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LA CULTURA DEI PRIMI DELL’ ‘800
Se la cultura del ’700 è improntata all’Illuminismo, nei primi anni dell’ ‘800 la cultura illuminista entra in crisi e compare una nuova mentalità. Entra in crisi il concetto di ragione, perché innanzitutto nella produzione artistica comincia a farsi largo l’idea che ragione e arte siano in conflitto, e che l’arte ha pulsioni interne che la ragione non può comprendere. Il concetto di ragione viene sostituito dal concetto di sentimento, ovvero tutti gli stati d’animo che non possono essere spiegati con la ragione (amore, passione politica, malinconia…). La messa in discussione della ragione ha le sue origini nel Settecento, con la pubblicazione di opere anti-illuministe.
La prima opera è di uno scozzese MacPherson: scrive un poema dal titolo “Ossian”, presentato come un manoscritto dell’antica cultura celtica, che contiene l’elemento notturno e fantastico, con canti antichissimi e riti connessi con la magia, tutti elementi che l’Illuminismo considerava superstizione. L’opera riscuote un enorme successo in Europa al momento della pubblicazione. Questo testo ispirerà altre opere nell’ ‘800.
Un secondo avvenimento, di natura storica, incrina le certezze dell’Illuminismo: il terremoto di Lisbona (1756). Di fronte a questo cataclisma che provoca una distruzione immane, la certezza nella forza della ragione viene meno, perché si comprende che ci sono cose che l’uomo non può controllare. Viene meno il concetto di ottimismo.
In Germania compare nella seconda metà del Settecento un movimento artistico e filosofico dal nome “Sturm und Drang” (Tempesta e impeto). Produce un pensiero filosofico e un tipo di letteratura che mettono al centro la forza passionale e incontrollabile dell’individuo.
Lo Sturm und Drang è una corrente culturale che fa propria l’idea che nell’uomo c’è una forza, la passione, che nessuno può governare. Tale movimento mette in luce aspetti della vita umana che sfuggono al controllo della ragione e pone l’accento sul lato passionale dell’esistenza, che non è presente solo nell’uomo, ma anche nella natura, rappresentata come tempestosa e incontrollabile, e raffigurata dal notturno, perché di notte può accadere ciò che l’uomo non può controllare (il notturno è l’opposto della chiarezza, perché di notte emergono incubi e sogni che la ragione non può spiegare. Ribaltamento totale rispetto all’Illuminismo –la cui immagine dominante era la luce, intesa simbolicamente come chiarezza e possibilità di interpretare e conoscere il mondo).
Nel Settecento fra gli scrittori che si ispiravano alla classicità e gli illuministi c’è una polemica legata al tipo di lingua da usare; gli illuministi volevano una lingua moderna, i classicisti invece si volevano rifare al modello classico (Petrarca e Boccaccio). Questi due gruppi però erano d’accordo su alcuni contenuti: se mettiamo a confronto le opere dei due gruppi, spazio e tempo hanno molti punti in comune. Ad esempio, Goldoni, che ha riformato il teatro del Settecento, nella Locandiera, pur rompendo con la tradizione classica, presenta una dimensione dello spazio e del tempo che si modellano sugli stessi canoni delle opere classiche.
Nelle poesie dello Sturm und Drang, invece, la novità più importante è legata al contenuto ed è dato principalmente dal notturno, dimensione spazio-temporale dove si manifestano eventi che la ragione umana non può controllare. Molti poeti cominciano ad introdurre il notturno, grazie all’influenza dell’Ossian e dello Sturm und Drang. In Inghilterra si diffonde la poesia cimiteriale.
Il Romanticismo nasce col mettere in evidenza aspetti dell’esistenza che la ragione non può spiegare; vengono introdotti nuovi elementi come la malinconia, che portano l’uomo all’inattività. Etimologicamente significa “umor nero” o “bile nera”, perché si riteneva che gli uomini malinconici fossero soggetti a travasi di bile e perciò venivano curati con un particolare regime alimentare.
La malinconia consisteva in una forma di tristezza pervasiva, che poteva degenerare anche in una forma di depressione cronica.
Fonte: http://www.diversamentesocial.it/pluginfile.php/158/mod_folder/content/0/CULTURA_OTTOCENTO.doc?forcedownload=1
Sito web da visitare: http://www.diversamentesocial.it/
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