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SINTESI DI STORIA. CAPITOLI 1-3 BANTI
BARBARI: termine greco che indica coloro che parlando emettono suoni incomprensibili, balbettano→ popolazioni che non parlavano la lingua greca o latina e, a partire dal IV fino all’XI secolo, si spostarono dalle terre dell'Asia verso l'Europa occidentale (Galia, Iberia, Italia). Alcune popolazioni erano particolarmente violente e misero a dura prova la forza dell'impero romano. Da ricordare: Vandali, Svevi, Visigoti (saccheggiarono Roma nel 410), Angli e Sassoni, Unni, Longobardi .
476 crollo definitivo dell'impero Romano d'Occidente: Odoacre, capo militare di origine germanica, depone dal trono l'imperatore romano d'Occidente Romolo Augustolo, così soprannominato per la sua giovane età. Dall'impero d'Occidente emergono nuove formazioni politiche, i cosiddetti regni romano-barbarici (vedi cartina pag.4).
RELIGIONE CRISTIANA: a partire dal III secolo, si sviluppa la religione cristiana, prima in Oriente, poi in Occidente: risulta decisiva la ufficializzazione della libertà di culto nei territori dell'impero (Editto di Milano o di Costantino 313) e adozione del cristianesimo come religione di Stato (editto di Tessalonica 380).
Organizzazione della religione: i credenti si riuniscono nelle chiese cittadine, che sono affidate al vescovo, da cui dipendono i sacerdoti. La massima autorità è il Papa, vescovo di Roma, il cui potere cresce costantemente nel corso del medioevo. Si diffonde inoltre il fenomeno del monachesimo (vedi fotocopia da scaricare sul sito del Benini)
DOGMA: verità inconfutabile che deriva da un'interpretazione autentica della parola di Dio →Padri della Chiesa
PRATICHE RELIGIOSE: preghiera, digiuno, castità, culto dei santi, martirio, pellegrinaggio
ISLAM: dalla prima metà del settimo secolo, nella penisola arabica nasce una nuova religione, fondata da Maometto, in cui spiritualità e politica si fondono insieme. Islam significa assoluta e incondizionata sottomissione dell’uomo a Dio. Nasce l'idea di guerra santa (gihad) contro gli infedeli, ossia tutti coloro che non credono in Allah, a cui si contrappone l'idea di crociata, cioè di guerra combattuta tra i cristiani contro i musulmani (se ne contano otto dal 1096 al 1270)
IL POTERE: nella mentalità politica del medioevo, prevale un'immagine stratigrafica del potere. Il potere discende dall'alto, da Dio e si deposita su una serie di istituzioni terrene di diversa natura: il Papa, l'imperatore, i re. Il Papa e l'imperatore sono al vertice della gerarchia: il loro potere ha un carattere universale→ differenza tra potere spirituale e potere temporale. Configurazione dualistica del potere: il Papa e i suoi delegati (i vescovi) hanno il compito di riconoscere e sancire la sacralità del sovrano→ vedi incoronazione di Carlo Magno nell'anno 800 ad opera di papa Leone III. I re hanno teoricamente un potere minore, sono come dei capi guerrieri, dispensatori di giustizia.; poi ci sono i signori feudali e i rappresentanti dei Comuni (un fenomeno che si manifesta in particolare nell'Italia centro-settentrionale); i Comuni nascono come entità politiche largamente autonome. La società medievale è divisa in tre ordini: oratores: coloro che pregano, bellatores: coloro che combattono, laboratores: coloro che lavorano (soprattutto la terra, quindi i contadini).
SITUAZIONE DEMOGRAFICA : dal 1000 al 1300 La popolazione dell'Europa occidentale è passata da 23 a 55 milioni di abitanti.
Conseguenze: modifiche nella coltivazione dei campi: passaggio dalla rotazione biennale alla rotazione triennale; uso dell'aratro a ruote o pesante, dotato di coltro e vomere, cioè di due lame di metallo che scavano in profondità il terreno tagliandolo verticalmente e il versoio rovescia la zolla. Questo è reso possibile da nuovi sistemi di bardatura degli animali da traino (ferratura degli zoccoli degli animali, uso collare a spalla per cavalli e giogo frontale per i buoi); occupazione di nuove terre che vengono insediate dai contadini; sviluppo delle signorie feudali. Distinzione fra pars dominica e pars massaricia.
LA PESTE: Nel 1347 si abbatte una malattia epidemica quasi sconosciuta in Europa: La peste bubbonica → che il parassita dei ratti neri che passano dai topi agli esseri umani e iniettano il bacillo nel sangue con la loro puntura. La peste arriva dalla Cina: focolaio nella località di Caffa in Crimea. La trasmissione della malattia avviene per contatto o per vicinanza con gli ammalati, ma nessuno pensa che le responsabili siano le pulci. Si pensò al castigo di Dio inflitto agli uomini per i loro peccati. Iniziano attività penitenziali: esempio flagellanti: gruppi di uomini e donne che con vestiti a brandelli vanno in processione e si frustano fino a sanguinare. Ostilità contro gli ebrei responsabili del contagio.
