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GLI ETRUSCHI
La prima civiltà in Italia: le origini, la società, la lingua…
Gli studiosi hanno ricostruito molti aspetti del mondo degli Etruschi, ma lo studio della civiltà etrusca è difficile perché la loro scrittura non è ancora stata decifrata.
Gli Etruschi usavano un alfabeto che derivava da quello greco e per questo si possono leggere le parole e a volte tradurle. Gli studiosi però non sono ancora riusciti a capire il significato generale dei testi, per due motivi:
L’ORIGINE DEGLI ETRUSCHI
L’origine degli Etruschi è un mistero. Già in passato gli storici hanno fatto diverse ipotesi su questo argomento. Ci sono varie idee.
Alcuni studiosi pensano che gli Etruschi siano arrivati in Italia nel 1000 a.C. e che siano venuti dalla Lidia (Asia Minore). Questa è la tesi più conosciuta.
Molti archeologi pensano che siano stati proprio gli Etruschi a diffondere la cultura orientale sulle coste del Tirreno tra l’VIII e il VII secolo a.C. Gli studiosi hanno notato anche che la lingua etrusca somiglia ad alcune lingue orientali.
Noi sappiamo però che si stava sviluppando anche la civiltà indigena, cioè quella del posto, e quindi non è sicuro che i progressi. culturali siano dipesi dal contatto con la cultura orientale che gli etruschi avrebbero diffuso.
Altri studiosi pensano che gli Etruschi siano arrivati dal Nord.
Secondo altri studiosi gli Etruschi sono un popolo autoctono, cioè originario dell’Italia.
Nessuno però sa con certezza da dove siano arrivati gli Etruschi e nessuna prova scoperta dagli studiosi è sicura.
La civiltà etrusca si è formata in Italia dopo aver assorbito la civiltà villanoviana.
Gli Etruschi erano stabiliti in Toscana. Dopo la Toscana hanno influenzato anche il Lazio, la Campania e la Pianura Padana. Gli Etruschi non riuscirono mai a formare uno stato unitario, perché il loro territorio era diviso in poleis che volevano rimanere indipendenti e spesso erano in contrasto tra loro.
Le città etrusche avevano la stessa religione e partecipavano tutte insieme ai giochi annuali nel santuario del dio Voltumna. A volte le poleis creavano accordi economici tra loro. Se c’era un nemico esterno che minacciava i territori etruschi le polis formavano un’alleanza militare (come durante la guerra contro Roma).
Gli storici antichi hanno chiamato”dodecapoli” il legame tra le maggiori città etrusch
LE PAROLE
L’archeologo è una persona che studia le civiltà antiche attraverso quello che hanno lasciato, come ad esempio i monumenti, le pitture ecc.
La civiltà villanoviana era una cultura della prima età del Ferro italiana, che si è sviluppata tra il IX e l'VIII secolo a.C
Le poleis erano città-stato che rappresentavano per gli antichi la forma perfetta di società.
Tra i popoli dell’Italia gli Etruschi erano i più bravi nell’estrazione e nella lavorazione dei metalli e nel commercio marittimo. Inoltre gli Etruschi trasformarono molti villaggi in vere e proprie città.
Per lo sviluppo di una civiltà sono molto importanti le caratteristiche dell’ambiente. La Toscana è la regione italiana più ricca di metalli (ferro, argento, rame e stagno, che era molto ricercato nell’antichità perché serviva a produrre bronzo).
Gli Etruschi erano quindi molto bravi ad estrarre e lavorare i metalli, e per questo erano famosi in tutto il Mediterraneo. Producevano utensili e gioielli e li vendevano in molti posti. Oggetti di metallo etruschi sono stati ritrovati in Sardegna, Francia e Spagna.
Gli Etruschi riuscirono anche a migliorare l’agricoltura, che produceva molto. Per migliorare la produzione agricola costruirono dei canali per far scorrere l’acqua stagnante e bonificarono molti terreni. Anche i Romani fecero lo stesso. In questo modo riuscirono a coltivare terreni paludosi , come la Maremma e la zona del basso Po. Fino a quel momento nessuno aveva potuto coltivare quei terreni, dove gli Etruschi piantarono soprattutto grano e orzo. Sui terreni in collina invece piantarono la vite e l’olivo, che erano piante importanti.
Grazie al commercio e all’agricoltura che erano molto sviluppati gli Etruschi vivevano bene, e questo fece crescere la popolazione.
Molti villaggi diventarono città e altre città nacquero. Le poleis più importanti, che secondo gli antichi facevano parte della dodecapoli, erano: Cere, Tarquinia, Vetulonia, Populonia, Chiusi, Volsini, Volterra, Veio, Arezzo, Cortona, Perugia, Fiesole.
Gli Etruschi costruivano le città con molta attenzione. Prima di tutto sceglievano il luogo adatto. Di solito si trattava di un luogo salubre, cioè favorevole alla salute degli abitanti. Di solito gli Etruschi sceglievano dei luoghi in alto, ad esempio su una collina, e costruivano delle mura intorno alla città per difenderla. La pianta della città era a scacchiera, come quella delle colonie greche. Gli Etruschi costruirono molte strade che poi i Romani usarono e migliorarono.
Gli Etruschi usarono per primi l’arco e la volta, che i Greci non conoscevano. In seguito i Romani useranno spesso l’arco e la volta.
Osservando
i resti delle mura e gli edifici etruschi gli studiosi hanno capito che le poleis erano molto ricche. Gli studiosi hanno osservato le necropoli, dove ci sono le tombe sotto terra, ed hanno capito molte cose sulla vita degli Etruschi. Essi pensavano che l’anima della persona defunta continuasse a vivere, e per questo motivo costruivano tombe simili a case, spesso decorate con affreschi, cioè dipinti sui muri. Questi affreschi rappresentano scene della vita quotidiana degli Etruschi e quindi sono molto importanti per capire come vivevano.
Negli affreschi possiamo vedere che gli Etruschi amavano l’arte, la danza, la musica e il canto. Le donne sono spesso rappresentate accanto al marito e questo ci fa pensare che esse occupassero un posto importante nella società e nella famiglia.
Vediamo che nelle tombe più antiche ci sono immagini di festa, mentre nelle tombe successive ci sono immagini di mostri e demoni. Questo vuol dire che l’idea degli Etruschi sull’aldilà, cioè sulla vita dopo la morte, è cambiata nel tempo.
Forse proprio perché avevano paura dell’aldilà gli Etruschi hanno sviluppato, più di altri popoli, l’aruspicina, cioè la tecnica di indovinare la volontà degli dei osservando i fenomeni naturali. In particolare gli Etruschi osservavano i fulmini, il volo degli uccelli e il fegato degli animali uccisi durante i sacrifici.
Questa usanza si diffuse anche tra i Romani.
Gli storici greci e latini ci hanno lasciato delle informazioni sulla vita sociale e politica. Le informazioni che abbiamo sono però poche. Nella società etrusca probabilmente all’inizio c’era solo la distinzione tra schiavi e uomini liberi. In seguito tra gli uomini liberi sono nate altre distinzioni che dipendevano dalla ricchezza e dal potere delle famiglie. La monarchia è stata sostituita dalla repubblica aristocratica. Ogni città era governata da un re chiamato lucumone. In seguito il lucumone è stato sostituito da un consiglio degli anziani.
Fonte: http://www.corsiparadisi.org/pluginfile.php/693/mod_resource/content/1/GLI_ETRUSCHI.2.doc
Sito web da visitare: http://www.corsiparadisi.org/
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