solo con la seconda crociata (1147-1149), causata dalla caduta di Edessa (1144), che il fine bellico divenne esplicito. Il teologo san Bernardo di Chiaravalle teorizzò, in risposta alla difficoltà per un cristiano di conciliare la guerra non difensiva con la parola di Dio, la teoria del malicidio: chi uccide un uomo intrinsecamente cattivo, quale è chi si oppone a Cristo, non uccide in realtà un uomo, ma il male che è in lui; dunque egli non è un omicida bensì un malicida.
La seconda crociata venne condotta con un'eccessiva spavalderia dal re di Francia Luigi VII, alleato al solo Corrado III del Sacro Romano Impero, ignorando le possibili alleanze con alcuni potentati musulmani che avrebbero permesso di riprendere la contea di Emessa, Luigi, ascoltando le perorazioni di alcuni cattivi consiglieri abbagliati dalle ricchezze di Damasco, cinse d'assedio la capitale siriana senza nemmeno cercare l'aiuto del re normanno di Sicilia né del basileus bizantino, riportando una disastrosa sconfitta nel 1148.
La terza crociata
La terza crociata (1189-1192), detta anche la "crociata dei Re", fu un tentativo, da parte di vari sovrani europei, di strappare Gerusalemme e quanto perduto della Terra Santa, al Saladino(un emiro che passò alla leggenda del Medioevo per aver riunificato la Siria e l’Egitto). Vi parteciparono Federico Barbarossa, Filippo II Augusto, re di Francia e Riccardo Cuor di Leone, re d'Inghilterra.
Grazie agli sforzi di Riccardo d'Inghilterra, fu ottenuto almeno un risultato positivo, la riconquista di San Giovanni d'Acri, che divenne la nuova capitale del Regno. Dopo la battaglia di Arsuf fu siglata col Saladino la pace di Ramla del 1192.
La Reconquista della Spagna
La fine del dominio degli Omaiadi(una dinastia che aveva assicurato la convivenza civile tra Arabi e Cristiani) fece uscire dall’ombra alcuni stati cristiani: il Regno di Navarra e quello delle Asturie. La lotta per la Reconquista fu resa spietata dal sopraggiungere degli alleati ( I Franchi per la Croce e i musulmani d’Africa per gli Arabi). La lotta fu scandita dalle offensive e dalle contro offensive che insanguinarono la Spagna per tutto il XII Secolo e per la prima parte del XIII. Nel 1212 l’occidente inviò nella penisola un nuovo esercito di soccorso che a Las Navas inflisse la decisiva sconfitta ai Musulmani.
L’espansione germanica verso est. I nuovi Stati cristiani dell’Europa centro-orientale
Le popolazioni germaniche intrapresero l’avanzata verso est, spingendosi sia verso le pianure che si aprivano di là dell’Elba, che erano abitate dai pagani, sia verso le regioni medie del Danubio, ove si erano formati dei regni cristiani: tutte le coste pagane del baltico caddero in mano tedesca. Mentre resisterono le popolazioni cristiane, la Boemia(che era destinata a rimanere vassalla del Sacro Romano Impero) e l’Ungheria(che già dal X secolo si era convertita al Cristianesimo e si avviava a essere una super potenza cattolica).
Fonte: http://www.classe1e.altervista.org/download/STORIA%20-%20Le%20Crociate.doc
Sito web da visitare: http://www.classe1e.altervista.org/
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