Conseguenze economiche della peste: meno persone, meno bocche da sfamare, minore richiesta di beni notevole concentrazione dei patrimoni e delle fonti di reddito; reazione psicologica alla morte di massa: si vuole subito vivere nel modo migliore possibile. La flessione della domanda del prezzo dei beni di consumo primari (come cereali, farina, pane) lasciano margini di reddito maggiori da indirizzare verso altri impieghi; abbandonano le terre poco redditizie e si ha la riconversione produttiva delle terre coltivate non più solo destinate a cereali, ma a colture specializzate e all'allevamento degli ovini e bovini
LA GUERRA E IL POTERE
La violenza militare, la guerra è un elemento dell'identità europea. Questa identità riguarda i maschi di classe elevata, la cavalleria, intesa come cultura e tecnica di guerra: sono i nobili, i cavalieri che si dedicano alla guerra; essa è infatti il mezzo che permette di dimostrare la propria nobiltà e mascolinità, ma anche un modo possibile per fare soldi. Nel XIV secolo la guerra cambia, poiché il dominio dei cavalieri è messo in discussione: diventa più difficile mantenere cavalli e armature o reclutare soldati all'interno di possedimenti feudali; negli scontri con le milizie di Comuni cittadini, i cavalieri devono affrontare la forte fanteria comunale, costituita da soldati animati da un forte spirito civico, i quali hanno armi difensive molto efficaci (lancia lunga, archi, balestre, scudi rettangolari per la difesa mobile degli arcieri). A proposito di arcieri, da ricordare l'esercito inglese che combatté in Francia durante la guerra dei Cent'anni e vinse molte battaglie soprattutto nella prima fase del conflitto grazie a gli arcieri, dotati di archi a lunga gittata. Quando i cavalieri francesi attaccavano, gli inglesi rispondevano con una pioggia di frecce e li coglievano impreparati. La presenza di reparti composti da individui non nobili, dotati di una forza sconosciuta rendeva la guerra anche più violenta di prima. A partire dal XIV secolo, inizia il reclutamento di bande mercenarie e di compagnie di ventura, che offrono i loro servizi al miglior offerente.
GUERRA DEI CENT’ANNI: dal 1337 al 1453 in Francia si combatté una sanguinosa guerra tra le truppe del re di Francia e quelle del re d'Inghilterra con l'intervento dei soldati del duca di Borgogna. Motivi della guerra: motivo genealogico e motivo giurisdizionale vedi pagina 42.
Da ricordare: 1360: pace di Bretigny, riconosce a Edoardo III la sovranità su una vasta area sud occidentale della Francia; battaglia di Azincourt(1415): inglesi sconfiggono i francesi e con l'appoggio dei borgognoni e si impadroniscono della Normandia; nel 1429 entra in scena Giovanna d'Arco, che riesce a sconfiggere gli inglesi ad Orleans e conduce il re di Francia Carlo VII a Reims, dove viene incoronato. La pulzella d’Orleans (come veniva chiamata) contribuisce a far nascere nei francesi l’idea di patria e di appartenenza ad una monarchia nazionale.
Conseguenze della guerra dei Cent’anni: il regno di Francia esce notevolmente consolidato; la sconfitta fa sprofondare il regno d'Inghilterra in una gravissima crisi interna: due fazioni interne nobiliari (York e Lancaster) si scontrano dal 1455 al 1485.
La storia del papato tra il XIV e XV secolo si collega alle vicende della monarchia francese: all'inizio del Trecento un duro scontro contrappone Filippo IV re di Francia e papa Bonifacio VIII: il re di Francia impone l'elezione al pontificato di un francese, Clemente V e decide di spostare la sede papale da Roma ad Avignone. Il periodo che va dal 1309 al 1376 è chiamato della cattività avignonese (i papi eletti sono costretti a stare ad Avignone). Dal 1377 la sede papale ritorna a Roma. Negli anni seguenti il papato continua ad attraversare una fase di estrema difficoltà, con elezioni di antipapi che lottano fra loro per il controllo della Chiesa. La crisi viene definitivamente superata nel 1449 quando viene deposto l'ultimo antipapa. Conciliarismo: affermazione della superiorità del Concilio (assemblea di cardinali, vescovi, arcivescovi) sul papa.
Geopolitica della penisola italiana: si affermano quattro grandi Stati: il ducato di Milano, con Gian Galeazzo Visconti, Venezia con la serrata del Maggior Consiglio, un ristretto numero di famiglie che ha concentrato nelle sue mani il potere politico, Firenze dove emerge la figura di Cosimo De Medici, membro di una delle più importanti famiglie di banchieri di tutta Europa, Napoli, Sicilia e Sardegna, dove i sovrani aragonesi cercano di avviare un'opera di organizzazione amministrativa e fiscale.
Carta geopolitica d'Europa vedi cartina a pag. 56: si possono distinguere tre grandi aree a ovest: monarchie in formazione con sovrani che ottengono la corona per diritto ereditario (Castiglia, Aragona, Francia Inghilterra) al centro la frammentazione statale è massima nel cuore d'Europa c’è il Sacro Romano Impero la cui autorità è solo teorica, a nord-est vi sono monarchie territorialmente grandi come Polonia, Lituania Ungheria, Boemia guidate da sovrani deboli perché eletti dalle assemblee dei nobili e dei notabili. A sud un’altra area dove domina la religione islamica: si osserva la nascita e l'espansione dell'impero Ottomano.
Fonte: http://www.digila.it/public/iisbenini/transfert/Menna/capitoli%201-3%20banti.doc
Sito web da visitare: http://www.digila.it/
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